Una Sanzione Non Comune (Larr...

By loveisintheair95

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MPREG. Louis si sente poco bene da un paio di settimane, quindi Harry lo trascina dal medico. I mesi successi... More

Capitolo 1 (parte prima)
Capitolo 1 (seconda parte)
Capitolo 2 (parte prima)
Capitolo 2 (parte seconda)
Capitolo 3 (parte prima)
Capitolo 3 (parte seconda)
Capitolo 3 (parte terza)
Capitolo 4 (parte prima)
Capitolo 4 (parte seconda)
Capitolo 4 (parte terza)
Capitolo 5 (parte prima)
Capitolo 5 (parte seconda)
Capitolo 5 (parte terza)
Capitolo 6 (parte prima)
Capitolo 6 (parte seconda)
Capitolo 7 (parte seconda)
Epilogo

Capitolo 7 (parte prima)

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By loveisintheair95

UNA SANZIONE NON COMUNE

CAPITOLO 7

(Parte prima)

Tre settimane più tardi...

"Otto o passi?" Chiese Niall, buttando giù l'otto di quadri sul mazzo di carte.

Liam sospirò e si lasciò cadere sulla sedia frustrato, "Passo". Questa era la seconda volta di fila che non giocava.

Dopo un lungo momento, deliberando se valesse la pena buttare il due che aveva e, eventualmente, iniziare una brutta reazione a catena (che probabilmente finirà col tornare a morderlo), Harry buttò il nove di fiori sulla pila e gridò "E' il tuo turno Lou!"

"Arrivo", grugnì in risposta dal bagno adiacente. Ci fu un rumore di sciacquone e pochi secondi dopo Louis arrivò, asciugandosi le mani sui pantaloni da jogging. "Sai, è molto più facile pisciare quando riesci veramente a vedere il tuo cazzo", annunciò stizzito alla stanza.

Zayn sbuffò rumorosamente e batté il suo amico dolcemente sulla schiena mentre passava. "Non manca tanto tempo ormai, amico", lo consolò, "Voglio dire, tanto sicuramente non puoi diventare molto più grande comunque..."

"Oi, attento a quel che dici," Louis ringhiò, fermandosi per dare uno schiaffo sulla nuca di Zayn prima di andare verso la sua sedia. Zayn piagnucolò e si strofinò la testa mestamente mentre Harry e Niall ridacchiavano. Entrambi sapevano che era meglio consolare Louis al momento.

"Pensi che ce la fai per la fine di agosto?" Liam chiese con attenzione, mentre guardava Louis. "Voglio dire, Zayn ha in un certo senso ragione. - Sembra che tu sia abbastanza pronto ora, amico" Era qualcosa che affollava tutte le loro menti. Sapevano che Louis non poteva permettersi di arrivare al punto della dilatazione della cervice quindi stavano tutti diventando sempre più nervosi più vicino Louis si faceva al giorno del parto. Inoltre, più avanti andava la gravidanza di Louis, più sforzo veniva messo sui suoi organi vitali così tutti loro speravano che la nascita sarebbe stata il più presto possibile.

Louis alzò le spalle e sbuffò un respiro profondo mentre si abbassava con cura giù sulla sedia. Harry non poté fare a meno di sorridere tra le sue carte. Il pancione era così grande ora che Louis doveva mantenere la sua poltrona a circa mezzo metro di distanza dal tavolo solo per entrarci.

Queste ultime settimane Louis era stato incredibile da guardare - era letteralmente lievitato fino al punto che anche Harry non riusciva più a mettere le sue braccia intorno a lui. Mentre Harry lo trovava assolutamente adorabile, Louis, invece, trovava il soggetto un affare molto personale. Nessuno dei suoi vestiti gli entravano adesso e così era costretto a indossare un pigiama, pantaloni da jogging molto larghi con magliette extra-large o semplicemente prendeva in prestito un paio di scarti dell'ospedale - di grandi dimensioni. Harry si era offerto di uscire e comprargli dei vestiti adeguati alla maternità, ma la proposta gli aveva solo fatto guadagnare uno schiaffo alle palle. Solo perché ho un utero non significa che voglio iniziare a indossare abiti femminili era stata la risposta tagliente di Louis mentre Harry si accartocciava a terra in agonia.

Zayn, a quanto pareva, non aveva abbastanza colto i suggerimenti e aveva insistito a misurare la circonferenza di Louis questa mattina e aveva annunciato, con un certo stupore, che ora misurava l'impressionante cifra di 46 pollici! "Wow", Zayn l'aveva poi preso in giro, "ora sei più grande di Eamonn Holmes!" Se gli sguardi potessero uccidere, Zayn sarebbe stato almeno nel settimo girone dell'inferno.

La cosa divertente era, secondo la uh... data di concepimento *tossisce* questa era tecnicamente solo la trentatreesima settimana di gravidanza di Louis. Tuttavia, rispetto al grafico della crescita di una donna, sembrava corrispondere a quella della trentasettesima settimana, quindi quella della mongolfiera. Il Dr Hayle sembrava pensare che questo era perché il bambino veniva introdotto ad una nuova gamma di ormoni - ormoni maschili - a cui gli altri bambini non venivano esposti e quegli ormoni stavano accelerando la fase di sviluppo. Ribadì che, nonostante fosse più veloce di una gestazione normale, il loro bambino sembrava essere perfettamente sano finora, il che era sicuramente un immenso sollievo.

La conversazione del 'e se' era nata solo la scorsa settimana, quando Harry e Louis avevano avuto una seria discussione su come avrebbero dovuto agire se il loro bambino fosse nato con una condizione medica o un difetto di nascita. La probabilità di questa eventualità era spaventosamente alta. Tuttavia, decisero all'unanimità che non sarebbe importato affatto se il loro bambino avesse avuto problemi. Lo avrebbero amato, non importava se avrebbe avuto solo un braccio, o sarebbero stato sulla sedia a rotelle per sempre, o se non sarebbe mai potuto crescere di più di cinque anni, o se avrebbe avuto grandi difficoltà di apprendimento o se fosse stato in uno stato vegetativo completo. Anche se il bambino fosse nato con una cerebrolesi così grave che avrebbe potuto vivere solo pochi anni avrebbero assicurato che sarebbero stati i miglior pochi anni che ogni bambino avesse mai vissuto. Avevano anche discusso sulla possibilità di trasferirsi in una casa vera e propria, se necessario - come stavano le cose, stavano per fare un po' di un viaggi con il passeggino, visto che vivevano al piano superiore senza ascensore...

Comunque, oggi era il giorno dell'ultima grande ecografia ed entrambi Louis e Harry capirono che questo era il motivo per cui gli altri ragazzi gli stavano attorno. Non che i ragazzi avessero bisogno di un pretesto per rimanere in ospedale - lo facevano spesso - ma di solito era solo uno di loro alla volta, non tutti e tre. Harry sapeva che Louis apprezzava la loro presenza - anche se Zayn lo prendeva in giro per la sua dimensione. Scherzare era il modo di Zayn per alleviare la tensione. Tutti erano preoccupati per i risultati dell'ecografia. Oggi sarebbe stato il giorno in cui la squadra avrebbe deciso la data finale per il cesareo.

Harry era in parti uguali eccitato e nervoso. Eccitato perché non vedeva l'ora di vedere il loro bambino e perché Louis non sarebbe stato più in pericolo... ma nervoso perché... beh, perché stava per avere il più grande casino di responsabilità scaricato su di lui per i prossimi 18 anni. Beh, speriamo 'consegnato' a lui piuttosto che 'scaricato' - i medici dovevano essere esperti addestrati, dopo tutto... ma... il punto rimaneva.

Quello che stava aiutando Harry a superare i nervi era la sua recente realizzazione che, nonostante tutto quello che era accaduto e tutto ciò che sarebbe potuto ancora accadere, non aveva ancora avuto un briciolo di risentimento verso il bambino. Né aveva avuto un sentimento di gelosia.

"Non ho idea neanche se riuscirò a passare la prossima settimana," Louis rispose alla domanda precedente di Liam, "Onestamente, mi sento quasi pronto a esplodere in questo momento." Lui singhiozzo e si strofinò il petto ripetutamente. "E ne ho avuto abbastanza di questa maledetto bruciore di stomaco, quindi spero che sia il più presto possibile", brontolò. Poi la sua mano volò giù sullo stomaco e lui ansimò. "Ow. Gesù! Statti fermo ragazzino", mentre il dolore si espandeva in tutta la sua cassa toracica, "diventerò nero e blu dall'interno verso l'esterno a questo ritmo."

"Fa davvero male?" Chiese Niall, sporgendosi e mettendo la mano sulla pancia. I ragazzi avevano ormai da tempo superato la fase di chiedere il permesso di toccare perché a Louis non dava veramente fastidio - be, fintanto che non scoppiava a pisciare, ecco. Un secondo dopo, il bambino calciò sotto il palmo di Niall e Niall rise di gioia.

"Si, provaci tu ad avere una persona di quattro chili e mezzo all'interno del tuo addome, che ti sgomita sulle costole e tira ginocchiate ai reni," Louis replicò seccamente, "poi dimmi se fa male."

"Non riesco ancora a credere che tu e Harry state per diventare genitori", Zayn mormorò, scuotendo la testa, "è assolutamente surreale."

"Lo dici a noi," Harry rispose, sorridendo storto a Louis, che sorrise di rimando - tutti raggianti e ridicoli. Harry cercò coraggiosamente di ignorare le parti di lui che si scioglievano alla vista, ma era abbastanza sicuro che la sua espressione sdolcinata lo aveva fatto capire a tutti quelli che potevano vedere.

"No," Zayn scosse la testa, "Voglio dire... non riesco proprio a credere che voi ragazzi avete fatto..." esitò e fece un gesto inutilmente, "uh... sai..."

"Sesso?" Harry favorì, sorridendo quando le guance di Zayn si riscaldarono.

"Beh... sì," Zayn mormorò, guardando le sue carte, "Voglio dire... siete voi due, capito? Avevamo tutti pensato che sareste dovuti stare insieme... ma non abbiamo mai pensato che lo avreste fatto veramente".

"Non è quello che pensano la metà dei fan," Liam casualmente osservò mentre gettava giù il dieci di picche sulla cima del sei di Niall. "Pensano che voi scopavate fin dal X Factor".

"Beh..." considerò Harry... tecnicamente... buttò giù il sei di diamanti.

Liam alzò la mano: "Non voglio sapere", decretò mentre Niall si raddrizzava con sorpresa,

"Oh mio dio, scopate da X Factor?"

"Dipende dalla tua definizione di scopare," Louis rispose, piuttosto calmo. "Quello che facevamo allora non era niente in confronto a quello che facciamo adesso."

Gli occhi di Niall si spalancarono e farfugliò, "Lo state ancora facendo?! Cioè, in questo momento?" Le bocche di Zayn e Liam si aprirono e guardarono tra Harry e Louis, con grandi occhi sconvolti, sarebbe stato abbastanza divertente se ognuno di loro fosse visto soggettivamente. "Voglio dire, non-non proprio in questo secondo," Niall balbettò, "ma..." abbassò lo sguardo alle sue mani e soffiò fuori tremante, "wow. Sapevo che stavate cercando di stare insieme per il bene del bambino, ma non pensavo che voi fosse... così seri."

"Um..." Harry si sentì arrossire... beh sì, un pò lo erano e un pò non lo erano. Era complicato.

"Fidati di me Niall," Louis tagliò seccamente, riordinando le sue carte, "vi sentireste più felici non sapendo alcun dettaglio sulla nostra vita sessuale."

Zayn si raddrizzò, "Beh, questo è praticamente un 'sì' sul fatto che avete ancora una vita sessuale", sottolineò. "Porca puttana", mormorò quando le parole penetrarono. Come Niall, anche lui sembrava abbastanza scioccato dall'idea e poi alzò gli occhi, scuotendo la testa, "Voglio dire... davvero? Ho pensato che fosse tipo... solo un una tantum... Cioè solo occasionalmente?"

Harry fece una smorfia, "Uh... ad essere onesti, la maggior parte delle volte... eravamo abbastanza ubriachi, ma um... abbiamo deciso di provare... uh... di provare..."

"Quello che Harry sta molto eloquentemente cercando di dire," Louis interruppe, rotando gli occhi, "è che proveremo ad essere una vera e propria famiglia una volta che il bambino è nato. Se quello includerà il sesso, tuttavia, non sono affari vostri. Per quanto riguarda adesso, diciamo solo che Harry mi sta gentilmente aiutando con alcuni problemi ormonali e accontentatevi di questo, eh?"

Harry non poté fare a meno di guardarlo incredulo. Anche Liam sembrava abbastanza scandalizzato, Zayn diviso tra l'essere incuriosito e sgomento, e Niall... sembrava solo desideroso - come se volesse sapere di più, molto di più. Harry chiuse gli occhi e scosse la testa con forza come se potesse cancellare il momento.

Grazie alla condivisone di Louis, Harry sapeva che i loro tre compagni di band li avevano adesso inavvertitamente immaginati fare sesso insieme. Sentì le guance bruciare caldamente. Buon Dio, per favore apri il terreno e inghiottiscilo intero...

Louis, d'altra parte, aveva un'aria di sufficienza. Non c'era niente che gli piaceva di più dell'ottenere una reazione dalle persone e in questo momento non era diverso.

Liam si schiarì la gola goffamente, "Prov- um... proverete ad essere una famiglia?" Gracchiò, sembrava essere in realtà molto interessato a quella parte, forse un po' troppo pieno di speranza.

"Sì" Louis concordò, prima di sollevare un sopracciglio, "va bene per voi?" Si guardò intorno verso tutti e tre.

Tutti e tre annuirono successivamente.

"Sì, nessun problema con questo amico," Zayn rispose in fretta, parlando per tutti e tre. "Sarà un bene per il bambino anche."

Louis incontrò lo sguardo di Harry e sorrise; Harry sorrise, arrossendo un po'.

"Awwwww", Niall e Liam in coro insieme.

Ridacchiando per il loro coretto, Harry, ancora arrossendo, alzò il braccio in invito e Louis si fece un po' più vicino e condivisero un bacio sfacciato sulle labbra. Gli aww aumentarono e questa volta anche Louis ebbe la grazia di arrossire.

"Ehi, ho appena avuto un pensiero", disse Niall all'improvviso, rompendo il momento, "quale cognome prenderà il bambino?"

Harry e Louis si guardarono l'un l'altro, "Entrambi", dissero, senza bisogno di consultarsi. "Tomlinson-Styles," Harry chiarì.

Zayn sbuffò, "Doppio cognome, che snob. Poi di nuovo, questo è piuttosto da te Harry," lo prese in giro.

Harry si chinò e gli colpì la spalla.

"Non avete davvero intenzione di farci aspettare fino al parto" Liam blandì, "prima di dirci che nomi avete in mente?" Lui gettò i suoi migliori occhi da cucciolo.

"Temo di sì," Harry con voce strascicata, sparando a tutti un beffardo, sorriso a trentadue denti.

Liam si accasciò sul sedile, imbronciato.

"Non ti preoccupare amico," Zayn lo calmò, tirando Liam in un abbraccio con un braccio solo, "probabilmente stanno mentendo solo per darci fastidio. Probabilmente non hanno nemmeno discusso ancora il nome."

"Mi dispiace deluderti," Louis canticchiò, i suoi occhi che ballano divertiti mentre deliberava la sua prossima carta, "ma abbiamo sia il nome da femmina che quello da maschio scelti da mesi ormai."

"Oh davvero, quali sono, allora?" Zayn premette, incrociando le braccia.

Louis alzò gli occhi, "Bel tentativo Zee, ma non ci cascherò. Dovrai essere paziente come tutti gli altri. Ora..." buttò giù il cinque di picche, "cinque o ne prendi cinque?"

"Bastardo".

~ * ~

Poco dopo le undici, qualcuno bussò allegro alla porta e Christine cacciò fuori un ventilato "ciao!", mentre entrava nella stanza. Vedendo tutti seduti attorno alle carte da gioco, il suo sorriso si allargò. McKenna era ad un passo dietro di lei e così, con sorpresa di tutti, anche il dottor Hayle. Il medico capo raramente assisteva alle ecografie - anche se, visto che questa era l'ultima grande... probabilmente aveva senso avere anche lui presente.

"Camera piena oggi", Christine osservò mentre i tre medici si diressero verso il letto dove pure Louis si stava ormai dirigendo.

"Credo che sia uno spunto per andarcene, allora?", Disse Liam, alzandosi e indirizzando un sorriso gentile verso i nuovi arrivati.

Il Dr Hayle annuì, "Grazie, signori. Potremo rimanere qui per un'oretta quindi forse vi piacerebbe bere una tazza in mensa? Uno di noi vi farà sapere quando avremo finito."

Niall, Zayn e Liam annuirono e si diressero verso la porta. Il Dr Hayle poi guardò con un sguardo di scuse Harry, "Ci dispiace signor Styles", disse, "ma devo chiederle di uscire questa volta."

Harry gli lanciò uno sguardo indignato, "Perché?" Chiese e si rivolse verso Louis che sembrava altrettanto perplesso dalla richiesta. Harry era sempre stato presente per questo genere di cose - anche per esami fisici. Era il papà, dopo tutto e... beh, aveva già visto tutto di Louis, più volte... in più a Louis non dava davvero fastidio che lui fosse lì, anche se era una procedura scomoda - gli piaceva il sostegno morale.

Per Harry, l'idea che non gli sarebbe stato permesso di rimanere questa volta, solo per una semplice ecografia, lo faceva sentire a disagio. Sembrava che lo tenevano fuori da qualcosa di importante che si dovrebbe davvero sapere. Non gli piaceva non essere a conoscenza di qualcosa, per niente.

"Ci sono alcune cose che dobbiamo discutere con Mr Tomlinson faccia a faccia." Dr Hayle spiegò gentilmente. "Poi, se lui vuole discutere queste cose con te allora quella è una sua scelta."

"C'è... c'è qualche problema?" Harry non poté fare a meno di chiedere. Guardò da una faccia all'altra per qualsiasi sentore di una risposta indesiderata, ma veritiera.

Nessuno dei medici mostrò un pizzico di preoccupazione, né ricevette risposte.

"Non che sappiamo " Hayle rispose con calma: "dobbiamo solo parlare di alcune cose di natura più personale con il signor Tomlinson, che non riguardano l'ecografia."

"Va tutto bene Haz," Louis parlò, la sua espressione rassicurante, "se c'è qualcosa che devi sapere allora te lo dirò dopo. Te lo prometto."

Per un lungo momento Harry fissò il suo migliore amico. Louis lo fissò seriamente - sembrando un po' più piccolo e più pallido del solito sul letto. Harry era indeciso.

Mentre si fidava che Louis fosse sensibile quando importava, sapeva anche che Louis aveva la tendenza di cercare di proteggerlo, a volte, non importa il costo.

Nonostante una promessa, se Louis pensava che fosse meglio che Harry non sapesse allora avrebbe potuto tenergli nascoste informazioni importanti.

"Va bene Lou," acconsentì alla fine, in realtà non aveva alcuna altra opzione. E subito lo sentì come un terribile errore.

~ * ~

Una volta che tutti i ragazzi più Harry se ne andarono, McKenna iniziò a preparare l'ecografia, mentre Christine prendeva un nastro di misurazione e cominciò a misurare parti dell'addome di Louis. Condivise ogni risultato con Hayle che li scrisse in un file e ne aggiunse diversi lui stesso - la sua espressione indecifrabile. Louis cercò di vedere che cosa stesse scrivendo, ma non riuscì a decifrare la scrittura capovolta.

"Okay Louis," McKenna cinguettò, riconquistando la sua attenzione, "sai la procedura."

Louis si sdraiò e alzò la sua t-shirt. Dovette sentirsi ciecamente l'orlo dei suoi pantaloni per accertarsi che coprivano il suo inguine - il non essere in grado di vedere oltre il pancione lo rendeva un po' paranoico. Lui rabbrividì quando McKenna schizzò po' di gel sul suo stomaco e fece un giro con la bacchetta. Faceva freddo, come al solito, e la sensazione gli andò dritta alla sua vescica. Cristo, aveva bisogno di fare pipì. "Allora, come sei stato questa settimana?" Chiese colloquiale.

Louis ci pensò nella sua testa. Era così grande e gonfio ora che veramente si sentiva pronto a scoppiare. Peggio di tutto, erano passati più di due mesi dall'ultima volta che era stato in grado di guardare giù e vedere effettivamente il suo cazzo - il pancione gli bloccava completamente la vista. Il che non rendeva il masturbarsi affatto facile. Non rendeva nulla facile. Louis cercava di non lamentarsi ma era difficile quando gli faceva male tutto. La sua schiena era dolorante, le sue gambe erano doloranti, continuava ad avere bruciori di stomaco, mal di testa e crampi; era spesso a corto di fiato per fare anche la cosa più piccola e la cosa più umiliante. Il suo ombelico era spuntato fuori. Sì, il suo ombelico veramente sporgeva, facendolo apparire come se avesse un'erezione che sporgeva dal suo stomaco. Christine gli aveva assicurato che sarebbe scomparsa nel giro di pochi mesi dalla nascita ma ancora lo faceva sentire come un cazzone - letteralmente.

"Sono stato bene," rispose ad alta voce, alzando le spalle, "lo stesso come al solito davvero."

"E per quanto riguarda l'insonnia?"

"E' andata meglio questa settimana," rispose lui, questa volta sinceramente. "Entrare nella routine ha aiutato - così anche essere in grado di muovermi di più durante il giorno. Ho provato a passeggiare nel parco per un'ora ogni mattina e lo stesso nel pomeriggio e ha contribuito a farmi sentire più stanco."

"Bene", cinguettò, guardandolo sinceramente contenta.

"C'è qualcos'altro che dovrei tenere d'occhio nelle prossime settimane?" Non poté fare a meno di chiedere. Era sempre bello essere a conoscenza di eventuali sintomi umilianti che potrebbero improvvisamente sorgere dal nulla.

"Beh..." lei strinse le labbra in concentrazione mentre muoveva la bacchetta, "Potranno iniziare a esserci le Braxton Hicks nel corso delle prossime settimane e, purtroppo, non sono piacevoli."

Louis aggrottò la fronte; sapeva di quelle. "Mia mamma le aveva quando era incinta delle mie sorelle gemelle," disse. "Aveva l'abitudine di chiamarle contrazioni di pratica."

"In realtà è abbastanza preciso," McKenna annuì, ricordando qualcosa sullo schermo a Christine che sorrise.

"Si può facilmente capire la differenza", l'ostetrica parlò, mentre McKenna si focalizzava sulla acquisizione dell'immagine, "perché, con le Braxton Hicks, se si cambia posizione spariranno. Le contrazioni reali non lo faranno. In entrambi i casi, se senti alcun tipo di contrazione, se credi che siano le Braxton Hicks o no, chiama sempre un'infermiera, okay? Non possiamo correre rischi con te."

Louis annuì e rimase in silenzio, lasciando che i medici lavorassero senza interruzione. Per oltre 40 minuti, guardarono e guardarono e parlarono e misurarono e parlarono un po'. L'occhio di Louis continuava a guardare la sveglia sulla scrivania. Mentre il tempo trascorreva, diventava sempre più annoiato. Non riusciva nemmeno a guardare lo schermo dell'ecografia perché era stato girato lontano da lui. Almeno se Harry fosse stato qui lo avrebbe aiutato intrattenendolo. Ora l'unica cosa che lo stava intrattenendo era la sua testa la quale gli stava dicendo, più e più volte, che aveva davvero, davvero bisogno di fare pipì.

La noia fu finalmente rotta da un segnale acustico acuto. Hayle imprecò sommessamente mentre lo sganciava dalla cintura e guardò il piccolo schermo. "Accidenti," Louis lo sentì mormorare, e poi più forte, "dico di andare per quel giorno." Indicò qualcosa su un clipboard che McKenna aveva ora in mano, "non abbiamo nessuno in programma, quindi ci sarà personale libero - avremo bisogno di tutti quelli che possiamo avere".

"Okay," lei annuì.

Poi si rivolse a Louis, "Mi dispiace Tomlinson, ho una chiamata urgente che devo sbrigare. Speravo di parlare con te circa la procedura, nonché di alcune altre questioni importanti, ma dovrò lasciarlo per un altro giorno. Mi scuso. La dottoressa McKenna vi darà le basi per il momento." Strinse la mano di Louis poi corse fuori dalla stanza.

Louis si voltò in attesa di McKenna. "Be' Louis," disse con un sorriso, "potrai o non essere felice di sapere che abbiamo spostato prima la data in modo considerevole. La crescita del bambino ha superato le nostre aspettative per la scala temporale. Tenendo conto di questo, così come l'effetto che la gravidanza sta avendo sul tuo corpo, abbiamo deciso, salvo eventuali emergenze o complicazioni, che il cesareo sarà il 15 agosto."

Il 15 agosto, pensò Louis vertiginosamente. Cristo. Lui e Harry sarebbe diventati genitori il 15 agosto. Era quasi... assurdo. No, era terrificante. No, in realtà era... poi si rese conto: "Ma mancano meno di due settimane!" Lui rimase a bocca aperta.

McKenna sorrise ancora più ampiamente e annuì con entusiasmo, "Riteniamo che il bambino avrà un peso sano e le dimensioni per essere nato allora. In realtà, il bambino starebbe probabilmente abbastanza bene se nascesse adesso, ma il più vicino al naturale termine si va meglio è. I polmoni dei neonati continuano a svilupparsi fino al termine."

Louis riusciva a stento a crederci. Era praticamente lì. Era quasi finita. Stava per diventare un papà in meno di due settimane! Il suo stomaco cominciò a eseguire capriole al pensiero.

"Penso", McKenna proseguì, "che sarebbe meglio discutere i dettagli dell'operazione con il dottor Hayle presente, ma, se hai altre domande...?"

"Solo..." Louis esitò. "So che hai detto che tutto sembra apposto dalla scansione e tutto il resto, ma..."

"Ma...?" McKenna sollevò un sopracciglio.

"Recentemente il bambino sembra dormire molto di più e mi calcia di meno," Louis si affrettò: "Non fraintendetemi, può ancora assestarmi un pugno quando vuole, ma... non so. Il bambino sembra proprio... più tranquillo?"

"Beh, questo è da aspettarselo," McKenna rispose gentilmente, sedendosi sulla sedia del visitatore. "Quanto più il bambino cresce meno spazio ha per muoversi e, quindi, lo sentirai contorcersi, invece di sentirlo effettuare qualche tipo di acrobazie acquatiche che stava facendo in precedenza nella gravidanza. La seconda cosa è: questo è il periodo dove i bambini acquisiscono gli ultimi ritocchi - si prepara a nascere. Queste ultime settimane", gesticolò leggermente con le mani, "sono quando il cervello si inizia a sviluppare rapidamente e direi, per questo, il tuo bambino sta iniziando a formare una personalità più strutturata. Forse, molto semplicemente, il tuo bambino sarà naturalmente più tranquillo?"

"Non suona come Harry e me," Louis osservò, seccamente, "Siamo normalmente piuttosto rumorosi."

"Non significa che il vostro bambino sarà lo stesso, però," disse seriamente McKenna. "Alcuni bambini sono l'esatto contrario dei genitori di comportamento. Il patrimonio genetico è molto complesso e le regole non sono dure e veloci. Vi darebbe fastidio se il bambino non fosse così rumoroso o sfrontato come te e Harry?"

"No," disse Louis, automaticamente, poi ci pensò. Come sarebbe stato se avessero avuto effettivamente un bambino tranquillo? Si appoggiò allo schienale e immaginò un bambino che gli teneva stretta la mano e si nascondeva timidamente tra le sue gambe, succhiandosi il pollice e battendo le palpebre verso gli stranieri intorno a loro.

Una raffica di protettività e di affetto esplose nel petto di Louis all'immagine e le sue mani fecero male al pensiero di prendere quel bambino immaginario e coccolarlo vicino.

No. Non gli avrebbe dato affatto fastidio se il loro bambino fosse stato tranquillo. "Probabilmente sarebbe una benedizione", ammise a voce alta, "soprattutto quando Harry e io saremo esauriti dal lavoro."

McKenna sorrise di approvazione, "Bene. Tieniti pronto a tutto. Potrebbe essere rumoroso o silenzioso, sicuro o timido, introverso, estroverso, irascibile, iperattivo, sfacciato, elegante, artistico, musicale, sportivo, geniale, un tifoso del Liverpool-"

"Mai!" Louis interruppe aspramente, "non avrò quella blastemia in casa nostra! Lui o lei potrà vestirsi di nero e avere un centinaio di piercing, se vuole, ma lo farà tifando il Man United e solo il Man United!"

McKenna gettò indietro la testa e rise. "Immagino, che non dovrei dirti che io sono un fan del Chelsea, allora?"

"Va bene," disse, sorridendo dolcemente, "qualcuno ha bisogno di avere pietà e sostenere i senza speranza. Sei una persona decente per farlo. Ma... mi dispiace, non possiamo più essere amici."

McKenna scosse la testa, ridacchiando. "Altre domande? Non legate al calcio", aggiunse quando Louis aprì la bocca per parlare. Louis chiuse rapidamente la bocca e scosse la testa a sua volta.

"Va bene, in quel caso, informo i tuoi amici allora che possono tornare." Cominciò ad allontanarsi, "Oh," si voltò indietro, "e solo perché tu lo sappia, il Chelsea ha battuto il Man United 3 a 1 la notte scorsa. Non male per dei senza speranza, se mi chiedi."

~ * ~

"Il 15 agosto?" Harry ripeté stupidamente per la terza volta.

"Cioè è... molto presto!" Niall respirò con gioia, "Wow!"

Liam sfregò le mani, sorridendo ridicolmente, "Merda. Non posso credere che voi ragazzi diventerete genitori in meno di due settimane! Questo è... così incredibile!

Wow. Stiamo per essere zii! Zii, ragazzi!" Poi si fermò e sbatté le palpebre, "Ehi, aspetta, aspetta. Questo significa che Larry Junior sarà del Leone?"

Zayn sbuffò, "Se lo è; allora il bambino prenderà decisamente da Harry, con quella sua criniera di capelli ribelli."

Harry scosse i riccioli e fece finta di ruggire, guadagnando risate da tutti.

"I Leoni tendono anche ad essere rumorosi e sicuri di sé," Niall aggiunse, "quindi mi sa che erediterà la vena selvaggia di Louis."

"Non lo so ragazzi", Louis disse pensieroso, mentre afferrava il pancione attualmente sonnecchiante, "Ho una subdola sensazione che il bambino sarà un piccolo cosino timido."

Tutti, compreso Harry fecero una pausa per un lungo momento... e poi scoppiarono in forti venti di risate. Sporgendosi in avanti, Zayn batté la spalla di Louis e fischiò, "Se c'è una cosa che il bambino non sarà Lou è timido. E' impossibile."

Louis si strinse nelle spalle, "Non ci resta che aspettare e vedere, non è vero."

Caddero in un silenzio confortevole, ognuno pensando a come sarebbe stato il bambino. Poi Liam dovette chiedere di nuovo, "Lou, sei assolutamente sicuro che non vuoi un Baby Showe... ow!" Gemette quando un cuscino si scontrò con la sua faccia.

"Quale parte di io non sono una donna non hai capito la prima volta che l'hai chiesto?" Louis gridò. "Comunque", abbassò il suo tono, "Io e Harry abbiamo comprato la maggior parte delle cose di cui avremo bisogno."

"Ma non è tutto quello che un bambino n..." Niall cominciò, ma si fermò abbastanza rapidamente quando Louis gli lanciò uno sguardo cattivo, sfidandolo a discutere.

"Abbiamo almeno il permesso di acquistare un regalo al bambino una volta che è nato?" chiese Liam, sembrando un po' infelice per non avere il permesso di mantenere la tradizione - anche se, nella tradizione, i maschi non avevano il permesso di partecipare alla doccia in ogni caso, per non parlare di organizzarla.

(Piccolo N.B. : il Baby Shower è il tradizionale festeggiamento con cui si accoglie la futura nascita di un bambino. Durante questa festa i genitori ricevono regali dagli invitati che saranno utili per il bambino.)

"Oh, me li aspetto" Louis rispose con un dolce sorriso finto, "diventerete zii, dopo tutto, quindi mi aspetto almeno un regalo per il bambino da ognuno di voi. Non barate facendolo uno in due! Oh, e io farò meglio a ricevere alcuni palloncini e del cioccolato per tutto il mio duro lavoro. E una bottiglia di champagne - tutta per me".

Harry rise a quell'ultima domanda. "Non ti preoccupare principessa", lo prese in giro, "non sarai in grado di camminare per tutti i doni che riceverai."

"Molto giusto," Louis grugnì, "dopo tante settimane in cui non sono stato in grado di vedere il mio cazzo mi merito un anno di bevande gratuite." Tutti ridacchiarono e fecero versi compassionevoli - capendolo, perché le ragazze in realtà non capivano l'importanza del cazzo. Louis sospirò e si sedette un po' di più, "Scherzi a parte, però ragazzi, fate attenzione. Noi non vogliamo che la metà dei tabloid urlino per le immagini dei One Direction che comprano cose per bambini. Quindi, se comprate roba, fatelo con discrezione o online."

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Il giorno dopo...

@Louis_Tomlinson

Louis Tomlinson

Sono così annoiato @Harry_Styles

34 minuti fa

@Harry_Styles

Harry Styles

@Louis_Tomlinson Aww - già stanco di Jeremy Kyle?

31 minuti fa

@Louis_Tomlinson

Louis Tomlinson

@Harry_Styles E' una replica. Il papà ha dormito con sua nipote, ma lei sta per avere il figlio di suo cugino di 16 anni, nonostante abbia giurando di essere in realtà lesbica.

27 minuti fa

@Harry_Styles

Harry Styles

@Louis_Tomlinson Non può essere sano! O_O

26 minuti fa

@Louis_Tomlinson

Louis Tomlinson

@Harry_Styles Non mi dire...: P

21 minuti fa

@Harry_Styles

Harry Styles

@Louis_Tomlinson Intendevo per te. Quella roba fa marcire il cervello. Hai seriamente bisogno di un animale domestico per distrarti.

18 minuti fa

@Louis_Tomlinson

Louis Tomlinson

@Harry_Styles lo so! Ma non riesco a decidere cosa prendere però. Tu non mi lasci comprare un cane : (

Cattivo : P

17 minuti fa

@Niall_Horan

Niall Horan

@Louis_Tomlinson @Harry_Styles BOO! Fagli prendere un cane Harry!

16 minuti fa

@Harry_Styles

Harry Styles

@Louis_Tomlinson No. Finirò sempre ad essere io quello che lo porta a passeggio e a dargli da mangiare! Che dire di un gerbillo, o qualcosa di piccolo come questo, invece?

14 minuti fa

@Louis_Tomlinson

Louis Tomlinson

@Harry_Styles Noooooiiiioooooosoooooooo!

12 minuti fa

Louis guardò il suo telefono ma non c'era ancora la risposta di Twitter.

"Il lotto numero 162 ha un insieme di belle caraffe di cristallo vittoriano. Entrambe sono in condizioni fantastiche e sono dotate di due bicchieri... l'asta inizia da 210 £... 210 ho, 220? 220 alla mia destra...230...240...250... 260..."

Knock Knock.

Louis si spostò dalla sua posizione con un lieve sussulto e gridò: "Avanti!" Si sporse sulla scrivania e prese il telecomando, spegnendo il televisore. Anche se trovava Bargain Hunt banale, non credendoci, guardarlo era diventato un rituale ogni mattina - insieme a Cowboy Builders, DIY SOS e Homes Under the Hammer. Se doveva essere onesto gli piacevano molto gli ultimi due, ma gli piaceva tenerlo segreto - per salvare il buon viso. Nick Knowles era divertente e anche le storie lo facevano sempre sentire bene dentro. Era bello vedere qualcuno in difficoltà ottenere qualcosa che veramente meritava. Inoltre, a Louis piaceva immaginare come sarebbe stato sistemare ogni casa. Gli sarebbe davvero piaciuto fare tutta la cosa dell'acquistare una brutta casa economica e trasformarlo in una straordinaria casa per famiglie in campagna. In realtà, era qualcosa che avrebbe potuto realmente e seriamente prendere in considerazione quando il loro bambino sarebbe stato un po' più grande. Per convincere Harry ci sarebbe potuto volere un po' però - soprattutto se i manager avessero deciso di istituire un altro tour... Ma era cibo per la mente.

Si voltò per salutare il suo visitatore e il dottor Hayle e la dottoressa McKenna entrarono nella stanza, una dietro l'altro. Louis sbatté le palpebre per la sorpresa - non li aspettava. Sapeva che il dottor Hayle voleva parlare con lui riguardo la procedura e alcune altre cose, ma pensava che sarebbe stato più avanti nella settimana, non subito la mattina successiva. Il dottore era un uomo impegnato, dopo tutto.

"Buongiorno, Louis," McKenna lo salutò allegramente, "sei libero per una chiacchierata?"

"Uhm... credo di potervi far entrare nella mia fitta agenda," Louis scherzò e indicò loro il divano. McKenna chiuse la porta e seguì Hayle. Louis strinse loro le mani, scambiando un paio di convenevoli come, "Oh sapete, mi tengo attivo con frequenti viaggi al bagno", e "il bambino ha avuto una notte un po' agitata," prima di abbassarsi, con attenzione, nell'altra poltrona.

Anche i medici si sedettero e Louis li guardò entrambi curiosamente. Le loro espressioni non facevano trasparire nulla riguardo a ciò che la 'roba' sarebbe potuta essere, neppure accennavano se fosse positiva o negativa, il che era sia intrigante che frustrante.

"Okay," Hayle cominciò, molto serio ma gentile allo stesso tempo, "ti starai chiedendo perché siamo così desiderosi di parlare con te riguardo la procedura quando Christine sarebbe stata facilmente in grado di spiegarla in dettaglio, invece. In primo luogo, vorrei rassicurarti che non ha niente a che fare con l'attuale salute tua o del feto. Per quanto ne sappiamo, state andando entrambi straordinariamente bene". Louis si leccò le labbra e annuì, senza dire nulla invece di incoraggiarli a arrivare al punto. "Quello di cui vogliamo parlarti" Hayle continuò, "è il parto - o, più precisamente, le possibili ripercussioni del parto".

"Okay," disse Louis lentamente, avendo la sensazione che non sarebbe stata per niente una conversazione rassicurante. Una bolla nervosa gorgogliava bassa nello stomaco e lui deglutì di riflesso.

"Sei quasi alla 34 settimana di gravidanza ora", disse McKenna , "e c'è una buona probabilità che il bambino dovrà essere nato prima della data che abbiamo attualmente previsto così...", mise le mani sulle ginocchia, "è una buona idea pianificare in anticipo per un evento del genere".

"Questo ha senso," Louis concordò con attenzione.

McKenna annuì. "Adesso... io avevo originariamente stimato che il parto sarebbe stato più o meno nella prima settimana di settembre. Poi lo abbiamo cambiato fino alla fine di agosto e ora abbiamo optato per il 15. Un'attenta analisi delle ecografie ci fanno pensare che il tuo bambino stia crescendo troppo in fretta per aspettare più a lungo. Naturalmente, questo dipende dalla crescita del feto tra allora e ora. Tale data può cambiare se c'è uno scatto significativo nello sviluppo o un ritardo."

Louis annuì per mostrare di aver capito.

"Quello di cui ci piacerebbe parlare con te oggi, a parte la procedura stessa", disse Hayle, con molta calma "sono i potenziali rischi connessi al parto - in particolare per te. Sono stato messo al corrente che la dottoressa McKenna, qui, ti ha spiegato perché non possiamo lasciare che si arrivi al punto di dilatazione. Il risultato di questo sarebbe probabilmente fatale sia per te che per il bambino. Ma... purtroppo, quello non è l'unico grosso rischio che potresti incontrare. Il cesareo comporterà alcuni importanti rischi. Ora , ho bisogno che tu ascolti molto attentamente Louis." Louis annuì in silenzio, il suo cuore martellava in gola. "Il cesareo può essere pericoloso. C'è una grande possibilità di emorragie durante tale procedura, che, dato che sei un uomo e che per accedere al tuo utero verrà richiesto un intervento un po' più complesso rispetto a quello di una donna, sono destinate ad aumentare le tue probabilità di una emorragia fatale in modo drammatico. Avremo una squadra dedicata esclusivamente alla tua salute e un altro team per il bambino, ma questo non garantisce nulla oltre al fatto che noi faremo tutto il possibile per garantire la tua sopravvivenza." Egli aspettò che Louis facesse un cenno di comprensione.

"Il secondo problema che potremo incontrare," Hayle continuò, la voce ancora di livello, "è il tuo cuore. Il cuore di un uomo non è stato costruito per far fronte ad una gravidanza. I tuoi ormoni elevati e la crescita del bambino possono avere già indebolito i muscoli del tuo cuore - non possiamo ancora dirlo con certezza. Lo stress e la perdita di sangue di un cesareo, più l'improvvisa riduzione della pressione arteriosa aumenteranno, comunque, sicuramente le tue probabilità di avere un arresto cardiaco o un attacco di cuore di una percentuale sconcertante. Naturalmente, mancano solo due settimane, ma, ogni giorno che passa, il rischio sul tuo corpo aumenterà. Forse ti stai chiedendo perché stiamo aspettando allora? Bene: pensiamo che altre due settimane siano un buon compromesso tra la tua salute e quella del bambino. Prima ancora di arrivare alla data del parto, tuttavia, c'è ancora un'alta probabilità che incontrerai qualche tipo di guasto del sistema. Che si tratti: di insufficienza epatica, insufficienza renale, insufficienza cardiaca, edema polmonare o anche emorragie interne dato che il bambino cresce troppo grande per la capacità del tuo corpo - non posso sottolineare abbastanza che c'è un enorme probabilità che qualcosa vada molto male".

"Capisco," disse Louis con voce tremante, cercando di mantenere la sua espressione neutra. "Va bene...", egli incontrò gli occhi di Hayle, determinato a tenere il viso e ad apparire impassibile di fronte a loro. "Siate onesti con me qui, dottori. Quante sono le mie reali possibilità di superare il parto vivo?"

Hayle guardò dritto verso di lui, avendo abbastanza rispetto per il suo paziente per non cercare di nascondere nulla dietro una facciata professionale. "Molto poche, Louis. Così poche che sarebbe meglio avvisarti ora quando dovresti avere abbastanza tempo per fare piani per l'eventualità che il tuo bambino sopravviva senza di te."

Louis soffocò - sentendosi come se gli avessero appena dato un pugno nello stomaco. Cristo su un bastone... Lui deglutì, poi di nuovo, e dovette distogliere lo sguardo, le lacrime formicolavano su i suoi occhi. Wow. Quella... quella era una prospettiva abbastanza di merda. Poi di nuovo... nella parte posteriore della sua mente si era aspettato che le probabilità sarebbero state contro di lui. Solo, era molto più difficile da sentire nella realtà che nella sua testa semi - preparata.

"Mi..." si schiarì la gola, "mi state suggerendo di fare un testamento, quindi?"

McKenna annuì, i suoi occhi spumeggiavano con compassione, "Sa... sarebbe nel migliore interesse del bambino avere un qualche tipo di accordo di custodia preparato solo in caso," assentì, dolcemente.

"Va bene..." Louis gracchiò, incollando su un debole sorriso. "Va bene... grazie per avermi avvisato."

Hayle annuì, "Di nulla", disse gentilmente. "Adesso parliamo della procedura stessa..."

~ * ~

Liam sorrise a Tracey mentre passava, spingendo un carrello pieno di bombole di ossigeno. "Buon pomeriggio", la salutò piacevolmente, mentre tornava. Niente da perdere nell'offrire un po' di gentilezza, pensò, sentendosi soddisfatto di sé. E subito si sciolse in un cipiglio però.

Dire che era incuriosito sul perché Louis volesse vederlo sotto un tale accordo 'cappa e spada' era un po' un eufemismo. Poi di nuovo, questo era Louis, dopo tutto e Louis spesso aveva alcune carine 'strane' idee. Di solito era Harry che veniva incastrato a svolgerle, però.

La familiare porta di legno si profilava davanti e Liam fece in modo di bussare una volta - solo per rispetto. Poche settimane fa, Niall era quasi entrato mentre Louis stava subendo un controllo molto intimo quindi i ragazzi ora riservavano un po' di prudenza ogni volta che entravano nella stanza. Tuttavia, Louis gli aveva chiesto di venire subito oggi.

Come aprì la porta, Liam capì subito che non era l'unico visitatore di Louis. Due uomini seriamente vestiti stavano preparando le loro valigette - apparentemente in procinto di partire. Senza scuse, Liam fissò mentre Louis stringeva loro le mani e li accompagnava alla porta. Liam si fece da parte per lasciarli passare.

"Avrò la versione finale redatta al più presto possibile e gliela invierò per firmarla," uno di loro promise uniformemente.

"Grazie," Louis rispose altrettanto composto.

"Arrivederci per ora quindi, Tomlinson," e se ne erano andati.

Non appena la porta si chiuse di nuovo, Liam saltò dritto sull'argomento "Chi erano?", chiese.

Louis si avvicinò alla scrivania e raccolse alcuni pezzi di carta. "Quello era il mio avvocato," rispose semplicemente.

Liam aggrottò la fronte, girandosi per seguire i movimenti di Louis verso la piccola cassaforte nell'armadio con i suoi occhi. "Avvocato?" Ripeté, piuttosto sconcertato,

"Per cosa?"

"Il mio testamento", disse Louis.

"Il tuo... il tuo testamento," Liam farfugliò, le parole quasi troppo orribili da dire.

"Sì, il mio testamento." Louis spinse le carte nell'armadio e chiuse la porta della cassaforte. Si cliccò in posizione.

Per un lungo momento Liam non seppe cosa dire. Dondolò dalla pura derisione per la necessità di una cosa del genere (Louis sarebbe stato bene quindi quale era il punto?!), al preoccuparsi che Louis potesse sapere qualcosa che non sapevano, all'assoluto terrore all'idea che il suo amico avrebbe effettivamente avuto bisogno di un testamento e poi vicino a lacrime - carico di disperazione per la sua incapacità di fare qualsiasi cosa per aiutare se fosse stato il caso.

"Lou...", gracchiò.

Louis si voltò verso di lui e Liam non aveva mai visto il suo amico sembrare così vecchio. "Lo so Liam," sospirò, "Lo so, ma il fatto è che le probabilità che io superi questa gravidanza non sono a mio favore. E' stato bello far finta che il fatto che fossi incinto fosse 'incredibile' per tutto questo tempo, ma è il momento di affrontare la realtà. In meno di due settimane partorirò e ho la responsabilità del bambino che sto portando. Ho bisogno di preparare per il potenziale scenario che il mio bambino sopravviva senza di me. Ecco perché ti ho chiesto di venire qui oggi." Liam deglutì e chiuse gli occhi. Senza interrompere le parole di Louis. "Mentre ora ho un documento legale in atto", continuò Louis, "per la custodia del bambino in caso della mia morte, e anche per la divisione dei miei beni, voglio anche lasciare alle spalle qualcosa di personale."

Non era difficile vedere dove stava andando. Tutto aveva un senso ora. Louis aveva chiesto a Liam di portare con sé una videocamera e ora Liam capiva il perché.

Louis voleva lasciare un videomessaggio per il figlio o la figlia in caso lui fosse morto durante il parto.

Liam congelò. Non era del tutto sicuro che avrebbe potuto effettivamente farlo. Non pensava per niente di poter prendere parte a quello. Il pensiero che Louis morisse... No. No. Non poteva neanche pensare che ciò potesse mai accadere e non c'era modo che potesse tenere una fotocamera ferma mentre Louis parlava come se fosse morto.

Ma Louis lo aveva chiesto a lui. Lo spietato, crudele, bastardo. Aveva fatto leva sul suo lato sensibile, con tutte le ragioni per cui non poteva chiedere agli altri ragazzi di farlo - o la sua famiglia. Zayn non avrebbe di certo accettato sul principio che si sarebbe rifiutato di credere che ci fosse una possibilità che Louis mai morisse e che, quindi, non aveva senso fare un video. Niall sarebbe completamente caduto a pezzi - probabilmente solo dopo aver rotto la telecamera in mille pezzi. Chiedere alla madre o alle sorelle di fare una cosa del genere era troppo duro e ingiusto. E Harry... beh, Liam non aveva bisogno di alcuna spiegazione per quello. La sola idea di prepararsi per la morte di Louis avrebbe assolutamente distrutto il loro amico del Cheshire. Rimaneva solo Liam.

Alla fine, però, Liam dovette solo appoggiare la telecamera su una pila alta di libri e lasciare che riprendesse da sola durante il discorso di Louis, mentre lui uscì per cercare di ricomporsi. Ci aveva provato, davvero, ma quando Louis aveva iniziato a parlare del non aver mai rimpianto la gravidanza per un momento a prescindere dall'esito e di quanto amasse già il suo figlio o la sua figlia... Liam non poté restare. Era troppo un casino.

Quando Louis alla fine lo richiamò quasi un'ora dopo, gli consegnò non una ma due cassette DV usate. "L'altra è per voi ragazzi", spiegò con calma, "per favore non guardatela a meno che io... sai," fece un gesto vago. "Le ho messe nel mio testamento - una richiesta che la seconda sia fatta vedere il più presto possibile, quando conviene - in particolare la parte per i fan. Tuttavia, ho lasciato alla tua discrezione far vedere la prima a mio figlio o figlia. Ti sto dando questa responsabilità, perché non credo che Harry sarebbe in grado di farlo razionalmente. Mi fido di te Liam. Quando pensi che sia abbastanza grande per capire - dagli il nastro. Solo... non aspettare troppo a lungo, sì? Non voglio che diventi insignificante."

Gli occhi di Liam bruciarono e afferrò il viso del suo amico con entrambe le mani, "Louis, se tu muori, per favore stai certo che non lasceremo mai che il tuo bambino dimentichi chi sei. Mai. Mai. Anche se questo significa che dovrò riprodurre il video a ripetizione, ventiquattro ore per sette giorni per diciotto anni", iniziò a singhiozzare, "tuo figlio non dimenticherà mai chi sei. Te lo prometto."

Tutto quello che Louis poté fare, in risposta a ciò, fu tirare Liam in un abbraccio. Seppellendo il suo volto nella spalla di Liam, anche lui iniziò a piangere perché lui davvero, davvero non voleva morire.

~ * ~

14 agosto, 23:57

Mancavano tre minuti al 15. Mancavano tre minuti al compleanno di suo figlio o figlia. Harry desiderava di sentirsi più eccitato, ma non lo era. Era congelato dalla paura, perché questa sarebbe potuta essere l'ultima volta in cui avrebbe avuto modo di tenere Louis tra le sue braccia. Queste sarebbero potute essere le ultime ore in cui Louis sarebbe stato in grado di stringerlo. Harry voleva baciarlo, ma si sentiva troppo male. Voleva dire a Louis quanto lo amava, ma le parole rimanevano bloccate in gola. Voleva tirare fuori quell'anello lucido dalla tasca della giacca, ma le membra non cooperavano. Tutto quello che poteva fare era tenere Louis stretto e lasciare che l'uomo più piccolo giocasse distrattamente con le sue dita mentre l'orologio ticchettava avanti e avanti come loro si rifiutavano di dormire.

~ * ~

ANGOLINO:

Scusatemi ancora una volta per questo ritardo, spero di riuscire a postare il prossimo prima, visto che ci sono le vacanze di Pasqua (YEAHH)

Btw! Questo capitolo è un po' tristino e lo so che probabilmente sarete in ansia per Louis, ma non preoccupatevi lo scoprirete nel prossimo capitolo XD

E la prossima volta scopriremo se sarà un maschio o una femmina quindi ditemi voi cosa credete che sarà!

La storia sta proprio finendo :,(

UN BACIONE A TUTTI! A PRESTO xxxxxx

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