‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Cr...

By Zerosenpaii

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"Una persona una volta mi disse che scrivere rende immortali,e aveva ragione. Ma sai cos'altro rende immortal... More

Prologo.
Parte Prima.
1.
2.
3.
4.
5.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
Parte Seconda.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
Parte Terza.
31.
32.
33.
Ultimo.
Epilogo.
Spazio Autrice.
Sequel.
[Extra] Oneshot: Casa (Hermann/Victor)

6.

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By Zerosenpaii

"È sbagliato amare un uomo morto?"

Quattro anni prima,Yokohama.

Che il mondo era un posto crudele i membri della Port Mafia lo sapevano già, e sapevano anche che l'unico modo per sopravvivere in quel caotico miscuglio di vite umane era attaccare prima di essere attaccati.

Kanoko Okamoto aveva abbracciato questa filosofia di vita con tutt'altro che riluttanza. Figlia di una famiglia di importanti criminali vissuti per generazioni ad Osaka,si era trasferita a Yokohama per unirsi a una delle organizzazioni mafiose più pontenti sul territorio Giapponese,la Port Mafia.
Al tempo in cui si recò al grosso edificio che rappresentava la sede centrale per la prima volta,Mori Ōgai era soltanto un medico,e il Boss in carica tiranneggiava sulla città seminando morte e distruzione. Quella ragazza lo aveva colpito fin da subito,lo sguardo gelido ma un sorriso caldo e accogliente capace di ingannare chiunque,quella spietata predilezione per le torture e per il sangue e il suo spirito d'iniziativa; l'aveva  presa senza esitazione con sè come sua allieva.

Da quando era lì aveva commesso 65 omicidi e quasi 100 torture,sfatando così qualsiasi pensiero,da parte dei maschi adulti dell'organizzazione,di poter giocare con lei o trattarla diversamente solo perchè era una ragazza.

<<Mamma,papà>> Kanoko,vestita di nero da capo a piedi come tutti in quell'organizzazione,stava seduta su un muretto fuori dall'edificio,rievocando con la memoria il giorno in cui si era seduta su quello stesso muretto per la prima volta,al termine della sua prima giornata di lavoro come membro della Port Mafia.
Ogni tanto si chiedeva se la sua indole malvagia fosse il frutto di una trasmissione di geni copiati fin troppo bene,o qualcosa che nella sua personalità sarebbe esistito seppure fosse stata figlia di gente onesta. Sta di fatto che se c'era una persona mortale che potesse incarnare il sadismo,la cattiveria pura e innata,quella era lei. Una ragazza così carina,dicevano,con i suoi lunghi capelli biondi legati in uno chignon al lato della testa e gli occhi azzurri come il mare; nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe salito la scala sociale con tanta facilità proprio grazie alla sua vera natura.

<<Sto bene,sono solo un po' stanca..>> guardava il cielo tingersi dei colori del tramonto,mentre con una mano teneva il cellulare accanto all'orecchio e ascoltava la voce di sua madre e suo padre che le rivolgevano parole affettuose. La sua vita non aveva proprio nulla che non andasse,Kanoko si riteneva una delle poche persone sulla terra che con tre desideri non ci avrebbe fatto proprio nulla,dato che aveva già tutto ciò che voleva.

Mentre parlava,una figura le si avvicinò: cappotto nero,sguardo truce.. Già sapeva di chi si trattava ancora prima di poterlo identificare.
<<Devo richiamarvi..>> sospirò <<vi voglio bene>>
Portato via il cellulare dall'orecchio e premuto il tasto rosso che indicava la chihsura della chiamata,la giovane mafiosa si concesse di alzare gli occhi e di incontrare lo sguardo dell'individuo che le stava davanti. Sorrise,con la solita aria gentile di chi però si trova un gradino più in alto del suo interlocutore,e minaccia di spingerlo ancora più in basso.

<<Dimmi tutto,Akutagawa>>
Akutagawa,con le mani nelle tasche del cappotto che ondeggiava a causa del vento crescente della sera,la osservò per un po' prima di iniziare a parlare.
<<Avete visto Dazai-san?>>
Alla bionda scappò una risatina.
<<Scusami,scusami.. È che sono giorni che circola la voce che Dazai ci abbia traditi,non lo sai?>>
Akutagawa sembrò accusare violentemente il colpo.
<<Tornerà,Dazai-san non ci tradirebbe mai>> la sua frustrazione fu  tradita dal progressivo alzarsi del suo tono di voce.
Kanoko non provò pietà,anzi,il suo viso si rabbuiò e la sua voce divenne un sibilo.
<<Ryūnosuke,ascoltami ora perchè non te lo ripeterò una seconda volta>> si alzò,avvicinandosi a passi lenti e misurati verso il più giovane,che invece rimase immobile. Quando fu giunta proprio davanti a lui,così vicina che finalmente si potè notare la differenza d'altezza che la rendeva più slanciata anche grazie ai tacchi altissimi che portava,riprese a parlare.
<<A volte le persone fanno cose che non ti aspetteresti. Un lupo è un lupo solo se sta nel branco con altri lupi,ma se un lupo diventa amico delle pecore..>> un sorrisetto comparve sul suo volto,come un invito implicito o una richiesta silente <<...diventa una pecora anche lui a lungo andare. E cose fanno i lupi con le pecore,Akutagawa?>>
Il ragazzo dai capelli corvini sembrava frustrato come non mai,forse all'idea che l'unico uomo che stimasse davvero li avesse traditi,o forse che fosse una ragazzina che glielo stava ricordando.
<<Le sbranano>> disse infine,probabilmente trovando una risposta interiore.
Kanoko si allontanò,sorridendo di nuovo come prima.
<<Non dimenticartelo>> disse,girando improvvisamente i tacchi e andandosene,lasciando il giovane lì,fermo,a osservare la sua figura con lo stesso odio negli occhi di quello che aveva quando guardava Dazai.

[...]

<<Oda Sakunosuke era un mio caro amico>> il riflesso del drink azzurro nei suoi occhi,di un colore molto simile,fu spezzato dal movimento della sua mano mentre girava il liquido con la cannuccia. Si trovava in un bar poco frequentato di Yokohama,dove lei era di casa ma nessuno sapeva chi fosse.

Accanto a lei,seduto al bancone,una figura incappucciata sorseggiava del Whiskey senza proferire parola.
Kanoko bevve un sorso del contenuto del bicchiere,poi riprese a parlare.
<<È stato massacrato per il bene della Port Mafia,lo sai vero? Poteva succedere a chiunque,ma la sua morte ha portato benefici in qualche modo..>>
<<Smettila,dico sul serio>> replicò l'uomo sotto il mantello.
Kanoko fece una smorfia,come colta sul fatto.
<<Io e te siamo uguali,mio uomo del mistero,perchè ti ostini a negarlo?>> ora stava iniziando ad innervosirsi,lo si poteva notare da come picchiettava le dita sul bancone <<nessuno degli omicidi che ha mai compiuto ti ha mai sconvolto come la morte di un uomo qualsiasi che non è stata nemmeno per mano tua!>>
Stavolta l'uomo la afferrò per il polso,stringendolo così forte da provocarle un gemito di dolore.
<<Ascoltami bene>> fece incastrare i loro sguardi con violenza,come se il solo immaginare di strangolarla potesse davvero farle mancare il respiro <<lui non era un uomo qualunque>> mollò la presa,con l'aria di chi ha capito che non ne vale la pena.

La bionda,che non aveva temuto nemmeno per un secondo la figura seduta sullo sgabello accanto a lei,esplose in un grido strozzato sbattendo le mani sul legno. Nessuno,all'interno della sala,si girò,dato che risse e discussioni violente erano più che frequenti da quelle parti.
<<Oda era..>>
Nessuna risposta,l'uomo voleva ascoltare cosa avesse da dire,eppure lei non continuò.
<<Neh,Dazai..>> Kanoko alzò lo sguardo,osservando gli occhi color caramello dell'ex dirigente della mafia,nascosti sotto il cappuccio <<è sbagliato essere innamorati di un uomo morto?>>
Dazai fece affondare il ghiaccio nel suo bicchiere di whiskey e prese un respiro profondo,prima di rispondere.
<<Si,è sbagliato>>

[...]

Tre giorni dopo quell'incontro clandestino al bar,a Kanoko fu offerto un nuovo posto di lavoro.
<<Mori mi ha mandato come spia in quest'organizzazione mondiale che si sta formando,dovrebbe essere una sottospecie di Jolly del governo..>> le aveva detto l'ex dirigente <<farò in modo da cederti il mio posto,io non ne ho più bisogno. Sarai il nuovo rappresentante del Giappone>>
Inizialmente lei aveva gentilmente declinato,sostenendo di non essere coraggiosa come lui e di non essere in grado di affrontare un tale cambiamento all'improvviso,insieme alla prospettiva di essere considerata una traditrice.

E poi,riflettendoci,lei non aveva mai visto il bene,quindi non aveva la minima idea di cosa significasse una vita diversa da quell pregnata da massacri e violenza nella quale era stata cresciuta: era pur sempre la figlia di mafiosi. Cosa avrebbero pensato i suoi genitori se l'avessero saputo?
Era pronta a farsi diseredare? Ad essere vista di mal occhio da tutti i suoi parenti? Tutti questo solo per la morte di un uomo?

Ma dopo essersi alzato da quello sgabello,Dazai,si era girato per guardarla negli occhi,anche se sembrava più che le stesse scrutando l'anima,e le aveva detto una cosa.
Una cosa che l'aveva colpita probabilmente con la stessa intensità del proiettile che aveva ucciso il suo amato Oda.

<<Kano,non possiamo amare le persone morte,perchè le persone morte non possono più riceverlo,nè tantomeno lo desiderano. Eppure i morti sanno amare nella maniera più pura e intensa che esista,di quel tipo di amore che riesce a perforare il confine tra due mondi. Non possiamo amarli,ma possiamo farci amare>>

E,come era venuto,se ne andò.

[...]

Il gigantesco dirigibile volava alto nel cielo,tra le nuvole e sopra l'oceano.
Kanoko Okamoto,o meglio,come loro l'avevano conosciuta,Kano,teneva in mano il borsone con le sue cose,rigida in piedi di fronte all'uomo con il camice da laboratorio,quasi fosse un'esercitazione militare.

Accanto a lei,una strana ragazzina molto bassa osservava con aria stupita la treccia perfetta che raccoglieva i capelli non più biondi ma castani della nuova arrivata.

<<Dazai ha garantito per te>> disse finalmente il medico,con un sorriso che doveva trasmettere tranquilità,ma che sulla sua faccia sembrava più una smorfia.
Kano si limitò ad annuire.

<<Il mio nome è James Joyce e la ragazza accanto a te è Saffo>> stavolta anche la ragazzina dai capelli verde cenere sorrise,o forse ghignò,Kano non avrebbe saputo dirlo.

<<Benvenuta nella D.A.N.T.E>>

~🌹~
Spazio autrice
Scusate l'enorme tempo che ci ho messo per aggiornare,spero di riuscire a riprendere a farlo più regolarmente da oggi.

Come avrete capito,per ora la vicenda dei nostri eroi sull'isola sperduta sarà alternata alle storie del loro passato,in modo che possiate conoscerli e farvi un'idea di loro.

Fatemi sapere che ne pensate e chi vorreste fosse il prossimo dopo Saffo e Kano. E vorrei che mi deste un parere generale sulla storia,così magari mi spronate a continuare prima ^^'

Bene,alla prossima.
Sayonara~

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