BRAVI RAGAZZI

By japanika

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Aiden sta tornato nella sua città dopo aver passato un anno all'estero per punizione, per non essere stato il... More

Premessa
Capitolo 1 - Ritorno a casa
Capitolo 2 - Primo incontro
Capitolo 3 - Un lavoro ben fatto
Capitolo 4 - "Psicopatico" nuovo contatto salvato
CAPITOLO 5 - Ricattatore soddisfatto ... ricattato anche
Capitolo 6 - Anche una noiosa festa può riservare sorprese
CAPITOLO 8 - Risveglio o pazzia?
CAPITOLO 9 - E' tutto vero: i vampiri esistono
CAPITOLO 10 - Geloso di colui che odio ... assurdo!
CAPITOLO 11 - Sono un mostro
Capitolo 12 - Una via di fuga
CAPITOLO 13 - River e Ocean: incontro al Giardino di Charlotte
CAPITOLO 14 - Mostrami le zanne
CAPITOLO 15 - Il momento della verità
Capitolo 16 - Una terribile notizia
CAPITOLO 17 - Nella tana del lupo
CAPITOLO 18 - Decisione difficile
CAPITOLO 19 - Preparativi per la partenza
CAPITOLO 20 - Nuova vita

CAPITOLO 7 - Nuova casa, vecchi scontri

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By japanika

AIDEN

Mi sento uno schifo, ma non per i motivi che avrei voluto.

Non è così che mi immaginavo il risveglio la mattina dopo il mio diciottesimo compleanno.

Nessun terribile mal di testa post sbornia, nessun stordimento da droghe, nessun buco di memoria e nessun corpo caldo nel mio letto.

Odio mio padre per come mi sta rovinando la vita. Aggiungerò la mia "non-festa" alla lista delle cose da fargli scontare.

Dopo essermi fatto una doccia ed essermi vestito, scendo in cucina per fare colazione, lo incontro intento a compilare dei moduli.

Mi vede e mi fa cenno di avvicinarmi "Ho deciso di concederti la possibilità di andare a vivere dove avevi chiesto, ma ad una condizione: il tuo coinquilino lo scelgo io"

Non posso credere alle mie orecchie, andrò finalmente a vivere da solo, andrò via da questa prigione.

Non mi importa niente di chi sarà la persona con cui dovrò dividere l'appartamento, mi va bene anche Jack lo squartatore, limiterò al minimo i nostri contatti.

Il nome però che fa mio padre mi sorprende e sono certo di aver capito male "Come scusa?"

"Ho detto che il tuo coinquilino sarà Kyle Wilson il figlio del senatore. Sono certo che suo figlio saprà controllarti."

Dividerò l'appartamento con lui, sento un brivido attraversarmi la schiena. Sarà molto divertente stuzzicarlo. Se poi riesco a portarmelo a letto ancora meglio ... i mesi a Londra mi hanno decisamente cambiato.

Mi padre vedendo la mia espressione soddisfatta prosegue "Non credere di poter fare come ti pare, gli chiederò costantemente della tua condotta e continuerai a sottoporti agli esami. Niente feste e niente stravizi, dovrai impegnarti seriamente nello studio. Ci siamo capiti?"

"Sì"

Se mio padre sapesse che mi voglio fottere il mio nuovo coinquilino, non si preoccuperebbe delle feste.

Quando entro per la prima volta nel mio nuovo appartamento mi aspetto di trovarci Kyle, invece è vuoto e silenzioso. Lui dovrebbe essersi trasferito qualche giorno fa, forse è uscito.

Faccio un giro della casa e individuo subito la stanza che sarà il mio rifugio per i prossimi 3 anni, contiene già gran parte delle mie cose portate nel pomeriggio dall'agenzia incaricata da mia madre e appoggio sulla scrivania lo scatoloncino che ho in mano con gli oggetti che i miei è meglio che non vedano.

Dopo aver sistemato un po' decido che è ora di farmi una doccia.

Il bello di vivere lontano dai genitori è che puoi fregartene di come giri per casa e io ho voglia di godermi questa libertà già dal primo giorno.

Così esco dal bagno con solo un asciugamano stretto in vita e ancora i capelli gocciolanti e vado in cucina a cercare qualcosa di fresco in frigo, se sono fortunato la birra che ho portato è già ghiacciata.

Ho appena raggiunto la mia meta e afferrato il mio ambito premio quando sento aprire la porta, non mi preoccupo minimamente di andare a coprirmi, Kyle ha visto ben altro di me.

Stappo la birra e comincio a bere.

La persona che vedo arrivare in cucina però non è chi mi aspetto, ma Nicole che mi fissa a bocca aperta dopo aver pronunciato piano il mio nome. Subito dietro di lei arriva anche il mio coinquilino che a differenza della sua ragazza mi urla contro "Aiden che cosa ci fai tu qui?"

Io smetto di bere e gli rivolgo un sorriso innocente "Perché dove dovrei essere? E' casa mia"

Lo vedo trattenersi, sono certo che stia scegliendo le parole vista la presenza di Nicole non può sbraitarmi contro come suo solito, ed infatti "Non sapevo saresti arrivato oggi. E comunque vestiti prima di uscire dal bagno"

Io mi avvicino a Kyle "Non capisco quale sia il problema, Niki mi ha visto tante volte nudo"

Non mi volto a guardare la reazione della ragazza alle mie parole, non mi interessa, l'unica cosa che voglio è fissare lui negli occhi e godere nel vedere la sua rabbia incendiargli lo sguardo.

"E visto che è anche casa mia ti ci dovrai abituare, io adoro girare senza niente addosso." E per enfatizzare le mie parole mi tolgo anche l'asciugamano e mi dirigo completamente nudo nella mia camera.

KYLE

Che grandissimo figlio di puttana, se non ci fosse stata Nicole gli avrei urlato contro di tutto.

I suoi occhi fissi nei miei e la sua vicinanza non mi hanno lasciato indifferente come voglio fargli credere. Sento il mio corpo fremere di rabbia e di qualcos'altro molto più pericoloso.

Quando mi supera mi impedisco di girarmi e guardarlo andarsene nella sua camera anche se il desiderio di farlo è grande.

Cazzo! Non è certo una bella figa!

Non dovrebbe fregarmi niente di vedere il culo nudo di un maschio, anche se devo ammettere che Aiden ha un fisico non indifferente.

Quando mi decido a spostare la mia attenzione sulla mia ragazza, la vedo chiaramente in imbarazzo e sta guardando di sottecchi nella direzione dove è sparito Aiden.

La prendo per mano e la conduco nella mia camera. Ci sediamo entrambi sul letto. Lei ancora non ha detto una parola.

Cerco di riprendermi ed essere gentile ricacciando indietro la rabbia, per qualche strano motivo indirizzata anche verso di lei.

"Ti chiedo scusa per il comportamento di Aiden, non sapevo sarebbe arrivato oggi."

Porto le mie mani al suo viso e la bacio con passione spingendola giù sul letto: voglio fare sesso e farlo sentire chiaramente a quello stronzo.

Ma lei non è dello stesso avviso, mi spinge via "Kyle cosa fai? Fermati"

La sua ritrosità mi fa scoppiare "Voglio fare quello per cui siamo venuti qui."

"Ma non siamo soli"

"Non mi importa. E' lui che non ha avvisato del suo arrivo"

Lei si rimettere a sedere "Mi dispiace, ma io non ce la faccio."

"Non permetterò a quello stronzo di rovinare i miei piani"

Lei mi guarda sorpresa "Non è da te dire così, dovresti cercare di andare d'accordo con lui. Quasi non ti riconosco."

Non mi alzo e osservo il soffitto, mentre un senso di gelosia si fa strada fra la mia rabbia "Sei rimasta colpita vedendolo?"

Lei scuote il capo "Non colpita, scioccata. Non è più lui. E' cambiato in maniera incredibile sia esteriormente che interiormente. Un cambiamento impossibile in un solo anno, un cambiamento che mi terrorizza. E poi ha uno sguardo da predatore..." Le sue parole mi fanno correre un brivido lungo la schiena.

Poi mi guarda dispiaciuta "Lo sai che non è per Aiden che non voglio fare sesso vero?"

Lo so fin troppo bene che è una pudica del cazzo, ma in questo momento sono troppo incazzato per risponderle, così me ne sto zitto e continuo a fissare il soffitto.

Lei mi guarda in attesa per alcuni minuti, poi si alza "Io vado. Ci sentiamo più tardi"

Sono stato uno stronzo, ma se l'è cercata.

Chiudo gli occhi cercando di calmarmi e di dare un senso a tutto quello che è successo.

Quel bastardo starà ridendo soddisfatto. Ma come ha fatto a sapere che sarei arrivato con lei?

Non poteva infatti!

Allora perché?

Un terribile dubbio mi assale: era me che stava aspettando o ancora peggio è semplicemente sua abitudine girare nudo per casa ...

Mi alzo di scatto dal letto, ho bisogno di mettere in chiaro alcune cose e soprattutto stabilire delle regole prima di arrivare a commettere un omicidio.

Entro nella sua camera senza neanche bussare, lo trovo steso sul letto intento a scrivere sul suo telefonino, è ancora a torso nudo, indossa solo dei calzoncini.

Mi ricordo in un attimo che l'ultima volta non indossava niente sotto quelli e poi è andata come è andata. Sento una scarica di eccitazione a quel ricordo ancora così nitido.

Lui mette via il telefono e mi guarda sorridendo "Ti ha mandato in bianco"

"È colpa tua stronzo! Lo sapevi che sarebbe andata così"

"Certo. Niki non scopa se qualcuno può sentirla, cosa che invece a me eccita da morire"

Non ci vuole un genio per capire cosa vuole sottintendere la sua frase: lui non si farà problemi a scopare anche se ci sarò io nella stanza accanto.

Odio mio padre per avermi costretto in questa situazione di merda.

"Dobbiamo stabilire delle regole, non puoi fare qual cazzo che ti pare."

"Certo che posso e tu non puoi impedirmelo."

Il suo sorriso trionfante mi fa prudere le mani.

Ha ragione siamo costretti a convivere e se mi lamentassi di lui otterrei solo di essere rispedito a casa.

Non posso stare da solo, mio padre non me lo permetterebbe e attualmente non c'è nessuno a parte lui che vada bene per il mio vecchio.

Lui è la mia sola chance e questo mi rende impotente e mi fa estremamente incazzare.

"Sei un fottuto bastardo!"

Sto per andarmene, ma sento il bisogno di mettere in chiaro almeno una cosa

"Non ti azzardare mai più a presentarti nudo davanti a Nicole o giuro che te la farò pagare"

Aiden si mette a sedere e mi guarda con uno sguardo che potrei definire famelico "Sei geloso?"

Mi sento colto in fallo, perché anche se non lo voglio ammettere oltre alla rabbia ho avvertito chiaramente anche una punta di gelosia "Perché dovrei? Lei preferisce me"

In un attimo mi è addosso, è stato incredibilmente veloce e senza rendermi conto mi ritrovo bloccato contro il muro.

"Non parlavo di lei" e senza aggiungere altro mi bacia.

Vorrei spingerlo via, ma non ci riesco, è molto più forte di me, e la mia determinazione diminuisce ogni secondo di più lasciandogli libero accesso alla mia bocca.

AIDEN

Non so cosa sia scattato dentro di me. Vederlo così arrabbiato mi ha fatto provare una sorta di sadico piacere e la voglia di stuzzicarlo è stata troppo forte.

Una voce nella mia testa continuava a sussurrarmi "prendilo è tuo" così quando ha nominato Nicole ho visto tutto rosso, non so cosa ho detto, non so cosa ho fatto, ma in un attimo mi sono ritrovare contro di lui intento a baciarlo famelico con tutto il corpo in fiamme.

Sento prepotente la voglia di possederlo, ma cerco di calmarmi non credo che lui me lo lascerebbe fare e sono ancora abbastanza lucido da sapere che violentarlo non sarebbe una cosa giusta.

Però voglio di più di un bacio, così gli slaccio i pantaloni e tiro fuori il suo sesso che sta iniziando a svegliarsi. A differenza dell'ultima volta non me lo impedisce anzi quando prendo a muovere la mano si tende e geme nella mia bocca.

Questo suono mi fa fremere, anche lui mi desidera anche se non lo vuole ammetterlo.

Afferro la sua mano che sta stringendo la mia spalla e la porto al mio sesso "Fallo anche tu" lui esista, ma poi si lascia guidare dalla mia.

Un desiderio irrefrenabile si fa strada dentro di me e non riesco a reprimerlo, lascio la sua bocca e prendo a leccare e succhiare il suo collo, finché senza accorgermene lo mordo. Il suo sangue invade la mia bocca e un piacere sconosciuto e travolgente mi investe.

Sento Kyle gemere forte e ansimare in preda all'orgasmo. Afferro la sua mano per impedirgli di smettere di muoverla e farmi arrivare all'apice.

Lo raggiungo poco dopo.

Mi stacco da lui ansimando e con la mente annebbiata, non sicuro di sapere cosa sia effettivamente successo.

Guardo Kyle che si regge in piedi grazie all'aiuto del muro, è ancora decisamente stravolto per il piacere provato.

Lo sento ansimare piano "Cazzo. Che botta ..."

Io non so cosa dire, anch'io sono sconvolto, sento ancora il sapore del suo sangue in bocca, che cazzo ho fatto? Sono completamente impazzito?

Restiamo così a guardarci negli occhi ancora imbrattati dai nostri fluidi, finché lui si riscuote e si porta una mano al collo; io trasalisco davanti al suo gesto, ma le sue parole mi stupiscono "Stronzo. Potevi evitare di farmi un succhiotto. Se mi hai lasciato il segno ti prendo a calci nel culo".

Possibile non si sia reso contro che l'ho morso a sangue? La testa mi gira e mi sento come ubriaco, ma non posso essermi sognato tutto...

Appena toglie la mano guardo meglio il suo collo e l'unica cosa che si vede è effettivamente solo un evidente segno rosso e non uno squarcio.

Eppure sono certo di aver bevuto il suo sangue come un vampiro.

Ma i vampiri non esistono ... mi passo la lingua sui denti per avvallare le mie parole. Tiro un sospiro di sollievo trovando la mia bocca perfettamente normale e non dei canini appuntiti.

Forse ho avuto davvero una allucinazione.

Per sembrare tranquillo tiro fuori tutta la mia bastardaggine "Hai paura che Nicole venga a sapere che ti piace farti trastullare il cazzo da me?"

"Sei un bastardo, mi costringi a fare cose che non vorrei"

Sento la rabbia assalirmi in un attimo, ultimamente sono molto poco razionale e più preda delle emozioni, vuole fare la vittima e non ammettere di desiderarmi?

Bene se ne pentirà!

"Se per te questo è obbligare, la prossima volta non mi tratterrò e ti mostrerò cosa vuol dire violentare qualcuno"

Lui non replica così esco dalla camera per andare a farmi una doccia e cercare di darmi una calmata.

KYLE

Sono sconvolto per quello che è successo, non ho mai avuto un orgasmo così potente, come tanti contemporaneamente, sento ancora le gambe molli e la testa girare e ci siamo fatti solo una sega; poi il fatto di avermi marchiato mi ha fatto incazzare, ma non avrei dovuto dire quelle parole.

Mi sono comportato esattamente come quella puttana che mi ha fatto incolpare. Come ho potuto farlo dopo quello che mi ha fatto passare quella troia!?

Non mi stupisco che Aiden si sia incazzato.

Dovrei chiedergli scusa per quello che ho detto, ma non posso, perché sarebbe come ammettere che mi piace ciò che abbiamo fatto insieme e non sono ancora pronto a farlo.

Esco dalla camera di Aiden subito dopo di lui e mi vado a rinchiudere nell'altro bagno.

Quando ritorno in camera mia sono distrutto, l'appagamento mi ha risucchiato tutte le forze, mi butto sul letto senza neanche vestirmi e mi addormento di sasso.

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