"Quindi il tuo grande piano sarebbe farmi venire a Barcellona?" Dico incredula scendendo dal taxi che mi ha accompagnato all'albergo in cui alloggerò "Stare vicini vi aiuterà" dice con nonchalance Lewis aprendo la porta dell'Hotel. Ebbene si quel matto del mio migliore amico è riuscito a convincermi a venire a vedere le prove perché, cito testuali parole, "Passare un po' di tempo insieme vi farà ritrovare, fidati di me" E quindi eccomi qua, infreddolita e confusa mentre cerco di mettere da parte il mio orgoglio per riconquistare Daniel. Perché lo faccio? Perché quando ti rendi conto di aver perso la cosa più importante del mondo faresti di tutto per recuperarla, anche a costo di passare sopra a una fidanzata che ha preso il tuo posto.
"Ma solo io pensavo che in Spagna facesse sempre caldo?" Chiedo stringendomi nel mio cappotto decisamente poco adatto alla temperatura di oggi "Siamo a febbraio cosa ti aspettavi" risponde ridendo Max che si è offerto di accompagnarmi nel paddock. Sono sicura sia tutto parte del piano di Lewis ma per ora lo lascerò fare, voglio vedere fin dove si spinge.
Mi piace camminare in pista, è rilassante e non mi ero resa conto di quanto mi fosse mancata questa frenetica atmosfera tipica del mondo della Formula 1. La compagnia di Max è ottima, devo ammetterlo, ma quando da lontano vedo venire nella nostra direzione Charles Leclerc non capisco più niente "M-Ma quello è proprio Leclerc?" Domando entusiasta al mio cicerone di giornata "Già, ma non sapevo fossi innamorata anche di lui" "Oh beh no è solo che...andiamo! È il futuro della Formula 1, correrà in Ferrari, è semplicemente fantastico!" Mi giro verso Max che ha una faccia che mostra tutto il suo divertimento e la sua confusione "Oddio scusami Max non intendevo dire che tu non hai futuro...cioè, ti prego dimmi che mi hai capito" Lui scoppia in una fragorosa risata per poi presentarmi direttamente al pilota monegasco "Ti ho già vista per il paddock, sei la sua ragazza?" Chiede ingenuamente scorrendo con gli occhi tra me e Max che ben presto ci mettiamo a ridere lasciando il nostro interlocutore molto confuso "No no, lei stava con-" lo blocco immediatamente, non voglio passare come la ex di Ricciardo. "Lewis è il mio migliore amico, venivo per lui" "Ah capisco, beh allora spero di vederti ancora quest'anno!" "Lo spero anche io" dico cordialmente. Stiamo per salutarci e riprendere le nostre strade quando due voci familiari rieccheggiano alle nostre spalle "Ehy Bro ti dona il rosso" "Non vorrei dover lottare anche con te quest'anno". Mi faranno impazzire prima o poi. Daniel e Lewis, Lewis e Daniel. Non si sa come ma da quando la nostra relazione è finita i "miei" due uomini sono perennemente insieme, e questo dovrebbe allarmarmi non poco conoscendo il mio migliore amico. "Spero di darti del filo da torcere Lewis" scherza Charles dando poi il cinque ad entrambi. "E tu? Non si saluta più?" Il sangue mi si gela nelle vene, sento il cuore impazzire nel petto e i miei occhi cercano invano di sfuggire ai suoi. Non mi riesco a spiegare la reazione che ha il mio sistema nervoso ogni volta che mi rivolge la parola, va completamente in tilt e non mi lascia opportunità di ragionare "Non volevo interrompere questa conversazione tra piloti" "Bene, quindi vedo che finalmente hai conosciuto il tuo pupillo monegasco" esordisce Lewis. Lo ammazzo un giorno di questi, l'ha chiaramente fatto per dar fastidio a Daniel che è sempre stato "geloso" dell'ammirazione che provo per Charles. La definiva immotivata e nata per infastidirlo e forse aveva ragione, fatto sta che dopo quasi un anno lo vedo ancora innervosirsi al sentir parlare di questa cosa. "Assolutamente, ho dovuto aspettare Max perché me lo presentasse" Se gli sguardi potessero uccidere in questo momento quello di Dan mi avrebbe trafitto il petto, ha ricevuto la frecciatina e l'ha incassata. Deduco che sarà una lunga giornata.
"Ora credo sia il momento in cui voi andate a fare quelle cose da piloti, non vorrei mai farvi tardare" "Ho una proposta migliore, il box Mercedes l'avrai sicuramente visitato con Lewis e quello Red Bull con Max...che ne dici di quello tutto rosso?" La spontaneità di questo ragazzo mi lascia veramente senza parole, si vede lontano un miglio che è una persona buona, priva di secondi fini o cattiveria e per questo lo apprezzo anche più di prima. Ovviamente non me lo faccio ripetere due volte e, dopo aver salutato frettolosamente Daniel, Lewis e Max, seguo il pilota Ferrari nel suo box.
Melissa Parker
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Melissa Parker Grazie @F1 per avermi fatto scoprire questa nuova passione! 😍
Grazie @scuderiaferrari per avermi sopportata😇
E infine grazie a te @charles_leclerc perché senza di te non sarebbe stato lo stesso❤
Charles_leclerc Vieni a trovarci più spesso!
lewishamilton Non scordarti il team che conta!
Melissaparker Hai dubbi?!
Scuderiaferrari Amazing! #essereferrari
La giornata è stata più interessante di quanto mi aspettassi, penso che dopo quasi un anno io mi stia abituando alla Formula 1 anzi posso dire che mi stia iniziando addirittura a piacere. La mattinata l'ho passata nel box numero 16 ed è stato veramente incredibile, il pomeriggio sono tornata a "casa" in Red Bull...è stato strano essere dall'altro lato, quello del 33, ma alla fine i meccanici sono gli stessi, molto affabili e simpatici. È ormai tardi e il paddock è praticamente vuoto. Il pass che mi ha lasciato Max mi permette però di restare in pista con i pochi lavoratori rimasti e di godermi una lunga passeggiata per le curve del circuito. Ho i brividi a pensare come quelle cirve vengano percorse a centinaia di chilometri orari da quei ragazzi che non badano al pericolo pur di fare il giro perfetto. Dopo un bel po' di camminata mi sento stanca e decido di sedermi su uno dei cordoli rialzati così da poter godere il silenzio che domani verrà inevitabilmente interrotto dal rombante rumore delle monoposto. Chiudo gli occhi per qualche istante e inspiro profondamente con il naso percependo il freddo di una notte invernale, l'odore del cemento, di gomma bruciata e di benzina. Poi, all'improvviso, un profumo fin troppo familiare mi invade completamente raggiungendo in un attimo la testa e il cuore. Fingo di non essermene accorta e continuo a tenere gli occhi chiusi ma quando lo sento sedersi vicino a me non posso proprio tacere "Vedo che la tua poca delicatezza non è cambiata Daniel" lo sento irrigidirsi di colpo come se fosse stato "beccato" in flagrante, apro gli occhi e me lo ritrovo praticamente attaccato e, soprattutto, molto serio "Non riesci a dormire?" Mi domanda "Preferisco camminare un po'" "Non mi ricordavo quanto ti piacessero le piste" "Non mi piacevano infatti...ma forse ha ragione chi dice che qualcosa ti manca quando l'hai persa" in questo momento siamo così vicini da sentire i respiri caldi l'uno dell'altro sui nostri visi, i suoi occhi sembrano spenti ma sono sempre bellissimi "Mel devo dirti una cosa, non ero sicuro di volerlo fare ma penso sia arrivato il momento giusto" lo incito a proseguire mentre il mio cuore si sta fermando e le mie mani iniziano a sudare freddo "Vedi io ti ho detto delle cose quel giorno, delle cose non esattamente belle-" sospira prima di alzarsi di scatto e proseguire incerto "Ti ho detto che non ti amavo e che la nostra storia doveva finire ma la verità è che...Beh è che io ti amavo, con tutto me stesso, con ogni singolo muscolo del mio corpo. Amavo te e la vita che avevamo insieme ma avevo paura di farti soffrire. Non sono l'uomo che ti meriti e ora che sei felice con quel Theo sono sicuro di aver fatto la scelta giusta" Sono definitivamente a terra, la mia testa sta per scoppiare e mi sento come se tutti gli ultimi mesi della mia vita fossero stati una gigantesca menzogna "Daniel cosa c'entrava Theo con noi?" Affermo rattristata avvicinandomi a lui e intrecciando le nostre mani "Vedi nei messaggi eravate così in sintonia che-" "Nei messaggi?! Daniel Ricciardo non avrai mica spiato il mio telefono spero" "Mel io, ecco, potrei averlo fatto ma mi è servito per prendere questa decisione" Tutta la tristezza di prima mi abbandona per far spazio a una rabbia incredibile, sciolgo immediatamente le nostre mani per poi allontanarmi di qualche passo "Tu hai interrotto la nostra storia per dei messaggi amichevoli? Io ti amavo con tutta me stessa e tu mi spezzi il cuore per qualche inutile messaggio" Gli sto letteralmente urlando addosso quando lo vedo di colpo irrigidirsi "Vuoi dirmi che dopo di me non vi siete messi insieme?" Mi lascia per qualche istante senza parole, cercando di ricoleggare il cervello e non far parlare solo il cuore "Hai ragione, ci siamo messi insieme-" dico più pacata prima di esplodere definitivamente "Ma poi l'ho lasciato. L'ho lasciato mentre mi chiedeva di sposarlo e sai perché? Perché amo ancora te dannazione. Perché amo un fottuto idiota che mi ha lasciato perché era geloso!" Mi avvicino a lui spintonadolo indietro prima di dargli una serie di colpi sul petto mentre lui resta inerme davanti alla mia reazione. Continuo così per un tempo che mi sembra infinito prima di scoppiare in un pianto liberatorio tra le sue braccia, sento il suo respiro veloce e irregolare e penso stia piangendo anche lui ma vederlo in quello stato potrebbe distruggermi definitivamente. Dopo qualche minuto in cui restiamo immobili così ci separiamo, senza parlare. Mi alza il mento lentamente costringendomi a guardarlo negli occhi che improvvisamente sono di nuovo illuminati come una volta, poi si avvicina e annulla lo spazio tra le nostre labbra. Quello che inizialmente era un bacio lento e casto diventa subito approfondito e rapido, come se entrambi avessimo la necessità di riprendere fiato dopo quasi un anno di lontananza. È il momento migliore della mia vita, il mio intero corpo si rilassa e si sente improvvisamente rinato, avevo bisogno di lui. Tutto di me ha tutt'ora bisogno di lui. Lo amo e lo amerò per sempre, ora non ho più dubbi. Quando ci stacchiamo per riprendere fiato veniamo interrotti da una telefonata, penso sia la sua ragazza. Il sangue mi si gela nelle vene e sento un vuoto crearsi nel petto quando capisco dal suo sguardo che deve andarsene, mi giro senza rivolgergli la parola, non saprei nemmeno cosa dirgli. Sento ancora la sua voce al telefono quando scendo la pista per andare verso l'uscita. Sorrido improvvisamente quando metto piede davanti al suo nuovo box, guardo la foto che lo ritrae e tiro un forte sospiro. Ora sento di aver recuperato l'energia per riprendermi il mio Daniel. Nonostante tutto, domani è un altro giorno.