Bastarda In Due ||bakugoΓ—read...

By MiHopeKi

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By MiHopeKi

Il prof. ci fa fare vari esercizi, uno fra tutti questi è il tiro con la pallina da softball.

- MUOORIIIIIIIIIII. - urla il biondino tirando la pallina con lo slancio di una sua esplosione.

Io rimango a bocca aperta, ma cerco di non farlo dare troppo a occhio, devo impegnarmi per quella scommessa, non posso uscire con lui... Sarebbe imbarazzante, non lo conosco nemmeno.

Bakugo fa un punteggio straordinario, così che si volta verso di me e ghigna, lasciandomi perplessa sul suo punteggio. So che è un ottimo risultato, ma se mi impegno forse...

- 705.2 metri, non male. Ora vieni te TN. -

Cazzo. Non credo che riuscirò a far di meglio...

Vado nel cerchio disegnato con del gesso sul terreno dopo che il prof. Aizawa mi chiama.
Chiudo gli occhi ed escogito un modo per fare un risultato eccellente.

Vediamo... Okay deciso.
Lancio per aria la pallina e, con decisione, stacco un pezzo di terreno e quando la pallina comincia a cadere, con un colpo secco e deciso la spedisco lontana come se fosse una partita di tennis.

Il prof. gira lo schermo del telefono e dimostra la distanza percorsa dalla pallina lanciata.

- 700 metri. - non male dai.

Dopo di ché ci fa fare altre prove come chi riesce a sollevare maggior peso o una gara di corsa, in cui sono andata molto bene.

Le prove sono finite e io sono esausta. Pensavo che fossero meno stancanti, ma a quanto pare mi sono sbagliata.
Su una bacheca c'è la classifica che si basa su un risultato finale dei punteggi eseguiti, io cerco il mio nome dal basso verso l'alto...

Oh eccomi, sono terza.
Aspetta. TERZA? Nemmeno seconda, no, terza.

- Allora a che ore sei libera bastarda in due? - mi chiede il biondino avvicinandosi a me e ghignando come suo solito.

Io lo guardo intimorita e faccio passare lo sguardo da un compagno all'altro incominciando a tremare.
Lui lo vede e si allontana da me, guarda da un'altra parte imbarazzato e se ne va.

- Ehi TN tutto okay? - mi chiede Mina, io annuisco facendole un sorriso e rassicurandola.

- Tranquilla, mi capita spesso. - le sorrido, riferendomi al tremolio.

Sento dei passi avvicinarsi a me e la stessa voce bellissima del mio eroe rimbomba nelle mie orecchie facendomi girare verso di lui.

- Ciao, tu sei Uraraka giusto? - mi domanda e annuisco sorridendo timidamente.

- Beh, noi ci conosciamo già - fa un mezzo sorrido che cancella subito tornando serio - Cosa voleva Bakugo? -

- TCH NON SONO AFFARI TUOI BASTARDO DIVISO IN DUE! - urla il ragazzo esplosivo poco distante da noi. Abbasso lo sguardo e mi volto verso di lui.

- Domani alle 17 va bene per te? - sposta lo sguardo su me e le mie mani che tormentano l'orlo della mia canotta.

- Tks okay. -

Alzo di poco lo sguardo rossa come un pomodoro e vedo che tutti mi guardano.
Inizio a gesticolare e dire frasi incomprensibili.
Meno male che il prof. interviene salvandomi annunciando:

- Bene ragazzi, la questione di chi fosse stato ultimo sarebbe stato espulso era tutta una bugia per farvi impegnare al massimo. - dice posando lo sguardo su me e sul ragazzo dai capelli verdi.

- Midoriya e Uraraka, venite un attimo con me, tutti gli altri andate pure a cambiarvi. -

Io e il ragazzo dal cespuglio verde ci avviciniamo con il prof. verso un punto più isolato e ci guarda dall'alto verso il basso, data la differenza d'altezza.

- Ora, Midoriya vieni, tu Uraraka aspetta qua. -

Annuisco e i due si allontanano e iniziano a parlare di non so cosa.
Sono molto in ansia, chissà di cosa vorrà parlare. Probabilmente del fatto che abbia usato solamente uno dei due quirk di cui sono dotata, non vedo altre motivazioni.

Ritornando alla realtà, il prof. si avvicina a me con fare annoiato, lasciando andare Midoriya verso gli altri che si stavano andando a cambiare. Sarà una discussione a perdifiato.

- Uraraka. -

- S-Si signore? - mi chiama e io incomincio a sudare freddo.

- Perché non hai usato tutti i tuoi quirk? Sai che al mondo ci sono persone che non l'hanno e lo vorrebbero avere, e tu che ce l'hai non lo usi? - mi rimprovera.

Io lo guardo negli occhi sicura, una delle poche situazioni in cui credo in me - Signore io non ho usato il mio secondo quirk per una questione personale, sento che questo quirk non mi appartiene, e come tale non ne faccio uso. -

- So tutto Uraraka, non c'è bisogno di specificare. Ovviamente non ti obbligo a usarlo, ma almeno provaci. Ora vai. -

Annuisco andando agli spoiatoi e quando entro le ragazze mi assalgono con domande su domande.

- Ehi ehi calme, non mi ha detto nulla di ché. - sorrido e vado a cambiarmi mettendo la camicia bianca a maniche corte e la gonna che arriva appena sopra le ginocchia verde scuro. Allaccio attorno al mio collo la cravatta rossa e infilo i mocassini marroni con le calze bianche corte.

Usciamo tutti dagli spoiatoi e vediamo i ragazzi avvicinarsi.
Io indietreggio sperando che nessuno mi fissi.

- Cosa ti ha chiesto Uraraka? Se posso saperlo ovviamente, non voglio essere invadente. - mi domanda il bicolore.

Penso che voglia instaurare un'amicizia, sennò non me lo avrebbe chiesto, che carino.

- N-Nulla di ché. Non p-preoccuparti. -

Lui mi squadra e andiamo tutti in classe. Il suo sguardo mi mette pressione, meno male che mentre torniamo in classe siamo abbastanza lontani.

- Bene ragazzi, potete prendere la vostra roba e andare, oggi non ci saranno le lezioni pomeridiane. -

Tutti esultano e io rimango in silenzio pensando alle parole del prof.
Almeno provaci...
Prendo la mia cartella e la metto in spalle.

Raggiungo Ochako che sta parlando con Midoriya e Iida e poi a metà strada ci dividiamo. Io e Ochako torniamo alla fermata del bus e insieme aspettiamo che arrivi.
Sorrido cercando di scacciare quel silenzio tombale.

- Vedo che ti sei fatta degli amici. -

- TN mi puoi dirmi cosa t'ha detto il prof.? - mi chiede, ignorando la mia frase.

Abbasso lo sguardo, so che dovrei dirglielo ma fa male, tanto male ricordare.

Le persone vivono di ricordi, anche se quest'ultimi ti posso far crollare il mondo addosso.

Questa frase l'ho letta su qualche libro per nascondermi da tutti i complimenti che i miei genitori facevano su Ochako. Non dico che provi sentimenti negativi per mia sorella, ma non mi piace il fatto che i miei non mi abbiamo calcolato, sono rimasta da parte e loro non mi hanno vista.

- Mi ha detto che dovrei provare a usare la mia seconda unicità, ma tu sai le conseguenze. -

Lei rimane in silenzio mettendomi una mano sulla spalla e accarezzandomela con il pollice.
- Troveremo una soluzione, se c'è una domanda c'è anche una risposta no? -

Sorrido dalla sua gentilezza e l'abbraccio. Se tutti fossero come lei questo mondo sarebbe diverso. Certe volte mi capita di sentire che il mondo sarebbe meglio se tutti noi fossimo gentili e buoni, ma dopo non sarebbe strano?

- Ah, prima hai detto qualcosa a Bakugo, cosa dovresti fare domani alle 17? - mi chiede, dandomi qualche gomitata.

Arrossisco ricordandomi che il giorno successivo dovrò uscire col biondino.

- Ehm ecco... -

Lei sorride e mi dice che glielo dirò quando saremo a casa.
Il pullman arriva e saliamo andando a prendere posto.
Ci sediamo e io guardo fuori dalla finestra. Ad un tratto mi sorge la tipica domanda da pre-appuntamento. Cosa mi dovrei mettere?

- Ehi Ochako, domani mi potresti aiutare a scegliere un vestito? - le chiedo voltandomi verso di lei.

- Certo, ma per cosa? -

- Ecco... Dovrei uscire con una persona... Eheh. - la informo imbarazzata. Lei sclera per tutto il tragitto chiedendomi se fosse Bakugo e io annuì lievemente, anche se sarebbe stata l'ultima volta.

Non trovo interesse in quel istrice, e poi per ora i ragazzi non mi interessano per niente.

Arrivate a casa pranziamo e usciamo al parco per allenarci. Iniziamo con un riscaldamento veloce e poi cominciamo a usare i nostri quirk.
Si sono fatte ormai le 18, quindi rientriamo in casa e ci cambiamo.

Prendo dalla dispensa in cucina una busta di Mikado e mi getto sul divano guardando un film comico con Ochako.

- Allora? -

- Allora cosa? -

- Dove uscite? - chiede lei, grattandosi la pancia mentre io le appoggio un piede sul ginocchio, per poi diventare rossa e ritorno a guardare la televisione.

- Ecco... Se non sbaglio ci incontriamo al parco, quello vicino a qua. -

Lei sclera male e mi abbraccia - FINALMENTE TI SEI TROVATA IL RAGAZZO! -

- Ma che finalmente? Nemmeno tu ce l'hai, e poi non è il mio ragazzo, è arrogante e narcisista. -

- Si si certo, e poi io sono già uscita con qualcuno ma... Non mi sono fidanzata. - sorride e mi abbraccia più delicatamente - Se fa qualcosa dimmelo, chiamami okay? -

Annuisco e mi addormento con lei sul divano.

Non so perché Bakugo mi abbia proposto questa scommessa, ma ora l'ho persa e devo mantenere la mia penitenza... Cavolo... Sono così agitata.

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