Freckles

By Ele_Felton

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Scorpius Malfoy è un deficiente, un serpeverde egocentrico con dei capelli sfavillanti ed un sorriso da paura... More

One.
Two.
Three.
Four.
Five.
Six.
Seven.
Eight.
Ten.
Eleven.
Twelve.
Thirteen.
Fourteen.
Fifteen.
Sixteen.
Seventeen.
Eighteen.
Nineteen.
Twenty.
Twenty-one.
Twenty-Two.
Twenty-Three.
Twenty-Four.
Twenty-Five.
Twenty-Six.
Twenty-Seven.
Twenty-Eight.
Twenty-Nine.
Thirty.
Thirty-One.
Thirty-Two.
Thirty-Three.
Thirty-Four.
Epilogo.
NUOVA SCOROSE

Nine.

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By Ele_Felton

Stavo sognando un enorme coscia di pollo danzate con indosso un tutù da ballerina, quando Isabelle piombò nella camera del dormitorio maschile di serpeverde, più infuriata che mai.

-MA SAPETE CHE CAVOLO DI GIORNO È OGGI?- urlò, poggiandosi le mani sui fianchi con fare altezzoso.

Sobbalzai e diedi una capocciata contro la mascella di Scorpius che imprecò, stropicciandosi gli occhi, imbronciato.

Se il buon giorno si vede dal mattino, presumo che questa sarà una grandissima e lunghissima giornata di merda.

-Ma che cazzo...- bonfochiò il biondo, con una voce così roca che mi fece venire i brividi.

Santo Merlino Rose! Non cominciare già di prima mattina!

Isabelle si diresse verso la finestra, sbuffando, tirando le tende e inondando la stanza di una fastidiosa luce verdastra.

Sbuffai e afferrai il cuscino su cui Scorpius teneva poggiata la testa e mi ci coprì gli occhi, allungando i mei piedi gelati verso una delle sue gambe, per scaldarmi.

Lui imprecò nuovamente e mi afferrò una coscia, allontanando le mie gambe dalle sue. -Ci saranno duecento gradi sotto questa coperta- borbottò, passandosi una mano tra i capelli arruffati -Si può sapere come fai ad essere così fredda?-

-Colpa del mio cuore di ghiaccio-

Anche se non potevo vederlo per colpa del cuscino, ero sicurissima al cento per cento che avesse stirato un sorrisino divertito.

Si mise seduto e rimase a contemplare il vuoto di fronte a lui. Decisi di scoprirmi il viso e godermi della meravigliosa visione della sua schiena muscolosa.

-Albus!- gridò la mia migliore amica, dirigendosi con grandi falcate verso il letto di mio cugino che russava, steso a pancia in giù, con le braccia sotto al cuscino. Aveva i capelli corvini che gli ricadevano davanti agli occhi e le labbra rosee e carnose, socchiuse.

Lys aprì la porta del bagno, tenendo un lenzuolo nella mano destra. Si guardò in torno spaesato e vedendo quello che stava succedendo, decise saggiamente di fare retromarcia e di tornarsene nella vasca da bagno, senza fare rumore.

Tom si era messo seduto e aveva poggiato la schiena contro la spalliera del letto, accendendosi una sigaretta.

Matt era talmente tanto coperto che non riuscivo neanche a vedergli la faccia.

Mi lamentai, rigirandomi nel letto e decidendo di infastidire Scorpius, poggiandogli i piedi sulla schiena.

Lui si voltò di scatto, allontanandosi con un balzo. -La vuoi smettere!- sbottò per poi rimettersi esattamente nella stessa posizione di prima, come se non fosse successo niente.

Ridacchiai e lo vidi sorridere, anche se per poco.

-Buongiorno Isabe...- iniziai ma lei si girò verso di me con uno scatto felino.

Oh, calma zia. È ancora troppo presto per litigare.

-Buongiorno? Non scherzare, questo non è affatto un buon giorno. So che hai la stessa memoria di un fungo ma sono giorni che ti ripeto sempre la stessa cosa, non dirmi che ti sei dimenticata di quello che dovevamo fare oggi?!-

Mi grattai la nuca, sforzando tutte le meningi del cervello per cercare di capire almeno a cosa si stesse riferendo.

Ma niente.

Vuoto totale.

-So esattamente di cosa stai parlando- esclamai sedendomi -Adesso faccio quella cosa che dovevo fare, tranquilla-

Scosse la testa roteando gli occhi e cominciò a scuotere furiosamente un braccio del mio migliore amico che si svegliò di soprassalto.

-Sono sveglio. Sono sveglio, giuro!- urlò e la mora lo fulminò con lo sguardo.

Si rilassò, subito dopo, costatando che quella non era Ginny Weasley munita di ciabatta, ma una bellissima ragazza con indosso la divisa di Grifondoro e tacchi.

-Ehi piccola...- borbottò roco, afferrandola per la vita e facendola scontrare contro il suo petto -Capisco che hai le tue cose, ma non puoi...-

Isabelle lo guardò indignata, spintonandolo e allontanandosi da lui. -Non puoi dare la colpa al ciclo, ogni volta che sono arrabbiata- agitò le mani furiosamente.

E Albus scrollò le spalle stirando un ghigno -Ok ok, scusami piccola-

Lei gli puntò un dito smaltato contro -Chiamami ancora un volta così e giuro che ti faccio sbranare vivo da una delle creature di Hagrid-

Albus stirò un sorriso stronzo e le fece l'occhiolino -Come vuoi, piccola-

-Ho fame!- esclamai, togliendomi le coperte di dosso e alzandomi in piedi.

Il corpo di mattina andava nutrito. Oh, eccome se andava nutrito. Altrimenti come facevo ad assimilare tutte le cose che mi diceva quell'arpia della mia migliore amica?

Isabelle si portò le mani sulle tempie esasperata -Oggi è mercoledì...-

Tom buttò fuori il fumo -Esaltante-

Lo fulminò con lo sguardo. -Oggi è il giorno dei test di recupero, prima della pagella- detto ciò mi lanciò uno sguardo -Rose, ti prego, dimmi che hai studiato-

Test di recupero che cosa?!

-Ehm...- realizzai in quel preciso istante che ero fottuta. -Merda-

***
La mia pozione non assomigliava neanche lontanamente ad un pozione. Per di più, la pappetta gialla e densa, mi era esplosa in faccia, non una, ma ben due volte. Avevo legato i capelli in una coda alta, mezza sbilenca, sporcandomi la faccia di veritasium andato a male e le mie guance erano cosparse di fuliggine e cenere. Mi ero dovuta togliere il mantello e rimanere con la camicia della divisa, arrotolandomi le maniche fino a sopra i gomiti, per evitare che i miei vestiti prendessero fuoco.

-Signorina Weasley...- iniziò Lumacorno, ma lo interruppi prima che potesse farmi girare le scatole ancora di più.

-Ho tutto sotto controllo signore- esclamai cercando di sembrare convincente. -Non si preoccupi-

Lui arricciò il naso e mi sorpassò senza aggiungere altro.

Non avevo idea neanche di quale pozione stessi preparando.

Isabelle non molto lontano da me, aveva afferrato il mestolo con entrambe le mani e aveva cominciato a colpire furiosamente la roba molliccia e verdastra che aveva cominciato ad uscire dal suo calderone.

Il professore le passò accanto e lei fece finta di niente, assestando un'ultimo colpo all'essere, intrappolandolo, chiudendo il calderone con un coperchio. Sorrise e Lumacorno scosse la testa sorpassando anche lei.

Almeno il fatto di sapere che io e la mia migliore amica eravamo sulla stessa barca, mi rasserenava.

Voltai la pagina del libro di pozioni e lanciai nel mio liquido quella che mi parve polvere di luna, oppure forse era semplicemente sale. Non so.

-Abbassa il fuoco- mi suggerì Scorpius, poggiando i gomiti sul mio bancone.

Lui, avendo una media perfetta, come mio cugino Albus e Tina Ruoert, una tizia Grifondoro a cui non avevo mai rivolto la parola, non aveva bisogno di recuperare un bel niente. Così, si aggirava cazzeggiando per la classe.

-Non mi fido di te- sbottai, irritata, consultando nuovamente il libro.

La mia pozione sarebbe dovuta essere blu cobalto. Già, sarebbe dovuta essere...

Mi guardò distaccatamente -Cos'hai da perdere?-

Sbuffai.

E decisi di seguire il suo consiglio, senza voltarmi per vedere la sua espressione compiaciuta.

Mi irritava così tanto.

Si guardò le spalle, per assicurarsi che Lumacorno fosse abbastanza lontano da non vedere e raddrizzò la schiena, venendomi in contro e spostandomi con una fiancata. Afferrò degli ingredienti che io, sinceramente, avevo preso a caso dallo scaffale e cominciò a tagliuzzarli con un coltello. Buttò nel calderone, forse del pepe? E altra roba che non conoscevo.

-Non hai azzeccato neanche la quantità dell'acqua- rise e gli comparvero due fossette ai lati della bocca. -Sei un disastro-

Non sapevo perché avesse deciso di aiutarmi. Ma in quel momento, gliene fui immensamente grata.

-Un disastro meraviglioso, ammettilo- lo stuzzicai, pizzicandogli il fianco con un dito.

Ridacchiò, spostandosi i capelli da davanti gli occhi. -Senza dubbio-

Mi sollevai sulle punte per vedere quello che stava succedendo alla mia pozione che, da giallo pipì era passata ad azzurro.

Lysander ci passò accanto con almeno dieci barattoli di vetro, in bilico tra le braccia. Aveva la pelle delle mani verde, a causa di un eccessivo dosaggio di zolfo.

-So che non ho un paio di tette- esclamò rivolgendosi a Scorpius -Ma se mi aiuti, me le faccio crescere-

Ridacchiai e il Malfoy scosse la testa divertito -Levati dalle palle, coglione-

Mi voltai a guardare Isabelle. Albus era al suo fianco e con le mani davanti alla bocca le suggeriva quello che doveva fare.

***
-Merlino santissimo- esclamai sventolando le mani al cielo e afferrando James per il colletto della camicia -Ho preso un Eccezionale in pozioni!-

Isabelle mi corse in contro, uscendo dall'aula -Anche io!-

James ci sorrise entusiasta -Cazzo, va festeggiato!- afferrò Isabelle per la vita e mi prese per un braccio, stringendoci in un abbraccio.

Dominique ci raggiunse, stiracchiandosi. -Era facile-

Non ti dico.

Forse avrei dovuto ringraziare Scorpius?

Mi guardai in torno, cercandolo con lo sguardo. Era poggiato al muro con un braccio e ghignava divertito mentre parlava con una ragazza mora di serpeverde.

Si passò la lingua sulle labbra e la tipa gli poggiò una mano sul petto, ridacchiando con fare civettuolo.

Giuro che potrei vomitare.

Distolsi lo sguardo, districandomi dalle braccia soffocanti di mio cugino James.

Non avrebbe ricevuto nessun ringraziamento da Rose Weasley.

La bionda Delacour, si sistemò la gonna della divisa, sorridendoci. Era di buon umore e non sapevo perché. -Devo fare pipì, ci vediamo in classe-

Annuì.

James si passò una mano tra i capelli -Vengo con te-

Dominique roteò gli occhi -So dove sono i bagni-

-So che lo sai- le poggiò un braccio sulle spalle, iniziando a camminare -Non permetterò a quel coglione di Orange di scopare la mia cuginetta in un cesso-

Isabelle scosse la testa divertita, trascinandomi verso la prossima lezione.

***
-E così... tu e Scorpius avete dormito insieme, di nuovo- ci sedemmo ad uno dei banchi in ultima fila.

La guardai scrollando le spalle e abbassando il tono di voce. -Se tu, magari, la smettessi di russare come un troll di montagna in calore, io non dovrei compiere gesti così estremi!-

Stirò un ghigno divertito -Sei così ingrata! Hai dormito tra le braccia di un figo, dovresti ringraziarmi-

Roteai gli occhi -L'ho fatto solo per necessità, sia chiaro-

Non che mi fosse dispiaciuto, per carità.

-D'accordo D'accordo!- poggiò il viso sul palmo della mano -Come preferisci-

La professoressa Mcgrannit entrò nell'aula, chiudendosi la porta alle spalle.

Io, grazie alla traccia del compito, avevo preso un voto più che sufficiente in Trasfigurazione e di conseguenza non avevo bisogno di recuperare.

Albus era seduto qualche banco più avanti, al suo fianco, stranamente non c'era Scorpius, ma una biondina con un quarta che tra un pò le esplodeva all'interno della camicia di due taglie più piccola.

Perché non soffoca?

Del Malfoy non c'era traccia.

Ma com'era quel detto? Parli del diavolo e spuntano le corna.

Il biondino entrò in classe con i capelli da post-coito e la camicia abbottonata male.

Stupido idiota, non si era neanche degnato di risistemarsi anzi, sembrava più che contento di mostrare al mondo quanto era attiva la sua vita sessuale.

La Mcgrannit lo guardò impassibile -Signor Malfoy a cosa devo attribuire il suo ritardo?-

Non fece neanche in tempo a rispondere che, alle sue spalle, comparve la figura minuta della ragazza mora di prima, con i capelli arruffati e le guance colorate di rosso.

Adesso, ritrovandomi quella scena davanti agli occhi, mi faceva abbastanza schifo aver dormito nel suo stesso letto.

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