Instagram 2 || Cameron Dallas

By chrismilestones

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Sequel di Instagram || Cameron Dallas. Leggete il primo libro, lo trovate sul mio profilo. Le avventure di Ky... More

Prologo
1st Chapter
2nd Chapter (a special one)
3rd Chapter
4th Chapter
HO BISOGNO DI VOI.
6th Chapter (a special one)
7th Chapter (a special one)
8th Chapter
9th Chapter
COPYRIGHT CHE ?
10th Chapter (a special one)
11th Chapter
12th Chapter (a special one)

5th Chapter

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By chrismilestones

Molti potranno dire che ho sbagliato.
Andiamo, chi l'avrebbe mai fatto ?
Non ne potevo più, volevo staccare ogni tanto, dimenticare tutto, un po' come quando metti le cuffie e ti dedichi a sentire la musica senza interruzioni.

Quando si è giovani non è tutto facile come dicono, sì, senza dubbio ci sono problemi più gravi di un amore che ti tormenta, ma non è da sottovalutare.

In questa ultima settimana Cameron era venuto a prendere Scarlett un paio di volte, stavano stringendo un rapporto carino.

-"Mamma, sei bella." Mi sorride lei seduta sul letto, aspettava che il padre la venisse a prendere per andare al cinema.

Ovviamente, lei non sapeva ancora che Cameron fosse il suo papà, non avevamo ancora trovato il coraggio per confessarglielo.

-"Grazie amore, tra poco esco con zia Bea."

-"Si, mi piace. Mamma... io mi sono innamorata, di Cam." Dice lei facendomi ridere mentre mettevo la tinta labbra.

-"Non prendermi in giro, lo so che è grande!" Ride lei facendomi la linguaccia.

-"È arrivato Cameron, vai tu ad aprire ?" Dico guardandola dopo aver sentito il campanello suonare.

-"Corro." Si mette le mani davanti la bocca ed esce dalla stanza correndo.

-"Attenta." Rido mettendo gli orecchini e sistemandomi il cardigan sulle spalle, casomai avesse fatto freddo.

-"Dove vai bambola ?" Cameron fa la sua entrata in camera mia, mentre Scarlett sembra non esserci.

-"Devo uscire."

-"Perchè non vieni con noi ?"

-"Ho già impegni." Dico seria.

In questi giorni avevo compreso che dovevo trovare il coraggio per prendere le distanze da lui, non ne potevo più.
Avevo pianto su me stessa insistentemente senza capire che il mio problema principale fosse lui, solo lui.
Cedevo ad ogni sua provocazione, gli davo le soddisfazioni che non meritava, ero davvero stanca di tutto ció.

-"Aspetta ti aiuto." Si posiziona dietro di me e prende la collana dalle mie mani.

-"Ce l'avrei fatta anche da sola." Sbuffo sentendo il suo fiato sul collo.

È vero, volevo dimostrarmi come se non mi facesse effetto, ma questo non significava che fosse cosi nella realtà.

-"Ricordo che prima ti conciavi cosi solo per me." Mi mette le mani attorno ai fianchi e comincia a lasciarmi qualche bacio sul collo, mentre io guardo fissa la nostra immagine riflessa nello specchio; tutto il resto sembrava inesistente.
Sembrava che non ci fossimo mai allontanati.

-"Una donna si fa bella per sè stessa, in primis." Sussurro.

-"Se vuoi sentirti ancora più bella devi peró avere un uomo al tuo fianco che te lo ricorda in qualsiasi occasione." Dice sollevandomi leggermente il vestito dalla gamba.

Fu proprio quello forse a farmi svegliare, a farmi ricordare che lui non meritava.

-"Scarlett ti sta aspettando giù." Lo allontano da me e il vestito torna automaticamente alla sua posizione iniziale.

-"Kylie, lo sai che sono una testa dura." Dice.

-"Vai, ho detto." Dico lasciandogli la giacca di Scarlett fra le mani e portandolo fuori la porta della stanza.

-"Io e te siamo legati." Dice a bassa voce scendendo le scale.

Chiudo la porta velocemente e guardo verso l'alto per evitare di piangere, odio farlo, mi rende debole ed io non lo sono, per niente.

---
Io e Beatrice avevamo deciso di prendere una serata tutta per noi, tra amiche, come facevamo a volte a Londra.

Per questo motivo, avevo preso la Range Rover e mi stavo dirigendo a casa sua.
So cosa vi starete chiedendo... sì, ho ancora la mia passione innata per le auto. Che domanda scontata!

Arrivata da lei, ci scambiammo di posto, diceva sempre che adorava guidare... E non capivo ancora perchè Nash non si decidesse a regalarle una macchina.

Io passai al posto del passeggero e, sbloccato il cellulare, feci un giro sui social.
Ultimamente si portava molto ask e quindi avevo deciso di iscrivermi, giusto per restare più in contatto con le persone che mi seguivano.
Risposi a qualche domanda


Una volta annoiata decisi di chiudere l'app, e sorte volle che eravamo proprio fuori la discoteca.

-"Devo assolutamente bere." Dico a Bea quando stavamo per entrare, ci avevano fatto saltare la fila, eravamo "abituali" lì.

-"Ricordati di non fare cazzate, peró." Mi sorride prendendo posto vicino a me al bancone.

E lì fu l'ultima volta che ci vedemmo nella serata.

---

-"Dai, perchè non ci divertiamo un po' ?" Mi dice il ragazzo che avevo conosciuto, non ricordavo neanche il suo nome.

-"Solo se mi vai a prendere qualcos'altro da bere." Risi, ero parecchio ubriaca, ma non mi sarei mai e poi mai fatta mettere le mani addosso.

-"Arrivo subito." Dice lasciandomi a ballare da sola, andando verso il bancone.

Mi allontanai velocemente senza farlo notare e mi chiusi a chiave, all'interno del bagno femminile.

Dovevo chiamare qualcuno, assolutamente.
Senza neanche rendermene conto digitai il numero di Cameron, ero davvero ubriaca marcia.

-"Si ?"

-"Ciao."

-"Kylie, è tutto ok ?"

-"No.." Sussurro.

-"Che succede ?" Dice lui con voce roca, ero sicura che stesse dormendo.

-"Ho un po' bevuto Cameron, sono chiusa in bagno, ho perso Bea e fuori un ragazzo mi starà..." Parlo velocemente ma mi fermo sentendo qualcuno entrare e bussare insistentemente alla mia porta.

-"Esci, troia." Parla cosi tanto ad alta voce che addirittura Cameron penso lo abbia sentito.

-"Kylie resta lì e non muoverti, sto arrivando. Sei al Palace, vero ?"

-"Si, grazie Cameron e scusami." Parlo a bassa voce, non sono sicura che il maniaco sia andato via.

-"Non dirlo neanche per scherzo, bimba. È mio compito proteggerti, qualunque cosa succeda tra di noi, io saró sempre pronto ad aiutarti. Sono fuori il locale, ora entro. Non preoccuparti."

Spesso quando non sai come rispondere, reagisci; ridi, oppure piangi, proprio come stavo facendo io.

Le parole di Cameron mi stavano facendo male, erano cosi belle che avrei quasi voluto scrivermele da qualche parte, ero sicura che l'indomani con la sbornia non sarei più stata capace di ricordarle.

Come dovevamo andare avanti ?
Io ci provavo, in tutti i modi:
ad allontanarmi, a tenere le distanze; ma ero innamorata.
Ero follemente innamorata nonostante le cattive azioni, nonostante le brutte vicissitudini, io lo amavo.
E questo peggiorava le cose... Non sapevo mai cosa fare, come comportarmi, con lui era tutto come la prima volta.

Una bambina alle sue prime armi, con il suo primo bacio, il suo primo fidanzato...
Mi abbandonai ai miei pensieri fino a che non sentii di nuovo qualcuno bussare alla porta.

-"Per favore, lasciami in pace." Dico asciugandomi le lacrime.

-"Sono Cameron, piccola." Avrei potuto giurare che stesse sorridendo dietro la porta.

Lo aprii e lo feci entrare...
Non ebbi neanche il tempo di guardarlo che si scaraventò su di me stringendomi forte.

-"È tutto ok." Mi lascia un piccolo bacio a stampo "Ci sono io."


THAT'S ME!

Scusate il grandissimo ritardo!
Lasciatemi qualche commento, state gradendo il sequel oppure preferivate prima, quando era tutto sotto forma di social ?

Lasciatemi anche sapere cosa ve ne pare della piccola parte dedicata ad Ask, sinceramente non l'avevo visto da alcuna parte e mi sembrava un'idea carina.

Un bacio grande girls💧💖

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