«ben svegliato eh.» lo derise jimin quando il moro sollevò il capo dal banco, portando la sua poca attenzione sull'uomo davanti a sè.
si guardò attorno e per l'ennesima volta per quella mattina si ritrovò a sbadigliare.
«ieri ho dormito poco.» mentì, anche se non del tutto. l'amico schiaffeggiò la sua spalla e jungkook si lamentò, portando una mano a massaggiarsi la parte appena colpita.
«dico sul serio, non ho chiuso occhio.» jimin guardò i suoi occhi, poi passò in rassegna il suo intero corpo e si soffermò sulla parte inferiore. «ci credo, basta vedere come camminavi stamattina.»
«si notava cosi tanto?» il biondo si alzò di scatto trascinando la sedia con sè e urlando. gli sguardi dei presenti furono tutti su loro due e jungkook si coprì il viso col quaderno, imbarazzato.
jimin al suo fianco giunse le mani e si inchinò, scusandosi con l'insegnante.
rosso in viso dalla vergogna tornò seduto al suo fianco e schiaffeggiò stavolta più forte la spalla del minore.
«l'avete davvero fatto?» chiese, anche se oramai la risposta gli sembrava più che plausibile. il moro annuì e jimin rischiò di strozzarsi con la sua stessa saliva.
«quando pensavi di dirmelo!?» parlò a voce alta e fu ripreso un ennesima volta dall'insegnante. si scusò ancora e spazientito, sbuffò guardandolo. «è colpa tua che non mi racconti mai nulla.» si giustificò e jungkook scosse il capo, ridendo sottovoce.
«aish min, sei troppo curioso. te ne avrei parlato meglio una volta usciti da qui.» l'amico curvò le labbra in un sorriso tutto denti. «preparati a raccontarmi tutto allora.»