taetanic
おはよう!
jungkook roteò gli occhi per aria, era la terza volta quella giornata che eliminava i suoi messaggi, ma nulla sembrava persuaderlo.
pensò che se non gli avesse più risposto ed avesse smesso di guardare il suo profilo, forse si sarebbe stancato e avrebbe lasciato andare.
«secondo me è un figo.» jimin al suo fianco non aiutava affatto, anzi spingeva l'amico a rispondergli, costantemente.
«facciamo così.» incrociò le gambe e si sistemò meglio sul letto, guardando in pieno viso jungkook. «facciamo una scommessa.»
gli occhi del moro parvero illuminarsi a quella frase, essendo un'amante delle sfide. annuì e lo guardò con attenzione.
«scrivigli e chiedigli una foto. se te la manderá, vincerò io e dovrai chiedergli di incontrarvi e di insegnarti il giapponese. se non lo farà, vincerai tu e potrai decidere di non rispondere più ai suoi messaggi.»
«sei impazzito? come posso chiedere ad uno sconosciuto di farmi da tutor.» sbuffò il moro.
«so che hai sempre voluto impararlo. dai kook, magari è la volta buona per farti nuovi amici, non credi?» jungkook ci pensò a lungo.
l'idea di giocare in quel modo non gli dispiaceva affatto, eppure era contrario nell'incontrare uno sconosciuto, soprattutto se non poteva neanche dialogarci.
«ci stai?» insistette il biondo, poi si alzò dal letto e girò per la stanza, ridendo sottovoce. «lo sapevo che eri un pappamolle.»
«accetto.»