Ex Coinquilini 2

By httpjend

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(Completa) Torneranno ancora a cercarsi perche è scritto nel loro destino. Hanno provato ad allontanarsi, di... More

Prologo
Ricomincio dall'inizio
Senza me
Amici?
Il mio sbaglio piu grande continua a tormentarmi.
Non so cosa provo
Io ne ho bisogno.
Ti voglio adesso.
Non siamo più quelli che eravamo
Per favore non lasciarmi.
Hai da temere Cameron?
La faccenda di Sabrina
Sei il mio Topos
Come piranha
L'infelicità
È qualcosa di reale, questo vuoto che fa male.
'Primo giorno'
Un buco nel cuore
È uscito dalla mia vita.
L'amore è un gioco
Casa
La vacanza
Via da tutto.
Cameron mi appartiene.
Non è un capitolo
Non dandomi nulla in cambio
Pronto a distruggermi.
Bambole.
Un ombra
Non ci sei
Puzzle non adatti
Noi siamo così
Lo guardo come si guarda il mare a fine estate
Solo andata.
Scelgo lui.
Non so star zitta
Scuse reali?
Dopo l'arcobaleno?
Miglior Vita
RINGRAZIAMENTI
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SEQUEL ONLINE

Una droga

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By httpjend

Sono nel mio ufficio chiamiamolo così, a tradurre questi brani mentre nella mia testa non fa altro che girare e girare l'immagine di come andranno le cose con Sierra. In macchina durante il tragitto, ho pregato Cameron di non fare nulla perche gli ho assicurato che tra Nash e sua sorella non c'è niente. In effetti Nash ha solo detto a Mar che era ancora innamorato di Sierra mica ha detto che stanno di nuovo insieme e spero vivamente che sia così. Oltre alla mia malata mente che mi tortura si ci mette anche mia nonna che non smette di chiamarmi: questa è la quinta volta che chiama da quando sono alla Shein Books London.

Scusami per prima
-Cameron

Scusami tu ma è la mia migliore amica e le avevo promesso di non dire nulla a nessuno, mantengo le promesse Cam
-Io

Lo so, per questo Ti amo
-Cameron

Mia nonna non fa altro che chiamare. Cosa dovrei fare?
-Io

Rispondile e chiarite. Lei era preoccupata quanto tua madre che ha avuto tutto il diritto di venire al campus e sapere come stavi dato che la mia bimba ribelle non le rispondeva al telefono. Ringrazia che ti abbia fatto rimanere.
-Cameron

Se solo sapesse che voleva che me ne andassi via da lui. Odio come difende i miei genitori. E' da quando ho litigato con mamma che non fa altro che dirmi di chiamarla, vedere cos'ha da dire, chiederle scusa per il mio comportamento e cose del genere.

Dovresti essere dalla mia parte
-Io

Dovrei, si. ;)
-Cameron

Il telefono riprende a suonare e questa volta intendo rispondere.

*Inizio Chiamata*
N: Finalmente hai risposto, Zuccherino mi fai preoccupare
Io: Nonna sto bene, dio ma perche non vi fidate di me?
N: Fidarci? Oh, noi ci fidiamo ma abbiamo paura che ti succede qualcosa di brutto. Londra non è mia l'innocua Italia.
Io: Bè comunque ero arrabbiata
N: Lo so e mi dispiace di aver detto a tua mamma dove ti trovavi ma origliando le conversazioni dei tuoi genitori mi sono preoccupata anch'io e non ho saputo tenere a bocca a freno

Bè adesso so da chi ho preso

Io: Ti perdono Nonna pero ti sarei grata se mi daste un po più fiducia in futuro
N: Si in futuro, senza contare il fatto che tua madre sta venendo li okay?
Io: Cosa?! E perche?
N: Perc-
Io: Fammi indovinare, è preoccupata?
N: Fai la brava Zuccherino, ci sentiamo presto
*Fine Chiamata*

Non ci posso credere che mia madre sta venendo un'altra volta qui a Londra per controllarmi. Potrà anche dire che lo fa per il mio bene e diavolo forse è vero, ma ho 18 anni e sono abbastanza grande da cavarmela da sola! Non ho bisogno di una baby sitter che mi tenga ancora il ciuccio. Questa cosa mi manda in bestia perche mi dimostrano a pieno che non si fidano di me. Sono stata tutta una vita a organizzare questo mondo nei migliori dei modi e credevo che avessero accettato l'idea di farmi vivere ma a quanto pare è stato tutto un illusione. Hanno finto di appoggiarmi per poi una volta essere andata via, ritornare piombando di soppiatto qui a rovinarmi la mia libertà. Mi sento un uccello che è destinato a restare in gabbia, con un bel guinzaglio attaccato alle zampe. Provo a volare ma mi viene impedito. 

Il resto della giornata è passata abbastanza in fretta tra 3 brani tradotti, merendine al cioccolato e Austin che ogni tanto passava e da fuori la porta mi tirava su di morale con qualche battuta. Cameron è passato a prendermi come da lui detto e adesso stiamo andando a casa a prepararci per il locale in cui andremo stasera. Era felice quando gli ho comunicato che mamma viene di nuovo qui "così potete risolvere i vostri disguidi" ecco le sue parole. E' fastidioso quando si mette dalla parte dei miei genitori come se poi la situazione e la loro opinione su di lui cambiasse. Spero solo che mamma viene qui per sedersi a parlare, senza urlare, con me di quello che provo per Cam perche forse lei non lo sa, anzi è evidente che non lo sa perche non mi è stata un attimo a sentire. Lei venne qui con il solo intendo di urlarmi contro ordinandomi ad andarmene via con lei e se ci penso un altro po mi incazzo ancora di più quindi scaccio l'idea e mi abbandono a Cameron.
-"Perche non parli?"- fa all'improvviso
Dio è così paranoico e lo amo.
-"Ti evito"- lo prendo in giro.
-"Dovresti smetterla di farlo"- dice con la voce seria. Lo sto fissando mentre si toglie la giacca e la butta sul divano e io scuoto la testa.
-"No?"- chiede
-"No"- mi appoggio alla porta e imito la sua posizione: braccia conserte sul petto. Socchiude gli occhi come in segno di sfida mentre io continuo a guardarlo.
Mi fissa con quello sguardo serio ma al col tempo stesso buffo. E poi quegli occhi. .
Sento la guancia andarmi a fuoco. Nonostante sia passato tanto tempo continua a sembrarmi la prima volta.
-"Forse non lo sai ma sei diventata un peperone"- gli compare quell'adorata risata.
-"Non è vero"- borbotto, ma non posso fare a meno di ricambiare il sorriso.
-"Vieni qui"- ordina sussurrando mentre io continuo a guardarlo
-"Vieni tu Mister ComandoIo"- La risata ricompare mentre scuote la testa lentamente, gli bastano quattro passi per ritrovarsi davanti a me. Il cuore mi batte all’impazzata. Appoggia le sue mani ai lati della mia testa
-"Non mi piace sai?"- enuncio sorridendo -"Cosa?"-
-"Sentirmi in trappola"- rispondo fissando le sue labbra
-"Ecco perche diventi stronza quando sei spalle al muro. Penso che lo farò più spesso"- incalza, avvicinando la faccia alla mia
-"Stai pensando a qualcos. .  -Avvicina le sue labbra alle mie- a qualcos’altro"-
-"Non è vero"-  sussurra
-"Bugiardo"- mormoro in risposta
-"Vedi che sei antipatica?"- ridacchia a bassa voce, con le labbra sempre più vicine e con la mano che scorre sul mio fianco. Adagia il suo corpo sul mio. Mi si blocca il respiro. Mi aggrappo ai muscoli della sua schiena
-"Ti piace?"- sussurra, un brivido si propaga per tutto il corpo. Annuisco e mi accorgo che sta sorridendo.
-"Per favore. . ."- sibilo
-"Per favore cosa?"-
-"Baciami"-
Preme le labbra sulle mie, gemo. Abbassa la testa per guardarmi
-"Ancora"- supplico, sono completamente persa e quando lo sento emettere un suono basso le mie sensazioni esplodono
-"Mi stai uccidendo così"- mugugna -"Anche tu"- replico sospirando. Ride a voce bassa e torna sulla mia bocca, baciandomi vigorosamente. Cerco di tirar la maglia fuori dai suoi pantaloni
-"Aspetta"-
-"Oh oh. Cameron Dallas che vuole aspettare"-
-"Bimba, se mi tocchi così non riuscirò più a fermarmi"-
-"Ma io voglio toccarti"-
-"E la festa?"- mi sussurra all’orecchio, mentre con dei baci percorre il collo fino alla gola. Lascio che la domanda riecheggi in aria. Non so se mi va di andare a questo punto. Mi bacia di nuovo lentamente e poi indietreggia, scostandosi leggermente. Apro gli occhi e lo vedo fissarmi. È accaldato e stiamo entrambi respirando forte. Fa scorrere la mano dal mio collo alla nuca. Trattengo il fiato. Socchiude gli occhi e deglutisce prima di appoggiare la sua bocca di nuovo alla mia per baciarmi con lentezza e intensità, quasi cercando deliberatamente di andare più piano. Ride tra le mie labbra. Gli mordo il labbro con i denti e lui geme contro la mia bocca mentre il bacio si fa più irruento. Si ferma per permettermi di prendere aria e quasi mi offendo per quel gesto. Sa che è una cosa che non sopporto.
Poi inizia a darmi tanti piccoli baci casti sulla bocca
-"E adesso perché arrossisci?"- sorride portandomi i capelli all'indietro. Infilo la testa nell'incavo del suo collo e inspiro il suo profumo di miele.
-"I tuoi baci non potrò mai dimenticarmeli"- ancora quella risata. -"Non permetterò che succeda"-. Le sue labbra si muovono di nuovo su di mie. È bellissimo.

Finalmente oggi è sabato e non c'è scuola cosi ho un attimo di pace e la possibilità di stare a casa dalla mattina alla sera! Sinceramente ieri avevo voglia di andare al Brixton Jamm solo per vederlo dato che era la prima volta ma dopo che Cameron inizia a baciarmi poi non riesco più a smettere.
-"Ho fame"- enuncia sistemandosi sul divano. In queste settimane in cui stiamo stati insieme, non sono quasi mai a casa mia, ovvero con Taissa e Lily. Il mio appartamento iniziale era questo, ricordo ancora quando varcai quella soglia per scappare in fretta dagli sguardi dei ragazzi fuori e invece quando entrai me ne ritrovai uno il quale dire che non era infuriato e curioso è un eufenismo. Quindi è normale che mi senta attirata a stare qui. Questa casa è la metà della mia calamita.
-"Bè cucinati"- mi alzo dal divano per prendere la mia barretta di cioccolato.
-"Dai"- si avvicina verso di me, mi circonda la vita con le sue braccia da dietro e inizia a lasciarmi baci umidi sul collo. Cerca di addolcirmi e spera che ceda così da accontentarlo ma non funziona.
-"L'ho inventato io questo gioco, Caro"- sorrido con un ghigno e mi faccio più indietro spingendomi contro di lui. Sobbalza un momento e poi mi stringe ancora di più facendosi sentire.
-"Se vuoi la guerra. . "- mi volta con irruenza e cammina, spingendomi, verso il muro attaccandomi ad esso con il suo corpo. Mi guarda sghigniazzando e io scuoto la testa. Ha detto bene: se vuole la guerra che sia guerra!

Lo afferro in modo violento per i capelli e lo strascino verso di me e inizio a baciarlo con foga per poi allontanarlo mentre io mi faccio in avanti verso il suo collo. Do inizio alla scia di baci che si fa strada sul suo collo e mi soffermo un po sulla carotide. Quindi inizio a succhiare per un po di minuti mentre lo sento sospirare pesantemente. Quello che ottengo è un meraviglioso livido rosso che da sul violaceo. Mi avvicino pericolosamente alle sue labbra e lo guardo dritto negli occhi in modo più serio che si può
-"Spero che non ti dispiaccia: ho appena stipulato un contratto di appartenenza con il tuo collo"- non penso mi dia tanto retta perche riesce solo a seguire le mie labbra mentre io mi allontano. Vederlo con le labbra gonfie, rosee che non riesce a togliermi gli occhi da dosso è quasi una droga ma inizio ad avere anche io fame. Prima pero ho bisogno di una doccia. Mi slego dalla sua trappola e vado in cucina mentre lo sento ancora che lui è lì. Vado in bagno, apro il rubinetto della vasca e faccio scorrere l'acqua e intanto che si riempie io mi tolgo la maglia per poi metterla nella cesta dei vestiti sporchi. Metto anche il pantalone della tuta e subito dopo aver chiuso la cesta ritrovo raffigurata nello specchio, l'immagine di Cameron. Gli sorrido vedendo il succhiotto ben in mostra e solo dopo lui se ne accorge infatti avanza velocemente verso il grande specchio, accende le luci che lo contornano e se lo tocca come per vedere se è vero.
Oh si che è vero!
-"Ma guarda tu questa!"- si volta e mi guarda come incantato mentre io metto le mani conserte e mi pavoneggio
-"Sai potevo farlo meglio ma stavi quasi cascando se non ti mantenevo"- mi guardo le unghie e poi ci soffio sopra, proprio come fanno nei film. Lui rimane a bocca aperta e in un batter d'occhio si piomba su di me e mi tortura con il solletico. Inizio a ridere a non finire. No, il solletico no, non lo sopporto proprio e lui lo sa.
-"La prossima volta ci penserai due volte prima di lasciarmi un segno del genere sul mio collo perfetto"- ghigna senza mai smettere di farmi il solletico. -"Cosa? Quindi non posso far sapere che sei mio?"- rido senza sosta e all'improvviso si ferma e mi guarda negli occhi
-"Messa sotto questo punto di vista. . pero di solito li facevo e non ne ricevevo"- Gli tiro un pugno sul braccio. Odio quando mi ricorda la sua vita passata e la sua esperienza
-"Scusa"- dice vedendo che mi sono rabbuiata. Gli sorrido per rassicurarlo. Si abbassa leggermente, mi afferra per il sedere e mi fa sedere sul lavantino e io scrollo la testa.
-"Scontato!"- dico mentre si fa spazio tra le mie gambe
-"Ah si?"- si avvicina ancora di più
-"Si. Mi afferri, mi metti qui sopra -indico il lavandino- inizi a baciarmi e poi scopiamo"- sorprendo me stessa per il discorso e sembra che pure lui sia rimasto sbigottito.
-"Bè allora andiamo li dentro"- mi fa scendere afferrandomi per i fianchi e mi indica la strada.
-"A fare?"-
-"Lo sai a fare cosa"-
-"Sei un idiota, non ci voglio scopare con te"-
-"Okay, okay -si avvicina al mio orecchio sussurrando- Non scopiamo. Facciamo l'amore. Io ho voglia di fare l'amore con te"- inizia a baciarmi la trachea mentre io comincio ad abbandonarmi a Cameron. Mi prende in braccio senza smettere il dolce piacere e cerca di aprire la porta con le mani ma non ci riesce perche una la tiene dietro la mia schiena mentre l'altra sotto i miei ginocchi. Ridacchio allontanandomi e la apro io. Ritorna a bagnarmi il collo fino a salire sulla mia bocca dove inizia una vera e propria guerra. La mia lingua cerca la sua e quando entrano in contatto tutto il resto esplode e rimaniamo io e lui. Ci adagiamo sul letto: lui è sopra di me e si tiene con le mani ai lati del mio corpo. D'un tratto il mio telefono inizia a squillare e Cameron si stacca per  guardarmi
-"Lascialo perdere"- sospiro e ritorno a baciarlo fin quando non riinizia a squillare ma decido di non farci caso. 

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