-Cinque minuti e sono sotto casa tua- diceva il messaggio di Dario.
-Ok. Scendo- scrisse Tonno mentre finiva di allacciarsi le scarpe.
Nell'ascensore si sistemò inconsciamente la maglietta e i capelli. Sbadigliò, era ancora un po' assonnato, ma infondo erano solo le 9.30.
-Buongiorno!- lo salutò Dario.
-Ciao- Tonno gli strinse la mano e fece scontrare le loro spalle.
-Sonno eh?-
-Si un po', ieri sera ho fatto tardi-
-Ah complimenti! Sei uscito a rimorchiare qualcuna?-
-No, ma che; magari! Sono rimasto a casa-
-Da bravo nerd, scommetto a giocare a qualche videogioco...-
-Si, esatto- sorrisero entrambi.
Dopo una quindicina di minuti di macchina uscirono da Bolgna e iniziarono a vedere molto più verde scorrere dai finestrini.
Era una limpida giornata d'inizio settembre, eppure le cicale cantavano ancora.
Tra una chiacchera e l'altra arrivarono a destinazione; Dario parcheggiò l'auto in un piccolo spiazzale a bordo strada, scavalcarono un piccolo dosso oltre gli alberi che costeggivano la carreggiata e si ritrovarono in mezzo al verde.
-Fai un po' di stretching prima, o rischi di stirarti qulacosa- Dario iniziò a fare piegameneti vari e Tonno lo imitò minuziosamente.
-Fa caldino oggi eh?- Fece dopo un po' lui.
-Si abbastanza. Dai andiamo di qua, c'è più ombra- Dario si incamminò verso un sentiero battuto e costeggiato da alberi rigogliosi. - Allora respira dal naso e butta fuori dalla bocc..-
-Dario guarda che lo so come si corre- lo fermò Tonno scherzando.
-Ok ok, scusa. Adesso voglio proprio vedere- e scattò in avanti iniziando a correre.
Anche Tonno partì e lo raggiunse poco dopo -Non sei poi così veloce!- e lo superò dandogli una pacca sulla spalla.
-Si iniza con calma! Non puoi mica consumare subito tutte le energie- Dario lo affiancò -Rallenta un po'-
Continuarono l'allenamento per circa un'oretta e a quel punto Tonno iniziò a sentire fatica e caldo che aumentavano. -Basta! Non ce la faccio più- ansimò rallentando.
Anche Dario allora si fermò -Va bene, respira un attimo. Tanto non siamo molto lontani da dove siamo partiti- Correndo avevano infatti fatto un percorso più o meno circolare. -Però poi facciamo un ultimo scatto veloce fino alla fontana laggiù, ok?- disse indicando un punto che a Tonno sembrò lontanissimo.
-Cosa? No, vai tu. Io ti raggiungo camminando-
-Dai! L'ultimo sforzo. Non fare il pigro!-
-Pigro?! Ma se mi hai distrutto-
-Avanti su! Ti sfido!-
-Senti non se ne parla propr...- ma Dario lo tirò per la maglietta ricominciando a correre e a quel punto Tonno cedette.
Cominciò così una gara a perdi fiato per gli ultimi 200 metri, e tra spinte, gomitate e risate arrivarono alla fontana completamnete boccheggianti e sudati. Per riprendere fiato Tonno si sedette a terra, mentre Dario si piegò sulle ginnocchia.
-Ho vinto io- disse Tonno, tra un respiro e l'altro, solo dopo un paio di minuti.
Dario allora lo guardò malissimo e andò alla fontana -Si, in un altro mondo forse- rispose sogghignando dopo aver bevuto.
Anche Tonno andò a dissetarsi e poi si sedettero sotto un albero per riposarsi un po'.
NDA
Eccoci al secondo capitolo, allora che ve ne pare? Toppo breve? Troppo lungo? Troppo dettagliato?
Comunque dal prossimo le cose inizieranno a complicarsi un po'...