SCP: Welcome to the Foundation

By ElenexDarkFire

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Elena è una giovane adulta che viene scelta scelta per entrare a lavorare alla Fondazione, un'associazione in... More

Il Primo Giorno Alla Fondazione
L'uomo Nero Fa Paura
Qualcosa Di Adorabile
Una Lezione Da Imparare
Non Bisogna Avere Paura
La Fotografia Di Una Ragazza Prepotente
Scambio Di Corpi Con Un Salto
Breccia Di Contenimento-Parte 1
Breccia Di Contenimento-Parte 2
Esmeralda Duke, Capelli "Bipolari"
Un Pigiama Party Pieno Di Confessioni Scottanti
It's A Fine Day, Mei Li Sanji...
Insieme Per Sempre❤️
Le Sue Vere Intenzioni
Un Nuovo Inizio

Spirito Artistico

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By ElenexDarkFire

Erano passati già alcuni giorni dalla breccia di contenimento, e Elena era ancora sconvolta.
Un evento così era difficile da dimenticare, soprattutto se aveva rischiato la vita, ma almeno certe cose si erano risolte. 

Ad esempio, ora era diventata una buona amica di Mei Li, ed aveva anche convinto la Dr.ssa Esme a non nascondere più i suoi capelli con la tinta, infatti quel giorno aveva la sua chioma azzurra in bella vista.
Le due si salutarono, ed iniziarono il lavoro, proprio mentre accanto a loro stava passando una guardia piuttosto diversa dalle altre, con addosso una cintura che aveva in bella vista una confezione di colori acquarellabili glitterati.

La suddetta, però, venne all'improvviso circondata dalle altre guardie, mentre Elena ed Esme stavano a guardare, abbastanza incuriosite.
"Cosa sta succedendo, Esme?" chiese Elena, che stava vedendo la guardia circondata, e minacciata dalle altre.
"Non lo so..." rispose la dottoressa, che stava tenendo la mano della ragazza per sicurezza.  

"Ti abbiamo scoperto, arrenditi e torna subito al tuo gruppo di interesse!" disse una delle guardie, avvicinandosi col suo fucile.
E fu allora che la guardia minacciata si tolse il casco, rivelando così una giovane ragazza ventenne, con i capelli medio-lunghi color arancio fluo tendente al biondo, palesemente tinti, gli occhi viola, che ovviamente erano delle lenti colorate, il rossetto del medesimo colore e un pennello dorato. 

"Aww, peccato, così non posso portare a termine il mio compito..." disse facendo la falsa dispiaciuta, mentre si toglieva il pennello dall'orecchio.
"Chi è quella?" chiese Elena, che senza accorgersene si era avvicinata di troppo alla scena, con Esme che tentava di allontanarla gentilmente. 

Ma prima che la dottoressa le potesse rispondere, la donna vestita da guardia prese di getto la confezione di colori, e colpì col pennello intinto molte delle guardie, che si ritrovarono per un attimo col vestito che aveva macchie sbrilluccicanti per un momento, mentre le loro divise si trasformarono lentamente in abiti da clown colorati. 

"Che cazzo sta succedendo!?" disse una guardia, tenendosi la mano sul casco ormai trasformato in una parrucca.
"Non lo so, ma quel pennello dev'essere sicuramente un'anomalia!" disse l'altra, e nel mentre Elena iniziò a ridere per la situazione alquanto surreale.  

La donna ne approfittò, allora, per  scappare, e alcune guardie iniziarono a inseguirla, mentre l'allarme iniziò a suonare.
Elena cominciò ad incuriosirsi per quella situazione e chiese se potesse seguirli, ma Esme non voleva, visto che era un lavoro designato solo per le guardie, e stava anche per rimproverare la ragazza e fermarla dal farlo, ma cambiò idea, appena vide le suddette guardie ritornare indietro, con addosso dei costumi da animali. 

"Bene, mi sa che noi dovremmo occuparci di questa qui..." disse la Dr.ssa Esme scocciata, e tenendo Elena per mano, iniziò a correre per il corridoio che aveva preso la misteriosa donna... 

-----

Le due corsero nel corridoio, mentre davanti a loro quella donna misteriosa, che si era messa alcune pennellate addosso e adesso aveva dei vestiti casual sui toni del giallo e del lilla, continuava a correre, continuando a spargere pennellate a chiunque le si parasse davanti col suo pennello, trasformando i vestiti di ognuno in costumi colorati e assurdi, compresa Mei Li, che si ritrovò all'improvviso con un costume tradizionale cinese, rosso e giallo dorato. 

"Che 狗屁 (Cazzo) sta succedendo qui!?
我似乎走出了紫禁城!"
(Sembro uscita dalla città proibita!) disse la classe D con sguardo abbastanza sconvolto, rivolgendosi ad Elena ed Esme raggiungendole.  

"Non è tempo di lamentarsi, quella lì sta scombinando il vestiario di tutta la Fondazione, e dobbiamo fermarla!" esclamò la dottoressa.
"Giusto!" aggiunse Elena, e le tre, dopo un'altra lunga corsa, riuscirono ad accerchiarla, specialmente grazie all'aiuto di Mei Li, che si mise davanti alla donna misteriosa prendendo la rincorsa e facendo un salto altissimo, cadendogli davanti e perfettamente in piedi, e fu a quel punto che Elena ed Esme riuscirono a prenderla per le mani, bloccandola. 

"Finalmente ti abbiamo preso, razza di spia!" disse Esme, guardandola con rabbia.
"Spia!? Ma che diamine stai dicendo, non sono una spia!
Sono un membro del gruppo Are We Cool Yet?, un'artista, anzi, una stilista, se vogliamo essere precisi!" disse lei, che cercava di liberarsi.
"Chi sono gli..." stava per chiedere Elena, ma venne interrotta dalla donna, che riuscì a liberarsi dalla presa.

La ragazza stava per cadere a terra, dato che aveva perso l'equilibrio a causa di ciò, ma la donna riuscì a prenderla in mano prima che cadesse, e si riprese anche il pennello che era caduto a terra.
"Che domanda sciocca, adesso te lo faccio vedere io!" e cominciò a riempirla di pennellate, facendogli anche fare una piroetta.
"No!" gridarono Esme e Mei Li cercando di fermarla, ma i loro sguardi impauriti si mutarono subito in meraviglia, appena videro i vestiti da scienziata di Elena trasformarsi in un bellissimo abito da sera viola in raso, con tanto di accessori come guanti, collana ed orecchini, e la pettinatura era acconciata in uno chignon con una coroncina.

"Wow..." disse la ragazza, guardandosi dalla testa ai piedi con stupore.
"Non c'è di che, gli abiti di Ranie sono sempre una qualità superiore!" disse lei, facendo un sorriso molto largo.
"Ranie?" chiese Mei Li, piuttosto confusa.
"Ah, scusate, è ovvio che voi non sappiate chi io sia..." e si avvicinò alla Dr.ssa Esme, stringendogli la mano in segno di presentazione. 

"Io sono Ranie, nome d'arte di Rita Coloretti, e sono un membro del gruppo Are We Cool Yet? 
Scusate questa mia fuga rocambolesca!" disse, in modo abbastanza scherzoso.
Esme non mutò il suo sguardo serio mentre c'era la stretta di mano.
"Almeno ti sei scusata, ma si può sapere che cosa ci fai qui!?"
"Già, e chi è il gruppo di cui fai parte?" chiese Elena, che aveva appena finito di ammirarsi l'abito. 

E Ranie, a quella domanda, diede un biglietto da visita alla ragazza.
"Siamo una collettiva di artisti ed anartisti, e siamo in grado di ottenere o produrre oggetti ed entità anomale, ed usarli per creare installazioni artistiche, un po' come il mio pennello e i miei colori, che sono in grado di modificare a mio piacimento ogni tipo di abito che ho a disposizione." disse, mostrando i suddetti oggetti al trio. 

"Lo so bene" disse Esme, avvicinandosi alla donna.
"Spesso le vostre installazioni sono piazzate in modo da avere il maggior pubblico possibile, e purtroppo sono state fatali per coloro che le hanno osservate...E sappiamo che siete stati voi, la frase "Are We Cool Yet?" è sempre presente in qualche modo."
"Ah già, infatti molti dei nostri lavori sono qui da queste parti nel vostro sito di contenimento, come la statua che mi hanno chiesto di recuperare" disse Ranie, guardandola un po' male.  

"Ti riferisci alla statua che sembra una nocciolina?" chiese Mei Li, che aveva subito capito a chi si stava riferendo.
"Ah, la chiamate così la nostra statua?" chiese la donna, mostrando una foto che la raffigurava.
E le tre capirono che si stava riferendo a SCP-173.

"Scusa, ma a che cosa ti serve quella statua?" chiese Elena.
"Beh, sapete, lui fa parte di una nostra vecchissima collezione, creata da un nostro collega, Izumi Kato, composta da circa 4 varianti, ed era stato acquistato tempo fa da un signore molto ricco, perché voleva farne un regalo al nipote.
Purtroppo, qualche giorno dopo, ci ricontattò per un rimborso, dato che il regalo non era stato gradito, e quindi ci organizzammo per effettuarlo, ma appena arrivati alla casa del nipote, non trovammo la statua..." disse Ranie.

"Allora è da lì che viene fuori quella statua, l'avete costruita voi!" disse Esme, che aveva come ricevuto una specie di epifania.
"Già. Abbiamo scoperto che la statua la tenevate voi in contenimento, perciò mi hanno inviata qui, viste le mie capacità nel travestirmi, per riprenderla e portarla via, almeno finché non mi hanno scoperto ed è iniziato l'inseguimento da parte vostra." concluse la donna.

"Mi spiace, ma purtroppo non è che possiamo dartela.
È piuttosto... Pericolosa..." disse Elena.
"In che senso?" chiese Ranie.
"Nel senso che se non la guardi ti rompe il collo. L'abbiamo messa in contenimento qua proprio perché il nipote è stato trovato morto, il suo collo era rotto" disse Esme, con anche Mei Li che annuiva. 

Ranie era abbastanza stupita.
"Oh... Non me lo immaginavo, pensavo fosse semplicemente perché è una statua di pessimo gusto..." mormorò scusandosi, ma Esme sembrava aver perso la pazienza.
"Non serve, tanto col tuo pennello magico hai fatto una marea di casini." disse, con tono gelido.
"Esme, non fare tanto la fredda con lei..." aggiunse Elena, ma poi Ranie capì, e le fece cenno di non iniziare a discutere. 

"Non importa.
Ho sbagliato io, scusate se vi ho fatto partecipare a una sfilata di carnevale" disse, in modo abbastanza giocoso.
E fu allora che si sentirono le guardie arrivare, con minacce verso Ranie. 

"Mi sa che devi andartene, sennò rischierai la pelle..." disse Elena.
"Beh, è stato un piacere conoscerti"
"Anche per me. E tieni il biglietto, magari ci verrai a fare una visita, però..." e prima di andarsene, riprese il bigliettino dalle mani della ragazza e ci dipinse sopra col pennello una stellina ed una luna.

"Così ti ricorderai di me" e le fece un occhiolino, correndo di fretta e andando verso uno sgabuzzino.

Le guardie arrivarono, ed un paio andarono nello sgabuzzino indicato da Esme, ma non ci trovarono nessuno, solo la piccola finestra aperta, segno che Ranie era riuscita a scappare.

"Se ne è andata..." disse Mei Li, assieme alle altre due.
Certo, era stata di sicuro una situazione piuttosto surreale, ma almeno Elena era riuscita ad ottenere un vestito nuovo ed un amica da uno dei Gruppi di Interesse...

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