Sotto Torchio da Lety

By CrazyReporters

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Salve gente corraggiosa! In questo libro pubblicherò le interviste delle mie vittime! Ahaha nah, tranquilli... More

Introduzione
Aleeeeee
Cami... La Misteriosa...
Cris... Questa è Guerra!
Sua Altezza Reale Laura
Buonasera Capitano!
Tu Mi Vuoi Morta!
Ma Dove Diamine Sono!?
Matteo, Sei Vivo!!
Dark_Flame_94
Soft Ice Cream
MartiAntares
Sognatrice_di_libri
AmahyP

LYS! DOVE SCAPPI!?

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By CrazyReporters

Eccoci con il nuovo intervistato, ha tentato la fuga, ignorato i messaggi, ma alla fine si è arreso!

Il nostro bel giovanotto, ha all'attivo tre storie e in programma molte altre! Lys è conosciuto su questa piattaforma con il nick Lysthunder, ha tentato di sottrarsi all'intervista, ma come le due vittime prima di lui, non ha avuto scampo ed è finito tra le mie grinfie!

Bando alle ciance, ho l'onore di aver l'esclusiva di questa intervista e quindi sono la prima in assoluto a presentare in modo ufficiale (beh, diciamo che è la prima intervista del caro Lys!), le tre storie di Lysthunder!

Bene bella gente! Vi lascio alla scoperta di questo autore!

Ecco a voi Lysthunder!

🐾🐾🐾🐾🐾🐾🐾🐾

Fischietto scendendo le scale quasi saltellando, raggiungendo il magnifico salotto di questa baita sperduta tra i boschi,

dove alla sua sinistra vi è un meraviglioso lago delle acque cristalline! Ora però, non ho il tempo di gironzolare per i dintorni.
Mi fermo ad ammirare il salotto, cercando con lo sguardo l'oggetto per cui sono scesa.

Al centro della stanza domina un anonimo divano a righe, con due cuscini rossi, affiancato da due mobiletti in legno con una lampada per ciascuno, accanto al divano una poltrona in legno, con seduta e schienale imbottiti per renderla più confortevole. Davanti a loro un tavolino sempre in legno di un marrone scuro lucido. Il pavimento è fatto con semplici assi niente di eccezzionale, coperto con un tappeto nella zona del divano.
Un allegro fucherello scoppietta nel camino in pietra che si erge davanti al divano e al suo fianco non può mancare la scorta di legna!
Trovo finalmente l'oggetto dei miei desideri sul tavolino posto accanto alla finestra. Ovviamente il mio cellulare, cerco il numero del ristorante cinese più vicino e chiamo per fare l'ordine.
«Buonasera, vorrei ordinare qualche pietanza. Allora, dei gnocchetti di riso, pollo in agrodolce, salsa teriyaki e anche riso alla cantonese, grazie. Passiamo noi grazie. Buonasera a lei.» chiudo la chiamata e compongo un altro numero. «Prima di raggiungermi passa al ristorante cinese per prendere l'ordinazione. Grazie carissimo.» chiudo la chiamata, pensando che è davvero carissimo. Chi ho chiamato?, beh, a breve lo scoprirete.
Mi avvio in cucina, di certo non è di quelle super attrezzate, ma sono abituata anche a cucinare su dei fornelli da viaggio che si collegano alle bombole a gas, in poche parole, io mi adatto.
Stavolta non devo cucinare o meglio, le uniche cose che ho fatto sono in frigo e in frezzer, quest ultimo è una semplice scatola bianca un metro per un metro. Lo apro e una brezza fredda mi fa rabbrividere. Non essendoci nulla tranne uno dei dolci, praticamente mi ci butto di testa, ritrovandomi con le gambe a scalciar per aria. Le mani afferrano quella bomba di zucchero congelata e subito le mie mani ipersensibili al freddo iniziano a dolore. Riemergo da quel ghiacciaio e ripongo la torta meringata in frigo, per far sì che si scongeli lentamente.
Un clacson disturba la quiete del bosco e mi fa correre sulla veranda dove a ridosso della parete di casa ci sono due divani, mentre dalla parte opposta, contro il muro di vetro, vi è una fila di sedie, una diversa dall'altra.

Un omone grande e grosso entra portando in spalla un ragazzo e nell'altra mano porta le buste contenenti il cibo, depone il suo fardello sul divano, dove rimbalza rotolando per terra.
«Ehy, un po' di delicatezza!» sbraito correndo in aiuto del giovane che si scosta dal viso con un gesto infastidito i capelli neri un po' lunghi, la mascella è coperta da una barba incolta, come ultimamente va anche di moda. I suoi occhi scuri lanciano occhiate di fuoco al suo "rapitore".
«Non mi paghi abbastanza.» replica l'omone passandomi le buste. «È già tanto che ti ho portato questo.» aggiunge indicando le buste dove si leva un dolce profumino di leccornie ancora calde!
«Lys caro, puoi andare dentro per favore?» gli chiedo sbattendo in rapida successione le ciglia, e visto che per intervistarlo ho dovuto assumere un'investigatore privato perché si era dato alla fuga, preferisce non contraddirmi ed entra in casa.

«Mio caro! Allora, ho ordinato un po' di cibo cinese.» annuncio posando le buste sul tavolino davanti al divano, dove Lys si è andato a sedere.
«Che è successo la fuori?» domanda guardando l'esterno con un sopracciglio innarcato.
Costringo le labbra a un sorriso. «Niente, li ho fatto capire che ogni tanto si può fare qualcosa per pura gentilezza.»

Si stringe nelle spalle, preferendo evitare di indagare per non subire la stessa sorte dell'investigatore, mentre io vado in cucina a prendere i piatti. «Mi volevi scappare eh!» ridacchio cercando di alleggerire la tensione.
«Scusami, non ti ho risposto perché sono stato fuori fino alle 20 e il telefono non è durato.» cerca di giustificarsi guardandosi attorno incuriosito.
«Fa niente!» lo tranquillizzo posandogli davanti un piatto di gnocchetti di riso,

Il pollo in agrodolce e la salsa teriyaki.

Invece per me, un bel piatto di riso alla cantonese, è l'unica cosa che mangio se vado dal cinese!

«Quando vuoi iniziamo!»

«Anche adesso.» mi concede prendendo le bacchette di legno e iniziando ad assaggiare i gnocchetti di riso ancora caldi.
«Ottimo!!» io preferisco usare la forchetta, siamo nel 2019 per carità imparate ad usare le forchette! «Iniziamo con la mia veterana domanda. Come sei approdato su wattpad?»

«Eheh, è successo totalmente per caso, quasi il destino avesse guidato il tutto. Non ricordo davvero se forse ho visto la pubblicità da qualche parte o se semplicemente stessi curiosando sul playstore, fatto sta che trovata l'app mi sono detto "Cavolo ma è ciò che cercavo da sempre, perché l'ho trovata solo ora?" e da lì è cominciato tutto. Devo ammettere che inizialmente non è stata facile ecco, ho visto gente pubblicare in pochi giorni e raggiungere subito enormi risultati mentre io sono stato notato per davvero solo dopo un mesetto circa e questo ovviamente mi ha un po' scoraggiato, mi sembrava che contassero solo i numeri che vedevo praticamente. Più però il tempo passava e più conoscevo persone fantastiche che commentavano e seguivano la mia storia, così ho capito che in realtà dei numeri non mi importava così tanto, era trovare gente con la mia stessa passione e di buon cuore che mi importava. Anche se, sono state loro a trovare me, e questo va detto.
Se parlo troppo stoppami pure eh, non voglio annoiare né te né chi leggerà l'intervista, voglio solo essere più chiaro possibile ahahah.» la tensione inizia ad abbandonarlo, lasciandosi andare contro lo schienale del divano portando con sé il piatto.

«Parla parla, preferisco gente ciarliera ad altri che devo cavare fuori le parole di bocca.» strabuzzo gli occhi al ricordo di quei soggetti... Se chiedi un'intervista significa che dovete parlare, non rispondere a monosillabi! «Da come hai detto, sembra che tu già scrivessi, mi sbaglio?»

«Non sbagli affatto, ho cominciato a scrivere le prime schifezze come la maggior parte della gente, quindi più o meno a 6 anni. Erano ovviamente cose scritte male e lunghe una pagina, ma una mi è rimasta impressa particolarmente, parlava di un padre che trova un bambino orfano e gli chiede di vivere con lui. Ero molto deprimente come bambino scrittore ahahahah. Comunque sia, non ho mai praticamente smesso, ho il brutto vizio che appena vedo qualcosa che mi ispira incredibilmente ci voglio subito scrivere qualcosa intorno! Avrò una cartella con chissà quanti lavori iniziati e mai continuati, probabilmente molti sono da buttare o stravolgere completamente. I generi erano sempre molto vari, l'unico elemento che non poteva mancare era l'azione che è ricorrente in tutti i miei racconti. Non so come mai, forse sono sempre stato affascinato dalle coreografie dei combattimenti cinematografici e quindi non posso farne a meno, mi piacciono troppo. Sono sicuro che qualche lettore avrà notato la tamarraggine dei combattimenti che scrivo, molto alla Hollywood ahahah, l'unica cosa che non mi piace è il dramma, le cose tristi quasi non le sopporto perché di triste c'è già tanto in giro, preferisco qualcosa di diverso, anche per questo faccio fatica a uccidere personaggi o far accadere cose che siano terribili per davvero. Per rispondere alla tua domanda, si dai, possiamo dire che scrivo da sempre in pratica!»

Sbatto le palpebre guardandolo sbalordita, avessi più intervistati come lui! Ci metterei la firma! «Ahahah mitico.
Comunque concordo sulle storie tristi, ricordo di aver letto una storia che mi aveva coinvolta parecchio, é finita male e mi sono messa a piangere!» rido al ricordo anche se allora non ero messa proprio così. «Sono stata male per tutto il giorno!»

Lys si scosta dallo schienale riponendo il piatto vuoto sul tavolo. «Si, veramente! Lo stesso vale per i film, ci sono pochissime eccezioni che ho voluto vedere lo stesso, ma di solito se si tratta di film drammatici non ne voglio proprio vedere.» afferma con decisione ridacchiando.

«Infatti evito di brutto Titanic.»

«Ecco Titanic è stata una mia eccezione, l'avevano visto tutti poi e ne parlavano bene, infatti non mi sono pentito della visione soprattutto conoscendo già il finale, devo dire che senza dolore per l'ultima parte è stato piacevole anche se gli amanti di quel film mi vorranno uccidere dopo queste parole.» aggiunge un po' impacciato alla fine.

«Io sono, purtroppo, troppo empatica , anche se sono film, io ci sto malissimo. Anche per cose di poco conto... A volte mi odio per questo.» non è possibile che per ogni minima cosa devo star male, influenza il mio umore per tutta la giornata.

«Ti capisco!» afferra il secondo piatto con il pollo in agrodolce, riaccomodonadosi contro lo schienale, come faccia a mangiare così stravaccato senza sporcarsi e affascinante, considerando che usa le bacchette... Al suo posto avrei già sparso pezzi di pollo per la stanza!

Adesso che ci penso, la mia mente bacata mi fa saltare all'occhio le cose in ritardo, come sempre. «Però... Hai iniziato a 6 anni, c'è, si impara a scrivere a quell'età!» lo guardo allucinata, non è che Lys in realtà è un alieno!?

Si fa pensieroso, la fronte si aggrotta mentre cerca di ricordare. «Eh fammi fare due conti, mi sono trasferito a Milano nel 2008 circa, avevo 9 anni, per cui si più o meno si, dai 6 anni. Ma non pensare che scrivessi chissà che cosa te l'ho detto, cose proprio elementari e sgrammaticate, non ero né un talento speciale né niente, solo uno che come ancora è adesso, si rinchiude nel suo mondo di fantasia spesso, forse troppo spesso e a volte senza nemmeno volerlo.» rivela ridendo di un suo difetto che credo accomuni tutte le persone con la nostra passione.

«Io per anni sono stata emarginata e considerata strana per il fatto che mi isolavo in qualche mondo inventato.» oppure perché preferivo leggere che stare a parlare di gossip.

«Ti capisco anche qui!» e il fatto di avere un'altra cosa in comune lo fa ridere, rischiando di rovesciarsi addosso il pollo.
Trattengo una risata vedendolo far il giocoliere ed evitare il distrastro per puro miracolo. «Ma tornando a noi. Al momento hai tre storie pubblicate, vuoi parlarne?»

Gli occhi di Lys si illuminano, scattando a sedere sul divano, posa il piatto pieno ancora per metà, voltandosi verso di me inizia a raccontare «Dunque, mi sono lanciato con "Il Principe di Cenere"

che è stato il primo fantasy con cui io mi sia mai impegnato davvero, non è la prima volta che provo a scriverne uno ma è sicuramente il primo del genere che non ho abbandonato ahahah. La sua peculiarità è che, almeno secondo me, ha un cliché fondamentale, ovvero il gruppo di protagonisti principali si ritrova a dover superare una serie di sfide che vengono inviate contro di loro da chi dovranno sconfiggere. È una cosa che mi è sempre piaciuta, nonostante possa magari risultare banale.
Quanto al titolo, il motivo per il quale il racconto si chiama così si scopre un po' avanti, non vorrei sbagliarmi ma credo che ci sia bisogno di arrivare almeno al capitolo 7 o circa insomma.» prende fiato, riprendendo subito a parlare della sua seconda storia. «Storie d'un fiato

invece è partita perché volevo esercitarmi a scrivere senza risultare palloso, cercando di coinvolgere il lettore seppur le storie siano corte. Diciamo che è una raccolta che ho cominciato come esercizio per me stesso e della quale sono piacevolmente soddisfatto, anzi, non vedo l'ora di poterla revisionare e continuare perché adoro proprio scrivere quelle one shot horror che ti fregano il cervello, specialmente per le reazioni dei lettori nei commenti.» crudelmente ride al ricordo di come fa impazzire i suoi lettori, sadico come Cami!
«L'ultima è "I fratelli Andrytt e il cuore della foresta"

Era una storia che avrei voluto scrivere già da un po', grazie al concorso "Esplosione di idee" finalmente è nata, parla di questi due fratelli come suggerisce il titolo ahahah che cercano di ritrovare casa loro in questa foresta magica nella quale nulla è come sembra, un po' come in Over the Garden Wall ecco, la mia ispirazione per la base iniziale della storia è arrivata da lì, ho adorato quel cartone!»

Ricorda molto anche la favola di Hansel e Gretel. «Quindi preferisci scrivere storie fantasy o horror?» perché amano tutti il macabro!? Cosa vi hanno fatto i prati verdi e lussureggianti con tante persone VIVE!? «Esplosioni di idee... Mi è famigliare, é li che hai conosciuto Cami?» domando ricordando dove avessi già sentito quel nome.

«Diciamo che sono a parimerito, mi piace scrivere fantasy quanto mi piace scrivere horror, sicuramente, non credo che uno dei due prevalga sull'altro.» riflette un attimo e dopo un rapido cenno del capo che conferma le sue parole, scuote la testa, in un cenno di diniego. « No Cami non l'ho conosciuta lì, anzi la conoscevo già da un po', la sua storia "I Vanderbooms - È solo un affare di famiglia" mi ha preso subito, è proprio il genere di storie che adoro leggere, incentrate sul mistero e su quell'epoca ottocentesca. Però è lei che mi ha fatto scoprire quel concorso al quale non ho saputo resistere, questo sí.» si sistema meglio sul divano, riprendendo le bacchette per terminare il pollo.

Poso il mio di piatto e sì, a mangiare sono una lumaca ma deve essere così se non vuoi apparire come una ragazza che non mangia da una vita! «Quindi anche per le letture resti su quel genere lì, oppure ti interessi anche ad altri tipi?»

«Diciamo che per la lettura resto abbastanza aperto ma prediligo quei generi si, mistero, giallo, horror, fantasy, Urban fantasy. Raramente leggo cose diverse ecco.» fa un'alzata di spalla riponendo il piatto ormai vuoto.

Mi alzo, radunando i piatti e Lys mi imita dandondomi una mano a portare tutto di là in cucina.
«È già tanta roba.» lo rassicuro con un sorriso sistemendo i piatti nel lavello.
«Si ma sempre lì resto ahahahah non mi sposto.» ribadisce ridendo, posando il resto dei piatti nel lavello per poi appoggiarsi al mobile.

«Sai che mi è venuta in mente una cosa.» borbotto aprendo lo sportello della credenza per prendere due bicchieri e una caraffa per poi avviarmi verso il frigo per prendere fuori gli ingredienti che mi servono. «Ho trovato una storia che si intitola esattamente come la tua. Principe di Cenere.»

Lys rimane come paralizzato, non sbatte nemmeno le palpebre, passando davanti a lui per prendere un cucchiaio gli sventolo una mano davanti al viso. «Cosa? No ti prego dimmi che scherzi.» mi supplica terrorizzato.

«Nono.» ribatto sicura di quel che dico, mettendo dei cubetti di ghiaccio nella caraffa per poi versare 4 cl di vodka, 2 cl di liquore alla pesca, 4 cl di succo di mirtillo e 4 cl di succo di arancia. «Non ci era piaciuta un gran ché come storie e io e la mia collega la chiamavamo scherzosamente : Principe Lettiera.» ridacchio al ricordo di quando ci è capitata quella storia tra le mani, era scritta bene per carità, ma aveva un qualcosa che proprio non c'è la fece piacere, sono passati ormai due anni e non ricordo il motivo.

Lys sembra non aver udito le mie parole e si aggira per la cucina passandosi nervosamente le mani tra i capelli corvini e sul viso. «Ora verrò accusato di Plagio per davvero come in "Secret Windows", scoprirò che sono schizofrenico e che in realtà era me stesso ad aver scritto la mia stessa opera, ucciderò il marito della mia ex e anche due poliziotti, poi occulteró il tutto e vivrò da eremita... Aaaah che vitaccia!»
Con le sopraciglie innarcate, mescolo il cocktail cercando di capire il senso di quel che ha detto. Lety... sorridi e annuisci. «Non ho capito niente, ma va bene.» sorrido e annuisco, affettando un'arancia rossa.

Alla mia espressione di totale smarrimento, Lys scoppia a ridere piegandosi in due, costretto a reggersi al tavolo della cucina per non finire muso a terra. «AHAHAHAHAHAHAH è solo la trama del film che ho citato non preoccuparti, in pratica il protagonista pensava di esser stato plagiato, ma non era così!»

«Oh.» annuisco rendendomi conto di aver fatto la figura dell'idiota. Beh, tutto nella norma no? «Un giorno che potrò stare alla tv senza addormentarmi lo guarderò.» cioè mai.

Si rialza appoggiandosi col fianco al tavolo, asciugandosi quelle lacrime di risata con il dorso della mano. «Te lo consiglio vivamente.» quando anche il respiro ritorna regolare, mi guarda mentre verso il cocktail Sex on The Beach nei due bicchieri. «Sicura che non fosse proprio la mia?» mi domanda con una risatina nervosa, temendo la risposta. «Non mi offendo te lo posso assicurare, le critiche mi servono.» aggiunge supponendo che possa mentire per non ferirlo.

«Sicura.» confermo sottolineando la cosa con un cenno del capo, mentre guarisco i bicchieri con una fetta di arancia. «Parla proprio di un principe fatto di cenere.» aggiungo sperando che questo lo tranquilizzi e gli allungo uno dei bicchieri, che non esista a scolarsene metà subito. «Mo se lo trovo te lo faccio vedere.» borbotto comprendendo che il mio ospite non è del tutto convinto. Pesco il telefono dalla tasca e vado su Wattpad alla ricerca della storia, una volta trovata, notando che nel frattempo ha cambiato copertina, passo il mio cellulare a Lys.

«Oh grazie! fiuuu.» si porta una mano al cuore tirando un sospiro di sollievo. «Non è decisamente il mio, che paura AHAHAHAH ho temuto il peggio.»
Ma io che ho detto fino ad adesso?
«Vediamo un po', ora gli do un'occhiata.» posa il bicchiere sul tavolo accanto a sé, osservando ad occhi socchiusi quella storia di cui in comune hanno solo il titolo.

«Noo anzi, in via confidenziale la tua storia a me e alla mia collega é piaciuta molto per il linguaggio che usi.» gli rivelo, anche se il regolamento delle giudici TheGirls vieta di comunicare il nostro parere sulle storie, ma visto che Lys purtroppo non ha passato il turno, non vedo perché non dirlo.

«Davvero?» mi domanda scioccato come se nessun altro gli avesse fatto un complimento sul linguaggio, cosa di cui ne dubito. «Anche questo è un sollievo enorme che mi date, grazie davvero, quasi mi commuovo, è sempre un piacere sapere certe cose!» non riesco a capire se si sta per mettere a piangere davvero o è solo felice come un bambino. «Devo dire che con la mia non c'entra proprio niente ma ha una trama carina, non mi sembra così male, ha anche un sacco di numeri vedo.» borbotta spiando ancora la storia "nemica".

«Per esperienza... Non sempre i numeri vogliono dire qualcosa.» abbiamo letto storie con una marea di visualizzazioni ma la grammatica era simile a quella di un bambino di tre anni.

«Non posso che darti ragione!» afferma restituendomi il cellulare.

Lo riprendo con un sorriso. «Potrebbe anche averla migliorata, l'abbiamo incontrata nella prima edizione del concorso THE GIRLS.» borbotto ributtandolo nella tasca nei jeans e versando altro cocktail a Lys. «Ma torniamo a te!! Hai in mente di scrivere altre storie? Magari spulciando tra quelle scritte da bambino?» domando prendendo il mio bicchiere e la caraffa per tornare di là.

«Oh si, ne ho in cantiere davvero davvero molte e non vedo l'ora di pubblicarle e poterci lavorare su, spero di riuscire a portare su wattpad la maggior parte dei racconti che ho scritto, almeno quelli più validi certo!»

«Rimanendo fedele ai tuoi generi preferiti o pensi di provare qualcosa di nuovo?» domando sedendomi di nuovo sulla poltrona e lasciando a Lys il divano.

«Non metto in dubbio che proverò con tutto me stesso a scrivere qualcosa di diverso dal mio solito.
Mi hai fatto venire in mente che una volta ho provato a scrivere una storia incentrata su un ladro molto abile, deruba una ragazza e suo padre, non sapendo che lei fosse la figlia. Poi si conoscono, lui viene beccato ma decidono di scappare insieme.
Bene, quando l'ho detto ad un mio amico mi ha guardato e mi ha chiesto
"Mi stai dicendo che hai appena inventato Diabolik?"
AHAHAHAHAH Quindi penso che ci sarà da sudare, ma ci proverò sicuramente.» garantisce tra le risate.

«Ahahaha ricorda anche molto un film, di cui mi sfugge il titolo, ambientato nel futuro dove raggiunta la maggior età non si invecchia più, i soldi diventano il tempo. Beh il protagonista scappa con una ragazza e insieme cercando di derubare il padre di lei. Ma malgrado le difficoltà riuscirai a creare una bella storia.» preannuncio sorseggiando il mio drink, cercando di non esagerare, ho ancora tante domande da fare.

«Lo spero molto davvero! Ah si, In time quello con Justin Timberlake, l'ho visto alle medie in francese ahahahahah mi è piaciuto devo dirlo!»

«Sì è un gran bel film, anche perché dimostra fino a che punto si spinge la gente per avidità.» storgo il naso.

«Si esatto, non penso esista un limite a questo problema purtroppo e questa è una cosa ricorrente.» anche il viso di Lys si contrae in una smorfia di dissapunto.

«Pensiamo ad altre cose più liete del tipo... Fatti della pubblicità, dicci perché la gente deve passare sul tuo profilo e leggere le tue storie.»

Lys apre bocca per poi richiuderla, beve un paio di sorsi, prendendo tempo per rispondere a questa domanda che mette sempre tutti in crisi. «Se vi piacciono le storie horror alla "Shutter Island" o i fantasy con dei bei colpi di scena allora fate un salto sul mio profilo, giuro che sono socievole e che leggo le storie di chi mi segue molto volentieri, Letizia può confermarvelo!» mi indica ridacchiando, facendomi presumere che l'alcool stia facendo effetto.

«Confermo confermo, non arriva subito...» abbasso la voce con l'intenzione di farla sembrare minacciosa «É una minaccia che ti fa stare col fiato sospeso e arriva all'improvviso.» rido di me stessa e scuoto la testa. «Ahahah scusa, torno seria.» lo sei mai stata?

«AHAHAHAHAH si sono terribile, distruggo sicuramente le storie proprio.» ride anche lui, versandosi un altro bicchiere.

«Aiuto... Temo il giorno che passerai da me.» vedo già la sezione notifiche che mi supplica di lasciarlo qui senza telefono o la distruggerà con tutti i commenti che invierà.

«Scherzo scherzo, do solo consigli. Forse.» aggiunge con uno sguardo che non promette nulla di buono.

«Allora sei il benvenuto! Forse.» gli faccio il verso, ancora incerta se sia un bene o un male. «Va bene va bene... Ahahah, dimmi Lys, cosa curi di più nelle tue storie?»

«Allora,» si lascia andare contro lo schienale non prima di aver sostituito il bicchiere con la caraffa, facendomi strabuzzare gli occhi. «sono sicuramente morboso con le descrizioni dei personaggi perché voglio che ai lettori sia super chiaro sia come immagino loro che i posti in cui si trovano, mentre di sicuro un'altra cosa che curo morbosamente sono i combattimenti, penso siano proprio le parti su cui mi impegno di più, probabilmente per piacere personale, come dicevo prima sono appassionato dei combattimenti tamarri stile "The great wall" e così via dicendo AHAHAHAHAHAH.» fa una pausa per sorseggiare quel drink fresco. «Per la parte psicologia non so dirti se sono diventato capace, mi è stato detto che c'era qualcosa di rivedere, spero di essere migliorato da quel punto di vista, non che i miei personaggi non trasmettano emozioni, ma c'era di più da poter fare.»

«I combattimenti sono difficili da descrivere, tanto di cappello!» mimo il gesto di levarmi un capello invisibile dalla testa.

«Ti ringrazio! Anche se sono poche le cose "facili" da scrivere, secondo me ognuno ha il suo cavallo di battaglia.»

«Da quello che mi dicono, il mio cavallo da battaglia, sono le descrizioni, che possono diventare un'arma a doppio taglio. Non tutti le apprezzano.» faccio una smorfia posando il bicchiere vuoto, per poi alzarmi e prendere dalle mani di Lys la caraffa vuota, avviandomi in cucina.

«E anche qui non posso che darti ragione di nuovo!» sembra incredulo di dovermi dare tante volte ragione... Chissà perché?

«Adesso, viene la parte che mi piace di più!» gli grido dalla cucina, ritornando in salotto con due piattini, cucchiaini e tovaglioli, più un coltello. «Sai vero che siamo solo a metà intervista?» lo informo ridacchiando tornando verso la cucina.

«Devo ammettere che da una parte ci speravo, mi sto divertendo ahahahah e poi ho sempre sognato di farmi intervistare da qualcuno, non per qualcosa ma semplicemente mi sembrava divertente, non succede spesso che a qualcuno interessi qualcosa di te ahahahah.»

«Ahahah onorata di avere questa esclusiva!» esclamo raggiungendolo sorreggendo una torta per mano. I suoi occhi si spalancono increduli, mentre poso quelle bombe di zucchero davanti a lui.
La prima torta che taglio è un Pan di Spagna a due strati, farcita con crema pasticcera alla vaniglia, il tutto ricoperto con panna e decorato con nocciole.


«Questa cos'è?» chiede prendendo il piattino che gli passo con una fetta del suo dolce preferito.

«Una torta meringata, in casa mia fa furore, praticamente in uno stampo per torte ho sbriciolato le meringhe, ho versato l'impasto di mascarpone che al suo interno ha altre meringhe sbriciolate più fini e ricoperto il tutto con altre meringhe... Insomma con questa ti assicuro il diabete...»

I suoi occhi quasi si fanno a cuore. «Aaaaaaah le meringhe sono sbriciolate, cavolo allora deve essere davvero buona eccome!» allunga il piattino richiedendo con quel gesto una fetta di torta meringata al mascarpone.

Ridacchaindo, taglio una fetta all'altra torta, bella generosa e la posiziono nel piattino, notando che era meglio prendere dei piatti normali. «Ma dimmi... Cioè, racconta un po' chi si nasconde dietro al Nick, chi sei, cosa fai, le tue passioni. Cose così.» poso il coltello accanto alle torte, in modo tale che possa servirsi quanto vuole. «E anche qui, non ti preoccupare di parlare troppo!» lo tranquillizzo con un sorriso sfrontato, sedendomi sulla poltrona.

«D'accordo vediamo un po'...» si fa pensieroso continuando a mangiare il dolce e ben presto la barba nera diventa bianca. «Il mio vero nome non so se dirlo, un po' di mistero mi piace mantenerlo, ma potrei cambiare idea ahahahah.
Ora come ora sto studiando all'università, scienze dei beni culturali, ma passerò a lingue l'anno prossimo che era il mio progetto iniziale, poi per vari casini ho dovuto cambiare.
Le mie passioni mmhhh... Sicuramente i giochi da tavolo e i giochi di carte collezionabili, poi la scrittura ovviamente, il doppiaggio anche se purtroppo per ora non l'ho mai fatto, e direi che le più importanti sono queste senza dubbio, sperando di non essermi scordato nulla ahahahah.
Ho fatto molti sport di combattimento ecco, però purtroppo ora sono fermo, non ne faccio più tra un casino e l'altro, però riprenderò sicuramente prima o poi!»

«Abbiamo parlato anche di film, quindi suppongo che apprezzi anche il cinema.» gli faccio notare allungandogli un tovagliolo, così da evitare di ritrovarmi Babbo Natale al posto di Lys, anche se sarebbe un Babbo decisamente snello.

«Si molto, non mi ritengo affatto un esperto però sì, mi piace parecchio, difficilmente sono critico però, sono uno che quello che gli metti davanti se lo guarda per cui, che siano film o serie TV. Come già detto, faccio solo fatica con le cose drammatiche!» ribadisce pulendosi il viso dalle briciole della meringata. «Ti dirò, il mio attore preferito è will Ferrell che di sicuro non ha fatto chissà che grandi film ecco.» riprendere a ridere, partendo all'assalto dell'altra fetta.

Alcool e zuccheri... Combinazione letale.

«Fammi indovinare, Big bang Theory ti piace. Non so chi sia,» aggiungo, riferendomi all'attore che ha menzionato. «ma io sono ignorante sul gossip.»

«Non l'ho mai visto ma a giudicare dalla trama sono sicuro che mi piacerebbe.» ride vedendomi sbarrare gli occhi scioccata, come può non consocere Big Bang!? «È quello con i capelli ricci rossi che fa film comici e demenziali che probabilmente fanno ridere solo me al mondo AHAHAHAHAHAH.» cerca di farmi capire di chi parla, ma al mio cenno di diniego capisce di dover cambiare tattica, così a malincuore posa il piattino sul tavolino per prendere il telefono dalla tasca. «Aspetta.»

«Dipende fino a che punto sono demenziali...» se è tipo scary movie è sicuro che non l'ho mai visto, i film a quei livelli... Beh, darei fuoco al regista.

«Parecchio parecchio.» volta lo schermo del telefono verso di me per farmi vedere l'attore.

«Non so se l'hai mai visto.»

«Ooh si, anche se devo dire che non mi piace il film dove fa l'elfo.» rivelo storcendo il naso.

«Ecco giusto, potevo dirti subito che è l'attore di Elf.» scuote la testa alzando gli occhi al cielo, riponendo nella tasca dei pantaloni il cellulare. «Davvero non ti piace?» mi domanda sconvolto. «Ma piace a tutti!»

«A me no.» ribatto un po' impacciata. «Non so il perché, ma non mi fa impazzire.»

«A qualcuno dovrà pur non piacere AHAHAHAH.» si riempe nuovamente il piatto di dolce e si lascia andare contro lo schienale del divano.

«Giusta osservazione! Dimmi, se avessi la possibilità di parlare con un tuo scrittore preferito, chi sarebbe e perché?

«Cavolo questa è veramente difficile... Non saprei proprio, mhh, forse Allan Poe oppure Doyle ma non lo so davvero, è una cosa a cui non ho mai pensato ahahahah.
E sceglierei loro semplicemente per quanto hanno scritto certo, nessun altro motivo in particolare.» si massaggia il mento con fare pensiero per poi far spallucce e tornare a pensare a cose più importanti, tipo il dolce che ha nel piatto.

«Doyle vorrei conoscerlo volentieri anche io. Invece se potessi viaggiare nel tempo dove vorresti andare e perché?»

«Probabilmente poco dopo la fine della guerra d'indipenza americana, perché come momento storico mi ha sempre affascinato molto, magari vedrei com'erano New York e Boston alle origini.
Oppure durante l'età elisabettiana così potrei vedere le opere di Shakespeare messe in scena all'origine, sarebbe interessante.»

«Non ti facevo il tipo a cui piace Shakespeare, solitamente piace alle ragazze, me esclusa.» ci tengo a precisare.

«In realtà sarà perché ho studiato teatro per un po' e questo mi ha fatto simpatizzare molto verso alcuni autori, tra cui anche lui. Però ora che mi ci fai pensare sai cosa potrei fare anche? Torno indietro nel tempo abbastanza da poter inventare qualcosa di sensazionale rubando l'idea a qualcuno e diventare ricco, che ne pensi?» scoppia a ridere e quasi si strozza con un pezzo di torta. «Ovviamente scherzo.» aggiunge battendosi il pugno sul petto per far andar giù il boccone. «Forse.»

«Oh andare avanti nel futuro, prendere l'Almanacco e torni indietro.» meglio andare avanti che rischiare di compromettere il nostro attuale presente.

«Esatto! Se vuoi possiamo fare a metà dei guadagni.»

«Ci sto.» eh, chi mai rifiuterebbe?

«Diventeremo ricchi alla faccia di tutti!»

«Ahahaha, meglio non farlo sapere in giro... Non si sa mai.» che alla faccia di tutti ci fanno fuori... «Come mai hai deciso di studiare teatro? Hai un'altra cosa in comune con Cami.»

Si stringe nelle spalle, come se la cosa avesse poca importanza. «Semplicemente perché ho fatto un anno in un'altra università e c'era la storia del teatro tra le materie.»

Mi massaggio il ponte del naso tra indice e pollice alla ricerca della prossima domanda, sarebbe ora di fare ordine nella mia zucca. «Dimmi cinque cose che ami e cinque che odi.»

«Alloraaaa, spero di non dire cose troppo scontate e cose che non ho già detto prima magari ahahah.
Amo i dolci, dormire, i fumetti (specialmente Dylan dog), giocare perché non sono uno a cui piace non fare niente dipende dai momenti diciamo, e poi amo gli animali.
Odio le uova sode ti giuro che non le sopporto proprio penso siano l'unica cosa che non riesco a mangiare, gli insetti (tutti non c'è nessuna eccezione persino le coccinelle, mi dispiace), odio il mercoledì perché lo reputo il giorno peggiore della settimana non è ne vicino il weekend ne è lontano e come giorno quindi mi frustra AHAHAHAHAHAH e poi odio il caldo.» finisce la lista riponendo il piatto sul tavolino e facendo l'atto di prendere il coltello per tagliare un'altra fetta. Ci pensa un attimo, fa spallucce e prende direttamente il vassoio con la torta e si riaccomoda sul divano.

Un altro mio cavallo di battaglia, i dolci...

«Ahaha sta cosa che odi il Mercoledì... É il top. Solitamente odiano il lunedì.» io odio tutti i giorni se si tratta di andare a lavoro. «Non mi dire che odi anche le farfalle!» sono così belle! Anche se, quando sono bruchi fanno parecchi danni.

«Ti giuro è da quando sono piccolo che il mercoledì lo odio AHAHAHAH. Invece si,» prosegue riforendosi alla mia incredulità per il suo odio delle farfalle. «ma non è che lo odio eh, cioè sono belle però non le voglio vicino perché mi fanno comunque ribrezzo da toccare, le coccinelle idem.» precisa un po' impacciato. «Però non mi sento in colpa per questo, c'è gente a cui per esempio non piacciono i cani o i gatti e lo trovo molto più grave, come è possibile!?» sbotta incredulo.

«Io non ti stavo incolpando!» per carità! «Lascia stare. Madò, quanti animali vedo uccisi per strada.» qualche accidentale potrebbe succedere ok, ma ho visto gente rischiare di andare nei fossi per prendere qualche animale, ditemi il perché!?

«Lo so lo so ma a un sacco di gente le farfalle piacciono.» fa un sospiro lanciando il vassoio vuoto sul tavolo, credo che la torta gli stia facendo da zavorra. «Sono cose che non comprenderó mai.» sussurra ratristandosi.

«Sinceramente io non ho idea di come facciano a non amare i cani. Io ho perso la mia a luglio, e ti dico, piango ancora. A volte esco di casa credendo di dimenticarmi di salutarla ma lei non c'è più...» sento gli occhi pizzicare. «Ho festeggiato il primo compleanno senza di lei, dopo 14 anni.» fingo di guardare il fuoco che scoppietta nel camino, per nascondere le lacrime, mi manca da morire la mia piccolina.

«Ti capisco più o meno, mi dispiace un sacco Lety deve essere terribile, io ho una paura folle di quando succederà anche a me, avevo un pastore tedesco da piccolo e i miei genitori hanno dovuto darlo a un'altra famiglia e mi manca ancora, ho pianto un giorno intero quando è successo. Ora ho una cagnolina che per ora ha 10 anni ma ogni tanto ci penso a quando non ci sarà più, non si può non farlo.
Parliamo di cose più felici dai, che se no mi deprimo e deprimiamo anche chi legge, non voglio diventi una cosa drammatica, come ti ho detto le cose tristi non mi piacciono.» mi fa notare buttandosi su ciò che rimane della meringata.

«Giusto giusto, visto che parliamo di animali, quale ti rappresenta e perché?» domando balzando in piedi e tornado in cucina per fare altro Sex on the Beach, ho bisogno di bere.

«Oh cavolo, non lo so, presuntuosamente direi il lupo a livello caratteriale, pochi amici ma buoni che costituiscono il branco e gli altri li tieni un po' alla larga ecco, in un certo senso mi ci rivedo, però probabilmente sono più simile a un cane che a un lupo vero e proprio sia per l'affettuosità che per tutto il resto.
Uno dei due sicuramente dai, la vedo così.»

«Anche un lupo é affettuoso, solo con chi si fida.» gli faccio notare apparendogli alle spalle, facendolo sobbalzare dallo spavento. Gli porgo il cocktail, prendendo in cambio il vassoio vuoto, posandolo sul tavolino accanto alla finestra, tornando a sedere con il mio bicchiere stretto tra le mani.

«È verissimo.»

«Allor, qual'è il tuo più grande peccato di gola? (cibo)» da quando è stata fraintesa, specifico sempre e comunque!

«Qui sono i dolci sicuramente, o quelli o il sushi perché di entrambi potrei mangiarne a vagonate.» e sottolinea le sue parole massaggaindosi la pancia piena. «Ma al primo posto i dolci, sicuramente. Non so resistere, qualunque cosa sia dolce me la devo mangiare.» afferma con gli occhi che si illuminano.

«Ahahaha, grande! Io adesso mi son messa che tutte le domeniche faccio un dolce.» confesso ridacchiando.

«Ti vengo a trovare tutte le domeniche come si fa con la nonna allora AHAHAHAHAH.» si accasascia sul divano, ridendo come un matto, i cubetti di ghiaccio nel bicchiere volano sul pavimento e ringrazio che avesse finito di bere.

Inutile dire che a quella vista mi metto a ridere anche io. «Va bene. Hai un sogno nel cassetto?»

«Si be' mi piacerebbe fare qualcosa di importante che venga visto da un sacco di gente, che sia scrivere un libro oppure fare un logo per qualcosa di molto famoso, o inventare un gioco a cui giocheranno tutti come Dungeons and Dragons . Cose ambiziose ecco.»

«Aspetta, quindi tu ti intendi anche di grafica?» domando sconcertata. Si può sapere cosa non sa fare questo ragazzo!?

«Si, ho fatto 5 anni alle superiori di grafica quindi si, mi reputo molto più bravo con Illustrator che con Photoshop però, sicuramente.»

«Che bravo! Io sono una schifezza in queste cose.» ribatto un po' imbarazzata.

«Se ti appassiona ci vuole meno di quanto credi.» mi rassicura ridacchiando.

«Se vuoi ti posso progettare il giardino...» lo informo per far capire in quale grafica sono abbastanza discreta.

«Mi farebbe piacere anche perché non ho mai provato a coltivare niente ma sono super affascinato dalla botanica ahahahah.»

«Puoi incominciare da una piccola cosa, tipo il rosmarino. È una pianta rustica, resistente se presa da un buon vivaio (puoi farla anche da talea), in più la si usa in cucina.» gli consiglio, felice di rendermi utile e di aiutare.

«Lo terrò bene a mente e spero di scoprire con felicità di avere il pollice verde.» ride un po' impacciato, come se già sa di aver il pollice nero.

«Ma si! L'importante è prendere una pianta buona.» cerco di confortarlo, per questo ho consigliato il rosmarino.

Su il viso di Lys appare un'espressione strana, un sorriso birichino gli distende le labbra. «Sembra quasi che parliamo di marijuana decontestualizzando AHAHAHAHAHAHAHAH.»

Oh cielo... Inizio a ridere anche io, scuoto la testa cercando di ribattere ma mi manca il fiato. «No è perché molti vivai prendono le piante da altri produttori, solo che sono piante che hanno sforzato troppo, per averle subito belle, insomma le hanno rese deboli, tirate fuori dal loro habitat, quindi una serra, muoiono.» riesco finalmente a spiegarmi anche se con il fiatone.

«Cavolo, la furbizia rovina quasi sempre tutto vedo.» borbotta infastidito.

«Quindi le copertine delle tue storie, sono delle tue creazioni?» domando tornando sul settore grafica.

«Si ma quelle sono robette create senza impegno con Canva, niente di serio, però ho in mente di farle io un giorno e le aggiorneró sicuramente presto o tardi. Invece ho una sorpresa per wattpad, volevo pubblicare qualcosa di innovativo di cui solo pochi eletti sono a conoscenza, quando avrò finito con gli Andrytt, quindi spero tra non molto, pubblicherò questa idea (che spero nessuno abbia già fatto ma non mi pare proprio) e la copertina sarà fatta da me in quel caso, al 100%.» mi accenna con gli occhi che brillano e quasi saltella sul posto.

«Uuuu, non vuoi anticipare nulla? Sarà un servizio, una storia, un contest..» cerco di farmi dire qualcosina, un piccolo indizio, ma scuote la testa e incrocia le braccia sul petto.

«Sarà una storia, ma non posso dirti altro, al massimo fuori dall'intervista scoprirai di che si tratta.» mi fa l'occhiolino, felice come una pasqua per questo suo nuovo progetto.

«Allora terrò la bocca cucita.» prometto facendo il gesto di chiudere una zip immaginaria sulle labbra. «Vediamo di conoscerti meglio, dimmi cinque tuoi difetti e cinque pregi!»

«Urca, vediamo un po':
5 miei pregi mhh
-Sono molto sincero
-Mi reputo simpatico (e spero di esserlo) ahahahah
-Sono Umile
-Sono molto, troppo fantasioso

Difetti mhhh, vediamo se 5 mi bastano ahahahah:
-La mia pelle olivastra, perché spesso la gente pensa che io venga da chissà dove ma sono nato in provincia di Viterbo per cui HAHAHAH
-Poi mmhh, sono davvero molto molto testardo
-Sono una persona un po' gelosa
-Essere introverso, perché anche se magari potrà non sembrare dall'intervista purtroppo è così
-E infine che faccio le cose all'ultimo e per questo succede sempre un macello.»

«Testardo lo metterei nei pregi anche se a volte dipende per cosa ti impunti.
Per la pelle olivastra... Ti capisco, io sono stata scambiata per Rumena, Svedese e cinese.» c'era altro ma non ricordo.

«Ho scordato un pregio, faccio molte battute squallide perché le adoro, in realtà è un difetto ma visto che ne manca una AHAHAHAHAH. Ecco, io per indiano, poi in estate soprattutto se mi abbronzo è finita.»

«Naaaah, fa bene ridere!» oh almeno così dicono gli esperti. «Se mi abbronzo passo per Africana...» corrugo la fronte guardandomi le braccia, quando è che non sono abbronzata? D'inverno innoltrato.

«Eccoci siamo in due!» ridacchia stravaccandosi sul divano. La testa da un lato e piedi nella mia direzione.

«Anche se sono sempre abbronzata d'estate, lavorando fuori, però mi credono sempre straniera. "Non so se lei conosce la parmigiana".... Ma mi sta a prendere per il c****.» narro giungendo le mani e agitandole lentamente verso il basso e verso l'alto, mentre alzò gli occhi al cielo incredula.

«AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH.» si gira di lato tra le risate, ma dalla parte sbagliata e cade a terra mancando per un pelo il tavolo, ciò non lo ferma e continua a ridere, diventato rosso in viso per la carenza di ossigeno. «Sto morendo AHAHAHAHAHAAHAHAH.»

«C'è... Vuoi che non conosca la parmigiana?» continuo ancora incredula al ricordo. Che poi ci sono stati altri episodi. «"Ma lei da dove viene? "» io parlo il dialetto bolognese... «Il dialetto non l'ha aiutata? "Da quanti anni è in Italia?".... Da più di lei sicuro...»

«AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.» mi alzo e vado ad aiutarlo a tirarsi su da terra, si siede sul divano cercando di fare respiri profondi.
Basta drink per lui.
«Be' ma ormai non mi sorprendo più di niente. Poi lavorando a contatto col pubblico c'è da spararsi proprio.»

«Grazie.... Allora mi devo sparare.» replico guardandolo di traverso.

«Temo di sì, o spari a loro.» propone non riuscendo a fermare un altro scoppia di risa.

«Preferisco la seconda se non ti dispiace.» però li ammazzo a mazzate, se devo finire in prigione, devo almeno divertirmi! «Qual'è il tuo libro preferito?»

«Probabilmente è "Sitael la seconda vita".» risponde subito anche se non sembra completamente convinto.

«Per quale motivo?»

«L'ho trovato il fantasy perfetto quando l'ho letto, c'era davvero tutto ciò che desideravo, mi è piaciuto da matti!»

Mi si raddrizzano le orecchie, come un Setter che senta la lepre nell'erba alta.. «Fantasy? Allora devo cercarlo. E invece, tra le tue storie, qual'è la tua preferita?»

«Te lo consiglio vivamente! Mhh, penso quasi per certo che sia quella del Principe di Cenere si.» conferma con un cenno del capo.

«E perché?» mi ha perso la parola!

«È stata un bel salto di qualità rispetto alle storie scritte prima, potrei paragonarlo quasi al momento in cui ho imparato per davvero a come scrivere decentemente una storia, in più sono davvero soddisfatto di come sta venendo, mi piace proprio!» alza il mento con fare orgoglio quasi sfidandomi a smentirlo.

«Sono una rompiscatole! Dai questa più un'altra domanda e sei libero!» lo consolo credendo che la sua carenza di parole sia dovuta al dovermi sopportare.

«Ma figurati anzi, sei un'intervistatrice fantastica, mi sto divertendo molto ahahahah.»

«Ahhahaha troppo buono grazie. Anzi.. No altre due domande...» mi correggo giungendo le mani in preghiera, con aria innocente.

«Fatti sotto.» mi esorta sicuro di sé, non ha idea a cosa sta andando in contro.

Mi accomodo meglio sulla poltrona, accavallando le gambe e guardandolo con un sorriso che promette dolori. «Attento che potresti pentirtene. É con questa che sei approdato su wattpad? Giusto?»

«Proprio così! Anche se ne avevo molte altre, ho scelto quella che mi sembrava scritta meglio.»

«Hai fatto bene!» conoscendo la marea di critici letterari presenti su Wattpad, ha fatto più che bene.

«Sicura che sia abbastanza avvincente?» mi domanda improvvisamente insicuro.

«Assolutamente! E una cosa che dico a tutti e che dovrei ricordare anche a me stessa, è che la cosa più importante di tutte... deve piacere a te!» già, dovrei ascoltarmi ogni tanto, invece di ascoltare solo le cavolate che mi vengono in mente.

«È proprio vero, non c'è dubbio.»

«Alloraaaa.» gli sorrido come surriderebbe un leone alla gazzella. «visto che mi hai istigata, sono quasi tentata di farti una domanda hot..»

Lys non sembra preoccupata a differenza delle due vittime precedenti. «Ti permetto di farmene una solo perché sono curioso di capire di cosa si tratta visto che quegli altri due fifoni si sono rifiutati.» ridi ridi...

«Ahhahah, premessa questa ha avuto origine dalla mia amica Eileen! E giusto per info, che di questi tempi non si sa mai... Per quale sponda navighi?» di figuracce nella mia vita ne ho fatte a sufficienza.

«Ahahahah, sono etero al 100%.» mi garantisce cercando di calmarsi per non rotolare di nuovo a terra.

«Okok. Allora... Se si presentasse alla porta di casa, la tua attrice/cantate preferita o comunque una donna dalla bellezza mozzafiato, cosa faresti?» io a questa domanda, ho deluso profondamente la mia cara collega e amica _Shinyou_, che malgrado l'aria angelica...hehe.

Il sopracciglio destro di Lys scatta verso il l'alto, mentre accarezza pensieroso la barba. «Devo far finta di non essere fidanzato?» vedendo poi la mia faccia scioccata a tale notizia, visto che io di questa cosa non ne ero a conosceza, si ritrova nuovamente piegato in due dalle risate.

«Se ti interessa il bagno è da quella parte.... Sì o no, è una scelta tua... e noto che come Ale, hai dimenticato di mettere la fidanzata tra le cose che ami.»

Lys minimizza la cosa con un cenno pigro della mano. «Sarebbe stato troppo scontato e l'avrei pure plagiato.»

«Speriamo che non legga l'intervista allora ahahaha.» altrimenti sono dolori.

«Comunque dipende, sono fidanzato per cui cercherei di diventare solo ottimi amici, ma se non lo fossi... Mhh, si comincia sempre e comunque da un'ottima amicizia, non lo farei sapere a nessuno comunque, forse uno o due eletti. E poi dipende dal motivo della sua visita ecco, questo è certo, non mi aspetto una cosa stile Notting hill ma più o meno dai AHAHAHAHAHAH.»

«Ahahahah risposta sincera, mi piace.» se avesse risposto in maniera diversa la sua fidanzata sarebbe misteriosamente diventata singol e avrebbe dovuto mandarmi una lettera di ringraziamento. «Comunque questa domanda non era prevista, ne hai ancora due.
Racconta un tuo momento di estremo imbarazzo e uno di estrema gioia.»

«Tra le tante figure imbarazzanti direi che una tra le "migliori" è stata sicuramente ai tempi delle medie. Ero alla festa di un amico, con alcuni invitati stavamo facendo del black humor riguardo I nazisti e gli ebrei, alla mia ennesima battuta lui era presente, alza la mano e io pensando stesse scherzando con me faccio il saluto nazista, invece lui mi guarda cercando di non scoppiare a ridere e mi dice "Io sono ebreo"
Volevo sotterrarmi, menomale che hanno riso tutti, lui soprattutto AHAHAHAHAH.» tira un sospiro di sollievo al ricordo della figuraccia. «Di estrema gioia quando mi sono messo con la mia attuale ragazza, necessariamente.»

Aspe... «Nella prima hai avuto fortuna, nella seconda, non capisco il necessariamente..»

«Che non mi viene in mente evento più felice, quindi è quello necessariamente, in più è anche perché come dicevi prima, non l'ho messa tra le 5 cose, mi pare giusto però farlo qui.» mi spiega con fare pomposo.

«ahahah riparato l'errore in estremis. Ultima domanda! Visto che anche per te, questa è stata la tua prima intervista, com'è andata ? Così terrificante come immaginavi?» chissà perché farò così paura... L'unica che non sembra terrorizzata è Sua Altezza Laura.

«No no assolutamente anzi, sei bravissima e in più davvero, mi sono divertito un sacco! Spero mi capiterà di farne altre, magari un giorno riuscirò a vincere qualche concorso che ne ha una in palio.» i suoi occhi terrorizzati eppure sembrano dire il contrario, ma la risata che segue conferma le parole. «Complimentoni comunque, è stata un'intervista davvero piacevole, sono quasi dispiaciuto che sia finita!»

«Ahaha grazie! Se pubblicherai un'altra storia, potrei intervistarti ancora.» mi alzo imitata da lui. «Senti, su ho un bel biardino,

che ne dici di farci una partita? Così mi parli di quella grande sorpresa per Wattpad.»

L'espressione corrucciata di Lys per un attimo mi fa temere che non voglia dirmi nulla.

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