Bastarda In Due ||bakugoΓ—read...

By MiHopeKi

90.5K 4.7K 6.2K

- π‘π‘œπ‘› β„Žπ‘œ π‘π‘–π‘ π‘œπ‘”π‘›π‘œ 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 π‘Žπ‘™π‘‘π‘Ÿπ‘–. - ripeteva sempre. Ho sempre trovato il suo modo di pensar... More

πš’πš—πšπš›πš˜πšπšžπš£πš’πš˜πš—πšŽ
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•¦π•Ÿπ• 
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕦𝕖
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•₯𝕣𝕖
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕒π•₯π•₯𝕣𝕠
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•”π•šπ•Ÿπ•’π•¦π•–
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•€π•–π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 𝕀𝕖π•₯π•₯𝕖
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 𝕠π•₯π•₯𝕠
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•Ÿπ• π•§π•–
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π••π•šπ•–π•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•¦π•Ÿπ••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π••π• π••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•₯π•£π•–π••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 𝕒𝕦𝕒π•₯π•₯π• π•£π••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•’π•¦π•šπ•Ÿπ••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•€π•–π••π•šπ•”π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π••π•šπ•”π•šπ•’π•€π•–π•₯π•₯𝕖
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π••π•šπ•”π•šπ• π•₯π•₯𝕠
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π••π•šπ•”π•šπ•’π•Ÿπ•Ÿπ• π•§π•–
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•§π•–π•Ÿπ•₯π•š
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•§π•–π•Ÿπ•₯π•¦π•Ÿπ• 
π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•§π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•₯𝕣𝕖́
πš›πš’πš—πšπš›πšŠπš£πš’πšŠπš–πšŽπš—πšπš’

π•”π•’π•‘π•šπ•₯𝕠𝕝𝕠 π•§π•–π•Ÿπ•₯π•šπ••π•¦π•–

1.6K 108 43
By MiHopeKi

Il suo viso rilassato mi dà sui nervi. Le labbra leggermente socchiuse per il sonno sono dannatamente attraenti e le guance tinte di un fievole rosa la rende ancora più carina, sta bastarda... È da mezz'ora che sto ad aspettare che alzi il culo per andarcene e non si è mossa di un millimetro.

- Ohi bastarda alza il culo! - le impreco contro, avvicinandomi al lettino su cui è sdraiata beatamente. Lei mugugna cose incomprensibili per poi girarsi dall'altra parte e non cagarmi di striscio, scaricando a me il compito di sistemare tutta la sua roba all'interno del borsone.

Io, giustamente incazzato, la prendo dal lettino e la metto in spalla a mo' di sacco di patate e la porto davanti al piccolo armadio con le ante aperte, indicando l'ultimo abito rimasto, che ho scelto io.

- Ora ti vesti che ce ne andiamo. -

- Uffa, io stavo così bene nel letto! -

Sbuffo e la faccio scendere dalla mia schiena. Lei indossa l'abito da me scelto, e ovviamente mi ordina di girarmi mentre si spoglia, ma dato che è imbecille non si ricorda dell'enorme specchio che ha di fronte e mi permette di osservare la sua schiena nuda, coperta da qualche neo e segno del letto.

Devo ammettere che ha un corpo molto esile, il cibo dell'ospedale faceva schifo e inoltre non le hanno dato molto come dovevano.

L'abito che ho scelto è un semplice vestito verde acqua decorato da dei fiori sull'orlo della gonna decisamente corta, arriva fino a metà coscia, lasciando a desiderare alla mente il come continuino le sue cosce magre ma ben allenate, fino al suo linguine, coperto infine da delle graziose mutande gialle con le banane, tipico da lei. Finita di prepararsi prendo il suo borsone con dentro tutta la sua roba e andiamo verso casa nostra.

- Ma la roba che avevo in casa dei miei? – mi chiede, guardando l'ora e le varie notifiche nella bacheca del cellulare.

- Mentre dormivi abbiamo portato tutto da me. Ora non hai nulla di cui preoccuparti, tranne di me. - ghigno e lei arrossisce.
Mi mancava tanto quel rosso spruzzato sulle sue guance lisce e candide.

Arrivati davanti alla nostra abitazione apro la porta. Il silenzio tombale regna in casa fino alla nostra prima entrata da coppia ufficiale.

Sistemo tutti gli affari della mia ragazza nel suo armadio, e specifico che nel frattempo non mi ha aiutato, bensì ha frugato per tutta la camera e il bagno, eccitandosi all'idea di passare il tempo libero insieme, a fare tutte quelle cose che fanno le coppiette, ma dette dalla sua bocca suonano più... Inebrianti?

Finito di appendere ogni singolo capo su una gruccia e metterla poi nell'armadio scendiamo in salotto per sdraiarci sul divano, godendoci un po' di relax meritato.

- TN senti... - comincio a parlare fermandomi cercando il modo giusto per dirlo, con convinzione e serietà.
Ora è il momento giusto per farlo, e non posso perdermi questa opportunità. È l'occasione giusta e il momento giusto per dirle tutto, dall'inizio alla fine, per svuotarmi a lei.

- Ti voglio chiedere scusa. -

Lei sussulta un attimo e poi mi guarda incantandomi nei suoi stupendi occhi mori e verdi.

- E per cosa? - sorride. Quel sorriso mi manda fuori di testa. Adoro quei angoli della bocca tirati in su. Adoro i suoi occhi che brillano nonostante la poca luce della sera. Adoro tutto di lei, e spero che sia reciproco. Anche se non mi importa, perché a me basta vederla e sapere che è ancora lì, per essere felice.

Appoggia dolcemente le gambe sopra le mie e afferra le mie mani, accarezzandomi lentamente il dorso, mandandomi in estasi il cervello.

- Per come ti ho trattata in precedenza. Non ho saputo dar peso ai tuoi sentimenti e ho pensato solo ai miei. Ho completamente ignorato tutto, mettendo il mio sogno e i miei obiettivi al primo posto, buttandone al di fuori invece i miei sentimenti, i miei timori e... ciò che provavo e provo tutt'ora per te. -

Il suo viso si rallegra e si avvicina al mio. Questa ragazza, o meglio dire giovane donna ormai, mi ha fatto perdere la testa come nessun'altra.
Lei ha rimpiazzato la felicità che trovavo nel far male agli altri, a Deku, al il bastardo a metà.

- Perdendoti ho notato quanti fossi stupido ed egoista... In questi anni ho lavorato su me stesso per rendermi una persona migliore, per rendermi una persona che merita di stare con te. Ho lavorato sul mio carattere, ho perfino trattenuto delle conversazioni pacifiche con Deku e non ho insultato i bambini per strada che volevano il mio autografo... - sussurro la parte dei bambini, rubando una leggera risata alla ragazza – Ecco sì insomma, non dico che io sia completamente cambiato, no, però ci sto provando e lo faccio per me... Sto dedicando un po' del bene che ho per me stesso, per poi essere sufficiente per te... -

- Katsuki... - sussurra accarezzandomi una guancia – Sono veramente fiera di te, sono grata degli sforzi che stai facendo, si vedono i lavori che compi per renderti più... In pace con te stesso. Però ricordati che questo non devi farlo per me, bensì per te. Te sei l'unica persona che ti meriti, e ci stai riuscendo in pieno. – mi sorride, avvicinando le sue labbra alle mie.

Uniamo le nostre estremità, finendo in un delicato bacio lento e romantico. Le circondo dolcemente i fianchi con le braccia, per stringerla più a me e sentire maggiormente la sua presenza. Ogni suo tocco sembra bruciare sulla mia pelle.

TN's POV

Lo abbraccio e lo coccolo. Le sue mani vagano sulla mia schiena tenendomi ben salda sul suo petto che si alza ed abbassa al ritmo del suo respiro.

Stiamo in questa posizione fino a tardi e ci addormentiamo uno avvinghiato all'altro.

Mi sei mancato tanto... Amore...

...

Mi sveglio che non sono più tra le braccia di Katsuki. Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio facendo uno sbadiglio non tanto ben orecchiabile, sembro una scimmia appena sveglia che non sa nemmeno su che albero si trovi.

Finito il mio rito mattutino costituito da: sedersi, stiracchiarsi senza nessuna dignità, grattarmi gli occhi grattarmi punti della schiena che richiedono contorcimenti impossibili, mi alzo dal divano per andare in cucina e vedere un post-it attaccato al frigorifero.

Ciao TN,
Sono andato al lavoro e torno stasera,
fai colazione e riposati, ho lasciato il pranzo

in frigo, ceniamo insieme
Katsuki.

Accenno un sorriso e accartoccio il biglietto, infilandolo in tasca. Apro una mensola della cucina e prendo la risottiera, dove aggiungo dell'acqua di rubinetto e la metto sui fornelli, e dopo poco aggiungo il riso e lo lascio in ammollo. Mentre il riso si fa prendo da altri pensili due uova che cucina in padella per poi aggiungere dei fagioli di soia fermentati e su un altro piattino metto in pesce alla piastra avanzato.

Faccio colazione e nel frattempo penso a come stia Shouto. Non voglio mentire, mi manca e vorrei sentire un po' come sta, dopotutto è merito suo se ora sono qui. Mi sembra di averlo usato e poi gettato via una volta arrivata a ciò che amo, ma non è così. Ci tengo a lui, nonostante tutto...

Katsuki.
Lui mi ha fatto soffrire, si. Ma ora sta pian piano cercando di sistemarsi e stare ben con sé stesso. Spero veramente che arrivi a quel giorno, quel giorno in cui saprà accettarsi e dire a sé stesso quanto sia fiero della sua crescita personale.

Finito di mangiare metto la tazza e il cucchiaio a lavare e faccio qualche servizio in casa.

...

Finito di pulire la cucina mi sdraio sul letto e cerco una distrazione per passare il tempo in assenza di Katsuki. Si sente la sua mancanza, lo continuo a pensare e non so come e cosa fare. Ha detto di riposarmi ma non sono stanca, ho solo bisogno di lui.

Ieri sera sembrava veramente felice. Adoro il modo in cui mi ha abbracciata e stretta a sé. Vorrei che lo facesse ogni sera, mi farebbe sentire... Bene, sì, veramente bene.

Desidero così tanto che le sue labbra mi bacino la fronte per cullarmi nel silenzio e addormentarci infine uno attaccato all'altro sotto le coperte della nostra camera da letto.

Guardo l'orologio in camera e vedo che sono le 7 di sera. Mi alzo e vado in cucina per preparare la cena.

- Forza TN! Prepariamo una cena per i fiocchi per il nostro Katsuki! -

E tiro su le maniche della felpa bianca e inizio a prendere gli ingredienti per preparare del buon katsudon! Frugo un po' per la cucina e una volta presi tutti gli ingredienti, e messi sul tavolo, devo solo iniziare a preparare.

- Bene TN... Non è difficile... Da dov'è che si iniziava... - sussurro tra me e me, pensando se dovessi iniziare prima a preparare la cotoletta di maiale o le cipolle caramellate con l'uovo... - So chi chiamare. –

Aspetto qualche secondo, o meglio il bip telefonico che produce il cellulare ogni tot di attesa. Ecco che risponde e sento la sua voce calca salutarmi.

– Ciao TN. –

- Ehi Shouto! Come stai? – chiedo, sedendomi su una sedia della cucina.

– Bene grazie, sto tornando a casa, sono appena stato da mia madre. Te invece? Com'è andato il primo giorno in casa Bakugo? – posso sentire la sua risatina, anche se un po' forzata.

– Tutto okay per fortuna... Sono felice che ti sia visto con tua madre. Come sta? L'ultima volta che mi hai parlato di lei mi hai detto che avete anche fatto un giro intorno alla struttura! – sorrido, pensando a come era felice quel giorno il ragazzo.

– Sta bene, è felice che io e i miei fratelli la andiamo a trovare spesso. Mi ha pure chiesto di te, sai. –

- Oh... Non penso che sia rimasta così felice allora... Forse mi sono fatta odiare... - sospiro triste, all'idea di non essere più così simpatica alla madre del mio ex. L'ho conosciuta di persona, ci siamo viste solo una volta, e mi aveva riempita di complimenti ed era così felice che il figlio avesse trovato qualcuno con cui stare, e io ho rovinato i sogni di una madre...

- Non potrai mai farti odiare da mia madre, eccetto che tu non mi ammazzassi, in quel caso lo farebbe. – ride, sta volta in maniera naturale, tant'è che sono stupida dalle sue parole – Sai, ti ha compresa, ed è contenta che ora tu stia con la persona che ami, e lo sono anch'io, anche perché... -

- Anche perché...? – lo incito, sorridendo maliziosa, capendo ciò che vuole dire.

- Anche perché sto iniziando a frequentarmi con Momo, ecco. – posso vedere il suo sorriso dall'altra parte della telefonata, e immaginarlo felice insieme a qualcuno è una bella sensazione appagante. 

- Sono felice per te! Momo è una ragazza così carina e per bene. – sorrido, ridacchiando – Ah comunque, devo chiederti una cosa! – arrivai al dunque, anche se non mi sarebbe dispiaciuto parlare della sua vita amorosa.

- Dimmi pure, anche se penso di aver compreso cosa vuoi chiedermi. –

- Sai no, Katsuki è al lavoro e tra un po' torna... E quando si lavora molto si ha fame poi... Ecco, e io devo preparare da mangiare ma non ho internet per cercare le indicazioni precise... Non è che mi diresti come si prepara il katsudon? –

- Sei una giapponese scorretto, non sai preparare il katsudon! – disse offeso nel suo orgoglio giapponese – Ma ringrazia che hai un amico come me, che ora ti spiegherà come si prepara uno dei piatti migliori della nostra nazione, ovviamente dopo la soba fredda... - sussurra l'ultima parte, scaturendomi una fragorosa risata.

Al ché passo circa un'ora di chiamata con lui, che nel frattempo è arrivato a casa, spiegandomi con l'aiuto della sorella come preparare la cena. Una volta finita ringrazio mille volte i due, anche perché sembra veramente delizioso! – Figurati TN, è il minimo, be' ora io devo andare a farsi un bagno, ci sentiamo, buona cenetta romantica con Bakugo! –

- Ehi! – lo riprendo, ridendo – Ci sentiamo, buon bagno. – ridacchio, salutandolo e chiudendo la chiamata.

Passo giusto qualche minuto in cui apparecchio la tavola che sento la porta aprirsi e la figura del mio ragazzo comparire dallo stipite della porta. Si sfila la giacca e la appende all'appendi abiti, appoggiando a terra un borsone color pece.

Mi avvicino a lui e ci scambio un veloce bacio, poi due e tre, tant'è che mi abbraccia e mi stringe a sé, baciandomi anche il collo, gesto che mi provoca mille brividi e sensazioni piacevoli.

- Ciao TN, cosa hai preparato di buono? -

-Katsudon! -

Lui sorride e mi bacia la testa, afferrando la mia mano, per poi spostarla sul mio fianco, che pian piano cadeva su qualcos'altro... – Kastuki, la tua manina. –

- Cos'ha la mia mano che non va? – mi domanda sussurrando con tono basso, intrappolandomi tra lui e il ripiano della cucina.

- Be sai... È lì. – sorriso, accarezzandogli il viso, a tre centimetri dal mio.

- E ti dispiace? –

- Prima mangiamo, poi puoi toccare tutto ciò che vuoi. – sorrido, lasciandolo come un palo.

- Sei perfida. –

- No, affamata. – sorrido, prendendo posto a tavola, cosa che fa anche lui. Ringraziamo entrambi per il cibo e cominciamo a mangiare. 

Durante il pasto la sua mano si appoggia sulla mia coscia, accarezzandomi la pelle scoperta dai pantaloncini e ogni tanto dandomi qualche bacio veloce, allungandosi dalla sua sedia verso la mia. È tutto così... Bello. 

Continue Reading

You'll Also Like

1.6M 50.1K 72
"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la veritΓ  era che non ero pronta per d...
39.4K 2.4K 36
π‹πŽπ’π„π‘ πŽπ‘ π‹πŽπ•π„π‘? | SEQUEL ! i'm a loser but i wanna be your lover ! π™š π™¨π™š π™§π™žπ™˜π™π™žπ™š π™©π™€π™―π™žπ™šπ™§ π™¨π™˜π™€π™₯π™§π™žπ™¨π™¨π™š π™ͺ𝙣 π™¨π™šπ™œπ™§π™šπ™©...
2.1K 175 9
dove Levi Γ¨ innamorato di te, ma tu hai occhi solo per la tua migliore amica. β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺοΈŽβ€’β–ͺ︎ «È solo un bacio...
35.2K 2.4K 64
[ in corso ] Non innamorarti di me. in una societΓ  divisa in alfa, beta e omega t/n Γ¨ una ragazza di 16 anni nata omega, da parte della madre. t/n a...