Rivality{Muke} #Wattys2019

By Lostofmickey

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Luke Hemmings; capelli ricci di un biondo cenere stupendo, sorriso mozza fiato e occhi azzurri come il cielo... More

Rivality{Muke Clemmings}
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RINGRAZIAMENTI
(Stay) HighBar {Muke}

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By Lostofmickey

[LUKE]

In verità quel mese passò ancora più in fretta di quanto non fosse passata la nostra vacanza. Tra un esame e un'altro, una partita importante e una un po' meno, il tempo era volato e in quel momento Michael stava facendo la valigia, nonostante saremmo stati fuori solo un paio di giorni. Sembrava una ragazzina mentre faceva volare tutti i suoi vestiti per la stanza, urlando di non aver nulla da mettersi di decente. Ma tanto sapevo che mia mamma lo avrebbe adorato comunque. Forse più di quanto lo adorassi io. Mi alzai dal suo letto e lo abbracciai da dietro, dandogli un piccolo bacio sotto l'orecchio sentendo come le sue spalle si rilassavano, mentre lui sospirava.

"Amore.. Sei perfetto ok? Non hai bisogno di fare nulla per stupire i miei, l'importante è che tu ci sia" dissi cercando di tranquillizzarlo, ma non sembrava avesse effetto, continuava a mordersi nervosamente il labbro e a passare lo sguardo su tutti i suoi vestiti. "Ti prometto che sarà tutto perfetto Mikey e che ti sentirai a casa" dissi. Ci misi più di un ora a convincerlo di essere perfetto così com'era e dopo un'altro lunghissimo viaggio in aereo uscimmo dall'aeroporto di Sydney beandoci dell'aria calda che tirava, totalmente diversa da quella di Londra.

"LUKE!" urlò qualcuno alle nostre spalle. Ci girammo entrambi all'unisono, ancora mano nella mano, e Michael sembrò paralizzarsi all'istante quando posò gli occhi su mia madre. Era così tenero in quel momento che lo avrei riempito di baci, ma non potevo, altrimenti i miei fratelli mi avrebbero preso per il culo a vita. Lo avrebbero fatto anche se avessero scoperto i miei pensieri, ma ero così felice di trovarmi a casa. Non lasciai la mano di Michael, non lo avrei più fatto per nessuna ragione, la strinsi più forte e lui mi sorrise, grato.

L'unica donna della mia vita sfuggì alla presa del primo figlio e corse verso di me, saltandomi al collo. La strinsi così forte che pensai di averla rotta, ma il suo sorriso mi calmò immediatamente. "Oh dio, quanto sei cresciuto piccolo mio" disse con gli occhi lucidi mentre mi accarezzava il viso. "Oh mio dio tu devi essere Michael, piacere io sono Liz e ti prego non darmi del lei, non voglio sentirmi ancora più vecchia di quanto io non mi senta già" disse voltandosi verso il mio ragazzo che sembrava volesse sotterrarsi dall'imbarazzo. Risi guadagnandomi un occhiataccia da parte sua.

"Mamma smettila, tu non sei vecchia" disse Ben arrivando alle sue spalle e cingendola in un abbraccio protettivo. "Piacere, io sono Ben, il fratello di Luke" disse porgendo la mano a Michael, lui la strinse con un sorriso. Era surreale quanto la donna che ci aveva messi al mondo sembrava così piccola ed indifesa in mezzo a tutti noi.

"Ora possiamo andare a casa? Saranno stanchi e appena arriviamo a casa voglio ordinare quella pizza che ci avete promesso" disse Jack ridendo, mentre si lanciava su di me per potermi abbracciare. Diede il cinque a Michael che tornò subito accanto a me, intrecciando le dita con le mie.

"Si è vero, dobbiamo andare e voglio sapere tutto quanto.. Come vi siete messi assieme e com'è andato il viaggio a Parigi" disse mia madre con quel suo sorriso luminoso, mentre guardava le nostre mani unite tra di loro. "Oddio chissà come sarà stato bello, che cosa romant-" la sua voce venne spezzata da un colpo di tosse piuttosto forte che mi fece allarmare e non poco.

"Mamma.. Mamma tutto ok?!" chiesi piegandomi verso di lei che stava cercando di regolarizzare il respiro. Annuì subito, tornando a sorridere immediatamente con le guance leggermente arrossate. "Andiamo a casa dai" dissi tirando Michael verso la macchina di mio fratello.

Lui rimase fermo a guardarmi, probabilmente cercando di capire a cosa stessi pensando. Ma io gli sorrisi cercando di non dargli altri pensieri oltre a quelli che aveva già. Doveva sentirsi a casa quel giorno. Ma quando Jack mi aveva detto che la mamma era grave non avevo minimamente immaginato che lo fosse così tanto. Aveva le guance scavate, la pelle bianca e dall'ultima volta che l'avevo vista aveva perso almeno una quindicina di Chili, tutto quello mi stava uccidendo, ma avevo Michael lì e tutto mi sembrava facesse un po' meno paura con lui accanto.












"Come stai?" sussurrai a qualche millimetro di distanza dalle labbra del tinto. Dopo un ora intera di chiacchiere con mia mamma i miei fratelli avevano finalmente deciso di andare a prendere la pizza lasciandoci soli, almeno per qualche minuto.

"Sto.. Bene, è strano, tua madre è la donna più dolce che abbia mai conosciuto e.. Mi fa male vederla così" disse. Abbassai gli occhi al pavimento mentre Michael mi teneva incollato alla parete vicino alla porta di quella che una volta era stata la mia camera. Avrei voluto fargliela vedere ma sembrava che Michael avesse una strana perversione nel schiacciarmi contro le pareti per potermi baciare. E così aveva fatto anche in quel momento, non che non ne fossi contento eh.

"Quando stava bene ci portava tutti i giorni al parco, papà lavorava sempre e noi siamo cresciuti con lei" dissi sorridendo in maniera nostalgica. "La amo tento Mike.. Non so come reagirò quando.. Quando.." non riuscii neanche a finire la frase che i miei occhi si inumidirono.

"Non pensarci Luke, non ora." disse stringendomi i fianchi per potermi tirare più vicino a lui. "Per ora goditela, lei ora è qui e non aspetta altro che passare una bellissima serata assieme a noi.. Non pensarci Luke, pensa solo a renderla felice sta sera che se lo merita più di tutti" finì prima di baciarmi dolcemente.










"E quindi all'inizio vi odiavate?" chiese la donna dai capelli biondi, accanto al marito che la coccolava dolcemente. Era tornato da poco dal lavoro e nonostante vedessi tutta la stanchezza dai suoi occhi non si era mai mosso dal fianco della mamma, continuando a tenerla stretta a lui.

"Si, all'inizio era impossibile anche solo passare nello stesso corridoio" rispose Michael che, accanto a me, teneva una mano sulla mia coscia ridendo distrattamente. Dopo altre due ore a parlare con la mia famiglia si era ormai messo a suo agio, scoprendo di avere un passione in comune con mio padre. I videogame e i computer. Tutto quello era servito solo a farsi adorare ancora di più da mia madre che sembrava essere più incantata di me dal favoloso ragazzo che avevo affianco.

"E come avete fatto a innamorarvi?" chiese scettico Ben, alzando un sopracciglio.

"Abbiamo iniziato ad avere un rapporto di.. Amicizia, penso. Di punto in bianco. Un giorno l'ho visto piangere e.. E non ci ho visto più, sentivo che avrei solo voluto farlo smettere" confessò il tinto facendomi arrossire prepotentemente mentre si girava a guardarmi, scoccandomi un sonoro bacio sulla guancia.

"Ohhh che cosa estremamente dolce" uggiolò mia madre stringendo la presa su mio padre che sorrise intenerito. "Sei una persona fantastica Mike, fattelo dire, non avrei desiderato persona migliore di te affianco a mio figlio" disse facendo strabuzzare gli occhi al mio ragazzo che le sorrise grata, riuscii a sentire anche io la sua felicità nel sentire quelle parole. Le parole di una madre vera.

"G-grazie Liz" rispose Michael. Gli rivolsi un sorriso dolce che lui ricambiò senza esitare un minimo secondo prima di tornare a mangiare la sua amata pizza. Gli presi una mano, sotto lo sguardo di tutti, e gliela strinsi, cercando di fargli capire quanto fossi d'accordo con mia madre.










"Ci vediamo domani mattina per la colazione" sussurrò la donna mentre copriva Ben e Jack, addormentati sul divano come due bambini di pochi anni.

"Si, grazie di tutto Liz.. Davvero, è stato tutto fantastico e quella torta era davvero la fine del mondo" disse il tinto e anche se non era stato un Natale da film o da libro ne ero più che contento. Non avevamo messo musica, non avevamo bevuto spumante o mangiato fino a scoppiare. Avevamo mangiato una semplice pizza e la torta che mia madre si era ostinata a fare, per far bella figura col mio ragazzo. Era stato tutto perfetto, si era sentita l'emozione della famiglia in ognuno di noi, ma sopratutto io l'avevo sentita da parte di Michael, che non mi aveva lasciato la mano neanche per un secondo. Lo avevo sentito che era felice.

"Ah ragazzi.." ci chiamò mia madre mentre saliva le scale per andare a letto. Ci voltammo a guardarla confusi mentre lei indicava qualcosa sopra le nostre teste con un sorrisetto furbo. "Non si possono infrangere le usanze no?" chiese. Alzammo gli sguardi e io divenni più rosso del cappello di Babbo Natale quando notai che io e il più grande ci eravamo fermati esattamente sotto al vischio.

"Mamma.." sussurrai imbarazzato, mentre il ragazzo accanto a me se la ridacchiava di gusto, probabilmente lui non aspettava altro.

"Niente mamma, susu" disse. "Datevi un bacio" chiese sorridendo come una bambina che aspettava il suo regalo.

Mi voltai verso Michael che non ci mise più di un secondo a mettere le sue mani sui miei fianchi e lasciare un tenero bacio sulle mie labbra. Sorrisi sulle sue mentre mettevo le braccia attorno al suo collo per poter continuare a baciarlo con dolcezza. Tutto ciò che mi importava in quel momento era avvinghiato al mio corpo e, per mia fortuna, non sembrava avere la minima intenzione di staccarsi. Nessuno valeva più di Michael.

"Buon Natale piccolo mio" sussurrò con gli occhi che brillavano nel buio della stanza. "Ti amo così tanto.. Penso che non avrei mai pensato di passare il Natale in maniera migliore" disse facendomi arrossire mentre lui sorrideva. C'era ancora mia madre che ci ascoltava dalle scale.

"Buon Natale anche a te Mikey" sussurrai mentre gli davo un bacio a stampo. "Ti amo anche io e no.. Neanche io avrei mai potuto pensare a qualcosa migliore di questo" dissi sorridendo.

Ci riscossimo dai nostri corpi uniti solo quando la luce di un flesh e la risatina eccitata di mia madre ci colpirono in viso. Ci voltammo verso la sua direzione ma ormai lei era già sparita.

"Andiamo a dormire anche noi, piccolo?" chiese Mike a bassa voce, cercando di non svegliare i miei fratelli e io semplicemente annuii salendo le scale assieme a lui, con ancora la risata felice di mia madre a risuonarmi nelle orecchie.














[-4❤️] ...

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