N.B. Leggete lo Spazio autrice, per favore.
"Martha?!" esclamai sorpresa riconoscendo la mia amica.
Stesa a terra con le ginocchia al petto, c'era Martha, tremante e sconvolta. All'udire della mia voce alzò lo sguardo, scrutando me e poi il mio compagno di punizione, ricomponendosi.
Mi abbassai preoccupata e analizzandole il volto le chiesi:
"Che cosa è successo?! Qualcuno ti ha fatto del male? Qualcuno..."
La vidi scuotere la testa e asciugarsi le lacrime cercando di calmarsi.
"E allora cosa è successo? Dimmelo!" cercai di incalzarla e le spostai i capelli dal viso.
"Io... io non sapevo d-dove fossi, così ho chiesto a quella pazza di Lisa s-se sapeva dove eri andata, così stavo venendo a-a cercarti, m-ma poi sono scivolata e credo di essermi rotta il braccio. Mi fa malissimo" finalmente parlò con voce tremante, per poi ricominciare a piangere.
"Tranquilla, ok? Non è successo nulla. Ti portiamo subito in infermeria." dissi sollevata che non si trattasse di qualcosa di grave.
La aiutai ad alzarsi ma, proprio mentre stavamo per allontanarci, mi fermai immediatamente all'udire le parole di Draco:
"E invece no. Non possiamo muoverci, lo hai dimenticato? E poi ha solo un braccio fratturato, un colpo di bacchetta e passa tutto"
Si era appoggiato al muro e ci guardava con atteggiamento di sufficienza, spostandosi i capelli con la mano e spingendoli all'indietro.
Che pezzo di merda.
"Sei serio?! Non possiamo mica lasciarla così! Potrebbe essere qualcosa di più grave! Se non vuoi venire stai pure qui. Io la accompagno" cercai di contenere la voce.
"Dimentichi che è notte, quindi lei non dovrebbe essere in giro a quest'ora, e neanche noi. Inoltre io sono il vostro prefetto, e dovete ubbidirmi. Non lascerò che ci facciate perdere altri punti. Che si curi da sola!"
Ora lo strozzo
"Non possiamo lasciarla con un braccio rotto solo perché non vuoi far perdere altri punti a Serpeverde. La salute è di certo più importante di qualche stupido punto. Non ti rendi conto della gravità della situazione?!"
Avrei voluto prenderlo a schiaffi.
Stupido insopportabile menefreghista del cazzo.
Come avevo potuto anche solo pensare che ci fosse qualcosa di buono in quel ragazzo?
"Non la porteremo in infermeria, punto e basta. E adesso vattene nella Sala Comune e cerca di non farti vedere, chiaro, imbranata? Subito!" disse, spaventando Martha, che subito corse verso le scale in lacrime, senza darmi il tempo di fermarla.
Provai a seguirla ma venni bloccata dalla mano di Draco, che mi prese per un braccio e mi tirò lungo il corridoio verso l'Aula di trasfigurazione.
"Lasciami andare!" sbottai , piantando i talloni a terra e tirando il polso per cercare di fargli mollare la presa "Devo andare ad aiutarla. Non so che idea malata tu abbia di amicizia, ma è sicuramente sbagliata. Cristo ti ho detto di lasciarmi, chiaro?!" tirai ancora una volta fin quando non mi lasciò andare e barcollai un po' all'indietro per il suo gesto improvviso
"Non mi interessa se sei un prefetto, un professore o il Ministro della Magia in persona. Io me ne vado. Finisci pure da solo." conclusi infine.
Girai i tacchi e mi allontanai verso le scale aumentando il passo, senza girarmi a guardarlo. Quel ragazzo aveva bisogno di essere ridimensionato, non mi sarei lasciata mettere i piedi in testa, anche se questo significava non sapere niente di Abbie. Avrei combattuto il fuoco con il fuoco, fino alla fine.
***
Erano passate ormai due settimane dalla punizione con Draco e da allora non ci eravamo rivisti tanto spesso. Ero terribilmente arrabbiata per il suo comportamento, ma alla fine ero riuscita a convincere Martha ad andare in infermeria per farsi dare un'occhiata, nonostante fosse terribilmente spaventata da qualsiasi cosa avrebbe potuto farle Draco.
Non lo avevo visto molto spesso dopo la nostra punizione, ma, in compenso, tutta la scuola era ormai venuta a conoscenza della mia serata con il principe degli antipatici, e di come fossimo stati chiusi insieme da soli in una stanza di notte, tanto che, ogni volta che la incrociavo, guadagnavo sguardi infiammati di gelosia da parte di Pansy Parkinson.
Qualcosa dall'alto mi cadde nel piatto, fortunatamente vuoto, facendomi sobbalzare leggermente dalla sorpresa: era una lettera.
"Ehy ehy ehy, la nostra cara Jane ha appena ricevuto una lettera! E di chi è? Un ammiratore segreto, forse?" disse con tono allusivo Kylie guardando la lettera che avevo tra le mani.
"Sono solo i miei genitori, placati." mentii.
Non c'era bisogno che lo sapessero, l'avrei letta più tardi, quando avrei trovato un attimo di solitudine.
"Nella lettera di risposta non dimenticare di menzionare il tuo ultimo voto in pozioni, mi raccomando, piccola alchimista" continuò Kylie facendo l'occhiolino.
"Già! Io non ho mai preso un Eccezionale in nessuna materia, nemmeno Babbanologia." La sostenne Alexa.
"Prima di tutto, era una pozione che avevo già fatto a Durmstrang. Secondo, non sono una piccola alchimista, al massimo piccola pozionista" dissi mettendo la lettera nella tasca del mantello.
"Pozionista, alchimista, sono la stessa cosa alla fine" mormorò Kylie, alzando gli occhi al cielo.
"No invece. L'alchimista è una persona che usa l'alchimia. L'alchimia è un'antica pratica protoscientifica che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, arte, semiotica, metallurgia, medicina, misticismo e religione. Mentre un pozionista si limita al campo delle pozioni." aggiunsi, correggendola.
"Bla bla bla, non mi interessa. Comunque domani è sabato finalmente. Questa scuola mi distrugge" disse Kylie portandosi una mano alla fronte con fare teatrale. "Un'ora di pozione e finalmente libere!"
Scoppiammo a ridere e poi tornammo a concentrarci sul nostro pranzo.
***
"Bene per oggi è tutto ragazzi. Potete andare, alla prossima settimana." disse il professor Lumacorno a fine lezione.
Posai tutto nella cartella, me la misi in spalla e mi diressi verso le mie amiche, già fuori dall'aula.
"Signorina Smith... mi scusi. Vorrei domandarle una cosa, se ha un secondo da dedicarmi" disse il professore, guadagnandosi la mia attenzione
Cosa ho combinato sta volta?
"Certo, professore" risposi in fretta cercando di stare calma. D'altronde, non avevo fatto niente di male, non avevo nulla di cui preoccuparmi.
"Domani sera organizzerò una festicciola nel mio ufficio, per pochi intimi. Che ne direbbe di partecipare? Ne sarei molto felice" aggiunse Lumacorno con un sorriso sulle labbra, facendomi tirare un sospiro di sollievo.
"Si, mi piacerebbe molto venire" risposi ricambiando il sorriso e tornando a respirare regolarmente.
"Bene, molto bene. Allora ci vediamo domani. Ah e se le va porti pure un amico, così avrà un cavaliere per la serata."
"Va bene, grazie mille. Arrivederci" salutai per poi uscire dall'aula
Wo. Wo. Wo. Avevo appena ricevuto un invito ad uno dei famosi party esclusivi del gruppetto di eletti di Horace Lumacorno, o lo avevo solo immaginato? E lo avevo ottenuto senza neanche impegnarmici! Ok, mi ero impegnata nello studio, ma non lo avevo fatto certo per entrare a far parte del 'Lumaclub', o qualsiasi fosse il suo nome. Se da un lato mi sentivo fiera di me stessa, dall'altro sentivo l'ansia salire: cosa avrei dovuto mettere, come avrei dovuto pettinarmi, ma soprattutto, chi avrei dovuto portare? Avrei fatto una brutta figura presentandomi da sola?
"Perché ci hai messo tanto? Pensavamo ti fossi persa." disse Martha una volta che le ebbi raggiunte.
"Lumacorno mi ha trattenuta."
"E perché? Cos'hai combinato stavolta? Un'altra bomba?" disse Kylie alzando gli occhi al cielo.
"No. Sono solo stata invitata ad una festa nell'ufficio di Lumacorno." risposi con finto tono noncurante, aumentando il passo perché non vedessero il sorrisetto che mi era spuntato.
"Cosa?" gridarono all'unisono, guadagnandosi occhiatacce da tutte le altre persone in corridoio.
"Ebbene sì, mie care. Avete davanti a voi un nuovissimo acquisto del Lumaclub" dissi, gettandomi i capelli all'indietro con fare snob.
"Che onore! Spero che continuerai lo stesso a parlare con noi poveri comuni mortale." aggiunse Kylie assecondandomi.
"Ci penserò... Scherzi a parte ho un grosso problema"
"Ovvero?" chiese Alexa affiancandomi.
"Diciamo che in teoria dovrei portare qualcuno, ma non ho nessuno con cui andare." confessai un po' imbarazzata
"Che ne dici del tuo amico Zabini?" disse Alexa, guadagnandosi uno sguardo infiammato da Martha. "Stavo solo scherzando, M. Rilassati" si affrettò ad aggiungere.
"Sono seria, ragazze. Non voglio finire ad essere la sola a non avere un accompagnatore, ed ho bisogno di trovarlo entro oggi.
"Io avrei un'idea a dire la verità. Ma vediamo...cosa ci guadagno se ti do una mano?" continuò Alexa, stuzzicando la mia curiosità.
"Quello che vuoi, giuro." dissi mettendomi una mano sul petto per enfatizzare.
"Mi farai il saggio per Difesa Contro le Arti Oscure?" aggiunse, sbattendo gli occhi e tenendo le mani unite, a mo' di preghiera.
Approfittatrice.
"E va bene, ma ora dimmi"
"Guarda un po' chi c'è lì.."
Seguii con lo sguardo il punto che aveva appena indicato con il dito, puntato verso un gruppetto di ragazzi.
"Harry! Come ho fatto a non pensarci prima?! Lui è anche nel Lumaclub da un po' di tempo ormai. Grazie grazie grazie. Andrò a chiederglielo subito." abbracciai Alexa, sinceramente grata, e andai verso il ragazzo.
Aspetta, Jane.
E se mi avesse rifiutato?
E se qualcuno lo avesse già invitato?
Scacciai via quei pensieri e continuai a camminare, facendo respiri profondi.
"Hey Harry! Come ti va? Tutto bene" esordii con qualche convenevole
"Ciao Jane. Da quanto tempo! Potrebbe andare meglio, a te invece?" disse lanciando uno sguardo a Ron, poco lontano da lì, in compagnia di una ragazza che non avevo mai visto.
Che fosse la sua ragazza?
"Anche a me. Senti... in realtà ti ho visto e... ho, be'... ho pensato di chiederti una cosa." dissi un po' titubante.
Calma.
Nonostante ormai avessimo chiarito la nostra situazione e fossimo diventati buoni amici, era ancora difficile per me riuscire ad essere totalmente rilassata.
"Dimmi pure."
Piano, Jane. A piccoli passi.
"Ti va di venire alla festa di Lumacorno con me?"
Fanculo.
"COME AMICI!"
Cosa sta facendo Jane?!
"Intendo... si sai... non so se hai saputo, ma Lumacorno ha organizzato una festa per domani e mi ha invitato, dicendomi di portare qualcuno, così ho pensato a te... ecco" mi affrettai ad aggiungere, come per giustificarmi.
Di' di sì, di' di sì, ti prego, di' di sì.
"Certo che sì! Sei-la-mia-salvezza. Come ho fatto a non pensarci prima. Fortuna che la più intelligente dei due sei tu." rispose con un sorriso, facendo sparire tutte le mie preoccupazioni.
"Bene e... grazie..?"
"Ci vediamo fuori dalla Sala Comune di Serpeverde alle 19, va bene per te?"
"Va benissimo. Senti ora è meglio che io torni dalle mie amiche. Ci vediamo domani" dissi per poi salutarlo e riunirmi alle mie compagne.
Ottimo, un problema in meno.
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Spazio autrice
Ehyyyy belle/i.
Innanzitutto scusate, ancora una volta non ho mantenuto la mia promessa, ma questa scuola mi distrugge.
Comunque, ci tengo a comunicarvi che i prossimi aggiornamenti ci saranno 1 volta a settimana, di giovedì o di venerdì. Chiaramente, se mi sarà possibile scrivere più spesso, lo farò sicuramente.
Capitolo lunghetto, anche se di passaggio. Nel prossimo, invece, preparatevi a scoprire qualcosa di mooooolto importante, quindi estote parati.
P.S. Vi ricordo di lasciare una stellina e un commento per farmi sapere che state apprezzando. Grazie❤️