#Fabrizio POV
-Ciao Ermal. - da troppo tempo non ci vediamo e visto che siamo entrambi a Milano abbiamo approfittato per vederci e passare un po’ di tempo insieme.
- Ciao Fabbrì. - e mi abbraccia come nostro solito. - Come stai? -
- Sto bene e tu? Ti vedo stanco. -
- In effetti sono un po’ stanco. Birretta? -
- Ma si dai. - e ci sediamo al tavolo ordinando due birre. - Che me dici de ‘sto tour nei teatri? -
- Splendido mi sta regalando un sacco di soddisfazioni. Già che ci siamo ti invito ufficialmente per il forum anche se penso fosse ovvio. -
- Con molto piacere. - e gli sorrido. - Così me organizzo. -
- A proposito come è andato il tuo incontro con la casa discografica? -
- Alla grande. -
- Album approvato? -
- Assolutamente sì quindi ora inizierò a masterizzarlo, nun vedo l'ora che esca. -
- Lo so, si vede dai tuoi occhi che ne sei pienamente soddisfatto. -
- Direi che lo sono. Dopo te va de sentì qualcosa? - gli propongo, per me il parere di Ermal è molto molto importante.
- Certo che si. -
- Perfetto. Sei invitato anche tu alla festa? -
- Esattamente. -
- Che c'è nun te va? - il tono del mio compare non è propriamente felice per una persona che sta per andare ad una festa.
- Sono stanco e poi dopo domani devo suonare a Tirana e la cosa mi emoziona sempre. Sento un po’ di pressione addosso, torno a casa e ogni volta mi accolgono benissimo. -
- Te lo meriti. Quindi preferivi risposare che partecipare alla festa de ‘sta radio? -
- Esatto. - e ridacchia. - Però guidi tu e io ascolto il tuo lavoro che ne dici? -
- Dico che va bene. - pago le due birre ed usciamo dal locale, saliamo sull'auto di Ermal e mi metto subito al volante.
- Ti dico subito che non è un trattore spero che vada bene comunque. - mi prende in giro lui.
- Oh cespuglietto vedi de nun fa’ troppo ‘o spiritoso. - ovviamente non sono serio e scopriamo entrambi a ridere.
- Dai metti il tuo lavoro forza. - mi esorta lui e gli passo la copia del CD.
- Ma sto titolo? Pare un rebus. -
- Il titolo nun lo dico nemmeno a te. Voglio vedere chi indovina. -
- Ammazza quanto sei stronzo li fai proprio penare i fan. -
- Dici? -
Ermal annuisce mentre le note riempiono l'abitacolo e lui è attentissimo all'ascolto e io guido in direzione Brescia per la festa di radio Bresciasette. Ci hanno invitato in quanto entrambi abbiamo fatto i nostri concerti a Brescia la scorsa estate in una manifestazione in cui loro erano sponsor. Per fortuna però nessuno sa che saremo ospiti e dunque dovremmo evitare un po’ di folla ovvio qualche fan si può sempre incontrare ma almeno sarà una cosa tranquilla.
-Ma tu la sai la strada? -
- Mi servirà il navigatore sicuramente poi. Fino a che siamo in autostrada ce la posso fa’. -
- È un posto disperso. - Ermal sta controllando su Google Maps.
- Ottimo. Al massimo ce perdiamo e niente festa. -
- Per i 42 anni giusto? -
- Si perché? -
- È nata poco dopo te. - e scoppia e ridere, in tutta risposta alzo il dito medio e lui ride più forte.
- La smetti de fa’ ‘o spiritoso o ti lascio a piedi in autostrada? -
- Non lo faresti mai. -
- Mai dire mai. - lo sfido io.
- Sempre più stronzo. - replica il riccio. - Comunque gran bel lavoro ma non avevo dubbi. -
- Ne sei sicuro? -
- Che dubbi hai? La casa discografica lo ha approvato. Tu ne sei fiero e si vede dai tuoi occhi che è la cosa giusta. Quindi non farti troppe paranoie, anche i tuoi fan lo adoreranno. -
- Va bene allora mi fido. Metti il navigatore? - gli chiedo.
- Certo. - spegne la musica e ascoltiamo attentamente le indicazioni per cercare di arrivare alla festa.
-Comunque un trattore era meglio. - e sbuffo. - Hai visto che razza de strada? -
- Che hai contro la mia macchina? -
- Niente è la strada che nun va. - e alzo gli occhi al cielo.
Per fortuna non ci siamo persi motivo per cui ora devo solo trovare parcheggio. - Li c'è un posto. - mi fa notare il riccio e mi appresto a parcheggiare.
- Bene siamo arrivati sani e salvi. -
-Infatti sono incredulo. - dice Ermal scendendo e indossando una giacca glitterata. - Siamo veramente dispersi e la strada al ritorno mi mette ancora più ansia. -
- Nun credo che potemo fermarce a dormì. - gli faccio presente recuperando anche io la mia giacca nera. - Che si fa? -
- Entriamo dai. -
- Cerchiamo de nun fà tardi. -
- E tu non bere. - mi fa presente lui. - Che poi devi guidare. -
- Vedrò che posso fa’, tranquillo. - e alzo gli occhi al cielo.
Essere ad una festa e non poter bere per me è una cosa assolutamente strana. Raggiungiamo l'ingresso e una volta dentro veniamo subito accolti dal personale.
- Buonasera siamo qui per la festa di radio Bresciasette. - dice il riccio.
- Prego seguitemi che vi accompagno nella zona riservata alla festa. -
Annuiamo e lungo il tragitto mi scontro con una ragazza. - Scusa! - dice lei.
-No scusa tu, nun stavo guardando dove andavo ero distratto. - le dico e quando lei alza la testa resta a dir poco senza parole. Ridacchio divertito capendo che mi ha riconosciuto motivo per cui decido di presentarmi anche se credo che come cosa sia abbastanza inutile. - Piacere! -
-Paola ma ti sei persa? - spunta un'altra ragazza e anche lei ha una reazione simile quando nota sia me che il mio compare.
- No, scusa Ire arrivo. Scusa ancora. - mi dice e segue la sua amica.
- Figurati! - e le sorrido. - Potemo almeno presentacce? - azzardo prima che sia troppo lontana ed Ermal ridacchia. - Piacere so’ Fabrizio. - e le porgo la mano.
- So chi sei. - ammette sincera. - Piacere mio sono Paola. E lei è la mia amica Irene. -
- Piacere. - e io e Irene ci stringiamo la mano. - Lui invece è Ermal. - e si avvicina anche lui e così facendo completiamo la presentazione.
- Piacere di conoscervi ragazze. - e gli sorride.
- Il piacere è nostro. -
- Oh eccovi finalmente! - gli organizzatori della festa sono venuti a cercarci. - Saliamo? -
- Si certo. - annuisco. - A dopo ragazze. -
- A dopo. - replicano le due scendendo le scale mentre noi saliamo al piano di sopra.
- Benvenuti. -
Ringraziamo l’organizzatore e prendiamo posto a tavola per iniziare la cena, leggo attentamente il menù.
- Allora ti piace? -
- Il posto devo dì che è molto bello, speriamo che sia bono pure er cibo. -
- Io non mi riferivo al posto o al cibo. -
- E a cosa allora? -
- Più che a cosa dovresti dire a chi, mi riferivo alla ragazza di prima. - mi fa notare il riccio.
- Ma che dici? Me so solo presentato educatamente tutto qui, avevo intuito fosse ‘na fan però me pareva il giusto comportamento. -
- Si certo. -
- Perchè nun me credi? -
- Per come la guardavi forse? - chiede lui ironicamente. - Mancava poco e dovevo asciugarti la bava. -
- Ma senti chi parla, hai fatto er cascamorto con l’amica sua. -
- Ma che sei geloso? - chiede Ermal divertito.
- No. -
- Sembra di sì. -
- Smettila. - e bevo un sorso d’acqua mentre ci portano i nostri antipasti. - Comunque per me nun è un volto nuovo. -
- In che senso? -
- Che probabilmente è ‘na fan che avevo già incontrato. -
- Beh ora che ci penso senza che ti incazzi penso sia stata al mio firmacopie proprio qui a Brescia qualche settimana fa. -
- Perchè dovrei incazzarme? -
- Magari perchè sei geloso? -
- Ermal smettila e magna le olive ascolane per favore. - e scoppiamo entrambi a ridere ricordando i tempi delle interviste di coppia sanremesi.
#Paola POV
- Sei sicura di essere viva? - mi chiede Irene mentre scendiamo le scale.
- Circa. - replico stando ben attenta a dove metto i piedi visto che ho ben pensato di indossare gli stivaletti con il tacco e io odio camminare sui tacchi.
- Io ancora non ci credo che siano qui. -
- Eh infatti. -
- Chi è qui? - domandano le nostre amiche quando le raggiungiamo al tavolo pronte ad iniziare finalmente il nostro aperitivo.
- Se ve lo diciamo non ci crederete mai. - afferma la mia amica.
- Dai, ora siamo curiose. -
- Mi sono scontrata con Fabrizio Moro. - dico io.
Le loro facce sono a dir poco uno spettacolo. - Ci stai prendendo in giro vero? - domanda Sabrina.
- Per niente e c’è anche Ermal. -
- Dai ragazze, che scherzo è questo? - si aggiunge Clara.
- Non stiamo assolutamente scherzando. - ora si aggiunge Irene. - Si sono anche presentati pur sapendo benissimo che li abbiamo riconosciuti. -
- Si ma scusa che cosa ci fanno qui? - ci chiedono le ragazze.
- Bella domanda, penso che di sopra ci sia qualche cena o festa ma non ne ho idea. - e faccio spallucce mentre la cameriera porta le nostre ordinazioni. - Ho bisogno di bere! -
- Analcolico vero? -
- Si, dai non voglio esagerare o mia mamma potrebbe pensare che non è vero ciò che dico perchè sono ubriaca. - e ridacchio seguita dall’intera tavolata.
- Noi comunque vogliamo delle prove. -
- Potevamo strappargli una ciocca di capelli. - affermo io. - Purtroppo non ci ho pensato prima. -
- Bastava una foto. - ci fanno notare le ragazze che ancora non sono convinte di quanto successo. - Mangiamo? - propongono poi e quindi decidiamo di alzarci per raggiungere il buffet ed iniziare a servirci mentre nel frattempo parliamo di qualsiasi tipo di argomento.
#Fabrizio POV
Abbiamo appena finito il primo, si prospetta una lunga cena e anche piuttosto noiosa e io che pensavo fosse una festa divertente per cui mi trovo a sbuffare annoiato. - Che hai? - mi domanda Ermal.
- Prima nun ho fumato. -
- Nemmeno io. -
- Andiamo a fumare? -
- Mi sa che ci conviene. - ci alziamo e avvisiamo che scendiamo all’esterno per fumare una sigaretta.
Scendiamo le scale e sbircio per vedere se vedo nuovamente quelle ragazze.
- E poi dici che non ti piace! - replica Ermal trascinandomi fuori con lui.
- Anche me piacesse cosa pensi che cambi? -
- Non si sa mai nella vita. - entrambi ci accendiamo una sigaretta mentre ci guardiamo intorno.
- Qui d’estate deve essere molto bello. -
- Già. -
- Che ti prende ricciolino? Stanchezza a parte. -
- Stavo solamente pensando. -
- A quella ragazza? -
- Forse. - e mi fa la linguaccia. - Non vedo perchè io dovrei ammettere questa cosa quando tu sei il primo a negare. -
- Giusto. - e rido. - In effetti se devo ammetterlo me piace, ma sai è giovane e nun penso sia qualcosa di fattibile. Per di più è ‘na fan e a Max prenderebbe ‘n colpo. -
- Non pensare all’età e nemmeno alla parte di chi non accetterebbe la cosa, pensa solo a ciò che vuoi tu. -
- Nun è facile avere ciò che vojo io. - ammetto in modo del tutto sincero. - Nun è facile avere ‘na relazione co’me. -
- Credimi nemmeno con me, motivo per cui tra me e Silvia è finita. Da allora penso di aver messo un punto e stasera non so che cosa mi sia preso. -
- Corpo de fulmine? -
- Credi che esista veramente? -
- Penso di sì come so che ci credi ancora nell’amore, è forse l’unica cosa che ce permette de annà avanti e de scrive, se non scrivi d’amore de che altro scrivi? -
- Esatto. - spegnamo la sigaretta e ci apprestiamo a rientrare. - Sta festa però è una palla. -
- Già. Oh guarda! - Ermal mi tira una gomitata indicando un cameriere con una torta tra le mani e noi lo seguiamo con lo sguardo e notiamo che è diretto verso una saletta, una saletta in cui vediamo un tavolo con sei ragazze due delle quali sono quelle che abbiamo incontrato prima. - E’ un compleanno! -
- Si divertono sicuramente più di noi di sopra. -
- Concordo. -
- Andiamo? - domando al riccio.
- Ci imbuchiamo? -
- Beh nun credo che a loro dispiacerà. - dico in totale sincerità.
- In effetti. - ridiamo e questo attira l’attenzione dell’intera tavolata su di noi.
- ODDIO! - quelle che dovrebbero essere le amiche sono sicuramente stupite di vederci.
- E’ il compleanno di qualcuno? - chiede Ermal.
- Domani il mio. - spiega Irene.
- Possiamo unirci a voi? - domando io e loro ovviamente annuiscono.
- Porto altri piatti per la torta. - il cameriere sparisce.
- Direi che non ti farò gli auguri prima perchè porta male. - le dice Ermal.
- Esattamente. - e si sorridono, si sono persino seduti vicini, sono felice per Ermal, penso che fosse il momento giusto per sbloccarsi.
Ovviamente anche io sono seduto vicino a Paola. - Nun so perchè ma ho l’impressione de averte già vista. -
- Beh non ti sbagli. - e sorride, recupera il telefono e mi mostra una foto con me realizzata ad un firmacopie. - Quasi un anno fa. - dice anticipando la mia domanda. - Era il cinque marzo. -
- Quando ci siamo conosciute. - le dice Irene.
- Esattamente. - e si abbracciano, sembra che abbiamo un bel rapporto queste due ragazze.
- Scusate siamo stati maleducati. - e iniziamo a presentarci anche con il resto del gruppo.
- Allora ti sei veramente scontrata con Fabrizio Moro. - dice una delle ragazze.
- Eh si. - dice Paola.
- Che culo! - esce spontanea l’esclamazione a una delle loro amiche e scoppiamo tutti a ridere prima di iniziare a mangiare la torta.
- E’ buonissima. - ci complimentiamo per la scelta.
- Voi come mai siete qui? -
- Per la festa di radio Bresciasette ma è una noia mortale e con la scusa della sigaretta siamo scesi e abbiamo pensati di imbucarci alla vostra festa che è meglio. - spiega il riccio.
- Ne siamo onorate. - replica Irene.
- Domani quanti anni compi? - le chiede Ermal sempre più curioso e preso da lei.
- 24. - risponde lei semplicemente e lui le sorride.- Siete tutte coetanee? -
- Io sono la più vecchia. - afferma Paola. - Ad ottobre farò 28 anni. -
- Nun li dimostri per niente. - le dico io.
- Me lo dicono tutti. - e ride. - Ormai penso che sia la frase che sento più spesso su di me. -
- Spero che tu nun te sia offesa. -
- No tranquillo anzi meglio dimostrarne meno in vista dei 50 anni che prima o poi arriveranno anche per me. -
- Giusto. Quindi siete nostre fan? -
- Si tantissimo. - dice Irene. - Siamo state ai vostri concerti. - e ci racconta nei dettagli.
- Torno subito. - Paola si alza ed esce dalla stanza, la cosa mi insospettisce e visto che tutti sono presi a chiacchierare decido di seguirla, non so se faccio bene ma cerco di fare solamente ciò che mi dice il cuore.
- Va tutto bene? - le domando quando la trovo fuori appoggiata alle vetrate.
- Si. -
- Nun sembra. Nun te stai a divertì? -
- Mi sto divertendo moltissimo, è solo che questa conversazione e la vostra presenza mi sembra una cosa così difficile da realizzare. -
- Sono in carne ed ossa. - le dico divertito.
- Posso chiederti un abbraccio? -
- Certo. - e le sorrido prima di abbracciarla. - So che fa strano averce qui ma goditi la serata. -
- Ci provo, solo che sono una che si affeziona terribilmente e già sto molto in fissa con voi, e già dopo i concerti e i firmacopie mi mancate che dopo una serata del genere sarà ancora peggio. -
- Ormai ce conosci, possiamo anche mantenerce ‘n contatto. -
- Scherzi? - mi chiede lei incredula.
- Su certe cose nun scherzo mai. - e le sorrido. - Forse è meglio rientrare dai prima che tu te prenna un malanno. -
- Giusto. - torniamo nella saletta e gli sguardi sono tutti su di noi che ci sediamo.
- Ti stavo aspettando per aprire il tuo regalo. - dice Irena a Paola che sorride divertita.
- Vai! - e ridacchia.
- Che hai combinato? -
- Niente. - e ride di nuovo. - Apri dai! - la sprona e Irene alza il coperchio della scatola da cui si nota perfettamente il biglietto di un concerto.
- Oddio! Grazie. - e si abbracciano nuovamente.
- Ti piace? -
- Scherzi? - e mostra a tutti il biglietto per il concerto al Forum di Ermal.
- Che casualità. - e il riccio sorride. - Da sola? -
- No mi aggrego, non la lascio da sola. - dice Paola divertita.
- Allora vi invito ufficialmente nel backstage ragazze! Dovrete sopportare anche il mio compare però penso che farete questo sforzo. - e ridacchia.
- Guarda che io nun so’ assolutamente ‘n peso. - ribatto fintamente offeso. - Vero ragazze? -
E loro annuiscono.
- Non vogliono offenderti perciò ti dicono di si. -
Scoppiamo tutti a ridere. - Ma ‘na foto tutti insieme? - domando poi e raccolgo i consensi di tutti.
Anche le ragazze decidono di scattare con il loro telefono. - Se volete potete pubblicarla. - dice loro Ermal.
- Si non fatevi problemi. - aggiungo io poi controllando l’ora. - Ermal forse dobbiamo salutare su e tornare verso Milano. -
- Vero, io domani devo partire per Tirana. -
- E’ stato bellissimo avervi qui stasera. - ci dice Irene ringraziandoci.
- Anche per noi è stato bello conoscervi. - e le salutiamo tornando al piano di sopra.
Ci scusiamo per l’assenza dicendo di aver incontrato delle fan. - Ora è tardi per cui dobbiamo tornare a Milano per degli impegni che abbiamo domani. -
- Certo. - gli organizzatori si mostrano molto disponibili e comprensivi per cui ci avviamo verso il parcheggio e verso l’auto e sia io che il riccio controlliamo nella saletta ma delle ragazze non c’è più nessuna traccia ma le troviamo fuori nel parcheggio che si organizzano per tornare a casa.
- Ancora qui state? - dico divertito.
Loro si voltano e sorridono.
- Potremmo farvi la stessa domanda. - replica Paola che ora sembra aver acquistato un po’ di coraggio.
- Giusto. - le dico passandole accanto e prima di andare via definitivamente le lascio un bacio sulla guancia. - A presto. - e salgo in auto mettendomi in viaggio verso Milano.
- Ammazza hai raccolto il coraggio. -
- Dici che ho esagerato? -
- Al massimo le viene un infarto, vuoi forse tornare indietro per farle la respirazione bocca a bocca? - mi chiede divertito il riccio.
- Cretino! -
- Anche a me piace Irene ma voglio andarci piano, tu invece? Bruci le tappe, come mai siete anche spariti? -
- Ma è forse ‘n interrogatorio? -
- Sono curioso e voglio aiutarti, voglio sapere quanto dovrò pararti le chiappe con Max. -
- Prima me dice de fregarmene e ora dovrò pararmi ‘e chiappe con Max? -
- Va beh, allora? -
- Allora era uscita e l’ho seguita, sembrava ‘n po’ triste e mi ha spiegato che si affeziona che nun credeva fossimo qui e che gli saremmo mancati e mi ha chiesto un abbraccio, niente di più. -
Ermal annuisce solamente. - Secondo te ho fatto bene ad invitarle nel backstage del Forum? -
- Assolutamente si. -
- Ok smettiamola di essere paranoici. -
- Esattamente. - siamo fuori dal mio hotel ed Ermal sale alla guida per tornare a casa e ci siamo promessi di rivederci presto.
* Buonasera ecco il primo capitolo della nuova storia sono curiosa di sapere cosa ne pensate della storia. Attendo con ansia i vostri commenti al riguardo. Alla prossima! *