Masque sans visage

By FrancescaAbeni

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•Terzo libro della serie Masked• ~ Sequel di "Amour masqué" e di "Masque tombé" ~ ... More

!AVVISO E DOMANDA!
Cap. 1
Cap. 2
Cap. 3
Cap. 4
Cap. 5
Cap. 6
Cap. 7
Cap. 8
Cap. 9
Cap. 10
Cap. 11
Cap. 13
Cap. 14
Cap. 15
Cap. 16
Cap. 17
Cap. 18
Cap. 19
Cap. 20
Cap. 21
Cap. 22
Cap. 23
Cap. 24
Cap. 25
Cap. 26
Q&A: Questions ((CHIUSO))
Q&A: Answers ((CHIUSO))
Cap. 27
Cap. 28
Cap. 29
Cap. 30
Cap. 31
Cap. 32
Cap. 33
Cap. 34
Cap. 35
Cap. 36
Cap. 37
Cap. 38
Epilogo
Q&A #2: Questions ((CHIUSO))
Q&A #2: Answers ((CHIUSO))

Cap. 12

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By FrancescaAbeni

Marinette sbucò dalle scale della metro per finire nella via parallela alla sua meta.

Camminò schivando i passanti che erano troppo impegnati a guardare il cellulare per scostarsi o quei gruppi di ragazzi che avevano quelle manie di grandezza ed occupavano l'intero sentiero pedonale.

Sentiva persino alcune ragazzine sussurrare tra loro che lei era la ragazza di Adrien Agreste e che, per questo, erano invidiose, aggiungendo che poteva scegliersi una ragazza come lui, piuttosto che lei.

C'era abituata a quei commenti, ma lei era l'unica ragazza al mondo a conoscere Adrien fino in fondo, arrivando a capirlo ed a sostenerlo, sia nei momenti più bui sia quando era a corto di battute pessime da fare.

Quelle ragazzine erano invidiose di lei perché stava con il "ragazzo più sexy di Parigi", ma sarebbe stato così anche se fosse stato il fidanzato di qualcun'altra.

"Nessun attacco di depressione. Stai reagendo bene Marinette, complimenti." si complimentò con se stessa, continuando a camminare e sorridendo, non volendo più ascoltare ciò che le fan di Adrien avevano da dire sul suo conto.

Però, ora che ci pensava, le erano già capitato episodi strani: come quella volta che, poco più di un mese prima, dopo la sfilata dove i capi firmati Agreste avevano vinto, una ragazza di circa vent'anni si era avvicinata a lei ed a Adrien per chiedere loro un autografo ed un selfie.

Imbarazzata per quella strana richiesta –e sollecitata da Adrien– accettò, cercando sembrare il più naturale possibile e senza apparire come se una persona invisibile le avesse tirato i lati delle labbra per farla sorridere.

Ci riuscì, per sua fortuna.

Successivamente, una cosa simile capitò altre volte, ma era più rilassata.

Senza nemmeno accorgersene, Marinette arrivò davanti alla porta dello studio massaggi di Master Fu; bussò, sorridendo quando Tikki volò fuori dalla sua borsetta e, insieme,
dopo aver sentito "avanti", entrarono.

Un lieve odore di incenso solleticava il naso della corvina, minacciando di farla starnutire, ed il fischio di una teiera sul fuoco era udibile dalla cucina.

«Buona sera Marinette, Tikki.» la salutò Wayzz, volando loro incontro e venendo salutato a sua volta. «Accomodatevi. Il Maestro arriverà tra poco.»
«Grazie.» risposero in coro le due.

Marinette si inginocchiò davanti al tavolo basso, mentre i due kwami si sedettero sopra, iniziando a chiacchierare con la portatrice del più e del meno.

«Buona sera ragazze.» disse Master Fu, entrando nel salotto con un vassoio; sopra di esso c'erano due tazze di tè verde ed il cibo per i kwami –biscotti per Tikki e qualche foglia di lattuga per Wayzz–

Marinette si era offerta più volte di aiutare il Guardiano, ma lui rifiutava poiché "era ancora un giovincello" –malgrado avesse centottantasei anni!–

L'anziano si accomodò di fronte alla corvina, porgendole una tazza fumante di tè caldo.

Malgrado fosse agosto, il tè che preparava Master Fu era molto più buono caldo.

«Allora, avete scoperto qualcosa chiedendo alla donna in prigione?» domandò l'ometto, vedendola annuire mentre soffiava sul liquido.
«Ho un potenziale sospettato.» Lo sguardo di Marinette scivolò sulla superficie liscia del tavolino, seria. «Master Fu, quali sono i poteri del Miraculous della volpe?»
«Chiunque possegga il Miraculous della volpe può ottenere tutto ciò che vuole con l'astuzia e la furbizia: può creare un'immagine alternativa della realtà, annullabile solo quando lo decide il possessore o annulla la trasformazione; inoltre, crea illusioni semi reali, cioè che può materializzare una specie di ologramma solido di una persona o di una cosa per un determinato periodo di tempo.» spiegò, guardando la sua allieva.
«Questo potere è simile a quello che Papillon aveva donato a Lila, solo che le sue illusioni sparivano se toccate.»
«Papillon può donare poteri per creare i suoi campioni, ma quei poteri, in confronto a quello dei Miraculous, non sono nulla. Per questo tu e Chat Noir avete sempre vinto contro gli akuma senza molte difficoltà.»
Marinette ridacchiò. «Mi creda, alcuni non erano per nulla facili. Lila, per esempio, era quasi riuscita a convincermi di darle i miei orecchini.»
«Come farti colpa: pensavi fosse il vero Adrien quello in pericolo.» rispose Fu con un sorriso confortante.
«Quando ci penso, non riesco a credere quanto sia stata stupida quella volta: era impossibile che fosse Adrien, ed i non sono riuscita a riconoscere una maledetta illusione dalla persona vera.» disse con un groppo alla gola.

Quel giorno aveva messo a rischio la sua vita, oltre che la sicurezza del suo kwami, volendo rinunciare ai suoi orecchini e darla vinta a Papillon, oltre che a Lila.

«Mari, eri nel mezzo di una battaglia. Volpina sapeva che avresti rischiato di tutto -sopratutto il Miraculous- pur di salvare qualcuno e non sapevi nemmeno che il vero Adrien ce l'avevi accanto. Non le hai dato il Miraculous, non devi sentirti in colpa.» esclamò Tikki, volando all'altezza del viso della sua portatrice e accarezzandole lo zigomo per confortarla.

A quanto pare funzionò, perché la corvina le sorrise.

«Comunque.» si schiarì la gola l'anziano. «Quegli akuma ti erano sembrati più difficili perché devi sviluppare ancora tutti i poteri.» aggiunse, intanto immediata e te l'espressione crucciata della giovane.
«I-Io... Tikki avrebbe degli altri poteri oltre al Lucky Charm?» domandò sbalordita.
Fu annuì, sorseggiando dalla tazza. «Così come li hai tu, li ha anche Chat Noir. Però, siccome quello della coccinella è il Miraculous della creazione, per suo contrario, il Miraculous del gatto nero è quello della distruzione. Il primo è utilizzato principalmente per il bene, mentre il secondo, se dato al portatore sbagliato, potrebbe causare più male di quel che pensi.»

Marinette deglutì.

«È già capitato in passato che ci siamo stati danni a città o Paesi per colpa del potere della distruzione dell'anello, ma la colpa era dei possessori, coloro che hanno visto nella distruzione la possibilità di governare il mondo con la forza e la paura, non utilizzandolo per il quale è stato creato: fare del bene.»
«Lo trovo un ossimoro: il Miraculous della distruzione che può fare del bene. Suona maledettamente strano.»
«Se Adrien volesse potrebbe distruggere l'intera città di Parigi e installare un regime di puro terrore, grazie ai suoi poteri. Eppure, anche grazie a Ladybug, colei che bilancia i suoi poteri distruttivi, eccolo qua a fare il bene della gente. Non sempre distruggere è un male. Bisogna distruggere per ricostruire qualcosa di bello.»

La ragazza ne rimase affascinata, ma la curiosità la stava divorando.

«Vuoi sapere in che circostanze i poteri di Chat Noir hanno fatto il male, vero?» domandò Tikki, notando l'espressione della sua portatrice, che annuì.
«Hai presente il terremoto in Cina del 1976? Quello a Tangshan?»

La corvina annuì ancora, incapace di parlare, ricordando quante vittime e danni aveva fatto quello che credeva essere un terremoto.

«In quel momento, il portatore dell'anello dell'epoca ebbe uno scatto d'ira. Puntò il Cataclisma a terra e provocò una scossa sismica con conseguenze devastanti. Degli altri esempi sono la formazione di alcuni incendi o della distruzione di alcune zone boschive, rendendole desertiche.»
«Non credevo che Plagg avesse tutti questi poteri.»

L'uomo posò la tazza sul tavolino, alzandosi e dirigendosi verso la finestra, inspirando l'aria estiva che caratterizzava quel mese.

«Come ben sai, i Miraculous della distruzione e della creazione sono tra i più potenti che esistono, e la peculiarità che li differisce dagli altri Miraculous sono i poteri: sia Tikki che Plagg hanno poteri sopiti, ma spetta al portatore attivarli e decidere cosa fare.» spiegò l'anziano.

Marinette si portò la mano al mento, iniziando a pensare a tutto ciò che le era stato detto.

Sia lei che Chat avevano dei poteri sopiti, attivabili sono in determinate circostanze.

Poi, si ricordò di un episodio.

«Ma allora quando Adrien ha usato il Cataclisma una seconda volta, quello è uno dei poteri di Plagg?»
Fu scosse la testa. «No. Fino ad ora, si sapeva che il potere del Miraculous del gatto nero si poteva soltanto intensificare, distruggendo qualunque cosa si trovasse nel suo raggio d'azione da cinque a dieci chilometri. Quello che ha fatto Plagg, di attivare il Cataclisma una seconda volta è, diciamo, contro natura.»
«In che senso?»
Fu Tikki a rispondere: «Il Cataclisma ed il Lucky Charm devono essere usati solo una volta. Se si provasse ad evocarli una seconda volta, c'è il rischio che... –fece una pausa, guardando verso il basso– il kwami esaurisca tutti i suoi poteri e la sua forza vitale... Plagg sarebbe dovuto morire quel giorno.»

A Marinette si gelò il sangue e fu sicura che impallidì parecchio, notando lo sguardo preoccupato di Wayzz.

«Se tu non avessi usato il Lucky Charm per salvare Nooroo, a quest'ora Chat Noir sarebbe stato solo un ricordo.» continuò il piccolo spiritello rosso.

Si sentiva una nota di malinconia nella sua voce e la capiva benissimo.

Non solo lei si sarebbe incolpata per non aver aiutato il suo compagno, ma Adrien non si sarebbe mai dato pace.

«Quali sono le conseguenze di tale azione? Che succederà ora a Plagg?» domandò incuriosita la giovane, decisa ad aiutare i due al meglio che poteva.
«Finché Adrien si limita a trasformarsi non succede nulla, ma se usasse ora il Cataclisma avrebbe dei fanno più gravi: se prima poteva formare delle crepe nel terreno, ora potrebbe creare un cratere di qualche metro; potrebbe persino uccidere una persona.»

In un certo senso, Marinette si pentì di aver fatto quella domanda, ma doveva sapere.

Finché i loro nemici erano ladri non c'era nessun problema, ma presto si sarebbero dovuti scontrare con Lila, una posseditrice come loro e che, come loro, possedeva poteri.

Doveva trovare il modo per impedirgli di usare il Cataclisma.

«Non prendere decisioni avventate.» disse Fu risvegliandola dai suoi pensieri. «Non impedire a Chat di usare il Cataclisma, ma aiutalo a controllarlo.»
Marinette si alzò di scatto, ignorando le gambe formicolati per essere rimasta ferma per svariati minuti. «Ma l'ha detto anche lei che potrebbe uccidere qualcuno! Io non posso riportare in vita le persone!»
Il Grande Guardiano la guardò con un sorriso rassicurante: «Il tuo potere è molto più grandioso, Marinette. Abbi fiducia in Tikki e, sopratutto, in te.»


Trixx stava sgranocchiando un'arachide, seduto sul comodino mentre la sua portatrice era sdraiata nel letto mentre faceva zapping tra i canali della televisione, guardano la mora con curiosità ed un pizzico di malinconia.

«Mia signora, intendi davvero aiutare quell'organizzazione?»

Lila non sapeva il perché quel kwami la chiamasse "mia signora", ma non l'aveva mai corretto.

«Farà del male a noi kwami se riuscisse ad ottenere i Miraculous di Ladybug e Chat Noir, ed io non voglio che sia fatto del male a Tikki ed a Plagg.» continuò lo spiritello abbassando le orecchie.

La ragazza sbuffò ma non rispose.

Non sapeva cosa sarebbe accaduto a quei due kwami, ma una cosa era certa: voleva vendetta e potere e se avessero fatto del male ad Adrien e, sopratutto, a Marinette non gliene importava molto.


«Dura tornare a studiare, vero?»

Gabriel alzò la testa dai fogli che aveva davanti, allontanando di poco il libro di Master Fu, notando il figlio sullo stipite della porta.

«Pensa che io dovrò riprendere tra meno di un mese.» ridacchiò stancamente, camminando fino alla scrivania e mettendosi accanto al padre, sorridendo quando vide Nooroo dormire beatamente sul cuscino che Marinette aveva fatto apposta per lui.
«Che ci fai sveglio? Sono le tre del mattino.» esclamò l'uomo con un tono di rimprovero.
«Restare sveglio durante la notte è il mio hobby ormai, ed essere andato a dormire il pomeriggio non ha aiutato molto.» rispose sbadigliando, portandosi una mano davanti alla bocca. «E tu che ci fai ancora sveglio? Non hai fatto i compiti che ti aveva dato Shifu?»
«No, è che mi è venuta voglia di disegnare, tutto qua.» disse, finendo le ultime righe di rifinitura di un bozzetto di un vestito da donna in tema Klimt, con quadrati, occhi e cerchi raffigurati sulla gonna lunga.
Adrien osservò curioso, quando gli venne in mente il motivo per cui si era svegliato. «Come sta Nathalie?»
«Sta bene. L'ho mandata a casa, ma ha insistito di tornare domani a lavorare. Ha detto che aveva già fatto le ferie e non voleva prenderne altre.»
«Quella donna a volte mi fa paura.» esclamò il ragazzo, pensando realmente che fosse una sottospecie di robot o androide. «Va bene, torno i camera a fare il gufo, sperando che Plagg non si svegli perché vuole del Camembert. Chiamami se ti serve qualcosa. E vai a dormire anche tu, hai bisogno di riposo.»
«Il mio cervello lavora meglio di notte.» rispose Gabriel, tornando a lavorare ai bozzetti. «Ma grazie per l'interessamento, tra poco andrò a dormire anch'io.»

Il ragazzo, salutando il padre, uscì dall'ufficio, chiudendo la porta alle sue spalle.

Lo stilista guardò il figlio uscire, sospirando non appena spostò gli occhi sulla pagina del libro che riguardava Chat Noir, soprattutto dopo ciò che aveva letto sul potere speciale di chi possedeva l'anello.


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Ma buon mercoledì ragazzuoli :3

Marinette scopre di avere poteri sopiti e che Adrien potrebbe combinare un grande casino se qualcuno gli dice qualcosa. LOL.

Ci vediamo mercoledì con un nuovo capitolo :D

FrancescaAbeni

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