The Marriage Pact || Changlix...

By sstarrybin

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[«Aspetta, facciamo un patto. Se quando avremo entrambi ventisette anni, non ci saremo ancora innamorati, ci... More

Note e permessi.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27
Capitolo 29
Capitolo 30.

Capitolo 28.

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By sstarrybin

[Ho suggerito tre canzoni che secondo me sono particolarmente adatte all'atmosfera del capitolo e che ho personalmente ascoltato durante la traduzione (fanno tutte parte della colonna sonora di While You Were Sleeping). Se potete, ascoltatele mentre leggete. Il capitolo è un po' più lungo rispetto al solito e mi scuso in anticipo per le interruzioni mie che troverete. Buona lettura, tenete i fazzoletti a portata di mano.]


[Playlist: "When a long night comes" di Eddy Kim]

Felix fece del suo meglio per crederci, davvero. Ma più i giorni passavano e Changbin non mostrava alcun segno di miglioramento, più la sua speranza cadeva in frantumi – solo piccoli pezzetti, prima che le crepe aumentarono e la speranza non cominciò a morire del tutto.

Restava seduto al suo fianco ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, lasciandolo solo per andare in bagno. Era persino riuscito a convincere le infermiere a permettergli di dormire sul divanetto accanto al letto.

Spesso qualcuno veniva a trovare Changbin, regalandogli fiori e auguri di buona guarigione. Una volta si erano presentati anche Seungmin e Jisung, insieme a Minho e al gruppetto delle vacanze.

Changbin era felice di sapere che i suoi nuovi amici tenevano a lui abbastanza da presentarsi in ospedale e quella era stata una bella giornata. Non aveva avuto particolari problemi di salute ed era di buon umore. Le cose stavano finalmente andando per il verso giusto.

Una notte, però, Felix era stato svegliato dalla voce di Changbin che sussurrava il suo nome. Gli aveva detto di sentirsi accaldato e, quando Felix aveva appoggiato una mano sulla sua fronte, gli era quasi sembrato di toccare un bollitore.

«Sei bollente» aveva detto. Changbin aveva sbuffato e chiuso gli occhi. Raggiungendo velocemente il comodino dove erano appoggiate le medicine, Felix estrasse due pastiglie per la febbre dal barattolino. Dopo averle ingoiate con un goccio d'acqua, Changbin gli assicurò che sarebbe stato bene e si scusò per averlo svegliato, costringendolo poi a tornare a dormire.

Changbin ignorò la confusione di Felix e gli vietò di chiamare le infermiere e disturbarle per una sciocchezza del genere. Felix sosteneva che aiutarlo era il loro lavoro e che voleva soltanto essere sicuro che non fosse niente di cui preoccuparsi, ma Changbin continuava ad insistere affermando che sentiva già la febbre diminuire, quindi Felix lo accontentò.

Solo qualche minuto più tardi, Felix fu svegliato dal suo stato di dormiveglia dai lamenti del più grande.

«Felix, il petto...fa male. Non riesco...a r-respirare» disse, ansimando.

E Felix premette il bottone dell'emergenza più velocemente di quanto avesse mai fatto qualsiasi cosa. Due infermiere arrivarono nel giro di qualche secondo per occuparsi del ragazzo che annaspava in cerca di aria, mentre Felix guardava affianco a lui, sentendosi mancare il fiato.

Avrebbe davvero voluto stringergli la mano o nascondere la testa nell'incavo del suo collo e poof, scoprire che tutto sarebbe tornato immediatamente normale. Ma non fu così, perché una delle infermiere lo cacciò dalla stanza e andò a cercare altro aiuto.

Felix cominciò a fare avanti e indietro per il corridoio vuoto dell'ospedale, aspettando che qualcuno uscisse dalla camera di Changbin con il sorriso in volto per dirgli che sarebbe stato bene.

Dopo un'ora, non c'erano ancora buone notizie. O forse erano passati solo pochi minuti. Felix non ne era sicuro. Sapeva solo che altri medici e infermieri erano entrati nella stanza con alcuni strani aggeggi, ma nessuno di loro era ancora uscito.

Quando sentì qualcuno chiamare il suo nome, fu sorpreso nel vedere Hyunjin, Seungmin e Jisung in piedi dietro di lui, con l'aspetto trasandato di chi è appena uscito dal letto, capelli scompigliati e vestiti presi alla rinfusa dall'armadio. Forse perché si erano veramente appena svegliati. In quel momento, Felix notò che un orologio appeso alla parete segnava le 2.31 del mattino.

«Abbiamo fatto il più in fretta possibile dopo aver ricevuto il tuo messaggio» sospirò Hyunjin, il suo stato mentale tanto incasinato quanto i suoi capelli. Felix non ricordava di aver mandato messaggi a qualcuno, probabilmente perché si trovava nella terribile condizione di non sapere se avrebbe perso il ragazzo che amava di più al mondo.

I tre si sedettero al suo fianco, senza dire una parola ed evidentemente angosciati. Non servivano parole per capire quanto fossero terrorizzati. Non servivano parole per capire che c'era un'altissima possibilità che Changbin non sopravvivesse quella notte. [nda. Scusate lo so che in quanto traduttrice dovrei essere imparziale ma sono le 21.12, sto traducendo questo capitolo dopo il 27, ascoltando questa canzone straziante, e il mio stato mentale è pressappoco quello di felix e hyunjin messi insieme quindi ho bisogno di sclerare aaaaaaaaah, changbinnie TTTT].

Quando Hyunjin gli aveva spiegato i sintomi della malattia del più grande, lo aveva avvertito di prestare particolare attenzione ai casi di infiammazione polmonare acuta. Febbre, difficoltà a respirare e dolori al petto. Felix si prese a pugni mentalmente per essersi dimenticato che anche la febbre era uno dei sintomi.

Gli era successo anche quella volta sul tetto, ma Hyunjin era riuscito ad aiutarlo in tempo, riuscendo così a salvarlo. Il ragazzo aveva però specificato che se fosse successo di nuovo, le possibilità di sopravvivenza sarebbero state molto basse, perché la salute di Changbin era fortemente minata.

Così Felix non potè fare a meno di incolparsi. Forse, se avesse chiesto aiuto non appena Changbin aveva cominciato a lamentarsi a causa della febbre, ora le possibilità che sopravvivesse sarebbero state molto più alte e lui non sarebbe stato lì divorato dalla preoccupazione.

Ma non lo aveva fatto e non poteva tornare indietro nel tempo. Poteva solo aspettare, senza fare nulla, con i pensieri che gli turbinavano in testa e la paura che gli causava terremoti nello stomaco.

[Playlist: "I love you boy" di Suzy]

«Siete parenti di Seo Changbin?» Felix saltò dalla sedia quando vide un dottore uscire dalla stanza, lo sguardo fisso sulla cartellina che teneva in mano.

«Sì» mentì Hyunjin, consapevole che altrimenti il medico gli avrebbe rifilato qualche cavolata come il fatto che soltanto i parenti di sangue del paziente potevano vederlo e conoscerne le condizioni.

Annuì e poi cominciò a spiegare. «Siamo riusciti a stabilizzarlo, ma c'è il 99 percento di possibilità che questa complicazione si ripresenti, dal momento che ha un'infiammazione polmonare moderatamente grave.»

Felix stava per chiedergli di ripetere poiché non era sicuro di aver sentito bene, dal momento che moderatamente e grave non sono due parole che normalmente possono stare vicine nella stessa frase. Ma quando Hyunjin fece un passo avanti per guardare il medico negli occhi, si zittì.

«Infiammazione polmonare? Quando lo avete ammesso qui, avete detto che erano vasi sanguigni ostruiti!» Hyunjin stava urlando, mentre con le dita colpiva la cartellina di plastica che il dottore stringeva al petto. Felix non lo aveva mai visto così arrabbiato. In quel momento pensò che non avrebbe mai più voluto incontrare quella versione di Hyunjin.

Il dottore si schiarì la voce e fece un passo indietro. «Mi dispiace signore, ma abbiamo scoperto che l'infezione alla milza si è estesa anche ai polmoni del paziente.»

«E non siete riusciti a capirlo prima? A cosa cazzo servono i controlli giornalieri allora?»

Le voci avevano preso a suonargli confuse e attutite, come se avesse avuto la testa immersa nell'acqua. Non stava più prestando alcuna attenzione a Hyunjin, che continuava ad attaccare il medico per i loro metodi di merda. Stava semplicemente cercando di tenere insieme tutti i suoi pezzi e di non sfracellarsi al suolo.

Perché preoccuparsi di quello che si sarebbe potuto prevenire, ma che ora non aveva più importanza? Contava solo che Changbin stesse bene. Che i dottori potessero curarlo. Che Felix potesse vedere di nuovo il suo sorriso e tornare a baciare quella stupida faccia che si ritrovava.

Un'infermiera si avvicinò a loro e il medico con il quale Hyunjin stava litigando se ne andò. «Potete far visita al paziente ora» annunciò con tono gentile. «Potrebbe essere ancora un po' rintontito a causa degli antidolorifici, ma sta bene.»

Facendosi spazio a gomitate tra gli altri, Felix entrò per primo nella stanza. Sussultò non appena vide il fidanzato collegato ad un elettrocardiografo [nda. Sono le macchinette che controllano il battito cardiaco], con una maschera d'ossigeno a coprirgli il naso e la bocca, gli occhi serrati per il dolore e il petto che si alzava a fatica ad ogni respiro.

Changbin aprì immediatamente gli occhi e un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra. «Hei.» Quella sola parola fece ruotare su stesso l'intero mondo di Felix.

Dopo aver corso verso di lui, per quanto possibile, frenato dai tubi e dalla paura di fargli del male, Felix avvolse Changbin in un abbraccio.

«Ho avuto così tanta paura» sussurrò.

Changbin voltò leggermente la testa e «Anche io» gli sussurrò nell'orecchio.

Felix non si staccò da lui nemmeno per un istante, nemmeno quando Hyunjin, Seungmin e Jisung lo raggiunsero per fare due chiacchiere.

«Posso parlare un attimo da solo con Hyunjin?» chiese Changbin, lanciando un'occhiata a Seungmin e Jisung, ma senza spostare poi lo sguardo sul fidanzato. Non sapeva perché e probabilmente non aveva alcun significato, ma Felix sentì un peso nello stomaco.

«Certo». Felix si costrinse a lasciar andare la mano del fidanzato e, quando chiuse la porta dietro di sé, cercò di origliare, senza però riuscire a sentire alcunché. Perché stavano sussurrando? Changbin gli stava nascondendo di nuovo qualcosa?

Quando Hyunjin uscì dalla stanza la sua espressione era illeggibile e si limitò a dire che Changbin voleva parlare da solo con Felix, ora.

«Prima di tutto, sappi che qualsiasi cosa i dottori dicano sono stronzate perché lo so che morirò, me lo sento» fu la prima cosa che Changbin disse non appena Felix chiuse la porta della sua camera di ospedale.

«Non essere stupido. Dio, sei così dannatamente pessimista» borbottò Felix. «Tu vivrai, okay? E poi...poi, quando starai meglio, ci sposeremo e adotteremo un gatto e dei bambini, un giorno, e li vedremo crescere e diplomarsi...»

Changbin interruppe il flusso di parole del più piccolo. «Sta' zitto per un secondo e vieni qui.» Felix obbedì, avvicinandosi al letto.

«Ogni volta che respiro, è come se una parte della mia anima mi stesse lasciando. È il mio corpo, sono sicuro di saper riconoscere la sensazione "è giunta la mia ora". Cavolo, la scorsa notte ho sognato una figura immersa nella luce che stendeva le braccia verso di me per guidarmi e io ero tipo Dio, se sei tu, allora vattene perché ci sono ancora tante cose che voglio dire al mio fidanzato, ai miei amici e alla mia famiglia prima di andarmene

[Nda. Scusate, scusate di nuovo, ma sto ascoltando "I love you boy" di Suzy mentre traduco e sono un mare di lacrime senza fine e niente, avevo bisogno di una pausa dalla traduzione quindi ho messo questo inserto inutile. Scusate ancora per l'interruzione della lettura, ma penso faccia bene anche a voi per recuperare fiato. Ora continuiamo, fate un respiro profondo.]

Felix non riuscì a trattenere una leggera risata a quelle parole e scosse la testa, mentre le lacrime gli rotolavano sulle guance. Sembrava che in quegli ultimi giorni non avesse fatto altro che piangere. Non si capacitava di come le sue vie lacrimali non si fossero ancora ostruite.

«Allora, cosa sono queste cose che vorresti dirmi?» chiese, lo sguardo fisso nelle iridi scure del suo fidanzato.

Changbin ricambiò lo sguardo, senza battere ciglia. «Sono più una persona da cani che da gatti. Quel giorno, quando mi dissi che ami i gatti e io ti risposi che piacciono anche a me, ti ho detto una bugia, ma ne è valsa completamente la pena nel vedere il tuo sorriso così eccitato.»

Felix sbattè le palpebre, non riuscendo a capire cosa Changbin volesse dire. «Okay, non mi aspettavo proprio questo, onestamente.» Quando Changbin sorrise, Felix lo colpì leggermente. «Sii serio ora, non scherzare. Cosa vuoi dirmi?»

«Te lo dirò dopo che tu mi avrai detto qualcosa.» Felix sollevò le sopracciglia, confuso. «Sai che non sono bravo a parlare dei miei sentimenti quindi aiutami iniziando tu e dandomi un po' di supporto morale.»

Sospirando, Felix lo assecondò. «Okay, va bene. Volevo farti la proposta sul tetto, al tuo compleanno, ma improvvisamente sei stato così male e non ho più potuto farlo.»

«Oh» disse Changbin. «Proposta nel senso di matrimonio? Nel senso di mariti?»

«Certo, stupido, che altro.»

«Beh, n-non lo so...volevo solo essere sicuro» balbettò Changbin. «Posso dirti una cosa?»

[Playlist: "It's you" di Henry]

Felix annuì. «Anche se non fossi stato male quella sera e tu mi avessi fatto la proposta, ti avrei risposto di no.»

La gola di Felix si fece secca e aveva paura di chiedergli il perché, ma non fu necessario poichè Changbin riprese subito a parlare. «Non perché non ti amo e non voglio trascorrere il resto della mia vita con te. È ovvio che lo voglio. Così disperatamente tanto che non te lo immagini neanche. Ma non voglio che sprechi la tua bellissima e lunghissima vita al fianco della mia, che è limitata. Non ti voglio opprimere, perché tu, Felix, ti meriti molto più di questo.»

«Okay, Seo Changbin, se pensi davvero quello che hai appena detto allora sei più scemo di quando credessi. Perché se mi offrissi un milione di vite, io sceglierei sempre e comunque te in ogni singola vita. Anche se potessi passare un solo giorno con te, la mia scelta saresti comunque tu. Sempre e per sempre.»

Prima che Changbin potesse anche solo aprire bocca, Felix si inginocchiò.

«Sono irrimediabilmente e completamente innamorato di te. Dal primo giorno che l'ho capito, quando dopo averti baciato la prima cosa che mi hai chiesto era se avessi del burro di cacao alla ciliegia – al che io pensai "wow, uno che chiede a una persona che ha appena baciato del suo burro di cacao è proprio un idiota, ma voglio che questo idiota sia mio per sempre" – a questo esatto momento, anche sei sdraiato su un letto d'ospedale con i capelli sporchi e con una vestaglia per niente attraente. Non ho mai smesso di amarti per un secondo, anche se la mia mente cercava continuamente di convincermi del contrario e anche se sono uscito con un'altra persona per cercare di dimenticarmi di te. Ti ho amato da allora ad adesso. E so che lo hai fatto anche tu.»

A quel punto Felix si tolse un anello d'argento dall'indice e gli mostrò l'incisione. «Riconosci la data? È il giorno in cui sei partito per il Giappone e mi hai spezzato il cuore. Il giorno in cui abbiamo fatto quel patto di matrimonio. Significa che non importa quali prove la vita ci costringe ad affrontare, mentre cerca di separarci, noi torneremo sempre insieme, perché niente può tenermi lontano da te. Ti amo con tutto il mio cuore, quindi vorresti sposarmi, Seo Changbin?»

Changbin era silenzioso e Felix stava cominciando a percepire l'ansia farsi sempre più spazio. Ma poi Changbin sussurrò «Sì» e a Felix sembrò di essere volato sulla luna.

Felix sorrise ampiamente, infilandogli l'anello al dito. «Ho dimenticato il tuo anello sul mio comodino, quindi puoi indossare il mio nel frattempo.»

Changbin rise e Felix gli baciò le nocche, il sorriso che non accennava a diminuire. «Stai bene per me, okay? Voglio vederti tutto bello sistemato, con uno smoking e i capelli acconciati, mentre percorri la navata per venire verso di me.»

Changbin annuì tra le lacrime. «Ci proverò, per te.»

Nda.

Sono nella sala d'attesa del dentista e mi é venuto in mente che dovevo aggiornare. Scusate, é il rifiuto per questo capitolo. Aah, quanto ho pianto. Spero che siate riuscite ad ascoltare le canzoni che vi ho consigliato mentre leggevate perché vi giuro che triplicano le emozioni😔
Non aggiungo altro perché tra poco tocca a me (ansia)
Ci sentiamo venerdì prossimo con il penultimo capitolo🧡
Ila. xx

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