Tutta una questione di chimica

Par 10giuly

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Sognare è importante, ci spinge oltre i nostri limiti, per realizzare la visione utopica che ognuno di noi, a... Plus

Welcome
Prologo
Capitolo 1. Carpe Diem
CAPITOLO 2. New York, here I come.
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
WATTPAD CONTEST
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Epilogo
Ringraziamenti
Interview

Capitolo 18

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Par 10giuly

The secret ingredients for a great relationship are the ability to say sorry, the courage to take risks and the strenght to find a compromise with whom you love.

Sono in pausa pranzo con Matthew e Tiara, quando pubblico su instagram una nuova immagine.

Say hello to my new house! Love it! 
#homesweethome #nyc #love #homeiswheretheheartis #loveyou

Ho scattato questa foto stamattina, quando il sole era sorto da poco e i raggi filtravano dalla finestra, senza essere troppo accecanti. La casa è completata. Anche il contenuto degli ultimi scatoloni ha trovato una sistemazione all'interno del grazioso trilocale, che finalmente è degno di essere chiamato casa.

Tra un boccone di cotoletta di pollo e una patatina fritta, controllo le mie notifiche sui social.

I commenti sotto alla foto non tardano ad arrivare:

@tiara.24: so happy for u darling! U deserve all this!

@matt.johns: I'm jealous. Do you love this house more than me?

@sofiver94: So sweet @tiara.24!

@sofiver94: How can I love something more than you? @matt.johns

@paolarotella: CHIAMAMI, ORA!

@robasco: mi sono perso qualcosa?

@sofiver94: finisco il turno e vi chiamo, promesso! @paolarotella @robasco

Metto il telefono nella borsa e insieme ai miei colleghi portiamo via i vassoi del pranzo, per tornare al lavoro.

- Be careful with those tubes. Don't shake them, or DNA won't be easy to analyze, because of its supercoils- raccomanda Matthew, causando, di riflesso, un leggero tremolio nelle mie mani.

- I know it, keep calm.-

Poter lavorare con Matthew, nonostante il nostro rapporto esterno alle mura di questo edificio, è qualcosa che non credevo possibile. Nei film e nei libri ci sono spesso grandi storie d'amore, che terminano quando i protagonisti non sono in grado di separare la vita professionale da quella privata.

Almeno fino ad ora, noi siamo stati in grado di dividere le due cose. Andiamo d'accordo, ci amiamo, in laboratorio siamo una bella squadra, ma qualche discussione capita anche tra noi, riuscendo però a non portarle a casa, se sono avvenute sul lavoro, e viceversa.

Ieri sembravamo due bambini: Calamita voleva cenare a casa, io avevo voglia di uscire, per dare una piccola scossa alla mia monotonia dato che, nelle ultime tre settimane, gli unici luoghi che avevo visto erano il laboratorio e la casa. Abbiamo iniziato a litigare perchè Matthew credeva volessi uscire perchè mi annoiavo con lui e che volessi ubriacarmi e stare male, quando in realtà i miei piani erano molto più semplici. Dopo aver cercato, inutilmente, di spiegargli per quindici minuti la mia idea, ho chiamato Tiara, che ha subito accettato e sono uscita da casa mia, lasciando lui lì, sulla sedia in soggiorno, mentre ancora parlava al vento, senza nessun interlocutore.

Io e Tiara ci siamo godute una serata tra donne, davanti ad un Pastrami on rye ed una birra. Se vi state chiedendo cosa sia il pastrami on rye, vi tranquillizzo subito: non è una parolaccia, o un insulto. È soltanto una specie di sandwich, con carne di manzo, succulenta e morbida, insaporita con la mostarda, che dà quel tocco di piccantezza che non guasta mai, di origine ebraica, che oggi è uno dei piatti simbolo della città. Non lo conoscevo, ma Tiara lo adora: - You're not a newyorker, if you have never tasted it- disse, prima di trascinarmi a forza in questo locale, un po' di altri tempi, sulla Houston Street. Sembrava appena uscito dagli anni Sessanta, pareti scure, piene di foto in bianco e nero, targhe, calamite. L'arredamento era molto semplice e minimale. L'unica nota negativa era la confusione generale: i clienti che parlavano e si muovevano da una parte all'altra della stanza con in mano il vassoio, il personale che urlava i nomi delle persone perchè ritirassero il loro piatto e la musica, tipicamente ebraica, in sottofondo.

Tutto questo non ha però impedito a me e alla mia amica di gustarci il nostro sandwich, in tranquillità.

- It's so good! I could eat ten more without stopping! -

Mentre lo mangio riesco a percepire ogni piccolo gusto: il piccante della mostarda, il sale e il pepe che condiscono la carne, rigorosamente al sangue, che resta morbida e il pane che, grazie proprio ai due ingredienti principali, rimane morbido e gustoso, senza diventare gommoso.

- Yeah, and you know what? It's so easy to digest!- aggiunse la rossa, dandomi un motivo in più per amare questa specialità.

Evitammo per tutta la sera l'argomento Matthew, e fu un sollievo, perchè proprio non mi andava di sentire pronunciare il suo nome, nè volevo che diventasse l'argomento della nostra conversazione.

Parlammo invece dell'ultimo regalo che Cody aveva fatto alla sua dolce metà.

- Oh my God! He's so sweet! I think he was rehearsing before asking you something bigger- esclamai, dopo aver visto la fedina meravigliosa che Tiara indossava sull'anulare sinistro, incorniciato da uno scintillante smalto verde Tiffany.

- No way! I don't think he wants to ask me such a big thing. I'm the one who would like to marry him, but he doesn't seem very interested, not yet. He always says it's too early, we're young.-

- Maybe he has just changed his mind. Is this impossible?-

- No, it's not impossible, it's only really, really hard. We've been engaged for seven years and he never showed interest about our future, he just thinks about present- disse Tiara, con un filo di tristezza nella voce. Sembrava spaventata all'idea di illudersi, se avesse creduto alle mie parole.

- I have a talent: I can understand what people think by watching their eyes. Let's organize a date, you and Cody and me with Matthew. I'll tell you what's going on- esclamai, fiera della mia idea.

- Sounds great!-

Dopo aver salutato la rossa, mi diressi a casa. Sotto allo zerbino, davanti alla porta d'ingresso, spuntava un foglio.

"I was nervous because of an argue with my father, I shouldn't have been mad at you. I'm at home now, but I love you.

PS: keys are behind the flowers' vase.

Matthew"

Dopo essere entrata in casa, mi accomodai sul divano, prima di lasciare una breve risposta a Calamita.

<< I love you too. But I'm still offended. Your puppy eyes won't be enough this time.>>

Dopo un po' di zapping, capendo che la televisione non fosse in grado di offrirmi nulla di decente, me ne andai a dormire.

∼∼∼∼

- Come sarebbe a dire fidanzata?-

- Come altro vi posso definire il ragazzo di cui mi sono innamorata, ricambiata, se non fidanzato?-

- Io lo sapevo che, respirando aria nuova, finalmente avresti ritrovato la felicità!- esclama Paola, che sembra avere gli occhi a cuoricino, mentre sente le mie news.

- Non vi ho raccontato nemmeno di Andrea?-

- Andrea? Quell'Andrea?- si intromette Roberto.

- Proprio lui! Non so come ha fatto a trovarmi, ma è tornato per dirmi che ha capito di aver sbagliato tutto, ma che è pronto a rimediare-

- E tu?- domandano i miei amici, all'unisono, mostrando molto interesse, quasi troppo, nemmeno stessero ascoltando lo scoop del secolo, quello imperdibile, che se non conosci nei minimi dettagli non sei nessuno.

- L'ho praticamente spinto fuori dall'albergo a forza, intimandogli di non farsi più vedere, che per me è diventato un estraneo, che mi è totalmente indifferente.-

- Brava la mia Sofi!- applaude Paola.

- Sofi, io devo andare, mi dispiace. Domani ho da esporre una relazione di Endocrinologia, dovrei ripassare. Però sono felice di sentirti, vedi di non dimenticarti di noi eh?!-

- Non può succedere. In bocca al lupo Rob!- esclamo facendo un cenno con la mano al mio amico, fino a che non scompare dalla telecamera. -Tu invece? Gli hai finalmente chiesto di uscire o aspetti ancora?- incalzo ancora.

- Ti pare? Siamo amici, ho troppa paura di fare un passo falso, non voglio perderlo.-

- Ma così ci stai peggio! Questa storia ti sta logorando, ormai sono sei mesi che sei in questa situazione!-

- Lo so. Troverò una soluzione- conclude la mia amica, con un tono di rassegnazione.

- E fidati, che lui è nella tua stessa situazione, lo conosco troppo bene! Ora devo andare, ma ti richiamo entro la fine della settimana, ok?-

- Brava socia, ho bisogno di te, ora che sei lontana! Ti voglio bene Sofi.-

Paola manda un piccolo bacio volante allo schermo, prima di chiudere la videochiamata.

----

Buongiorno popolo di Wattpadiani!

Ecco un nuovo capitolo, in cui ho cercato di farvi conoscere anche un pochino di più sulla vita degli altri personaggi, che fin'ora sembrava solo avessero dei nomi, ma senza un'identità precisa.

E' il primo capitolo che pubblico dopo aver ottenuto la mia prima recensione, da parte di @whosuffers . Spero di aver recepito un po' i tuoi consigli e di essere stata in grado di cominciare ad applicarli!

Per quanto riguarda la seconda parte del capitolo, Giswell29 ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale.

Fatemi sapere che ne pensate e, come sempre, alla prossima!
PS: #iscrivilatuastoria2018 è un concorso indetto da @rabyyt e credo sia una bellissima occasione per poter far crescere le storie che stiamo scrivendo! Passate a dare un'occhiata se siete interessati! :)

Giulia

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