taetanic
ti prego, rispondimi.
quattro giorni dopo e l'ennesimo messaggio da parte di taehyung, implorante nel voler sapere come stesse.
in realtá, neanche lui sapeva davvero come stava. quando chiudeva gli occhi poteva sentire ancora le dita del maggiore attorno al suo membro e si sentí inorridito al pensiero che si fosse lasciato andare cosi facilmente.
con un ragazzo poi.
«cazzo.» sospirò, fissando il soffitto sopra di sè. quel giorno aveva saltato anche le lezioni pur di non incrociare il suo sguardo in corridoio.
come avrebbe potuto mai guardarlo in viso senza provare vergogna?
«aish!» gridò frustrato, portandosi un cuscino premuto contro il viso. poi il telefono al suo fianco squillò.
guardò lo schermo ed il nome di jimin comparve su di esso. fu tentato dal non rispondere ma conoscendo l'amico, sarebbe corso in casa sua se non l'avesse fatto.
e lui non voleva vedere nessuno in quelle condizioni.
«mi hai lasciato solo! potevi almeno avvisarmi che non saresti venuto, avrei saltato la scuola con te.» il biondo parlò dall'altro capo del telefono, sbuffando rumorosamente.
«stavo poco bene.» mentí e si sentí male nel dover mentire al suo migliore amico. «domani tornerò, sta tranquillo.»
«ehi aspetta, che succede? non mi sembra tutto okay dalla voce.» purtroppo però, jimin lo conosceva fin troppo bene e sapeva che l'amico gli tenesse qualcosa nascosto.
«lascio la lezione prima cosi ne parliamo.» jungkook scosse il capo, ma si ricordò che non potesse vederlo cosí parlò.
«no min, voglio stare da solo.» il biondo però non cedette, anzi insistette ancora di più.
«ho detto che voglio stare da solo!» gli urlò contro all'ennesima insistenza e sentí l'amico zittirsi dall'altra parte dello schermo.
si sentí in colpa e sospirò, scusandosi sottovoce. «ci siamo baciati min.» rivelò infine.