The Marriage Pact || Changlix...

By sstarrybin

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[«Aspetta, facciamo un patto. Se quando avremo entrambi ventisette anni, non ci saremo ancora innamorati, ci... More

Note e permessi.
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27
Capitolo 28.
Capitolo 29
Capitolo 30.

Capitolo 6.

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By sstarrybin

Quando Hyunjin ricevette un messaggio da un numero sconosciuto, presumibilmente Jisung, realizzò che sarebbe stato meglio non farsi coinvolgere e fu sopraffatto dal pentimento.

Changbin voleva tagliare tutti i ponti con Felix per buonissime ragioni e Hyunjin rispettava la sua decisione, eppure sentiva come se quella non fosse la scelta giusta. Si notava benissimo che Changbin era ancora innamorato di Felix, tanto dal suo lockscreen quanto dal modo in cui lo aveva guardato quando si erano incontrati - pieno di shock, desiderio e amore.

Voleva che Changbin fosse felice, nonostante tutto. Anche se insisteva nel dire che stesse bene, Hyunjin la sapeva lunga. Gemette, non sapendo cosa fare. Rispettare le decisioni del suo amico o buttarsi e fare ciò che lui pensava sarebbe stato meglio?

Dopo averci pensato per un po', Hyunjin optò per la seconda opzione. Probabilmente era destino che Changbin e Felix si fossero incontrati quel giorno, in un paese in cui nessuno dei due era mai stato, no? Non poteva essere una coincidenza.

Così deciso, Hyunjin rispose al messaggio di Jisung.

JISUNG

hei, sono Jisung
changbin sta bene?

sì, sta bene. comunque
possiamo incontrarci? solo io, tu e
seungmin. vi devo parlare.

uh, certo. dove?

scrivimi a che hotel siete
vi aspetto giù nella hall.

«Changbin, esco per un po'» lo avvertì Hyunjin prima di andarsene. Notò appena Changbin annuire prima di dirigersi all'indirizzo che Jisung gli aveva mandato per messaggio.

«Cosa c'è di così urgente che avevi bisogno di incontrarci senza Changbin e Felix?» chiese Seungmin quando vide Hyunjin entrare dal portone dell'hotel da solo.

«Infatti, è stato difficile venire qui. Felix continuava a fare domande e a dire che ci comportavamo in modo strano!» esclamò Jisung.

«Okay, scusate. Mi dispiace per il casino, ma ho bisogno di parlarvi di Felix e Changbin.» Hyunjin si sedette nella sedia di fronte alla loro, sporgendosi in avanti.

Jisung aggrottò le sopracciglia, mormorando un piccolo «Oh?» e Seungmin si sporse a sua volta, evidentemente interessato a quello che l'altro aveva da dire.

Dopo aver sentito quello che Changbin aveva detto e il piano di Hyunjin per i Changlix - Hyunjin se ne era uscito spontaneamente con quel nome per la ship e dal momento che Seungmin lo adorava avevano deciso di tenerlo - sia Jisung che Seungmin rimasero per un po' assorti nei loro pensieri.

«Quindi Changbin non è così stronzo come credevo...» mormorò Jisung e Seungmin sbuffò una risata in risposta. «Non avrebbe comunque dovuto lasciare Felix per quel motivo.»

Hyunjin scrollò le spalle. «Già. Comunque, non penso che quei due vorranno mai passare del tempo da soli di loro spontanea volontà vista la tensione che c'è tra di loro, quindi dobbiamo essere noi ad orchestrare qualcosa. Che ne dite del mio piano?»

Jisung e Seungmin annuirono contemporaneamente. In realtà Jisung dubitava che potesse funzionare, ma, beh, non avevano altre idee con alta possibilità di successo.

«Allora ci vediamo al molo domani a mezzogiorno.» Hyunjin fece loro un occhiolino, poi lasciò l'hotel.

***

Pioveva a dirotto il giorno in cui il piano si sarebbe dovuto attuare. Seungmin non sopportava il tempo bipolare di Singapore - un giorno era più caldo e secco del deserto del Sahara, quello dopo nuvole nere coprivano il cielo e pioveva a catinelle.

Comunque, la pioggia avrebbe potuto aiutarli un po'.

Felix era piuttosto esitante ad uscire con un tempo del genere. Si era opposto fermamente, continuando a chiedere perché avessero scelto proprio quel giorno per andare al molo.

La maggioranza comunque vinse e Seungmin e Jisung lo trascinarono fuori con la forza prendendo soltanto due ombrelli.

Seungmin notò come Felix si sentiva messo alle strette e si guardava nervosamente intorno, come un cervo circondato da leoni. Sapeva che fosse attento ad ogni possibile segnale della presenza di Changbin.

Non riusciva a fare a meno di sentirsi un po' male per lui e anche un po' in colpa per quello che stavano facendo. Ma Seungmin continuava a rassicurarsi, dicendosi che lo facevano soltanto per la loro felicità.

Perciò quando raggiunsero il molo, mentre osservavano il fiume dall'alto, Seungmin annuì a Jisung, che stava scrivendo un messaggio a qualcuno, probabilmente a Hyunjin. Poi si spostò dall'ombrello che condivideva con Felix a quello di Jisung e i due si allontanarono in fretta.

Al molo c'erano alcune persone indisturbate dalla pioggia, che non poteva di certo rovinare i loro piani. La piccola folla aiutò Jisung e Seungmin a scappare da Felix.

Alla fine si incontrarono con Hyunjin, ammiccante sotto un ombrello. Si diedero il cinque e cominciarono a cercare la coppia, sperando di vedere il loro piano funzionare.

Ad un certo punto Seungmin sentì Hyunjin scuotergli il braccio, allora alzò lo sguardo sul punto che l'altro stava indicando e vide Felix e Changbin condividere un ombrello, lo sguardo imbarazzato fisso.

I tre esultarono in silenzio, sperando che quel primo incontro fosse solo l'inizio di tanti passi avanti. Seungmin sperava di poter sapere cosa stesse accadendo esattamente tra di loro in quel momento.

***

Changbin era più che scazzato quando realizzò che Hyunjin era scomparso con l'ombrello che stavano condividendo. Sapeva che ne avrebbero dovuti portare due, ma il più grande aveva insistito per condividere lo stesso per ragioni a lui più che sconosciute.

Stava cominciando ad inzupparsi, la maglia nera gli si era appiccicata al petto e i suoi piedi sembravano sguazzare nell'acqua ad ogni passo.

Fastidiosamente nessuno lo aiutò e non riuscì a trovare alcun riparo nel suo raggio visivo. Magari poteva mettersi a correre alla cieca e sperare di poter trovare un posto dove ripararsi? Aveva anche preso in considerazione di chiamare Hyunjin e dirgliene quattro, ma aveva deciso di non farlo dopo aver realizzato che la pioggia avrebbe potuto rovinare il suo cellulare.

All'improvviso non riuscì più a sentire le gocce di pioggia colpirgli la pelle. Un'ombra si stagliò al suo fianco e alzò lo sguardo per vedere una persona che non avrebbe voluto vedere, ma con cui bramava passare del tempo.

«Che ci fai qua fuori sotto la pioggia?» chiese Felix. Suonava come una domanda, ma a Changbin non sembrava che si aspettasse una risposta. Stava solo cercando di far sembrare il tutto meno imbarazzante.

Changbin scrollò le spalle e mormorò: «Hyunjin ha deciso di fare lo stronzo e lasciarmi da solo senza un ombrello.»

Felix scoppiò quasi a ridere quando realizzò che Jisung e Seungmin avevano fatto lo stesso con lui. Avevano elaborato quel piano complicato insieme? Non poteva essere una coincidenza che lui e Changbin si fossero incontrati lì, uno con un ombrello e l'altro senza, sotto la pioggia gelida.

Più Felix ci pensava e più gli sembrava che avessero organizzato tutto. Ma le gocce di pioggia che scivolavano tra i capelli di Changbin per poi infrangersi contro il suo braccio lo distolsero dai suoi pensieri. Sicuramente avrebbe picchiato i suoi amici più tardi, ma ora doveva assicurarsi che quel ragazzo fradicio e tremante stesse bene.

«Forza, cerchiamo un posto caldo e al chiuso.» Cercò di convincere Changbin con un cenno della testa verso sinistra.

Felix realizzò che quel giorno di pioggia assomigliava molto a quello in cui aveva accompagnato Changbin in aeroporto. L'ultima volta che aveva visto la persona che amava di più al mondo. Fino a quel giorno, ovviamente. Quasi lasciò cadere l'ombrello a terra, proprio lì, per scappare. Gli faceva male il petto, ma non era un codardo. Si rifiutava di lasciare che il suo cuore spezzato si mettesse nuovamente in mezzo.

Ogni volta che accidentalmente le loro braccia si scontravano, si comportavano come se stessero subendo l'elettroshock. Mentre camminavano, Changbin notò che cercava inconsciamente di pareggiare il suo passo a quello di Felix. Arrossì e cercò di smetterla, temendo che Felix potesse pensare che lo stesse facendo apposta, ma quando la pioggia cominciò a bagnarlo di nuovo, si affrettò a raggiungerlo e si strinse un po' di più al suo fianco.

Finalmente arrivarono al Coffee Bean & Tea Leaf, ma all'interno l'aria condizionata, aggiunta ai vestiti completamente inzuppati, non aiutava Changbin a riscaldarsi dopo il freddo dell'esterno. Anche stare fuori era un problema però. Era sì coperto, ma il vento soffiava freddo facendo finire le gocce d'acqua proprio addosso ai loro volti.

Felix sospirò. «Okay, ti stai congelando a morte. Che ne dici se andiamo semplicemente al tuo hotel così puoi asciugarti?»

Changbin esitò un po' all'idea di portare Felix con sé, ma non aveva scelta. Quello o morire di ipotermia. Così scelse la prima opzione e si affrettarono il più velocemente possibile verso l'hotel, stretti sotto un unico ombrello.

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