La strada di ritorno fu più breve rispetto a quella di andata, il ragazzo, aggrappato non più al braccio ma al mantello del re, gli camminava dietro e Yoongi non seppe dire se fosse più spaventato o confuso.
Una guardia li scortava in silenzio mentre le altre due erano dietro di loro, per protezione.
Di certo non era nell'intento del sovrano quello di andare al mercato e ritornare al palazzo con un nuovo membro da aggiungere alla sua servitù.
Di rientro, fu subito accolto da due servi che gli sfilarono il mantello, costringendo così al ragazzo di lasciarlo andare, ma Yoongi fu veloce a girarsi verso di lui prima che si rivolgesse ai suoi servitori che lo guardavano confusi.
"Qual è il tuo nome?"
Jimin si girò di scatto verso la voce profonda ed estremamente rilassante del re, guardando il suo volto ma non riuscendo a tenere il contatto visivo con i suoi occhi.
Era un servo, e Yoongi un re, e per quanto Jimin avrebbe voluto guardarlo negli occhi, non poteva permetterselo.
"I-io...sono Jimin, mio signore" disse con voce flebile, chinando il capo in segno di rispetto.
Le sue mani erano intrecciate e si muovevano nervosamente, era terrorizzato; e se fosse scappato da un padrone terribile per trovarne uno peggiore?
Aveva paura, si era scontrato con il re, e non delicatamente, era certo che avrebbe fatto una terribile fine, ed il solo pensiero lo fece iniziare a tremare.
Yoongi lo scrutò, chinando il capo di lato, quasi insicuro di ciò che stava vedendo.
Jimin aveva un fisico non del tutto gracile, ma Yoongi riuscì a vedere quanto fosse debole e terrorizzato.
"Va bene, Jimin" iniziò calmo "adesso Yorin e Mia ti aiuteranno a fare un bagno caldo, poi mangerai qualcosa"
Si girò verso le due serve in questione e le due, chinando il capo, affiancarono Jimin per guidarlo verso le terme.
"Cosa..eh?" Fece lui in uno stato di confusione.
Un bagno caldo? Lui?
Aiutato da qualcuno?
No, impossibile.
Eppure non fece in tempo a ribattere che due ragazze, forse poco più piccole di lui, lo presero per le braccia e lo accompagnarono lungo il corridoio di quel palazzo, arrivando in pochi istanti in una grande stanza con al centro una pozza interrata ricoperta di marmo.
Essa era già riempita di acqua bollente, dalla quale superficie saliva il vapore.
Probabilmente doveva essere utilizzata da qualcun altro prima che arrivasse Jimin così improvvisamente.
Si guardò intorno, stupendosi della magnificenza di quel bagno, e solo allora si accorse che le due lo stavano spogliando della sua semplice veste bianca e bagnata.
"Cosa state..." fece nel panico, ma una delle due sorrise gentilmente.
"Non preoccuparti, cerca solo di rilassarti, hai bisogno di stare al caldo" disse guidandolo all'entrata della vasca.
Allora Jimin annuì, quasi ipnotizzato dall'acqua, probabilmente non aveva mai fatto il bagno in acque così calde e piacevoli.
E quando il suo corpo ne fu sommerso, non trattenne un sospiro di piacere a quella sensazione.
Nel mentre Yoongi era ancora piacevolmente sorpreso da quel nuovo incontro, dato che Jimin era di una bellezza meravigliosa.
Rimase qualche secondo in piedi ancora nella sala d'ingresso del palazzo, per la prima volta indeciso su dove andare o cosa fare.
Non voleva mettere in soggezione il nuovo arrivato, ma se il suo viso era davvero come Yoongi ricordava, anche avendolo osservato per pochi minuti, era davvero memorabile.
Passarono alcuni secondi e ancora non poteva non pensarci.
Il fanciullo più bello dell'intera Frigia, si disse camminando verso le terme.
Il fanciullo più bello dell'intera Grecia.
Ripetè guardando la figura di Jimin.
Aveva appena attraversato l'entrata della sala dedicata alle vasche, pochi minuti e già non ne poteva più di stare lontano da lui, Jimin al centro di una vasca che si faceva insaponare e sciacquare dalle due serve.
Yoongi credette di essere stato stregato, per aver lasciato che i suoi occhi restassero troppo tempo a fissare il collo sottile e le spalle morbide del ragazzo da lontano.
Si stava rilassando sotto il tocco delicato delle due serve, era chiaro agli occhi di Yoongi.
Jimin non aveva mai avuto l'occasione di farlo, non aveva mai avuto la possibilità di chiudere gli occhi e godere dell'acqua calda che bagnava il suo corpo.
Era stato abituato sin da piccolo a lavarsi con l'acqua gelida, anche durante l'inverno, ed ora era lui a venir lavato da due gentili serve.
Chiuse gli occhi ed appoggiò la testa al bordo della vasca, lasciandosi andare completamente, fregandosene di ogni cosa.
Ma Yoongi aveva ormai deciso di avvicinarsi, e i pensieri di Jimin vennero interrotti da uno schiarimento di voce.
"Non sembri di queste parti"
Yoongi non era solito peccare di superbia, ma mai come in quel momento aveva desiderato di avere un minimo dell'intelligenza di Atena.
Era ovvio che il servo non fosse di quelle parti, o di sicuro non sarebbe scappato così agilmente, nel mercato della stessa città.
Aveva semplicemente dato aria alla bocca, dicendo la prima cosa che gli venisse in mente dato che era rimasto troppo affascinato da quella visione.
Il corpo di Jimin faceva invidia alle sculture più precise degli artisti più bravi di tutta la Grecia, la sua pelle liscia e dalla sembianza bronzea, l'acqua che si sposava con le curve del suo corpo.
Non riusciva a vedere chiaramente dal petto in giù, ma quest'ultimo era arrossato per il calore dell'acqua così come il suo collo e le sue gote e poteva dire con fermezza che le sue erano le gambe più belle che avesse mai visto, anche se non le vide davvero.
Jimin era esteticamente perfetto, era un vero peccato che fosse uno schiavo e non un cittadino libero.
Yoongi lo guardava estasiato, cercando però di non darlo troppo a vedere, mentre aspettava una sua risposta, le mani congiunte dietro la schiena.
Jimin sussultò all'udire quella voce bassa, e subito aprì gli occhi.
Sentì le proprie guance accaldarsi più del dovuto percependo gli occhi del re osservarlo con attenzione, studiando ogni minimo dettaglio del suo corpo.
Si sentì impotente ed in imbarazzo, uno schiavo nudo di fronte al re della Frigia, quasi ebbe la tentazione di scappare via per non mancargli di rispetto.
Eppure non lo fece.
Bensì si sollevò leggermente ed alzò titubante lo sguardo su di lui.
"No io...vengo dalla campagna, da una villa di un potente aristocratico che ha deciso di ritirarsi, mio Re" rispose schiarendosi la voce.
"Cosa ti ha spinto a scappare, Jimin?" Yoongi iniziava a non sopportare la sua nudità, quella scena stava innescando qualcosa in lui "Non avevi paura che ti potessero catturare?"
Invece no, dopo qualche secondo l'unica sua voglia era quella di vederlo spoglio, in tutta la sua perfezione.
Jimin era certamente un servo dalle buone maniere da quello che aveva potuto vedere, ma non collaborava molto.
"Puoi guardarmi, non ti mangio mica" riuscì a mormorare con tenerezza, cercando di far alzare il suo volto meraviglioso e far scontrare i loro sguardi.
A quelle parole Jimin alzò la testa, e finalmente lo guardò negli occhi; due occhi neri come la pece, così profondi, dallo sguardo così intenso che a stento riuscì a sostenerlo.
"Ero...ero stanco, stanco di essere trattato così male, ogni giorno ed ogni notte mi faceva soffrire in mille modi diversi, non riuscivo più neanche a dormire, non mangiavo, venivo picchiato, mi faceva suo contro la mia volontà, mi prendeva a calci quando facevo qualcosa che non andava e..." si interruppe, abbassando lo sguardo sull'acqua bollente. "Mi dispiace, mi dispiace io...non avrei dovuto dirlo, è per questo che sono uno schiavo, non so neanche perché mi sto lamentando, vi prego di perdonarmi"
Strinse gli occhi e portò il labbro inferiore tra i denti, maledicendosi.
Yoongi ascoltò con attenzione le sue parole, consapevole di come venissero trattati gli schiavi nelle case dei grandi signori.
"Mio caro sappi che qui, al palazzo, nessuno più potrà farti del male." Cercò di tranquillizzarlo, aggirando a passi lenti la vasca. "Nessuno ti toccherà senza il tuo volere. Sei al sicuro"
Jimin deglutì e seguì con lo sguardo i lenti passi del re che si stava avvicinando a lui.
"I-io..." fece, cominciando ad agitarsi a causa della vicinanza più che prossima del re. "Lo spero, mio re"
Il cuore iniziò a battere più velocemente contro la sua cassa toracica e Jimin si chiese perché.
E probabilmente il sovrano si accorse di quanto fosse agitato il ragazzo, notando come nonostante Yorin e Mia continuassero a lavarlo, Jimin si era irrigidito.
Fermò i suoi passi, preferendo non metterlo ancora di più in soggezione e si rivolse ad una delle due serve.
"Prima del calar del sole vorrei fare un bagno" le guardò con attenzione e queste due annuirono.
"Sarà fatto, mio signore" inchinarono il capo per poi riprendere da dove avevano finito, bagnando con una ciotola i capelli di Jimin e massaggiandogli successivamente la cute.
Yoongi lo guardò intensamente per altri due secondi, poi ritornò sui suoi passi e finendo di aggirare la vasca, passando alle spalle di Jimin, uscì dalla sala.
Jimin tirò un sospiro di sollievo, non avrebbe retto ancora più a lungo sotto lo sguardo penetrante di Yoongi.
Però doveva ammetterlo, in cuor suo sapeva di aver sperato, anche se solo per un istante, che il bagno che il re desiderava fare, lo facesse con lui.
E Buh, abbiamo droppato anche questo capitolo akxmakndow DITECI COSA NE PENSATE FINO AD ORA, speriamo vi stia piacendo perché ci stiamo impegnando molto a rendere questa storia perfetta, e a noi piace davvero tanto!
Love xx
imjungshoo_k e Clau ♡