You Told Me You Never Fall In...

By Robstenina97

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Sequel di: Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love.) ATTENZIONE! Love is not... More

Io ho una cosa che ..
Romeo e Giulietta
Passaggio
Mia
Cena
Notte coniglietta
Gelosia
Tu, io
Gelato
Ubriaco
Incubo
Mi piaci
Grazie a tutti ❤
Caso
Scommessa
Speranze di ferro
Gelosia
Sparo
Voglio farti ridere
Cena
3MILIONI DI GRAZIE
Mi sto innamorando di te
Traduzioni capitolo precedente
Instagram
Dimmi che hai
Cinema
Presidenza
Resta con me stanotte
Mi ha dato della cagna
Potevi farti del male
Harry
Torta maliziosa
Schifo
Spettacolo
Ninna nanna
Gioco Alcolico
Cerca di spiegare
Promettimelo
Aiutami papà
Cinese
Ti rendi conto che
Una settimana
Gita
Aereo
Arrivo
Prima volta
Ho tentato di
Sigaretta
Sasso
Mi sento bene
Ospedale
Sala
Droga
Ne ho bisogno
Non ne vale la pena
Phoebe
Ho voglia di baciarti
Mi sei mancato
Colazione di gelosia
Tu sei bella come l'infinito
Colazione nella casetta
Pranzo in allegria
All Of Me
Tu mi credi?
Gattino
Chiamata importante
Chiacchierata notturna
Fortnite
Play
Pagina Instagram
Discoteca
Casa della nonna di Rick
Horror
Voglio cambiare
Karatè
Psicologo

Ho bisogno di una mamma

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By Robstenina97

"William per favore, smettila di farti gli affari miei" esclamai al mio ragazzo mentre stava guardando il mio telefono, come se gli nascondessi qualcosa.
William non mi ascoltò e poi sorrise.
"Carina questa foto" guardai la foto e sorrisi imbarazzata, era una foto che gli avevo fatto quando un giorno stava dormendo a casa mia ed era molto dolce, mi baciò a stampo.
"Finito con il mio telefono?" Chiesi ridacchiando, annuì e poi mi strinsi forte a lui cominciando a tremare.
Mi succedeva oramai da troppo tempo e non sapevo più cosa fare.
Gli avevo promesso che non mi sarei più drogata e stavo lottando contro me stessa per non farlo, ma era così fottutamente difficile non drogarmi.
William come sempre mi cominciò a cullare con dolcezza, mi abbandonai contro di lui con gli occhi lucidi e con il labbro inferiore tremolante.
"Ci sono io qui con te amore, calmati"
"N-non ci rie-sco" mormorai tremando e lui mi strinse più forte a se, lo strinsi a me, come se fosse la mia ancora di salvezza e lo era per davvero.
William era il mio tutto.
"H-ho bis-ogno di n-non pens-arci"
"Hai me qui, non pensare a niente che non sia io" rispose con dolcezza, annuii e lo baciai con foga, lo spinsi sul letto facendolo sdraiare e lo spogliai velocemente.
"A-aspetta Con-iglietta" gemette, scossi la testa e mi misi sopra di lui, con le gambe divaricate, mi guardò negli occhi e così in un solo momento lo feci entrare dentro di me lasciando che le mie labbra emettessero un gemito.
Le sue mani si posizionarono sui miei fianchi e cominciò a muovere il bacino mentre io aumentavo il ritmo eccitandomi sempre di più.
Nella mia stanza si sentivano solo i nostri gemiti, i nostri nomi detti con la voce roca.
Era tutto così eccitante, William era dolcissimo ed era così bello.
Mi piaceva il suo modo di gemere il mio nome, mi piaceva tutto di lui.
Venni baciandolo con foga per non urlare, gemette rumorosamente nella mia bocca.
"Pre-ndi l-la .." annuii velocemente e lui venne dentro di me, ansimai il suo nome accasciandomi contro di lui.
Mi strinsi a lui, che mi cominciò a coccolare con dolcezza.
"Era da un po' che non lo facevamo"
Mormorai piano, cercando di regolarizzare il respiro.
"Già" rispose accarezzandomi con dolcezza i capelli.
"Mi sei mancato moltissimo" sorrise.
"Anche tu coniglietta" rispose con dolcezza, mi strinsi più forte a lui.
Sentii il battito del suo cuore e mi rilassai, passai la mano sul suo petto scolpito e lui sorrise teneramente.
"Amo quando lo fai"
"Ed io amo farlo" risposi baciandolostampo, poi mi rimisi nella stessa posizione, mi piaceva stare così con lui.
"Amore?"
"Hm?" Chiese con gli occhi chiusi.
Gli accarezzai il petto.
"Resta con me stanotte, per favore"
"Certo, va bene" sorrisi e poco a poco mi addormentai con William che mi cullava con lentezza.

Pov William:
Le accarezzai i capelli con dolcezza.
Mi era mancata da fare schifo.
La guardai dormire per un bel po' e non mi stancava nemmeno farlo.
Stephanie era stupenda, non meritava del male.
Non lo meritava per niente.
Sentii il mio telefono vibrare sul comò e così lo presi con una mano e risposi:
"Pronto?"
"Ehi Campione" un sorriso mi nacque sulle labbra, mi mancava tantissimo mio padre e non poterlo vedere mi faceva stare malissimo.
Ma ero felice che mi chiamasse ogni giorno solo per sentire se stavo bene o meno, ero molto fortunato.
"Ehi papà" esclamai salutandolo.
"Come stai piccolo?" Chiese con una dolcezza che aveva poche volte con me.
Non ci piaceva dirci che ci volevamo bene e tutte le cose che mia mamma faceva sempre con me.
Papà era diverso, lui faceva capire che ci tenesse ed ero molto felice di ciò che avevo.
"Sto bene e tu come stai?" Domandai mentre Stephanie si strinse più a me.
Le accarezzai i capelli dolcemente.
"Sto bene, mi mancate tu e mamma"
Il mio sorriso divenne triste.
"Anche tu ci manchi, davvero" ammisi.
"Tra poco dovrei tornare per una settimana. Ho delle ferie" sgranai gli occhi felicissimo!
Non vedevo l'ora di abbracciarlo!
"Si cazzo! Non vedo l'ora di vederti!"
Esclamai, lo sentii ridacchiare.
"Anche io, campione" il suo tono era felice e dolce allo stesso tempo.
"La mamma lo sa?" Domandai, mentre mi soffermai su Stephanie che mi stava accarezzando un fianco mentre dormiva e così sorrisi.
"No, non lo sa" ridacchiò "Vorrei farle una sorpresa"
"Ne sarà felicissima, papà" ammisi.
"Ne sono sicuro" rispose e poi lo sentii parlare in spagnolo con qualcuno.
"Come va con Stephanie?"  Chiese ritornando alla chiamata.
"Va tutto bene" mi morsi il labbro inferiore, trattenendo un sorriso.
"Ne sono felice, io sto facendo indagare il mio amico" rispose piano.
"Grazie papà" ammisi, era un papà fantastico.
"Non ringraziarmi, campione" sorrisi.
"Invece voglio farlo. Hai saputo di Cristina?" Chiesi mordendomi l'interno guancia.
"Si, l'ho saputo" rispose sospirando.
"La mamma ci è rimasta malissimo"
"Lo so, ci ho parlato"
"Papà, voleva uccidere Stephanie e Phoebe" risposi stringendo Stephanie più a me, mugugnò qualcosa di incomprensibile ma non si svegliò.
"Lo so, non mi dispiace che sia morta. Se lo meritava" rispose a bassa voce.
Annuii "Si, lo meritava. Quella stronza di merda voleva uccidere la mamma!"
"William non mi importa che sia morta, anzi sono felice che lo sia"
"Okay papà" risposi chiudendo gli occhi, lo sentii dire qualcosa in russo e poi ritornò a me:
"Scusa Campione, oggi sono un po' pieno di lavoro ma volevo sentirti"
"Anche io volevo sentirti papà" ammisi con un piccolo sorriso.
"Comunque che mi racconti?" Chiese e lo sentii scrivere al computer.
"Ma niente di che, tu invece?"
"Niente, sono con Stephanie" risposi mordendomi il labbro inferiore.
"Avete usato le precauzioni?"
"Papà!" Esclamai diventando rosso come un peperone, scoppiò a ridere.
"Che c'è? È una cosa normale! Non voglio diventare nonno così giovane!"
Rispose ridendo e così ridacchiai pianissimo per non svegliare Stephanie.
"Saresti un nonno niente male"
"Ma ovviamente! Chi non mi vorrebbe come nonno? Sarei il nonno più sexy del mondo"  si vantò.
"Che modestia!" Esclamai ridendo.
"Vuoi negare l'evidenza?" Chiese divertito continuando a scrivere al computer, roteai gli occhi divertito.
"Nooooo! Cosa te lo fa pensare?"
"Che figlio ingrato! Se sei così Figo è merito mio e di mamma!" Esclamò ridacchiando, scoppiai a ridere.
"Non ho detto questo eh!"
"Vorrei anche vedere!" Rispose facendo il finto serio, poi lo sentii parlare con qualcuno e poi mi disse:
"Campione ora devo andare, ho un caso da risolvere. Ti voglio bene"
"Anche io te ne voglio tantissimo" risposi con un sorriso e staccai la chiamata.

Pov Stephanie:
Aprii gli occhi ed ero ancora con la testa sul petto del mio ragazzo, sorrisi e gli diedi un piccolo bacio sotto al mento, mi strinse a se con dolcezza.
"Ti sei svegliata" esclamò pianissimo.
"Hm hm" risposi posando le labbra sul suo collo, sorrise.
"Sono andato a comprare del cibo cinese" sorrisi sul suo collo.
"Hai fame, amore?" Chiese, annuii.
Amavo William, più di ogni altra cosa al mondo.

Pov William:
Ci mettemmo seduti sul letto e cominciammo a mangiare ridendo e scherzando.
Mi squillò il telefono e così mi scusai e lo presi:
"Ehi mamma"
"Dove sei?"
"Da Stephanie, ti ho mandato un messaggio"
"Ah, non l'ho letto"
"Stai diventando vecchia, ecco perché"
Risposi facendo un tono serio, sapevo che non fosse vecchia ma adoravo farla sclerare.
"Stupido"
"Ti voglio bene anche io eh" risposi divertito, mi piaceva ridere e scherzare con i miei genitori.
"Torni a dormire a casa?" Domandò con dolcezza.
"No, resto da Stephanie. Posso?" Chiesi con la voce più tenera che potessi fare.
"Certo topino" oddio! Che imbarazzo!
"Mamma!" Esclamai ridacchiando.
"Che c'è amore della mamma?!"
Stephanie scoppiò a ridere e così roteai gli occhi.
"Mamma, la smetti?!"
"Figlio di merda" esclamò ridendo.
"Quanto amore che mi dai!" Risposi ridendo, mia mamma ridacchiò.
"Domani a pranzo se volete, potete venire qui" esclamò contentissima.
"Glielo chiedo" esclamai e poi posai gli occhi sulla mia ragazza che tratteneva un sorriso "Piccola, domani vieni a pranzo da me?" Il suo sorriso si allargò e annuì felice.
"Si mamma, ha detto che va bene"
"Ne sono felicissima. Ora vado a prepararmi qualcosa per cena"
"Vuoi che ti porti qualcosa, mamma?"
"No, tranquillo. Ti voglio bene" sorrisi.
"Anche io, mamma" risposi e lei staccò la chiamata.

Continuammo a mangiare e poi decidemmo di guardarci un film,
ma alla fine non lo vedemmo.
Ci coccolammo e ci baciammo tutto il tempo.
Adoravo sentire la sua pelle calda a contatto con la mia.
Ci addormentammo abbracciati.

Pov Stephanie:
Eravamo seduti a tavola, Julia aveva preparato le lasagne ed io amavo le lasagne!
I miei occhi erano a forma di cuoricino e William mi stava guardando con un sorriso, strinsi dolcemente la sua mano e intrecciammo le nostre dita.
"Grazie per avermi invitata" sussurrai verso Julia che mi aveva messo davanti un piatto di lasagne, mi sorrise con dolcezza.
Era veramente una bellissima donna.
"Di niente Stephanie, sei sempre la benvenuta" la ringraziai e aspettai che si mettesse a sedere per iniziare a mangiare quella bontà divina!

Mangiammo ridendo e scherzando.
William aveva la famiglia che tutti avrebbero voluto, i suoi genitori gli volevano bene e avrebbero fatto di tutto per renderlo felice e William era felice.

Appena finimmo di pranzare esclamai con un sorriso:
"Era buonissima, davvero"
"Ne sono felice, se vuoi ho preparato anche il pollo con le patate al forno"
Risi scuotendo la testa.
"Sono davvero piena" sorrise annuendo e poi si alzò dalla sedia per sparecchiare.
"Aspetta, ti aiuto" lei scosse la testa.
"Stai tranquilla Stephanie" rispose dolcemente, sorriso.
"Mi fa piacere, davvero" ammisi.
William mi diede un bacio sulla guancia.
"Vado in bagno" annuii sorridendo e poi aiutai sua madre a pulire la cucina.

Mentre stava lavando i piatti vidi una cicatrice sul polso di Julia, sgranai gli occhi e lei se ne accorse.
Si girò verso di me e fece un piccolo sorriso "È successo tanti anni fa"
"Hai tentato il suicidio?"
"Già" rispose sospirando, poi si asciugò le mani, rabbrividii.
Perché una donna forte come lei avrebbe tentato di ammazzarsi?
"Perché?" chiesi con la voce flebile.
"I miei genitori erano morti da poco, ho cominciato a tagliarmi ... poi un giorno l'ho tentato" deglutii.
"Ora stai bene?" Mormorai per averne una conferma, lei annuì sorridendomi.
"Sto bene Stephanie. Ho persone che mi amano intorno e anche tu le hai"
Annuii e delle lacrime rigarono il mio volto, la abbracciai stretta a me.
Lei ricambiò l'abbraccio, mia mamma non mi aveva mai abbracciato.
E quella cosa mi aveva fatto male.
Ma in quel momento capivo quanto ne avessi bisogno.
Avevo bisogno di una mamma.
"Ci sono io qui con te" esclamò piano.
Annuii piangendo sulla sua spalla e lei cominciò a cullarmi e a dirmi delle parole rassicuranti e sapevo che quelle parole fossero vere, perché Julia era una persona vera.

Appena mi calmai, mi staccai un po' da lei che mi guardò con tenerezza.
Mi appoggiò le mani sulle guance e mi tolse le lacrime con i pollici.
"Stai meglio, piccola?" Annuii.
"Grazie Julia" sussurrai pianissimo.
"Non ringraziarmi, io sono qui"annuii.
Mi diede un bicchiere di acqua che accettai volentieri e lo bevvi con lentezza.
Lavai il bicchiere e poi la abbracciai di nuovo, poi andai verso la stanza di William, ma lui era seduto sulla poltrona che mi stava aspettando.
"Ehi" mormorai mordendomi il labbro inferiore, alzò lo sguardo e mi sorrise.
"Non volevo disturbarti" sorrisi.
"Grazie per non averlo fatto. Ne avevo davvero tanto bisogno" lui annuì e si alzò dalla poltrona, mi diede un piccolo bacio a stampo.
"Ne sono sicuro amore mio" rispose dolcemente, lo presi per mano e poi ci incamminammo verso la sua camera.

Guardammo qualche film, coccolandoci e baciandoci per la maggior parte del tempo ed ero così felice di essere lì con lui.

Ci addormentammo.

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