Just Another Day To Love You

By maidaaaaxxx

155K 7.1K 6.4K

L'ultimo anno di scuola giunge veloce come un treno che sfreccia in ferrovia. La battaglia finale con Papillo... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Grazie!
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Grazie!
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Grazie!
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
IMPORTANTE! SEQUEL!

Capitolo 14

3.8K 191 167
By maidaaaaxxx

ATTENZIONE: NEL BRANO È PRESENTE UNA LEMON, SE VI DÀ FASTIDIO NON LEGGETE.

Erano circa dieci minuti che Chat Noir se ne stava appollaiato sul terrazzino della casa della sua amica, indeciso su cosa fare.

Era mezzanotte passata, solitamente a quell'ora salutava Marinette per fare ritorno all'ovile...magari la ragazza stava dormendo e quella botola faceva un casino infernale, non se la sentiva di svegliarla aprendola.

D'altro canto voleva constatare le sue condizioni e non ce la faceva ad aspettare solo otto ore per poterla vedere a scuola.

<<Mhh...>>
Rimuginava grattandosi il mento.

Uno strano aggroviglio allo stomaco, lo costrinse a scrollare le spalle e optare per la seconda opzione, ovvero quella di entrare e vedere come stesse l'amica.

Piano piano aprí la botola, ci infilò la testa e venne accolto dalla fioca luce dell'abat jour. Mosse un po' gli occhi, ma di Marinette nessuna traccia. Con un balzo atterrò sul letto morbido e il buon profumo di dolci gli invase le narici.

<<Principessa?>>
La chiamò invano.
<<Principessa dove s-oh! E questo cos'è?>>

La sua attenzione venne catturata da un libro aperto sopra le lenzuola. Spostò gli evidenziatori rosa e azzurro pastello sorridendo, ripensando a quando l'anno prima aveva chiesto a Marinette quello azzurro per sottolineare le frasi del libro di inglese e lei era quasi caduta dalla sedia.

Era esageratamente goffa, ma altrettanto carina!

Scosse la testa, togliendo dalla sua mente il sorriso della ragazza e prese il libro tra le mani.
Incrociò le gambe ed iniziò a leggere sottovoce:
<<LA STRADA: La strada è un'area aperta alla circolazione di veicoli, pedoni e animali. Può essere a senso unico o a doppio senso...>>
Incuriosito, chiuse il libro e lesse la copertina nera: "Manuale Scuola Guida".
Sorrise ancora una volta.

Ricordava quando anche lui aveva studiato per prendere la macchina all'insaputa di suo padre.
Era passato con il massimo dei voti.
Non credeva, però, che alla ragazza potesse interessare la patente, credeva preferisse andare a piedi. Comunque avrebbe sempre potuto aiutarla a studiare...
<<Ci sarà da divertirsi...>>
Mormorò.

<<COME?>>
Un grido acuto gli perforò le orecchie e lo fece rabbrividire. Era la voce della sua principessa!
Si dette la spinta con i bracci, con una capriola atterrò sul pavimento e fece un inchino, prendendo una mano alla ragazza per potergliela baciare.
<<Purr-incipessa! Come st...>>
Le parole gli morirono in gola.

Aveva appena aperto gli occhi e aveva visto i piedi nudi di Marinette...poi le gambe e le cosce, fino ad arrivare ad un paio di mutandine rosse con il pizzo bianco...poi aveva alzato ancora un po' lo sguardo, imbattendosi nella pancia e nell'unico braccio libero della ragazza che copriva il seno nudo.

Il rossore gli si propagò lungo tutto il viso ed improvvisamente il cavallo dei suoi pantaloni si fece più stretto. Assai più stretto.

Tutto poteva aspettarsi, meno che vedere la pelle diafana di Marinette appena uscita dalla doccia.

Poteva sentire i suoi ormoni darsi alla pazza gioia e organizzare un festino in piena regola laggiù dove non batte il sole.

La ragazza ritrasse il braccio e lo portò sopra l'altro, coprendosi il più possibile.
Si girò di spalle, mostrando al ragazzo-gatto la schiena nuda, imperlata ancora da alcune goccioline che scendevano fino ai glutei, soffermandosi sulle fossette di Venere.

Il ragazzo era rimasto a bocca aperta, mentre seguiva il percorso di quelle maledette goccioline.

Marinette non era mai stata così rossa in tutta la sua vita. Certo aveva baciato Chat Noir e tutto il resto, ma un conto era la sua perversa fantasia che percorreva i muscoli del felino durante i combattimenti contro le akuma, un altro era lui che la vedeva nuda in camera sua.

<<Ehm...Chat...Po-Potresti...>>

Il ragazzo scosse di nuovo la testa e si risvegliò come da un sogno. Il più bello, forse, di tutti i sogni ad occhi aperti che aveva fatto.

<<Eh...Oh! Sì, Sì, giusto...ora...ora mi giro>>

Mosse un paio di passi e voltò il bacino, dandole le spalle. Incrociò le braccia al petto e guardò in basso.
<<Dannazione>>
Imprecò vedendo che là sotto non si decidevano a finirla con i festini di mezzanotte.

Marinette fece finta di non sentirlo, non volendo approfondire la questione con domande imbarazzanti.

Afferrò il reggiseno di pizzo dello stesso colore delle mutande e si sbrigò a mettersi i pantaloni del pigiama lunghi e la maglia a mezze maniche.
Sospirò.

<<Puoi girarti, Chat. Sono vestita>>

Se in un primo momento Adrien era andato a controllare come stesse la ragazza, adesso era convinto che dovesse essere lei a controllare le sue condizioni...d'altra parte tutto si aspettava, tranne di ricevere un'accoglienza così calorosa.

Si girò pregando che la ragazza non guardasse giù, e i suoi occhi si scontrarono con quelli di Marinette. Le sue guance erano rosse e non sembrava felice di vederlo.

<<Ehm...Scusa se sono entrato così, io...>>
<<Si può sapere cosa ci fai in camera mia a quest'ora della notte?>>
Chat Noir prese fiato per risponderle, poi dovette mordersi la lingua. Non poteva certo dirle che voleva vederla a tutti i costi dopo che lei era scappata via di corsa e lui non aveva fatto niente per rincorrerla...no, doveva trovare una scusa credibile.

<<E-Ecco era tanto che non ti vedevo e pensavo...sì, beh, ecco pensavo...>>
<<Chat?>>
Oh no...L'aveva scoperto. Aveva scoperto che era Adrien e che le aveva mentito per tutto quel tempo! Cosa avrebbe fatto, cosa...
<<Ci siamo visti la scorsa settimana e siamo stati tutta la notte insieme...se vuoi i dolci di mio padre, basta che tu me lo chieda, non irrompere così in camera mia a quest'ora!>>

Lui inghiottì a vuoto.
Si ricordava della loro scommessa:
<<Se riuscirò a batterti a Ultimate Mecha Strike III, la prossima volta che verrò, dovrai farmi avere una doppia razione di cornetti di tuo padre, Principessa, sono così deliziosi! Quasi quanto te>>

Tale ricordo gli causò un'ennesima pulsazione nelle parti basse. "Deliziosi quasi quanto te".

<<Okay, va bene...scusami, Mari, hai ragione, non avrei dovuto irrompere così in camera tua a quest'ora e interrompere il tuo bagno di bellezza>>
<<Stupido, stupido gattaccio!>>
A farla innervosire era stato il suo sorrisetto da prendere a schiaffi disegnato sulle labbra.

Cercò di colpirlo alla spalla, ma lui fu più agile e le afferrò il polso. Lei si dimenò e iniziò a fare pressione con le gambe, spingendo con la mano libera sul suo petto. Chat Noir resistette e riuscì a tenerla ferma, ma non appena lei avanzò di un passo, perse l'equilibrio e con un tonfo sordo, si ritrovarono a terra.

Lui sopra, lei sotto.
Erano completamente schiacciati l'uno dall'altro.

Marinette arrossì ancora di più non appena sentì qualcosa di gonfio e duro premere contro la sua intimità.
Quel contatto aveva fatto stappare lo champagne agli ormoni del ragazzo.

<<C-Chat...>>
Balbettò lei con poca voce.
Si guardarono dritti negli occhi velati di un leggero desiderio.

<<Shh, Mari>>
Le si avvicinò famelico e le scoccò un bacio sulla pelle nuda del collo. Lei per tutta risposta inclinò la testa indietro per potergli dare maggior accesso.

Sapeva che era sbagliato, lo sapevano entrambi, lei perché amava Adrien e lui perché amava Ladybug.

<<Chat...>>
Lui le lasciò una scia umida di baci che arrivava fino alla clavicola, e portò una mano guantata sotto la maglietta del pigiama.
Le carezzò il fianco e continuò con i baci fino a metà guancia.

Lei rabbrividì sotto quel contatto.

Si guardarono di nuovo.
<<Tu...tu vuoi?>>
Le chiese.
<<È s-sbagliato...>>
Mormorò lei con il fiato corto.
<<Lo so, è bello per questo>>

Le dette un altro bacio all'estremità delle labbra.

Marinette chiuse gli occhi.

<<Ma è sbagliato, concordo con te, Purr-incipessa>>

Angolo autrice:

Lo so, so di essere stata cattiva a lasciare così. Ma quanto è bella la Marichat!
A prestoo

Continue Reading

You'll Also Like

38.6K 2.1K 38
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...
1.1K 225 16
Giacomo Casanova. Per tutti il raffinato seduttore e libertino. Per me un semplice ragazzo che mi rubò il cuore. Questa è la nostra storia. Copertina...
281K 9.9K 73
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
191K 7.3K 69
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...