REDDIE - l'altra metà dell'am...

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[Completa] ATTENZIONE: CONTENUTI FORTI. "Dicono che solo l'amore possa salvarci, ma se invece fosse proprio... Еще

Il diario - (Prologo)
Collegio Perkins
Fughe notturne
Il bacio
Solamente un gioco
Confused
In vino veritas
Heartbreaker
Sad memories
Falling in love
Strenght
The first time
The new roommate
Una spalla su cui piangere
The beginning of the end
It can't be true
Someone you can count on
Revenge
Giochino
Something differrent
Baci e ricordi
Truth
I'll always need you
Voices
Redhead friend
Just a lie
Un grave errore
Superare il limite
Fight
Loneliness
Il patto
Hard times
Let's escape together
I'll never let you go
The last page
Back to you (parte 1)
Back to you (parte 2)
challenge
NUOVA STORIA

Finally alone

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alliesbam

Quel mattino Beverly si svegliò prima del solito.
Le sue compagne dormivano ancora beatamente ma ciò che aveva appena sognato, l'aveva scossa talmente tanto da non riuscire più a farle riprendere sonno.

Nel suo sogno, Richie la guardava sorridendo, seduto davanti il marciapiede della sua vecchia casa a Derry. L'aveva presa in giro per aver letto il suo diario e le aveva chiesto di riportarglielo al più presto non appena fosse arrivata all'ultima pagina, ma proprio nel momento in cui la ragazza si era avvicinata a lui per abbracciarlo, aveva riaperto gli occhi, tornando alla realtà.

Le era già capitato altre volte che il suo amico le apparisse in sogno, ma mai che le parlasse, chiedendole di fare qualcosa. Forse era un segno del destino, magari era arrivato il momento che lei si facesse coraggio e andasse a trovarlo per restituirgli ciò che era suo. Prima di farlo però, doveva leggere tutta la sua storia.

Dato che ormai era sveglia e che mancava ancora un pò all'ora della colazione, prese nuovamente il taccuino e si mise a leggere una nuova pagina con estrema attenzione.

22 Ottobre 1991

Da quando è arrivato Noah, nascondere la storia tra me e Eddie sembra molto più facile. Certo, quando stiamo "insieme" dobbiamo fare molta più attenzione per evitare che ci senta ma non importa...
Fino alla scorsa settimana, ero convinto che Fred avesse iniziato a sospettare qualcosa, ma ora che sà che io e suo cugino non siamo più soli in stanza, pare essersi placato. Ha addirittura allontanato Myra da Ed questa mattina! L'ha fatta scappare via piangendo, ma ammetto che non mi è dispiaciuto neanche un pò.

*Inizio flashback*

Era trascorsa circa una settimana da quando Noah era arrivato al collegio Perkins. L'aver trovato subito degli amici che lo aiutassero ad ambientarsi, lo aveva fatto sentire immediatamente meno solo.

Stare lì insieme a loro cominciava a piacergli. Nel posto dove viveva prima non aveva mai avuto molti amici, anzi a dire il vero praticamente nessuno, dato che il suo carattere schivo e introverso non era mai stato visto di buon occhio dai suoi coetanei.

Quel giorno il ragazzo fu svegliato all'alba dai pallidi raggi di luce che avevano fatto capolino nella stanza.

- Richie avrà sicuramente dimenticato un'altra volta le persiane aperte - pensò mentre si alzava svogliatamente dal letto per andare a chiuderle e rimettersi finalmente a dormire. Una volta in piedi, Noah si accorse che i suoi compagni non erano nei loro letti. Cercò di non farsi troppe domande e si avvicinò alla finestra per poterla chiudere.

Guardando fuori dal vetro però, notò nascoste dietro una siepe del cortile, due figure avvinghiate l'una all'altra che si scambiavano un intenso bacio.
Non appena riuscì a focalizzarle meglio, capì subito che quelle sagome appartenevano a Richie e Eddie.

In quel momento Noah pensò ingenuamente che i due si stessero "allenando" a baciare le ragazze. Nonostante fosse molto intelligente per i suoi quattordici anni, su certe cose era ancora parecchio immaturo.

Nei giorni precedenti si era accorto che i suoi compagni di stanza si comportavano in maniera diversa quando erano insieme a lui nella loro camera, assumendo degli atteggiamenti molto più ambigui, mentre davanti ai loro amici a malapena si sfioravano.
Il ragazzo decise di non badarci troppo, in fin dei conti non stava a lui giudicare ciò che facevano.

Quando Richie e Eddie rientrarono nella stanza, trovarono Noah ancora addormentato e si scambiarono un sorrisetto complice prima di infilarsi nei propri letti. La sveglia però non tardò a suonare, così i tre si alzarono e si prepararono alla svelta per poter scendere a fare colazione con gli altri.

Subito dopo i ragazzi uscirono fuori il giardino a fare i loro soliti giri di corsa attorno all'istituto, previsti dall'ora di ginnastica.

Il gruppetto cercò di andare più lentamente in modo tale da consentire a Noah di stare al loro passo.

Pochi metri più avanti, incrociarono alcune studentesse del collegio femminile tra cui Myra, Lucy e Karen, anche loro indaffarate nella corsa.

Bill e Stan ovviamente si fermarono subito a parlare con loro, mentre il quattrocchi avrebbe solamente voluto andarsene alla svelta, prima che Myra potesse iniziare ad importunare Eddie, ma ovviamente era già troppo tardi. La bruna, lo prese sottobraccio iniziando a camminare.

"Ehy Eds, come mai dopo il nostro bacio sei diventato improvvisamente così freddo?" gli domandò facendo una faccia offesa.

"Beh ecco... Io..." il moro non sapeva cosa risponderle, si sentiva in enorme difficoltà. Poteva quasi percepire lo sguardo incazzato del corvino dietro le sue spalle.

"Dai non fa niente, per questa volta ti perdono!" esclamò la ragazza, baciandogli la guancia.

Richie era sempre più furioso, invece Eddie continuava a cercare di respingerla senza sembrare troppo brusco, ma per una volta fu l'arrivo di Fred a mettere a posto le cose.

Il rosso aveva saltato la prima ora per potersi vedere con Angie, appartandosi nel bosco. A quanto pare, era riuscito a sentire tutta la conversazione tra Myra e suo cugino e aveva deciso di uscire allo scoperto per dargli man forte. Era chiaro a tutti quanto Eddie fosse gentile e di certo non sarebbe mai riuscito a ferire i sentimenti della bruna, allontanandola una volta per tutte.

"Ehy Myra, non pensi di esserti già resa fin troppo ridicola continuando a tormentare mio cugino?" fece il ragazzo, sbucando insieme alla sua fidanzata da dietro alcuni alberi.

"E tu che cavolo vuoi Fred? Tornatene a farti gli affari tuoi con Angie dato che qui nessuno ha richiesto la tua opinione!" sbottò Myra, infastidita dai suoi commenti.

"Te lo ripeterò solo una volta. A noi Kaspbrack piace la carne fresca, non gli avanzi lasciati da qualcun'altro. Eddie è troppo buono per dirtelo, quindi lo faccio io al suo posto!"

La bruna si sentì davvero umiliata e vedendo che nessuno prendeva le sue difese, scappò via in lacrime mandando Fred al diavolo.

"Dovevi per forza essere così duro con lei?" lo rimproverò Angie, mentre gli altri erano rimasti alquanto stupiti da ciò che era appena successo.

"Si, era necessario. Non l'hai visto anche tu quanto cavolo è insistente quella tipa?"

La ragazza scosse la testa rassegnata, chiudendo lì la conversazione.

"E voi è meglio che andiate, la prima ora è quasi finita! Se vi beccate qualche punizione non rischierò di certo il culo per farvi uscire di nascosto con me dopo cena!" fece Fred ai suoi amici, intimandogli di tornare al collegio.

Dopo la scenata con Myra, Richie e Eddie ebbero la scusa pronta per non dover uscire con il resto del gruppo quella sera. Era la loro occasione per riuscire a starsene finalmente un pò soli, così fecero credere a Noah che sarebbero andati a trovare la loro amica Beverly e lo convinsero ad uscire insieme agli altri.

Una volta che il loro compagno se ne fu andato, i due ragazzi decisero di fare una passeggiata. Restare nella loro camera era troppo rischioso dato che i loro amici sarebbero potuti rientrare in qualsiasi momento, così si inoltarono nel bosco, dalla parte opposta a quella del collegio femminile, per evitare di poter incrociare qualcuno della loro combriccola.

"Dio mio, da quant'era che non uscivamo solo tu ed io?" domandò Eddie, incredibilmente felice.

"Non so, sicuramente da troppo, troppo tempo!" asserì il quattrocchi, prendendolo per mano.

"Mi era mancato stare solo con te..." sussurrò il moro fermandosi di colpo per poter abbracciare il ragazzo.

"È mancato anche me Kaspbrack, quindi adesso godiamoci questa serata di libertà!" fece Richie in tono ammiccante, spingendolo contro il tronco di un'albero lì vicino e appropriandosi con lussuria delle sue labbra.

Le loro lingue si scontravano in maniera sempre più impetuosa facendo crescere in entrambi la voglia di aversi, di concedersi l'uno all'altro.

Richie infilò prepotentemente la mano nei pantaloni del suo compagno, riuscendo così a sentire il rigonfiamento che già si era formato nei suoi boxer.

"Vedo che non aspettavi altro, eh Eddie?" mormorò in maniera sfacciata per poi mordergli il labbro inferiore.

"Sono certo che valga lo stesso per te Tozier!" ridacchiò il ragazzo, sbottonandogli la cerniera dei jeans per poter fare la medesima cosa. Come sospettava anche l'erezione del corvino non si era fatta attendere, così iniziò a massaggiarla su e giù mentre Richie faceva lo stesso con lui.

L'eco dei loro ansimi si levava alto fra gli alberi, ma nessuno avrebbe mai potuto sentirli.

Il quattrocchi si staccò dalle labbra di Eddie e si inginocchiò davanti a lui, accogliendo la sua erezione in bocca. Nel frattempo l'altro si era aggrappato ai suoi capelli, portando la testa all'indietro mentre si spingeva a fondo nella sua gola.

Poco dopo, Richie si rialzò e lo voltò di spalle, facendolo aderire con le braccia e il petto al tronco dell'albero. Si inumidì un dito con la saliva facendolo poi entrare dentro di lui, preparandolo come al solito a quello che di lì a poco avrebbero fatto.

A quel gesto Eddie si irrigidì appena, ma fu solo questione di un attimo poiché tornò a rilassarsi subito dopo. Inarcò leggermente la schiena verso il corvino facendogli capire che era pronto, reggendosi saldamente all'albero con le mani.

Richie gli lasciò una lunga scia di baci dietro il collo e sulla schiena per poi affondare dentro di lui con una spinta lenta, visto che per il suo compagno era sempre un pò più doloroso all'inizio. Aumentò poi la velocità non appena vide l'altro cominciare a muoversi verso di lui per farlo penetrare ancora più in profondità.

"Dio quanto mi ecciti Eddie..." gemette il quattrocchi,tenendo le mani aggrappate alle sue natiche per poterlo spingere avanti e dietro verso il suo basso ventre.

"T-ti prego, vai più forte..." lo supplicò il moro senza pudore.

Il ritmo del bacino di Richie aumentò maggiormente e le sue spinte divennero quasi violente.
Eddie non riuscì più a resistere e venne in quello stesso istante, mentre l'altro lo raggiunse subito dopo, riversandosi dentro di lui.

Non appena si furono riallacciati i pantaloni, i due si lasciarono andare ad un caldo abbraccio.

"Non voglio sembrati sdolcinato, ma tu sei la luce dei miei occhi Rich..." bisbigliò il moro, sfiorandogli una guancia con il dorso della mano.

"E io ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Sarei perso senza di te!" rispose il corvino, stampandogli un bacio sulle labbra.

Quando rientrarono nella loro camera trovarono Noah che già dormiva. Dovevano aver fatto parecchio tardi ma a nessuno dei due sembrava importare.

Erano stanchi morti, ma felici come non mai.

Si tolsero i vestiti rimanendo solo con l'intimo e si infilarono nello stesso letto, addormentandosi insieme. Lo facevano quasi tutte le notti e a seconda del letto in cui dormivano, uno dei due si alzava un pò prima per poter tornare nel proprio, prima che il loro compagno di stanza si svegliasse.

"Buonanotte boccaccia"

"Buonanotte Eddie spaghetti"

*Fine flashback*

È stato bello poter stare finalmente da solo con Eddie e mi sembra assurdo pensare che ciò sia stato possibile solo grazie a Fred. Ogni tanto anche lui è utile a qualcosa!
Chissà quanto tempo passerà prima che possa ricapitare...

Beverly vide le sue compagne sbadigliare e stiracchiarsi, così chiuse subito il diario, fingendo anche lei di essersi appena svegliata e si preparò per dare inizio ad una nuova giornata.





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