The Marriage Pact || Changlix...

By sstarrybin

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[«Aspetta, facciamo un patto. Se quando avremo entrambi ventisette anni, non ci saremo ancora innamorati, ci... More

Note e permessi.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27
Capitolo 28.
Capitolo 29
Capitolo 30.

Capitolo 13.

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By sstarrybin

«Hyunjin, va bene questo?»

La festa sarebbe iniziata di lì ad un'ora e Changbin stava ancora chiedendo consigli all'amico sul proprio outfit. Era estremamente indeciso, continuava a ripensarci e cambiare vestiti.

Non importava che fossero a casa dei genitori di Hyunjin e che avesse portato con sé solo una parte ampiamente limitata del suo fantastico guardaroba. Non si aspettava di certo di dover partecipare ad una festa con il suo ex.

Hyunjin sospirò rumorosamente, spostandosi nella stanza dove si trovava Changbin e squadrandolo dalla testa ai piedi.

«Changbin. È una festa, non un matrimonio. Vestiti come sempre.» Hyunjin chiuse gli occhi, pizzicandosi il ponte del naso.

Changbin alzò gli occhi al cielo e cominciò a spogliarsi per cambiare di nuovo abiti.

«Gesù! Non potevi almeno aspettare che uscissi? O stai prendendo questa storia dei finti fidanzati troppo seriamente? Perché, tesoro, nei tuoi sogni» affermò Hyunjin insolente e il più grande sbuffò.

«Siamo amici da troppo. Siamo onesti, non c'è niente qui che non hai ancora visto.» Changbin indossò una semplice maglietta bianca e si coprì con una giacca di pelle. Tenne gli skinny jeans neri che aveva già.

«Sì, va meglio. Stai così. Ciao. Se ti sento urlare il mio nome un'altra volta per controllare il tuo outfit, ti sbatto fuori a calci.» Hyunjin si voltò senza ulteriori indugi.

Era un po' troppo sfacciato quel giorno. Changbin decise di divertirsi un po'.

«Hey, Hyunjin! Aspetta. Che ne dici delle scarpe?»

Changbin sentì l'amico urlare e cominciò a ridere, prendendo un paio di adidas bianche e nere.

Sperava che la festa non fosse troppo noiosa e imbarazzante.

***

«Sono le mie scarpe quelle?» esclamò Hyunjin mentre erano seduti in taxi, diretti all'indirizzo che aveva dato loro Felix.

«Sì, mi sembrava che stessero bene.»

«Ma se hai un piede più piccolo di me, come...perché dovresti-»

«La bellezza è dolore.» Changbin gli fece un occhiolino. «E calze e suolette.»

Ormai Hyunjin era troppo stanco perché gliene importasse qualcosa, quindi stette zitto e si limitò a guardare fuori dal finestrino, chiedendosi per quanto a lungo ancora sarebbe stato costretto a restare chiuso in un taxi con quell'idiota del suo migliore amico.

Fortunatamente, l'organizzatore della festa, Minho, non abitava troppo lontano e riuscirono ad arrivare giusto in tempo.

Mentre cercavano di decidere se suonare il campanello, bussare o semplicemente entrare, sentirono una voce famigliare.

«Ragazzi! Siete arrivati!» Jungeun sorrise, uscendo dalla macchina. Felix e altri due ragazzi che Changbin ricordava vagamente la seguirono. Jisung e Seungmin.

Jungeun dovette bussare più volte prima che un ragazzo, all'incirca della loro età, aprisse, sorridendo ampiamente. Furono subito accolti da musica rimbombante e luci stroboscopiche.

«Ah Jungeun, sei arrivata. Felix, da quanto tempo.» Continuarono a salutarsi fino a quando lo sguardo del ragazzo non si soffermò su Changbin e gli altri. «Jungeun e gli amici di Felix, presumo. Non credo che ci siamo mai visti primi. Sono Minho, forza entrate!»

A Changbin piacque subito Minho, sembrava amichevole. Quando entrarono, il volume della musica aumentò drasticamente e Changbin si sentì sopraffatto. Era passato un po' di tempo da quando era stato ad una vera festa l'ultima volta.

Si spostarono immediatamente ai tavoli del cibo e, mentre stava per versarsi un drink, Hyunjin lo colpì su un braccio.

«Yah! Niente alcool. Sai che ti fa male e non puoi berlo, non lo reggeresti. Non voglio che tu faccia qualcosa di stupido.»

Changbin borbottò, muovendosi verso il punch alla frutta. Sapeva che Hyunjin si stava solo prendendo cura di lui, ma era un adulto ormai, non erano più ragazzini. Un po' di alcool non gli avrebbe fatto male. Ma quella volta ascoltò Hyunjin, perché che cosa sarebbe successo se si fosse ubriacato e avesse fatto qualcosa di stupido davanti a Felix? Oh, parlando di lui...

Gli occhi di Changbin vagarono sulla massa di gente che stava ballando, fino a posarsi su Felix e Jungeun che ballavano insieme. Finalmente riuscì ad avere una buona visuale e a capire cosa stesse indossando il ragazzo. Una camicia nera e un paio di skinny jeans neri strappati. Neanche Jungeun stava tanto male, con quel top bianco che le lasciava scoperta una spalla e dei jeans chiari. Stavano benissimo insieme e il cuore di Changbin si strinse in una morsa.

Proprio in quel momento, Jungeun alzò lo sguardò e incrociò quello di Changbin. Fece loro segno di andare con loro e per sovrastare la musica cominciò ad urlare. «Perché non state ballando? Venite!» Poi sorrise.

Changbin deglutì e afferrò timidamente la mano di Hyunjin per raggiungerli.

Hyunjin si abbassò per arrivare all'orecchio di Changbin e sussurrò: «Sai cosa, rilassiamoci e divertiamoci un po'. Non dobbiamo mica essere fidanzati per forza per poter ballare insieme.»

Changbin annuì e respirò profondamente. Appoggiò una mano sulla spalla di Hyunjin, l'altra sulla sua vita e cominciò a muoversi seguendo il ritmo.

A volte, per sbaglio, schiacciava i piedi all'altro e Hyunjin urlava: «Hei, non mi schiacciare i piedi!». Poi gli avrebbe schiacciato a sua volta i piedi per vendetta, prima di realizzare che quelle che indossava Changbin in realtà erano le sue scarpe.

Erano un casino. Ma mentre ballavano, chiacchieravano e ridevano. Non era poi così imbarazzante se non si soffermavano troppo a pensare al fatto che tutti pensassero che loro due fossero fidanzati.

Dopo alcuni minuti, qualcuno si avvicinò improvvisamente a loro, picchiettando sulle loro spalle. Changbin ricordava che il suo nome era Seungmin.

«Hey, mi dispiace, ma posso prendere in prestito Hyunjin per un attimo?» Seungmin sorrise rassicurante e Changbin annuì, lasciandolo andare.

Seungmin lo ringraziò e lo sostituì, appoggiando le mani dove prima c'erano le sue.

Hyunjin si congelò per un secondo sul posto, poi riprese a ballare. «Dov'è Jisung?» chiese.

Seungmin indicò alla loro sinistra e Hyunjin lo vide chiacchierare con Minho, l'organizzatore della festa. Stavano ridendo insieme.

«Senti, volevo solo scusarmi per quello che abbiamo fatto e per averti fatto incazzare. Non volevamo, davvero» disse Seungmin.

Hyunjin scosse le spalle. «È tutto a posto. Me ne sono già dimenticato. Non è poi chissà cosa, lasciamo che siano Changbin e Felix a risolversela.»

Seungmin sorrise e cominciò a rilassarsi, felice che fosse tutto a posto tra di loro ora.

«Allora, dimmi qualcosa di te, Hyunjin.»

Nel frattempo Changbin si era rintanato, imbarazzato, in un angolo. Ora che Hyunjin era con Seungmin, non sapeva che fare. Non conosceva nessuno e non era dell'umore giusto per socializzare con degli sconosciuti.

«Stai bene vestito così.» Una profonda voce confortante gli fece ruotare la testa.

«Oh, grazie...anche tu» rispose Changbin, sperando che il rossore sulle sue guance non fosse evidente. «Dov'è Jungeun?»

«A spettegolare con le sue amiche.»

Changbin annuì, senza sapere cos'altro dire.

«Vuoi qualcosa da bere?» chiese Changbin, proprio mentre Felix diceva: «Vuoi ballare, per caso?»

Si fermarono entrambi, ridendo.

«Non mi dispiacerebbe un drink» rispose Felix.

«Non mi dispiacerebbe ballare» disse Changbin, sovrapponendosi di nuovo all'altro.

Ricominciarono a ridere imbarazzati e Changbin desiderò essere stato zitto.

«Che ne dici di prendere da bere e poi andare a ballare?» propose il più piccolo. Changbin concordò e si spostarono verso il tavolo dei drink.

Felix prese qualcosa di alcolico e alzò le sopracciglia quando Changbin, invece, optò per qualcosa di leggero.

«Non reggo» fu la scusa di Changbin e Felix ridacchiò, annuendo comprensivo.

Dopo aver ingerito velocemente la bevanda insieme al suo nervosismo, raggiunsero il centro della pista da ballo.

Ma non appena raggiunsero la massa, Changbin realizzò di non sapere cosa intendesse Felix quando aveva detto "ballare". Ballo individuale senza un minimo contatto o mano su una spalla e fianchi contro fianchi? Andò in panico, non sapendo cosa fare.

Tuttavia Felix prese una mano di Changbin tra le sue e, avvicinandosi a lui, risolse tutti i dubbi.

«Oh» pensò Changbin tra sé e sé, felice e cercando di nascondere un enorme sorriso.

«Va...bene così?» chiese Felix e Changbin annuì. Dopo aver ottenuto quella rassicurazione, Changbin sentì Felix aumentare la presa sui suoi fianchi.

Sapeva che non erano poi così vicini, ma sperava comunque che Felix non percepisse il suo cuore battere all'impazzata.

E non poteva di certo sapere che il cuore di Felix stava battendo alla stessa velocità.

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