War of Hormone|| Taekook

By taeyeol203

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Dove Jungkook, ragazzo che frequenta l'ultimo anno di liceo, per il progetto alternanza scuola-lavoro si ritr... More

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By taeyeol203

"Io e Taemin avevamo questioni urgenti di lavoro di cui parlare, quindi siamo usciti e siamo andati un un locale per parlarne li. Ho alzato semplicemente troppo il gomito e mi sono lasciato andare. Sai benissimo come sono quando alzo troppo il gomito, Jeon" disse il maggiore alludendo a quella famosa serata in discoteca.

"Non ricordo un gran che di quella serata, ma da come me ne stavi parlando tu era una delle tante volte in cui mi trasformo" continuò il maggiore

Troppo stanco per ragionare su ciò detto dal maggiore Jungkook annuì e con uno sbadiglio si coricò e torno nel bellissimo mondo dei sogni.

* * *

Quella mattina, fortunatamente, non avevano del lavoro urgente da fare, quindi avevano la libertà di dormire senza la pressione di una fastidiosa sveglia.

Gli occhi del minore si aprirono verso le dieci del mattino, e con uno sbadiglio dovuto alla stanchezza si alzò dal letto.
Quella notte aveva sofferto molto il caldo - la sera prima, mentre tornava nella sua stanza era stato avvertito di un piccolo guasto al condizionatore delle stanze; ai suoi occhi più che un hotel a cinque stelle, sembrava un hotel messo in piedi in due minuti - infatti dopo "l'incidente" con Taehyung si era risvegliato e aveva spalancato le finestre.

"Che caldo" sbuffò sventolandosi una mano davanti al viso; oltre ad aver passato una nottata in preda al caldo, pure la mattina si è presentata male ai suoi occhi.

Dopo essersi fatto una bella doccia fredda, che lo aveva ripulito oltre al sudore accumulato quella notte ma anche dal duro lavoro affrontato il giorno prima, e dopo essersi cambiato uscì dalla stanza diretto alla sala da pranzo, che a quell'ora era allestita per la colazione.

Il suo occhio cadde subito nel tavolino all angolo della sala, illuminato a quell'ora dalla luce del sole.
Con passo spedito Jungkook si avviò al tavolo dove seduti vi erano Taehyung e Taemin, che appena lo videro avvicinarsi fecero un sorriso.

"Jeon buongiorno" disse il maggiore prendendo in mano la tazza contenente un cappuccino fumante.

"Buongiorno Jungkook" disse Taemin sorridendo al minore.

Con un cenno del capo Jungkook rispose con un semplice buongiorno e si accomodò nel tavolo rotondo, trovandosi in mezzo ai due ragazzi.

Dopo qualche secondo si avvicinò un ragazzo per prendere l'ordinazione del minore, che chiese un semplice cappuccino e un croissant alla crema.

"Di che pralavate?" chiese curioso il minore poggiando la guancia destra sulla mano.
Appena entrato nella sala li aveva visti intenti a chiacchierare, e da quel che aveva notato, anche in modo animato.

"Stavo giusto chiedendo a Taehyung cosa avesse fatto la notte scorsa. Dai segni rossi che ha sul collo suppongo si sia dato alla pazza gioia" disse allusorio Taemin con uno sguardo furbo sul viso, guardando prima il maggiore e poi il più piccolo, per vedere una sua reazione, sempre se ce ne fosse stata una.

"Anche se fosse, non sono affari tuoi Taemin"disse fermo Taehyung, poggiando la tazzina sul piattino e guardandolo male. Non voleva che Jungkook sapesse della relazione che c'era tra lui e Taemin. Non aveva un vero e proprio motivo, ma preferiva che la cosa rimanesse segreta. Soprattutto dopo averlo rimproverato riguardo le regole dell'azienda, che non prevedevano relazioni; avrebbe perso tutta la sua credibilità, dato che era il primo a non rispettarle.

"Dopo che tu sei andato via dal locale, ho optato per rimanere lì ancora un po' ed è finita che mi sono lasciato andare con una persona" disse fissando con gli occhi assottigliati Taemin.

Jungkook ascoltava interessato la conversazione dei due, senza nessun interesse e voglia di intervenire.
Un po' gli dava fastidio il fatto che il maggiore sia andato a letto con qualcun altro, dopo che qualche notte prima avevano fatto sesso.
Ma ovviamente non aveva ragione né di fare una scenata di gelosia -anche perché non era geloso, almeno così si diceva- né di provare fastidio, tra loro non c'era nulla, il maggiore era libero di passare le notti come voleva.
Però era davvero curioso di sapere chi fosse stato il ragazzo con cui Taehyung ha passato la maggior parte della notte, dopo che Taemin lo aveva lasciato da solo.

"Uhm, io vado in stanza a prendere le mie cose prima di andare in ufficio." Disse Jungkook, alzandosi, senza neanche finire la sua colazione; dopo aver sentito quelle cose non aveva più molta voglia.

"Non hai nemmeno finito di mangiare, Jungkook. Puoi andare dopo in stanza, abbiamo tempo." Lo informò Taehyung, stranito.

"Tanto non ho più fame. Ci vediamo tra poco." Annunciò il minore, per poi allontanarsi verso l'ascensore.

"Ma si può sapere cosa ti salta in mente? Vuoi farci scoprire?" Domandò irritato Taehyung al biondo, che sorrideva soddisfatto.

"Giocavo un po', rilassati tesoro. E poi cos'è questa storia del locale in cui saremmo andati?" Chiese Taemin, con una risatina.

"Beh, dovevo pur giustificare il mio rientro alle 4 del mattino, non credi?"
Taemin rise ancora e si alzò, lasciandogli poi un bacio sulla guancia.

"Che c'è, vai via anche tu?"

"Vado a fare una doccia alla svelta, mi servirà dopo come mi hai ridotto ieri notte... ci vediamo dopo." sussurrò al suo orecchio prima di sparire.

________________________________________

"Allora, Jungkook, io sono da Stephan. Oggi lavorerai tutto il giorno con Taemin, lui ti spiegherà tutto. Se hai bisogno sai dove trovarmi." Disse in modo sbrigativo Taehyung non appena arrivarono alla sede della Kim. Jungkook annuì e Taemin lo prese sottobraccio.

"Forza, andiamo Jungkookie!" Disse con tono mieloso il biondo, trascinandolo nell'ufficio. Il minore storse il naso a quel soprannome. Odiava il fatto che tutti gli dessero dei nomignoli, Gesù.

"Oggi mi dovrai aiutare a selezionare le nuove stoffe per la prossima collezione estiva. Ce ne serviranno qualcosa come, 20 diverse. Faccio io, poi mi dirai se approvi o meno." Spiegò Taemin, aprendo un grande catalogo davanti ai loro occhi.

"Nel mentre possiamo conoscerci meglio, che ne dici?" Suggerì sorridendogli falsamente, mentre sfogliava le pagine.

"Okay." Rispose il minore.

"Allora... innanzitutto, come ti trovi in azienda?" Domandò, facendo delle X su alcuni tessuti che trovava interessanti.

"Bene, mi piace questo lavoro." Replicò il moro, osservando i movimenti di Taemin mentre sfogliava le pagine, facendo delle smorfie disgustate.

"Dio, ci sono alcune stoffe davvero di dubbio gusto... ma, torniamo a noi. Taehyung? Ti piace?"

Jungkook alzò un sopracciglio, deglutendo.
"Piace...? Nel senso...?"

"Ti piace come capo? In che altro modo dovresti intenderlo, piccino?" Chiese, con sguardo indagatore.
Taehyung apparteneva a lui, e a nessun altro. Prima o poi sarebbe riuscito a farlo innamorare di lui, non se lo sarebbe certamente fatto portare via da un ragazzino inesperto.

"Oh, sì, certamente. È molto premuroso con me." Spiegò Jungkook, giocando con il bordo della sua camicia.

"Mh, sì, lo è con tutti. Sai, lo conosco da abbastanza tempo per dire che in fondo è davvero dolce. Specialmente con persone per lui molto importanti, tipo me." Si vantò Taemin, guardando di sottecchi la reazione di Jungkook. Sperava di scorgere almeno un po' di frustrazione, ma nulla sembrava turbarlo. Che non ci fosse davvero nulla tra loro due?

"Mh... capito. E come vi siete conosciuti?"
Domandò Jungkook, più per mantenere accesa la conversazione, che per vera curiosità.

"Oh, è stato tanto tempo fa. Diciamo solo che eravamo in un locale, ci siamo trovati e... puoi immaginare il resto. Poi quando Taehyung ha deciso di aprire l'azienda io ho iniziato a lavorare con lui. Siamo davvero legati, sai, proprio ottimi amici." Disse con un ghigno Taemin.
Jungkook uscì un attimo dall'ufficio con la scusa di dover fare una telefonata. Non sapeva cosa gli fosse preso, ma aveva come la voglia sfrenata di prendere Taemin a pugni. Sarà stata la sua voce irritante, o quei sorrisi strafottenti che si facevano largo sul suo volto ogni volta che diceva qualcosa, ma Jungkook non avrebbe potuto resistere un altro minuto, e tutto questo gli sarebbe costato il suo posto alla Kim.
Fece un respiro profondo e dopo qualche minuto tornò in ufficio.
Taemin gli disse di aver finito e gli passò il catalogo con le scelte; Jungkook non si prese neanche la briga di osservare quei tessuti troppo a lungo e gli diede la sua approvazione.

"Ottima scelta, hyung." Disse, con lo stesso sorriso falso che gli rivolgeva ogni volta il maggiore.

"Grazie, non avevo dubbi, ma ti ho detto di chiamarmi solo Taemin!" Precisò.

Dopo ciò Taemin uscì dall'ufficio, lasciandolo solo, e quando si fece l'ora di pranzo Jungkook afferrò la sua insalata, infilzandola con la forchetta e portandosela svogliatamente alla bocca, sperando che al posto della lattuga ci fosse la faccia da schiaffi di Taemin.

* * *

Nel primo pomeriggio Jungkook e i suoi due hyung decisero di andare a prendere un aperitivo insieme, dato che avevano concluso i loro incarichi con successo.

"Prendo la mia giacca e poi possiamo andare!" Disse Taehyung, sistemandosi la cravatta.
Taehyung chiuse a chiave l'ufficio e scesero tutti e tre nella hall, dove trovarono Friedrich impegnato a chiacchierare con una segretaria.
Non appena li vide avvicinarsi si scusò con la donna e li raggiunse per salutarli.

"Buon pomeriggio. Dove andate di bello?" Domandò, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori e puntando lo sguardo su Jungkook.

"Stiamo uscendo per fare un aperitivo." Disse Taehyung, tentando di nascondere il suo fastidio per il modo in cui stava guardando il più piccolo. Quasi se lo stava mangiando con gli occhi.

"Che dici, ti va di unirti a noi?" Propose Jungkook, realizzando subito dopo che sicuramente Taehyung gli avrebbe fatto un'altra sfuriata. Ma poco gli importava, non avrebbe sopportato di stare ad ascoltare i discorsi di Taemin senza interruzione anche di pomeriggio.

"Oh, se me lo chiedi con questo sorriso come rifiutare?" Flirtò Fred, facendo arrossire il minore.
Taehyung stava ardendo interiormente, scocciato come non mai. Ma che gli saltava in mente ad entrambi? Ora si prendevano la libertà di flirtare in pubblico, davanti a lui?

"Beh direi di andare allora!" Spezzò la tensione taemin, che si era accorto dello sguardo omicida di Taehyung.

Si sedettero al tavolino del bar nel quale Fred voleva portare Jungkook qualche giorno prima, ed ordinarono delle bevande analcoliche e degli stuzzichini, che arrivarono nel giro di poco tempo.

"Fa caldo qua, eh?" Disse Taemin, privandosi della giacca elegante e sbottonando un po' la sua camicia, sotto lo sguardo di Taehyung, che si schiarì la voce mentre il biondo lo fissava insistentemente con un sorriso sornione.

"Già, è strano, di solito fa molto freddo in questo periodo." Lo informò Fred, prendendo un sorso dalla sua bevanda frizzante al pompelmo.

"Comunque, Friedrich, posso farti una domanda personale?" Chiese Taemin. Taehyung nel mentre continuava a tenere d'occhio il ragazzo tedesco ed il moro, mentre mangiava qualche patatina.

"Mh, immagino di sì." Replicò Fred.

"Sei gay?"

Fred spalancò la bocca, Taehyung si spiaccicò una mano sulla fronte, incredulo, mentre Jungkook alzò gli occhi al cielo. Non lo sopportava, ormai era confermato.

"Uhm, a dire il vero, sono bisessuale." Disse grattandosi la fronte il ragazzo.

"Aah, ecco. Sai, perché ho notato un certo interesse nei confronti di Jungkook. Sareste davvero una coppia stupenda! Tu biondo, lui moro..." disse, volgendo lo sguardo verso Taehyung mentre pronunciava quelle ultime parole.
Taehyung sbottò.

"Taemin, ti sembra forse il caso?"

"È... è tutto okay, davvero." Disse Fred, rosso come un pomodoro. Jungkook aveva un'espressione indefinita, sembrava sul punto di scoppiare da un momento all'altro.
Lo sguardo di Taehyung da quel momento si assottigliò sempre di più, non perdendosi neanche una delle interazioni tra i due. Taemin lo stava facendo apposta, era certo. Sicuramente voleva ottenere una reazione da parte sua per capire se provava qualche tipo di interesse per Jungkook.
Non era stupido, in quei giorni prima del suo arrivo gli aveva detto di aver passato le giornate chiuso in stanza o in ufficio, quindi sicuramente sapeva che quei succhiotti che aveva visto la notte prima non erano stati procurati da qualcuno a caso, ma era sicuro che sospettasse di Jungkook, nonostante i suoi tentativi di nasconderlo.
Presto si alzarono da quel bar e fecero un veloce giro per la piazza principale, prima di accompagnare nuovamente Fred in sede.

"Jungkook... tra quanto ripartirete per Seoul?" Chiese fred non appena furono davanti all'edificio.

"Uhm... tra tre giorni." Rispose il minore.

"Ti andrebbe di uscire insieme, prima della partenza?"
Jungkook si voltò verso Taehyung, come a chiedere un consenso. Il maggiore non si smosse, come a volerlo testare.

"Eh... mi piacerebbe, tanto ma non so se ne avrò il tempo, sai. Ti farò sapere, però." Rispose dispiaciuto Jungkook.

"Ma se facessimo un'uscita a quattro?" Si intromise Taemin.
"No, non abbiamo tempo per queste fesserie. Comunque credo che tu, Jungkook, sarai molto impegnato nei prossimi giorni. Non ricordi, abbiamo l'ultimo convegno, gli ordini, e un sacco di altra roba... penso proprio che il tempo non sarà dalla vostra parte. Triste vero?" Smontò le loro aspettative il capo, con un sorrisino tirato.

"Beh... allora ci vediamo domani." Li salutò Fred, dando un bacio sulla guancia al più piccolo, che si morse il labbro sotto lo sguardo attento di Taemin.

A/N
Hola! Ecco il ventitreesimo capitolo
Come al solito lasciate una stellina ed un commento se vi è piaciuto!
Diteci cosa ne pensate della storia fino ad adesso nei commenti💫
Buona lettura.⭐️

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