- ALICE -
- Buongiorno - sussurra al mio orecchio Asher. Adoro quando mi accarezza la schiena con le dita per svegliarmi. Mi era mancato tutto questo ed io ero certa che non avrei più provato sensazioni simili.
Mugolo ancora assonnata sorridendo.
- Mi dai un bacio?- domando chiudendo gli occhi - Anche mille - e comincia a baciarmi le labbra passionalmente. Scende sul mio collo, sulla mascella e risale fino all'orecchio.
- Mi fai il solletico - borbotto.
- cavolo oggi devo andare al lavoro- dico alzandomi di scatto.
Me ne ero completamente dimenticata!
Ci vestiamo in silenzio e mi accompagna al pub.
Esco velocemente dalla macchina salutandolo ma prima di entrare nel locale Asher mi prende le mani, mi bacia e mi sussurra - questo anello ti sta divinamente, futura signora Every - sfoggiando uno dei suoi sorrisi.
***
Oggi non c'era tanto lavoro, fortunatamente. Sono appena uscita e sto aspettando l'arrivo del mio futuro marito
- Alice!- mi richiama Asher.
Mi giro e lo vedo in tutta la sua bellezza camminare verso di me, i capelli al vento sono scompigliati e il sorriso stampato sul suo volto mi riempie il cuore di gioia.
- pronta per una sorpresa?- mi domanda
- sebbene siano passati due anni, odio ancora le sorprese. - dico baciandolo all'angolo della bocca.
Entriamo in macchina
- non mi benderai vero?- dico ironica. - tranquilla - ride fragorosamente tendendo il manubrio.
Dopo minuti di silenzio parla
- ho comprato una villetta. È poco distante da qui, circa 15 minuti. Si può vedere il mare, la vista è fantastica. È a due piani. Sotto c'è la cucina, la sala e un bagno ,di sopra ci sono quattro camere e un altro bagno. - mi spiega - e un giardino enorme, ci potrebbe entrare un camion. - sorride.
Perché me l'ha detto? Non pensavo avesse deciso così in fretta. Mi guardo le mani dove brilla il mio anello. Stiamo davvero per farlo?
- ASHER-
Vedo Alice guardarsi l'anello. Cosa starà pensando? E se ha dei ripensamenti?
Ma decido di rischiare - Alice vuoi venire a vivivere con me?- chiedo imbarazzato. Si volta di scatto.
- Si - risponde sicura guardandomi negli occhi.
Per il resto del tragitto abbiamo ascoltato la musica e ogni canzone che sentivamo Alice si metteva a cantare. Dio quanto mi è mancata.
Parcheggio davanti alla casa.
Apre il cancello di della nostra villa e la prendo in braccio cogliendola alla sprovvista.
- benvenuta - dico avanzando verso la porta. Ride dimenandosi tra le mie braccia.
- mio Dio che spettacolo- dice spalancando la bocca.
- la faccio scendere e le cingo la vita con le mani.
- adesso ti faccio fare il giro di tutta la casa - la prendo per mano.
Con le chiavi faccio scattare la serratura e la porta si apre. Appena si entra c'è un enormo salone. Ha un finestrone enorme che da sul giardino che lascia entrare tantissima luce.
Davanti c'è una porta socchiusa e quando la apre c'è un altra stanza, la cucina. Ha una finestra abbastanza grande e il terrazzo che da dall'altra parte della casa. È già arredata con fornelli e quant'altro e un tavolo di legno bellissimo.
Poi il bagno, anch'esso molto grande con un WC, il lavandino e una vasca da bagno.
Saliamo le scale accanto alla porta d'ingresso. Apre tutte le porte fino ad arrivare all'ultima.
È molto spaziosa e ha un enorme balcone che da sul mare a pochi chilometri di distanza.
Quando usciamo vede il mare e rimane incantata. Conosco fin troppo bene le sue espressioni.
- voglio che questa sia la nostra camera.- sussurra.
Chiude la finestra e si stende sul letto parallelo alla finestra - questi due anni sono stati lunghi senza di te. -
- anche per me, non sai quanto - rispondo sospirando. Mi stendo accanto a lei.
Iniziamo a parlare di tutto e di più. Di tutto quello che ci siamo persi in questi anni.
Forse per ore, forse per minuti.
- non sono stato con nessun'altra ragazza - confesso di punto in bianco.
- è stato orribile , quando Christian ha provato... - comincia a raccontare fissando il vuoto.
- ha provato a toccarmi. Siamo stati insieme per quasi un anno ma il problema è che lui
Non è te.
Le sue mani non erano le tue.
Le sue labbra non erano le tue.
Lui non mi faceva sentire come mi fai sentire tu.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Ha cominciato a toccarmi ovunque, io non volevo farlo, ero solo stesa sul divano mentre lui mi massaggiava i piedi - a quelle parole le sue palpebre chiuse fremono e chiude i pugni
Torno a guardare il soffitto e gli stringo una mano. - è diventato violento. Le sue mani hanno cominciato a scivolare verso la mia gonna, alzandola. Mi baciava sul seno, sul collo avidamente. Poi mi sono opposta.
Ha cominciato ad urlare. Parlava di te, ma non aveva diritto di farlo. Quindi risposi arrabbiata alle sue grida e fu a quel punto che mi colpì violentemente sul viso.-
Si blocca di colpo cominciando a singhiozzare. Non riesce ad andare a vanti, non riesce a raccontarmi ciò che ha provato.
- ALICE -
Mi fa male il solo ricordo.
Mi stringe forte tra le sue braccia e mi sussurra - ora ci sono io, nessuno ti farà più del male -
Ma adesso basta. Ho bisogno di fare ciò che mi farà sentire nuovamente sua.
Mi alzo lentamente, ormai è il tramonto e il sole rosso ci illumina il volto.
Sono in piedi davanti al letto. Lui si alza a sua volta davanti a me. Prendo i lembi del mio maglione e lo sfilo piano con mani tremanti. Tolgo anche le scarpe rimanendo scalza.
Mi guarda intensamente, come se fossi la cosa più bella del mondo.
Sposto i capelli di lato e comincio a sbottonarmi la camicetta bianca. Sono talmente tesa che mi tremano le mani e non riesco a sbottonare gli ultimi bottoncini.
Asher si avvicina e con le sue mani grandi mi aiuta dolcemente. Lo ringrazio con un sorriso e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
La sfilo completamente rimanendo con il reggiseno bianco.
Arrivo ai jeans ma mi ferma. Lo guardò preoccupata. Forse non vuole.
Ma le mia paure svaniscono quando si toglie la maglia rimanendo a torso nudo. La sua cicatrice mi fa sussultare. Mi avvicino con le mani ad essa sfiorandola.
È l'uomo più bello che abbia mai visto. Mi sfilo i pantaloni e lui fa li stesso.
Non c'è bisogno di parlare, ora è come se le nostre anime stessero danzando. Mi volto di spalle e sfilo il reggiseno.
Mi prende delicatamente sui fianchi e mi fa stendere sul letto.
Mi sfila le mutandine facendole scorrere su tutta la lunghezza delle mie gambe. Faccio lo stesso con i suoi boxer.
Ci guardiamo intensamente negli occhi mentre lui posa una mano sul mio seno. Le mie sono sul suo petto tatuato che adoro.
Comincia dolcemente a baciarmi la mascella regalandomi una sensazione unica. Le sue labbra scorrono sul mio corpo e migliaia di brividi si impossessano del mio corpo.
E poi facciamo l'amore. niente sesso, solo amore.
e con questo intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze, sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po' sbagliata.
intendo dita sui corpi,
creare costellazioni, inalare profumi,
cuori che battono insieme, respiri che viaggiano allo stesso ritmo,
e poi sorrisi, sinceri dopo un po' che non lo erano più.
Abbiamo fatto l'amore senza vergognarci, perché l'amore è arte,
e noi i capolavori.
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Prima di tutto GRAZIE
grazie per il vostro supporto, per i vostri commenti dolci, per il grandissimo traguardo di 5k visualizzazioni.
Siamo felicissime perché siamo riuscite nell'intento di coinvolgervi.
Poi volevamo farvi qualche domanda.... Come vi è sembrato il capitolo speciale di oggi?
Vi è piaciuto?
Aspettiamo i vostri commenti
Le vostre scrittrici vi mandano un enorme bacio😘
Nothing more💞