Let The Game Begin

By Kim_Cris_

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Lui un demone con la faccia d'angelo e il carattere di un vero diavolo. Un demone con gli occhi color ghiacci... More

🔥Intro🔥
✨Cast✨
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Grazie
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Let The Game Begin 2
Let The Game Begin 3
Let The Love Begin

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By Kim_Cris_

Twenties
___
Climb on board
We'll go slow and high tempo
Light and dark
Hold me hard and mellow
Fucking and fighting on
It's our paradise and it's our war zone It's our paradise and it's our war zone
___

Sky

-"Non poche sono le persone che mostrano stupore quando ci si azzarda ad affermare di amare la pioggia; si legge immediatamente nei loro sguardi un sentimento di meraviglia misto a commiserazione." Comincio a leggere platealmente,davanti a quella che è la mia classe da ormai anni. L'ora di psicologia è sempre insostenibile,soprattutto di prima mattina.
-"In un mondo sempre più omologato e vittima inconsapevole di manualetti di pseudopsicologia, basta ben poco per essere catalogati irrimediabilmente. Chi ama la pioggia è una persona depressa oppure, nella migliore delle ipotesi, è semplicemente un soggetto che tenta goffamente di distinguersi dalla massa.
Indubbiamente le giornate piovose possono dar origine a sentimenti malinconici, ma la malinconia è ben differente dalla depressione, come giustamente affermato da Victor Hugo, che definisce tale stato d'animo." Continuo per poi alzare lo sguardo alla professoressa estremamente attenta. Pende dalle mie labbra e non è intenzionata a fare altro. Il corpo grasso è avvolto in un vestito floreale evidente e da signora avanti con gli anni. Le spalle robuste fasciate da un Cardigan dal colore pallido,morto. Viola,lavanda.

-"Prego Sky continua.." Miss Ederlight storce il naso nel vano tentativo di sollevare gli occhi senza però usare le mani,un classico. I miei compagni di classe un po' ridono,compresa Tanya che non mi ha più rivolto la parola da allora e fortunatamente,nemmeno io. Annuisco lentamente e abbasso nuovamente lo sguardo sulle pagine ingiallite del libro di seconda mano dalla quale studiamo.

-"E dunque perchè negare al nostro essere quel naturale bisogno di rinchiudersi talvolta in se stessi e schiudere la porta a quella lieve sofferenza in cui si avverte la mancanza di qualcosa che non si riesce ad afferrare e che ci impone ritmi più lenti per frugare dentro la nostra anima?" Lentamente accarezzo i bordi delle pagine iniziando ad immergermi nella lettura.
-"Quando piove l'umore di molti cambia negativamente, in modo particolare se tale fenomeno si verifica durante il "sacro" fine settimana. Gli stessi metereologi annunciano con rammarico la pioggia, come se si trattasse di un fenomeno della natura da rigettare." Abbasso piano il bacino scivolando lungo la sedia,lentamente abbasso le maniche del mio maglione sulle mani,sentendomi un po' a disagio. Un testo che parla dell'anima attraverso la pioggia. Interessante. Ciò non può fermarmi però,sono costretta a continuare.
-"E così la sola idea di quelle gocce d'acqua che bagnano la terra e rinfrescano l'aria viene associata alla tristezza di una giornata grigia da trascorrere in casa, qualcosa da cui sfuggire che inzuppa le scarpe, rovina la piega e costringe a coprirsi.
Ma rimanda inevitabilmente anche ai ricordi più belli della nostra infanzia, quando ci ostinavamo a non lasciarci proteggere dall'ombrello e amavamo saltellare sulle pozzanghere e specchiarci su di esse. Oppure ci soffermavamo per ore dietro la finestra a dare un senso o un nome ad ogni goccia che cadeva e scivolava sul vetro assumendo sembianze diverse.
Per i bambini, forse, non esiste nulla di più magico della pioggia, della neve e della nebbia." Concludo alzando nuovamente i miei occhi oceano alla paffuta professoressa che con il sorriso mi esamina.

-"Bravissima Sky,come sempre." Le dedico solamente un sorriso leggero mentre Si sposta dalla scrivania avanzando verso i banchi,per poi deviare leggermente e avviarsi verso la sua sedia. Si siede goffamente e sistemandosi i ricci afferra gli occhiali da vista impreziositi da perle avorio. Li sistema sul naso e sfoglia velocemente il suo personale registro rosso,dove inevitabilmente ogni volta scrive i nostri voti o i comportamenti,ma anche cose banali come l'assegno.
-"Ti segno con una nota positiva,ma mi raccomando continua così. Ragazzi,per casa mi raccomando,lavorate su questo testo,è molto bello e interessante,voglio sintesi,commento e riferimenti. Il testo si chiama "la gioia di sentirsi tristi." Mi raccomando." Scrive velocemente con la sua calligrafia disordinata e dissoluto. La campanella finalmente,arriva in nostra salvezza. Suona incessante e per ora,ho solo bisogno di un bacio e di un caffè. Mi alzo subito,infilando senza esitazione le mie cose nello zaino. Si crea subito confusione mentre gli altri ripetono la mia stessa azione. Porto lo zaino in spalla e prima di dirigermi alla porta osservo il posto della mia migliore amica,vuoto. Questa mattina Megan non è venuta a scuola,forse era estremamente stanca quindi ha preferito dormire,strano per lei però. Esco dalla classe da sola,andando verso il distributore di bevande. Ieri sera siamo tornati dalla gita e abbiamo fatto tardi. Dopo il nostro arrivo abbiamo deciso di stare ancora un po' insieme,Ian mi ha fatto conoscere un posto che condivide con Troy sin da ragazzini,la tana. Abbiamo bevuto qualche birra e giocato alla play,oltre ai numerosi baci e coccole che mi ha concesso. Dopo la scioccante scoperta rivelata quella mattina,non ne abbiamo più parlato. Insomma,Il mio ragazzo e il mio migliore amico,sono fratellastri ed è dura da credere,sono completamente diversi.

In questi giorni ho cercato in tutti i modi di distrarlo,soprattutto questa notte quando a mezzanotte sono stata la prima a fargli gli Auguri. 20 anni. Il mio amore oggi compie 20 anni. Ho preparato qualcosa di speciale per lui,per noi. Questa mattina non l'ho ancora incontrato anche perché ognuno ha dormito a casa sua e non abbiamo avuto il tempo per incontrarci questa mattina. Ho comunque pensato a fargli la prima sorpresa,una semplice colazione,composta dal suo adorato caffè nero,due Muffin al cioccolato fondente e menta e infine qualche cioccolatino a forma di cuore dalla carta rossa laminata. Infilo la mano in una delle tasche dei miei jeans per recuperare qualche moneta da inserire nella macchinetta. Introduco all'incirca un dollaro e faccio scendere il liquido marrone nel bicchiere di carta bianco. Il profumo forte ma soave del caffe mi invade subito le narici mentre io Lascio che i miei pensieri sprofondino in esso. ripenso al bigliettino scritto all interno della scatola. Sorrido dolcemente.

-"Buongiorno amore mio,spero che questo primo,piccolo pensierino ti abbia almeno un pochino rallegrato la giornata,Ti amo tanto Amore" Come un prefisso,mi volto udendo la voce del diretto interessato,tra le mani ha il biglietto che gli ho dedicato questa mattina ed è più bello che mai. Indossa una tuta Nike grigia e una felpa dello stesso colore con qualche dettaglio rosso e blu.
-"Bimba,ti ringrazio per la colazione,ma avrei preferito qualcos altro invece del cibo." Mi afferra per i fianchi schiacciandomi contro il suo petto. Sorrido cercando di non versare il caffè sul pavimento,lo bacio dolcemente facendolo ricambiare. Lo accarezzo lentamente sul viso e lo guardo fintamente spregiosa.

-"Hm no. Devi aspettare ancora per avere quello." Sposto la mano libera sulla nuca sfiorandolo solamente con le unghie. Ho scoperto che i grattini sono come droga per lui,e giuro,starei per sempre a farglieli,anche solamente per sentire quei dolci mugolii che emette quando siamo in quel momento. Alla mia affermazione le sue labbra si imbronciano manco fosse un bambino.

-"Piccola dai,non puoi punirmi in questo modo. Ieri non l'abbiamo fatto,sono un uomo io. Ho dei bisogni lo sai,poi oggi è il mio compleanno,quindi come minimo me lo devi su-" tenta di dire ovvio mentre gli copro subito la bocca per farlo tacere,il mio viso è dello stesso colore di una fragola matura mentre i miei occhi alternando a destra e sinistra per controllare se qualcuno avesse sentito,tiro un sospiro di sollievo quando noto poche persone anche disinteressate.
-"Baby." Mi riprende,gli dedico completamente la mia attenzione.
-"La nostra età è costituita dal 99% di ormoni a palla,non penso che le persone si scandalizzino se parliamo di queste cose,non siamo più dei bambini. In più siamo fidanzati,quindi è più che ovvio che non ci guardiamo solamente negli occhi." Afferma fiero,con tanto di mento alzato e braccia incrociate. Lo osservo per un attimo per poi scoppiare a ridere,direttamente davanti al suo volto.

-"Sei proprio Cretino.." mormoro continuando a ridere,mi stacco da lui iniziando a camminare,bevo tutto d'un fiato il caffè ancora caldo e getto per poi gettare il bicchiere vuoto nella pattumiera vicina. sussulto quando la sua mano maestosa afferra il mio piccolo polso trascinandomi di nuovo tra le sue braccia.

-"Un cretino pazzo di te però.." mormora abbassandosi,lentamente struscia il dorso del suo naso contro il mio in una coccola tenera,una delle poche che mi concede. Lo guardo negli occhi cercando di portare con me ogni ricordo indimenticabile,ogni notte,ogni singola promessa suggellata tra due corpi ma un solo cuore.

-"Vieni con me.." sussurro prendendolo per mano e iniziando a correre come bambini spensierati nel nostro mondo formato di castelli fatto di sogni infrangili ma allo stesso tempo estremamente fragili.

~

-"Che ci facciamo qui Bambina?" Il mio ragazzo osserva il negozio in cui l'ho portato. Lo conosce molto bene,gli è piuttosto familiare.

-"Ecco io,dato che hai tantissimi tatuaggi,ho pensato fosse un idea carina farne uno insieme. Ma certo,se non ti va va benissimo amore eh,non farti minimamente problemi se non te la senti,puoi anche rifiutare perché magari ti sentì sotto pressione o obbligato,ma ti assicuro che non è mia intenz-" vengo fermata da un suo dolce bacio a stampo,poi una carezza e una coccola.

-"Tranquilla amore,voglio farlo. Anche subito. Forza,andiamo." Mi afferra saldamente la mano e insieme entriamo in quello che sembra un covo. Noto subito una superficie di una ventina di metri quadrati,con sei postazioni. Il negozio è diviso in realizzazione di tatuaggi e realizzazione di Piercing. La prima cosa che salta all occhio è la sala d'attesa decisamente vistosa. Il pavimento sembra quello di una scacchiera bianca e nera,le mura sono di un grigio scuro opaco con il soffitto bianco ottico. Ai lati della stanza sparpagliati qua e là,c'è la presenza di numerosi divani così da far star comodi tutti i clienti in attesa per la creazione della propria richiesta. Il locale inoltre è diviso in qualche cubo che si dedica solamente alla sterilizzazione,cosa importantissima per chi compie questo tipo di lavoro,dunque qualche lavandino fornito di due livelli a pedali con semplice acqua corrente calda e fredda. A destra
un distributore di prodotto antisettico per il lavaggio delle mani e distributore di carta a perdere. Ai lati dei Box ci sono delle cassettiere nelle quali sono presenti tutte le attrezzature di materiale non permeabile e facilmente lavabile e disinfettabile. Il mio sguardo cade di nuovo sul pavimento che sembra di un materiale particolare,privo di fessure,completamente lucido,simile al marmo. Ancora con le dita intrecciate in quelle di Ian sorpassiamo un'altra porta addentrandoci completamente nel vero e proprio laboratorio,al lati della stanza,dietro una porta dal colore bianco sporco deve essere presente un semplice bagno per il personale. Sul fondo dalla stanza invece le ultime cose futili come un semplice armadio della quale è sconosciuta l'usanza è un classico kit di pronto soccorso contenente il materiale di prima medicazione.
Ian sembra conoscere a memoria ormai la strada,tante quelle volte che ha messo piede qui dentro. Mano mano che attraversiamo il negozio,passando da una stanza all'altra incontriamo vari impiegati,la maggior parte ragazze,e ciò mi rende al quanti nervosa e gelosa.

-"Nick?" Il moro sposta delle tende entrando nel ultimo studio,quello del titolare credo,colui che ci accoglie alzandosi subito e abbandonando il suo lavoro.

-"Ian,Amico Che piacere. Di nuovo qui?" Il suo sguardo da Adone passa da Ian a me,continuamente. Un ragazzo alto di statura,dalle spalle larghe e completamente Tatuato. I capelli sono di un biondo ossigenato e il viso ricoperto di buchi causati da Piercing tolti nel corso del tempo.

-"Oggi ho qualcosa di speciale. Sono qui con la mia ragazza." Mi indica lasciandomi la mano. Cambia totalmente impostazione notando l'atteggiamento da piaccio e assunto dall amico. Il braccio del mio fidanzato,attraversa la mia vita in una morsa brutale,possessiva.

-"Che bella ragazza,Molto piacere. Io sono Nick. Il tatuatore personale di Ian." Mi guarda negli occhi cercando i miei,cosa che non gli concedo. Non ricambio minimamente lo sguardo. In risposta non faccio altro che spostare lo sguardo a una vetrina. Solo adesso noto le varie certificazioni di conformità e i manuali d'uso delle apparecchiature. Tutte incorniciate per bene in qualche quadretto. Bravo Nick,sei ancora più narcisista di quanto già non sembri.

-"Piacere." Mormoro senza spostare lo sguardo. Il biondo capendo in che terreno sta trotterellando fa un passo indietro,fino a tornare al suo posto. Ian è rimasto in silenzio,ma penso sia bastato il suo sguardo per fulminarlo seduta stante e farlo accucciare come il migliore dei cagnolini.

-"Cosa posso fare per voi ragazzi oggi?" Cambia totalmente atteggiamento,tornando professionale e soprattutto uomo. Allora sorrido pronta a mostrare il mio lavoro. Prima di far vedere la mia opera mi volto verso Ian e lo bacio dolcemente.

-"Non guardare.." mormoro,chiude subito gli occhi annuendo. Insomma,ho passato l'intera nottata a scegliere il Font della frase che voglio incidere sui nostri corpi. Lo bacio ancora per poi avvicinarmi al ragazzo davanti a me. Dalla tasca posteriore dei Jeans estraggo un foglio piegato in varie parti per poi aprirlo e appoggiarlo sulla scrivania.

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