Half of Bucky Barnes

By Anguria21

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[In revisione = inizio: 12/03/20, fine: 21/03/20] E se durante la clandestinitΓ  James avesse incontrato Emma... More

Incontro
So you're going to help me?
Piccoli ricordi
Trovato
Shock.
Ricordi.
Half of Him
Trovata.
I remember
Luce che cade dagli occhi.
Fuggitivi.
Rio de Janeiro.
Rainbow
Peace.
Piccoli passi nel futuro.
Epilogo.

Reclute.

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By Anguria21

Mi risveglio dentro una stanza interamente bianca che mi lascia un po' spaesata. Cerco di alzarmi ma noto una ago collegato al mio braccio. Cazzo, non esiste. Dove mi trovo? Dove sono i ragazzi? Back? Una signora in camice bianco entra dentro la stanza.

-Ben svegliata, signorina. 

-Dove mi trovo?

-In un edificio di Berlino. Stavamo per iniziare delle analisi su di lei per vedere la causa del suo svenimento. Il Signor Stark le ha richieste per lei.

-Tony Stark? Mio zio è qui?

-Si signorina e con il resto di tutti gli Avengers.

-E che cosa mi sa dire di James Barnes?

-Lo hanno messo in una stanza di isolamento per farlo parlare con uno psicologo, signorina.

-Voglio vederli.

-Signorina, dobbiamo fare delle analisi.

-Le faremo dopo. Devo parlare con gli altri Avengers.

La signora acconsente e inizia a scortarmi su per i piani di questo immenso "palazzo". Arriviamo davanti una porta enorme e la prima cosa che vedo davanti a me è Tony Stark che discute con Steve. Steve mi vede arrivare e mi rivolge un leggero sorriso. Tony si gira verso di me e sposta una sedia per venirmi ad abbracciare.

-Emma.- sussurra al mio orecchio.

-Zio Tony.- dico con le lacrime agli occhi.

-Sono parenti?- chiede una voce dietro di me

-No ma come se lo fossero. C'è una storia un po' complessa dietro. Ciao tesoro.- dice Natasha abbracciandomi successivamente.

-Tu saresti?- chiedo a un ragazzo di colore, dopo essermi staccata da Natasha.

-Il tizio con la tuta da gatto.- dice ironico Sam.

-E' una pantera e comunque sono T'Challa; il tuo uomo ha ucciso mio padre.- dice

-Non era lui a Vienna. E tu stavi per ucciderci.

-Aspetta il tuo uomo? Barnes?- dice Tony

-Non è come sembra e non è stato davvero lui.

-Le telecamere l'hanno ripreso.- risponde Nat

Veniamo interrotti da Sharon che entra dentro la stanza e si rivolge a Sam mentre dentro la stanza accanto alla nostra sui monitor appare la faccia di Buck.

-Buck..

-Ecco la ricevuta delle armature. Ciao Em.- dice lei ma io le rivolgo un piccolo cenno della mano concentrata come sono sui monitor.

Lo psicologo inizia a parlare e gli chiede se James è il suo nome di battesimo ma lui non risponde. Inizia a fare delle domande chiamandolo con il suo nome ma James risponde che si chiama Bucky e mi scappa un piccolo sorriso. Durante l'interrogatorio ci arrivano delle foto.

-Perché mai la Task Force ha rilasciato questa foto?- chiede Steve passandomi le foto che ritraggono quello che sembra Bucky dalle telecamere della sicurezza.

-Per informare, coinvolgere il maggior numero di persone.- risponde Sharon

-Esatto e stanare qualcuno dal suo nascondiglio.- dice Steve

-Che vuoi dire?

-Fa esplodere una bomba, fa girare una foto e sette miliardi di persone cercano il soldato d'inverno.

-Dici che l'hanno incastrato per trovarlo?- chiede lei 

-Steve, lo abbiamo cercato per due anni senza risultati.- dice Sam

-Non abbiamo bombardato l'ONU. Attira di più attenzione.

-Si ma non garantisce che chi l'abbia incastrato l'avrebbe trovato. Non garantisce che l'avremmo trovato noi.

-Già.

Sospettosi ci giriamo tutti a guardare il presunto psicologo. Lui continua a fare domande ma Buck dice che non vuole parlarne. Inizia a dire che loro devono parlare solo di un fatto accaduto. Ma che cazzo sta succedendo? Le luci si spengono e i monitor si oscurano.

-Steve?

-Sotto livello 5 ,ala est.- dice Sharon e corriamo giù.

Arrivati al piano sotto troviamo delle guardi morte e il tizio che ha parlato con Buck. Steve si avvicina ma io mi guardo in torno e cerco delle tracce di quel l'uomo che a Bucarest mi aveva dato delle sensazioni uniche. All'improvviso, si sente un rumore assordante e vediamo Sam  combattere contro qualcuno: James.

-James!- grido

Dopo aver atterrato Sam, passa a Steve e lo spinge verso l'ascensore per poi, con un pugno, farlo cadere giù.

-James ma che ti è successo?- chiedo avvicinandomi a lui.

Lui mi guarda un attimo spaesato ma poi mi spinge fortissimo verso il muro. Poco dopo, mi alzo a fatica e corro verso l'ascensore.

-Steve? Ma che cazzo succede?

-Spostati che salgo e poi ne parliamo. Non mi sembra il momento adatto.- dice iniziando a salire.

Mentre lui sale, io inizio a correre di sopra per vedere che cosa succede. Raggiungo Natasha, Sharon e Tony e arriviamo nel cuore dello scontro. Buck combatte contro tutti quei poliziotti ma io non posso stare ferma qui a guardare che faccia male a qualcuno o che si faccia male. Corro verso di lui e gli salto sulla schiena. Lui cerca di divincolarsi dalla mia presa e poco dopo, ci riesce e dopo avermi scaraventato a terra, mi guarda sempre con quello sguardo confuso. Tony lancia delle onde dalla sua mano che lo stordiscono per un po' ma torna subito all'attacco. Riesce a scomporre la pistola che Buck ha tra le mani e lo colpisce ma lui risponde ai colpi ricevuti buttandolo contro delle sedie. Nat e Sharon lo attaccano ma lui riesce a buttarle a terra e allora arriva T'Challa ma anche lui con pochi risultati. Buck inizia a dirigersi su per le scale e cercando di far presto, inizio a seguirlo mantenendo la giusta distanza. T'Challa non si da per vinto e gli arriva davanti. Lottano e riesce a bloccarlo ma si rende conto di non avere il costume e quindi i suoi artigli non escono dalle sue mani. Buck si libera ma lui riesce a scaraventarlo dalle scale. Cazzo, okay è tornato il soldato d'inverno ma non voglio che gli facciano del male. Cerco di colpire T'Challa ma inutilmente. Lo manda di nuovo giù ma appena arriva a terra Buck sembra sparito. Ovviamente, in tutto questo non so dove possa essere finito Steve e così torno di sotto per cercarlo ma ovviamente, non lo trovo. Dove caspita è quando serve?!

                                                         **************************************

Un'ora dopo ricevo una telefonata da un numero sconosciuto e non capisco perché ma poi un lampo di genio mi arriva e penso che possa essere Steve con un numero non rintracciabile. Mi allontano e rispondo.

-Pronto?

-Em, sono Steve.

-Maledizione, Steve. Mi hai fatto prendere un colpo. Tu e Sam state bene? E' sparito da un po'. E Buck? Sta bene, vero?

-Calma e respira. Stiamo tutti bene e Buck è qui con noi. Ci devi raggiungere adesso. Non ti fare seguire da nessuno e non dire niente a nessuno. Neanche a Tony.

-Arrivo.

Poco dopo arrivo in un luogo abbandonato e trovo dentro Steve e Sam e corro ad abbracciarli.

-Ragazzi!

-Hey, stiamo bene.- dice Steve

-Neanche il tuo super soldato ci può abbattere.- dice Sam scherzando ma conoscendoli li abbraccio ancora più forte.

-Dov'è?

-Vieni.- dice Steve conducendomi in una stanza dove trovo Buck seduto che si sta riprendendo ma il suo braccio è dentro una pressa.

-Emma.. -dice guardandomi. Poi si gira verso la mia sinistra.- Steve..

-Con quale Bucky sto parlando?

-Tua madre si chiamava Sarah e tu ti riempivi le scarpe di carte di giornale.- dice facendo una lieve risata alla fine.

-Steve, liberalo.- ma lui mi ignora.

-Questo non si legge nei musei.- dice

-All'improvviso è tutto apposto?- chiede Sam e Buck si gira a guardarlo.

-Che cosa ho fatto?- chiede mentre mi guarda avvicinarmi.

-Abbastanza.- risponde Steve.

-Non lo ricorda.- dico stringendo la sua mano mentre lui sospira.

-Me l'ero immaginato. Tutto quello che l'Hydra mi ha messo dentro è ancora li. E' bastato che lui pronunciasse quelle parole.

-Chi era?- chiede Steve.

-Non lo so.- dice

-Va tutto bene, ricorderai.

-Non va tutto bene. E' morta della gente. L'attentato, tutta la montatura, il dottore l'ha fatto per stare dieci minuti con te. Non puoi liquidarmi con un semplice non lo so.- dice Steve

Back stringe più forte la mia mano e mi guarda per quelli che sono secondi.

-Voleva sapere della Siberia..-dice leggermente confuso.- Dov'ero confinato. Voleva sapere esattamente dove.

-Perché voleva questa informazione?

-Perché io non sono l'unico soldato d'inverno..

-Cosa? Non me l'avevi detto questo ..

-Mi dispiace mi è tornato in mente adesso..- dice guardandomi dispiaciuto.

-Steve, liberalo. 

Lui e Sam lo liberano e io lo abbraccio forte.

-Mi dispiace..- sussurra al mio orecchio stringendomi forte.

-Va bene, non è colpa tua.

-Chi erano?- chiede Steve mentre ci stacchiamo.

-Il loro squadrone della morte. Il più alto numero di stragi della storia dell'Hydra. E' quello prima del siero.

-Sono diventati tutti come te?- chiede Sam

-Peggio.

-Il dottore riusciva a gestirli?-chiede Steve

-Abbastanza.

-Voleva vedere crollare un impero.

-Con loro ci riesce. Parlano trenta lingue e sono invisibili restando visibili. Si infiltrano, uccidono, destabilizzano. Conquisterebbero il paese in una notte senza che nessuno se ne accorga.

Sam si avvicina a Steve e iniziano a parlare mentre io mi avvicino a Buck.

-Hai ricordato così tanto.- dico accarezzando la sua guancia.

-Hai visto che cosa è successo con quelle semplici parole. Non dovresti stare vicino a me.

-A me non importa. Tu non sei quello.

-Potrebbe succedere di nuovo. Non voglio farti male.

-Non succederà più Buck.

-Non ero James?- chiede accennando un sorriso

-Si ma poi si è presentato Rhodey con quell'armatura e quindi è nata la confusione nella mia mente.

-Mi piace quando ti rivolgi a me usando il mio nome di battesimo.

-Vuol dire che lo userò ancora.- dico sorridendo apertamente.

-Su, venite con noi. -dice Sam

-Abbiamo delle persone da incontrare.- continua Steve.

                                                                  **************************************

La nostra prima tappa è in un posto isolato. Certo, potevamo prendere un'altra macchina ma dovevamo passare inosservati, alla fine, un maggiolino va più che bene. Arrivati al posto prefissato, Steve scende dalla macchina e si dirige preso una macchina posteggiata davanti a noi dalla quale scende Sharon.

-Secondo voi, c'è qualcosa fra quei due?- chiede Sam

-E' la nipote di Peggy per quanto ne so.- dico senza alzare la testa dalla spalla di Buck che mi circonda con il suo braccio

-Quella Peggy?- chiede lui

-Esatto. E voi?- chiede sempre Sam

-Noi.. siamo noi.- dice Buck guardandomi e sorridendo.

-Siete cosi misteriosi.- dice

-Sta zitto, Sam e girati.- dico guardando davanti a me.

Davanti ai nostri occhi troviamo Steve che si avvicina a Sharon e poi la bacia.

-Beh .. non siamo sicuri che stiano insieme ma è un inizio.- dico facendo ridere gli altri.

Quando Sharon se ne va, Steve si gira verso di noi e trova le nostre facce sorridenti e sbuffando alza gli occhi al cielo.

-Ben fatto, amico.- dice Sam appena sale in macchina.

-Potevi dircelo, amico.- dice Buck

-Tu stai zitto. Voi due dovete raccontarmi tanto cose.

-Non tutti i dettagli, magari.- dico facendo ridere gli altri.

La nostra seconda tappa è il parcheggio di un aeroporto. Steve, al volante, si ferma due posti dopo un furgoncino bianco.

-Abbiamo visite?- chiedo

-Adesso vedrai.- dice scendendo dalla macchina.

Dal furgoncino scende Clint e subito dopo di lui Wanda.

-Wanda.- dico lasciando Buck e scendo dalla macchina per correre ad abbracciare la ragazza.

-Capitano.- dice Clint stringendo la mano a Steve.- Emma- dice sorridendo e abbracciandomi.

-Non avrei chiamato se non avessi avuto altra scelta.- dice Steve

-Hey, amico, mi stai facendo un favore e poi ti sono debitore.- dice Clint

-Come stai?- chiedo a Wanda.- Steve mi ha detto quello che è successo.

-Bene .. ma Visione ..

-Capirà.- dico rassicurandola.

-Grazie per il tuo appoggio.- le dice Steve.

-Era ora che muovessi il culetto.- dice lei.

-E invece l'altra recluta?

-Sta scalpitando.- dice Clint aprendo il portellone del veicolo bianco.- Ho dovuto svegliarlo con un po' di caffè.

Il ragazzo si sveglia con il rumore del portellone che si apre.

-Qual è il fuso orario qui?- chiede a Clint ma si gira meravigliato verso Steve e gli porge la mano.- Captain America?

-Signor Lang.- dice Steve stringendo a sua volta la mano del ragazzo.

-E' un onore. Non riesco a lasciarti la mano. Wow che figata, Captain America.- poi si gira verso Wanda.- Conosco anche te, eh, sei grande. Ah.. accidenti.- dice battendo le mani sulle spalle di Steve.- So che conosci molte persone super perciò.. E' un super piacere per me. Hey, amico.- dice guardando Sam.

-Come va ,tick tack?- chiede Sam

-Ah è un piacere vederti. Senti quello che è successo l'ultima volta..

-E' stata una grande prova ma non ricapiterà mai più.- dice Sam

-Ti hanno detto contro chi combattiamo?- chiede Steve

-Qualcosa riguardo a dei psico assassini? -chiede

-Siamo al difuori della legge questa volta. Perciò se vieni con noi, sarai un ricercato.- dice Steve

-Eh vabbè sai che novità.

-Davvero?- chiedo ridendo

Lui si gira verso di me e sembra come se mi vedesse per la prima volta.

-E questa bambolina chi è?- chiede avvicinandosi a me

-Emma.- dico porgendogli la mano che lui stringe.

-E sta con me.- dice Buck parlando per la prima volta.- Dobbiamo muoverci.

-Io ho un elicottero pronto.- dice Clint

Sentiamo una voce che parla attraverso un altro parlante mentre mi avvicino a Buck.

-Stanno evacuando l'aeroporto.- dice prendendo la mia mano 

-Stark.- dice Sam

-Stark?- chiede Scott Lang

-Preparatevi.- dice Steve

-Sto con te, James?- chiedo sorridendo mentre gli altri iniziano a prepararsi.

-Mi piace quando mi chiami con il mio nome di battesimo.

-Lo so. Quindi?

-Potrebbe essere. A te andrebbe bene? Lo so che non sono perfetto e ho dei problemi ma..

-A me va bene cosi.- dico mettendo una mano davanti la sua bocca.

Sposta lentamente la mia mano dalla sua bocca e poi poggia le sue labbra sulle mie.

-Non ti allontanare da me.

-Mai.



[Revisione: 1/3 del capitolo modificato]


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