il minore riprese coscienza per primo, portandosi una mano sul volto per coprirlo dai raggi solari. sbadigliò, poi si tirò su col capo.
quasi gli prese un colpo quando nel suo campo visivo scorse le labbra di taehyung cosi vicine alle sue. e quasi fu tentato dal baciarlo.
scosse il capo. era tremedamente affascinante, ma non aveva mai pensato ai ragazzi in quel modo. se fosse stato una ragazza jungkook se ne sarebbe preso una bella cotta, ne era sicuro.
era proprio il suo tipo, dalla pelle soffice e ambrata, alle ciglia lunghe e alle gote piene, cosi come le labbra costantamente rosse.
«finirai per consumarmi.» rise l'altro ad occhi socchiusi e jungkook schiaffeggiò il suo petto, tirandosi su col busto.
stirò le ossa indolenzite delle braccia e guardò il ragazzo ancora disteso al suo fianco.
«chi ti ha detto che potevi dormire sul letto.» sembrò quasi un rimprovero, ma taehyung continuò a ridere e aprí gli occhi, puntandoli sui suoi.
«preferivi che dormissi per terra al freddo? che cattivo che sei.» tirò fuori la lingua e jungkook roteò gli occhi per aria, trattenendo una risata.
«sei proprio un bambino.» poi gli fece cenno di alzarsi e di lavarsi per primo.
«あなたのもの.» lo fece ancora, parlò in giapponese e jungkook fu costretto a guardarlo con un cipiglio tutto confuso in viso.
«che hai detto?» sbuffò e si fece più vicino e insistente, ma taehyung sembrava volersi tenere quella piccola parola per sè.
si alzò e si diresse verso il bagno ma prima di aprire la porta, si voltò e pronunciò a bassa voce: «i want to be yours.»
quando sparí dentro il bagno, jungkook si morse il labbro inferiore, sorridendo.