Give Me Some Sugar, Daddy [It...

By flawleharry

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"Di' il mio nome" dice Harry, afferrando il mio sedere e spingendomi contro il muro. "Dillo." "H-Harry." Gemo... More

Give Me Some Sugar, Daddy
uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici (parte uno)
tredici (parte due)
quindici
sedici (parte uno)
sedici (parte due)
diciassette
diciotto
diciannove

quattordici

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By flawleharry

Quando mi sveglio, non sono nemmeno così stanca. Finisco per saltare le lezioni dato che ho già il lavoro pronto e non mi preoccupo troppo per averle perse. Sadie sta ancora dormendo nel letto di Becca e non credo si sveglierà prima di un'ora o più.

Sono quasi le undici quando finalmente esco dal letto e prendo un succo di frutta dal mini frigo. Quasi tutte le mie cose sono pronte per il weekend ma devo ancora farmi una doccia prima di mettere in borsa anche gli oggetti da bagno. Una volta finito il succo, prendo le cose per il bagno e mi dirigo alle docce.
Quando ritorno, Sadie è sveglia e al telefono.

"Buon giorno, Bella Addormentata." dico mentre poggio le cose del bagno accanto al lavandino. Lei mette giù il telefono e si strofina le mani in faccia.

"Non ho nemmeno bevuto ieri sera e ho i postumi da sbornia" si lamenta.

Sebbene sia abbastanza felice di aver deciso di non bere, chi sa quali pessime decisioni avrei potuto prendere se avessi bevuto qualche shottino?

Mi vesto e finisco di preparare la borsa. Sadie fissa la mia piccola borsa e alza un sopracciglio.
"Ti porti così poco?"

Alzo le spalle. "È solo per il fine settimana e probabilmente ruberò qualche sua maglietta. Il che mi ricorda..." Prendo dalla scrivania i pantaloni e la maglietta di Harry che ho preso in prestito dopo la sua festa di lavoro. Sadie si siede e i suoi occhi vanno dai vestiti a me.

"Sono suoi?" chiede e li guarda.

"Si, li ho lavati ma continuo a dimenticarmi di restituirglieli." Mentre lo dico, Sadie è scesa dal letto e viene verso di me. Annusa a lungo i pantaloni e chiude gli occhi.

"Oh, mio dio, sanno ancora di lui."

Tolgo i vestiti dalle sue mani. "Sei così strana, perché stai annusando i suoi vestiti?"

"Volevo sapere quale fosse il suo profumo!" dice.
"Tutti i ragazzi hanno un proprio odore e quello di Harry è esattamente ciò che pensavo fosse."

La guardo cercando di comprendere la sua stranezza.  "Hai pensato a come potesse profumare?"

Alza le spalle. "Forse."

Rido e alzo gli occhi al cielo e metto i vestiti nella borsa. "Vuoi andare a prendere il pranzo prima che vada?"

"Non posso, ho promesso a Kate che l'avrei portata al lavoro oggi perché la sua macchina si è rotta."

"Quando è successo?"

"Mi ha scritto mentre eri in doccia, ora devo andare, ma ci vediamo domenica, vero?

"Si, ti scrivo quando sto per tornare e ci incontriamo direttamente nella mia stanza." dico. Lei accetta e mi abbraccia prima di tornare alla sua stanza. Sono solo le dodici e trenta, così decido di prendermi il pranzo alla mensa da sola così da essere sazia prima di andare da Harry.

La mensa non è così affollata come mi aspettavo, sembra che molte persone siano andate a casa per il weekend oppure molti sono ancora a lezione. Trovo un posto e comincio ad abbuffarmi di patatine fritte.

Riesco a mangiare ed uscire senza incontrare Zayn o chiunque altro abbia incontrato ieri sera. Onestamente credo che la maggior parte di loro fosse troppo sbronzo e non mi ricorderebbe comunque. Per fortuna è lo stesso per tutte quelle persone che hanno visto me e Sadie mezze nude.

Per l'una e mezza mi sto annoiando a morte e sono ansiosa di andarmene dai dormitori. Scrivo ad Harry e gli dico che non vedo l'ora di vederlo. Non risponde, ma d'altronde sono passati appena trenta secondi.

Prendo il mio computer ed entro nel sito della scuola per guardare i voti e quali sono i prossimi esami, poi mi metto a guardare The Office ancora perché ne sono drogata e non riesco a smettere.

Alle due e un quarto, il mio telefono vibra e vedo il none di Harry.

Da: Harry
Esco dal lavoro ora. Sto arrivando. x

Scendo dal letto e raccolgo le mie cose, indosso il giubbotto di Sadie di ieri sera e lascio la mia stanza. Chiudo la porta e scendo nell'atrio. Mi sono completamente dimenticata di quanto ci voglia ad arrivare dal suo ufficio fino al campus. Vado in bagno e mi controllo allo specchio, mi sistemo i capelli fuori posto e rimetto il burro di cacao.

Esco dall'edificio e la macchina di Harry è appena arrivata. La pungente aria fredda mi prende di sprovvista. Vedo Anthony al posto di guida e mi rattristo un po'; Harry non è qui? Salgo nel sedile posteriore, vedo Harry seduto accanto a me.

"Ciao, dolcezza," mi saluta. Guardo verso di lui, il sorrisetto impresso sulla sua faccia e i suoi occhi di una sfumatura di verde più chiara del solito. I suoi capelli sono un disastro come se avesse passato le dita tra loro un centinaio di volte durante la giornata.

"Ciao, Harry," rispondo e Anthony esce dal parcheggio, portandoci all'attico. Lo sguardo di Harry potrebbe riscaldarmi più velocemente di una stufa. Si china verso di me e bacia le mie labbra gentilmente, poi ancora una volta con più passione. La sua mano posata sulla mia coscia tremante e mi chiedo se lui riesca a sentire il mio battito accelerato più di ogni altra cosa.

Lascia la mano sulla mia coscia per tutto il viaggio, il suo pollice traccia dei piccoli cerchi. Sono così ansiosa di tornare a casa sua e credo che lo sia anche lui visto come muove la gamba.

Una volta all'attico, mi giro verso di lui e dico, "Lascio la borsa di sopra, se per te va bene."

Annuisce e si toglie la giacca appoggiandola poi sullo sgabello. "Va bene. Preparo il pranzo dato che non ho ancora mangiato oggi."

Puoi mangiare me, penso tra me.

"Vuoi qualcosa?" chiede e scuoto la testa.

"No, sono a posto, grazie. Ho mangiato prima che venissi a prendermi." dico e vado di sopra nella sua stanza. Poggio la borsa sul letto e mi guardo in giro per la stanza. È così strano che starò qui per il weekend, immagino come sarebbe vivere qui. Mi immagino poi come deve essere per Harry vivere da solo per così tanto. Non so nemmeno se ha avuto una moglie prima di me o una fidanzata.

Torno al piano di sotto. Harry è ancora in cucina e sento il rumore che fa il cibo mentre frigge.

Vado in cucina e lo vedo ai fornelli, buttando qualche verdura in una padella bollente e sembra come un concorrente di Masterchef. Guarda verso di me e dice, "Hey, assaggia questo per me." Prende diverse verdure con la forchetta e si avvicina, portando la forchetta alla mia bocca.

"Porca vacca," dico. "È molto buono."

"Grazie." Sorride. Riesco a vedere un accenno di rossore sulle sue guance ed è più che adorabile.

*

"Vado a cambiarmi," dice Harry una volta finito di mangiare. "Vuoi cambiarti in qualcosa di più comodo?"

"Sì, certo," dico e lo seguo per le scale fino alla sua camera da letto. Va dritto alla cabina armadio e colgo l'occasione per togliermi i vestiti e rivelare la lingerie che mi ha comprato. Mi siedo sul letto a gambe incrociate aspettandolo ansiosamente.

"Okay, allora," Harry esce, guardando i capi che tiene in mano. "Ho questa felpa che puoi indossare, è una di quelle che usavo al college --," si blocca non appena alza lo sguardo a me, la sua bocca si spalanca e stringe i pugni. "Buon Dio." mormora.

Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e apro un po' le gambe e lo vedo deglutire leggermente. Si avvicina a me e poggia le mani delicatamente sulle mie cosce. "Sei uno schianto, piccola mia."

Ridacchio quando si china in avanti e strofina la testa sul mio collo, i suoi ricci mi solleticano la guancia mentre comincia a baciarmi. Porto una mano sul retro del suo collo, l'altra sulla sua spalla e mi spinge giù sul letto.

Avvolgo le gambe attorno al suo corpo e lo avvicino, percepisco la sua crescente erezione contro il mio inguine.

"Voglio scoparti da morire, piccola." Sussurra, morde leggermente dove ha lasciato un nuovo marchio poco sopra le clavicole.

"Nessuno te lo impedisce, Harry." Dico, alzando leggermente i fianchi contri di lui. Alza la testa e mi guarda.

"Di' il mio nome e lo farò proprio qui, proprio ora." Dice e non esito quando le parole escono dalla mia bocca.

"Ti voglio, papino."

I suoi occhi si spalancano e si toglie la  maglietta, connette la sua bocca con la mia e aggiunge la lingua. Mi slaccia il reggiseno, togliendomelo. Sento la sua mano spostarsi dall'esterno coscia all'elastico delle mie mutandine, preme delicatamente facendomi gemere nella sua bocca. Infila lentamente le dita dentro di me e avvolgo le braccia attorno al suo collo per sostegno, conficco le unghie nella sua schiena.

"Così bagnata per me, dolcezza." Dice dolcemente. Le sue dita pompano lentamente dentro di me e perdo tutto il controllo. Stringo i denti quando inizia ad andare gradualmente più veloce, inarco la schiena facendo così diminuire lo spazio tra di noi. La sua bocca attacca il mio capezzolo e scorre la lingua sulla punta, quasi facendomi impazzire.

Rallenta il ritmo delle dita e gemo quando le tira fuori da me, ma mi zittisce premendo le sue labbra sulle mie e sento il rumore della cintura slacciarsi e si tira giù i pantaloni. Mi spinge verso i cuscini e si mette sopra di me. Mi toglie le mutandine con facilità e squadra il mio corpo nudo dall'alto al basso.

Si posiziona prima di guardarmi negli occhi e chiedermi, "Sei pronta, gattina?"

Annuisco silenziosamente ma mi prende per la mascella. "Rispondimi quando ti faccio una domanda." Ringhia.

"S-Si, papino."

Non perde tempo e lentamente si spinge dentro di me e fremo alla sua grandezza e mi irrigidisco.

"Rilassati, piccola," dice e spinge di più. Faccio un sospiro profondo e provo a rilassare i muscoli. Inizia lentamente a muovere i fianchi e alla fine il dolore si trasforma in piacere. Gemo quando le spinte iniziano ad avere un ritmo e le mie unghie si conficcano nella sua schiena.

"Più veloce, papino." Gemo e lui sorride, il sudore inizia a gocciolare dalla sua fronte e le spinte diventano più veloci e superficiali. "Sto-Sto per venire." Dico, stringo gli occhi e sento il calore aumentare.

"Aspetta." Ordina e gemo facendo del mio meglio per controllarmi, ma sto facendo un sacco di fatica.

"H-Harry, non posso --,"

"Sì, puoi e lo farai." Dice, il letto si muove violentemente ad ogni spinta. "Trattieniti, Jillian."

Gemo ad alta voce. Non riuscirò a trattenermi ancora a lungo, così grido, "Ti prego lasciami venire, papino."

Harry borbotta ad un'altra spinta brutale e dice, "Vieni sul mio cazzo, piccola."

Finalmente mi lascio andare e rilascio tutto su Harry, sentendolo venire dentro di me a sua volta. Mi travolge un'enorme onda di sollievo quando esce da me si china per lasciare un delicato bacio sulle mie labbra.

"Sei stata fantastica." Dice, baciandomi ancora. "Cambiamoci, che dici?"

Annuisco e gli rivolgo un sorriso forzato; sono abbastanza abbattuta dal fatto chi si sia disconnesso così velocemente. Metto queste emozioni da parte, lasciando che mi passi la felpa. Prendo della biancheria pulita dalla mia borsa e la indosso dalle mie gambe tremanti.

*

Siamo ora seduti sul divano, le coperte sopra i nostri corpi con il camino acceso e Love Actually alla TV sopra al caminetto.
Sono accoccolata ad Harry con una tazza di cioccolata calda tra le mani. Il suo braccio mi avvolge e con l'altra mano impugna la sua tazza. Sono così contenta in questo momento che non voglio che il weekend finisca. Se le notti con Harry sono così ogni volta, cos'altro posso chiedere?

"Questa è la mia parte preferita," Harry dice a bassa voce, e sorrido quando il bambino, Sam, corre per l'aeroporto ed evita la sicurezza così da poter salutare la ragazza che ama prima che lei salga sull'aereo.

"Harry, taci," dico ridendo leggermente. "Lo hai detto per quasi tutte le scene, e hai ripetuto il novanta percento delle battute a memoria."

Poggia la sua testa sulla mia, il suo braccio traccia la mia schiena e lo avvolge attorno ai fianchi. Mi avvicina a lui e dice, "Ma è il mio film preferito. Non posso non ripetere ogni battuta."

"Pensavo che il tuo film preferito fosse Singing in The Rain?"

Alza le spalle e appoggia la sua cioccolata. "Okay, Love Actually li batte tutti, ma è secondo solo di poco. Li ho visti talmente tante volte che è inevitabile ripetere le battute."

"Allora dovrò zittirti con il nastro adesivo." Dico, bevo un sorso della mia cioccolata e la appoggio poi sul tavolino.

Mi si avvicina e il suo naso mi solletica l'orecchio. "E come dovrei fare a baciarti durante le scene romantiche se ho del nastro adesivo sulla bocca?"

Arrossisco, le sue labbra succhiano la mia pelle appena sotto il mio orecchio. "Come dovrei fare ad assaggiarti se c'è del nastro sulla mia bocca?" Sussurra, i suoi denti passano sul punto sensibile e tremo alla sensazione del suo respiro sul collo. Stringe la presa sui miei fianchi e il mio corpo è teso. Poggia la mano sul retro del mio collo e avvicino i nostri visi, porto la sua bocca sulla mia e senza pensarci due volte infila la lingua oltre le mie labbra. Muovo la mano sotto la coperta fino a raggiungere il suo addome, faccio scivolare la mano sotto l'elastico dei pantaloni e lo palpo attraverso i boxer. Geme nella mia bocca, mi prende per i capelli e sposta la mia testa così da esporre il mio collo. Lascia una scia di baci distratti dal mascella alle clavicole, l'altra sua mano è sul mio seno coperto e muove le dita sul capezzolo.

È così dominante e non so se lo preferisco a quando sottomesso -- cosa che non è molto spesso. Voglio avere controllo su di lui ma non ne ho mai la possibilità; ogni volta che provo ad agire, trattine i miei polsi o mi ferma dal fare qualsiasi cosa.

Ignoro tutto e seguo i miei impulsi, mi metto a cavalcioni sul suo grembo e premo le labbra sulla sua mascella, appena sotto l'orecchio. Premo l'inguine contro di lui, muovendo i fianchi lentamente con le mani sulle sue spalle. Lui sposta la testa da un lato per garantirmi più accesso, e percepisco la sua mascella tesa nel mentre lascio lentamente una scia di baci delicati.

Le sua mani si postano sul mio girovita e poi sul mio sedere, stringendo la presa quando trovo il suo punto magico e lo sento ansimare un minimo. Faccio un sorrisetto e torno a baciargli le labbra, sentendo il suo pene semi-duro attraverso i pantaloni.

"Le cose che mi fai, gattina." Mormora.

È abbastanza tardi dopo avere guardato The Wolf of Wall Street, il quale ho commentato "Non avevo realizzato ci fossero così tante cose da cui sniffare cocaina."

Harry ridacchia al mio commento mentre tiriamo le coperte ed entriamo nel letto. Mi metto su un fianco, rivolgendogli la schiena e il suo braccio si posa sul mio ventre. Mi tira più vicino contro il suo petto e chiudo gli occhi, respiro regolare.

"Buonanotte, dolcezza." Dice sottovoce, lasciandomi un bacio delicato sopra l'orecchio.

"Buonanotte, Harry."

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