- ALICE -
Questa sera fa freddo. Sono venuta qui al parco, seduta su una panchina.
Non c'è nessuno, fa troppo freddo per portare i bambini a giocare a quest'ora. Sospiro e una nuvoletta di vapore esce dalla mia bocca.
Un passante si siede accanto a me. Ha il cappello di lana e il giacchetto che copre il resto del volto. Mi mette in soggezione, molto.
Prendo il mio braccialetto tra le mani e lo rigiro guardandomi il tatuaggio.
Accarezzo la "A" con le dita. Non posso crederci che è tornato. Credevo di averlo dimenticato poi mi compare davanti e come un'uragano occupa tutti i miei pensieri.
- Cos'hai li? - chiede l'uomo girandosi dalla mia parte.
Quegli occhi cosi freddi e magnifici, quelle labbra ancora tagliate e rosse e quella voce non mi lasceranno mai in pace.
- Asher... - sussurro sorpresa.
- sai, anche io mi sono fatto un tatuaggio, qui sul braccio. - dice indicandolo sopra il giacchetto.
- cosa ti sei tatuato? - chiedo timida.
- il nome della ragazza che amo più della mia stessa vita. - risponde sicuro di se incastrando il suo sguardo con il mio.
- Alice, ho scritto il tuo nome - conclude.
Sento il mio cuore esplodere e ho paura che possa uscirmi dal petto.
- Alice, ti ho sempre amata. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni attimo. Sei stata un pensiero fisso nella mia mente. Mi mancava il respiro la sera, quando non ti sentivo tra le mie braccia, quando non sentivo le tue dita sul mio corpo, il tuo profumo invadermi, il tuo sorriso sciogliermi.
Sono impazzito per te. Sono entrato di nascosto nel vostro appartamento e ho trovato lo scatolone con tutti i nostri oggetti all'interno. Perdonami non dovevo farlo, ma è stato più forte di me e ho pensato che forse ti avrei perso, questa volta per sempre. -
Le sue parole entrano nella testa e chiudo gli occhi per assaporarle una ad una.
Poi li riapro - come ti sei permesso? - chiedo mantenendo la calma - scusami - abbassa il capo. Non rispondo ma faccio un respiro profondo.
Attimi lunghissimi di silenzio. Mentre guardo davanti a me lui si tortura le mani e se le strofina sulle ginocchia fasciate dai jeans scuri.
Diventa improvvisamente rigido, stringe un pugno facendo schrocchiare le dita.
- So cosa ti ha fatto Christian - sbotta.
A quel nome mi alzo di scatto in piedi e mi appoggio all'albero al mio fianco. Come minimo potrebbe ucciderlo. Chi glielo ha detto? Ho paura.
- Alice se non fosse stato per tuo cugino , lo avrei ucciso di botte, porca puttana!- grida dando un pugno alla panchina e spostando il suo sguardo dritto nei miei occhi.
- Nessuno deve toccarti- urla ancora stringendo gli occhi in due fessure.
Si alza anche lui e si avvicina pericolosamente a me. Trattengono il respiro per non sentire il suo profumo.
- Alice non ce la faccio piu- ammette chiudendo gli occhi.
Poggia la sua fronte sulla mia, so che sta trattenendo la rabbia. Passo delicatamente una mano sul suo collo e tocco le sue orecchie un po' coperte dal berretto di lana,come facevo tanto tempo fa. Gli esce dalle labbra un sospiro mozzato, ha gli occhi chiusi e vedo le palpebre fremere, piano piano posa le mani sui miei fianchi saldamente e per un momento mi lascio andare e torno indietro nel tempo, a quando tutto andava bene, a quando io credevo che mi amasse, a quando sapevo che con lui mi sentivo bene. Ho gli occhi chiusi ma li sento comunque pizzicare. Li apro piano perché so che svanirà tutto, lui non mi ama veramente.
Vedo le sue labbra avvicinarsi sempre di più alle mie. Le mie gambe non si muovono il mio respiro si fa corto e mi scende una lacrima.
Le nostre labbra si sfiorano e sento l'elettricità scorrermi nelle mie vene, lui è nelle mie vene e non può andarsene ormai lo so.
La sua lieve barba mi fa il solletico e il suo naso gelido mi fa venire i brividi.
I nostri respiri si mescolano, si avvicina ancora ma sposto la testa di lato.
-No, non posso dimenticare il dolore che mi hai provocato, non possiamo Asher lo sai benissimo- cerco di essere forte mentre glielo sussurro all'orecchio. -Ti prego Alice, io ho bisogno di te per...- si interrompe, sta cercando di non piangere -ho bisogno di te per vivere, ho bisogno di te per essere FELICE- e a quella frase scoppio in una valle di lacrime. Mi sposto dalla sua presa.
Mi sistemo la borsa sulla spalla e mi allontano verso la mia auto. - cazzo!- lo sento urlare.
***
Oggi è il compleanno di Emily e ha deciso di festeggiarlo nella sua nuova casa.
Tutta la notte non ho fatto che pensare alle parole di Asher, a quanto gli manco. Ma soprattutto ho paura di sapere cosa ha realmente fatto a Christian.
Non vedo Ethan da qualche giorno ma oggi sarà alla festa e mi farò spiegare da lui.
- Ally andiamo! Non vedo l'ora di vedere la casa dei fidanzatini!- grida Abby dal corridoio risvegliandomi dai pensieri. - Pronta!-
Dico mostrandomi. Indosso un maglione pesante, una giacca nera dei jeans chiari e degli stivali con il tacco di Abby siccome io ce ne ho pochi. Fa veramente freddo anche se è marzo.
Mi manda un bacio volante e usciamo.
Appena arriviamo suoniamo il campanello e viene ad aprirci Emily bella e raggiante come al solito
- benvenute ragazze, mancavate solo voi!- grida felice. Vuol dire che è arrivato anche Asher...
Ed eccolo li, seduto sul divano a parlare con Jhon e Cameron.
Facciamo gli auguri alla festeggiata.
Il pomeriggio sta trascorrendo velocemente e adesso porteremo in salotto il dolce.
- vado a prenderlo io- annuncio andando in cucina.
Lo prendo dal frigo mettendo le candeline. - Alice!- mi chiama Emily. La guardi preoccupata. - ti prego accompagnano in soffitta, non mi sento bene. Li c'è un terrazzo grande così prenderò un po di aria fresca.-
Perplessa l'aiuto a salire le scale e ci affacciano al balcone.
Spostando lo sguardi vedo Asher appoggiato alla ringhiera. - Grazie Ally, sto molto meglio! - urla rientrando e chiudendo la finestra.
Brutta stronza! - Emily apri immediatamente! - dico sbattendo una mano sul vetro. Ma per tutta risposta se ne va.
- Alice.- la voce roca di Asher mi immobilizza costringendomi a giare. - Ti amo sul serio. -
A quelle semplici parole scoppio a piangere, ora sono arrabbiata, come posso credergli? Come?
- tu mi hai distrutto. Tutto quello che c'era di buono e candido in me l'hai spazzato via! Cos'è che non capisci?- caccio le parole senza riflettere e me ne pento subito.
- Alice cazzo! sono tornato per te, mi sono tatuato il tuo fottuto nome, io ti amo e ti amerò sempre!- urla a sua volta.
Per i troppi singhiozzi non riesco a rispondere.
- Alice, allora dimmelo, guardami negli occhi e dimmi che non vuoi più vedermi, dimmi che devo andarmene, dimmelo e non mi vedrai più-
Non posso. Non posso dire tutte queste falsità, mentirei a me stessa. Lo amo, lo amo come se fosse la prima volta, come fosse l'ultima.
- non ce la faccio Ash... - sussurro portando una mano davanti al viso. - io... Io ti amo ancora. Ti amo e probabilmente anche io lo farò per sempre ma ormai è troppo tardi.
- per amare non è mai tardi -
Alzo lo sguardo e i suoi occhi mi cercano. Vedo la speranza nei suoi occhi lucidi.
Scuoto la testa. - no... - sussurro più a me stessa che a lui.
-Come posso andare avanti, ricominciare tutto con te quando sei stato proprio tu a distruggermi? Spiegamelo Asher, ti prego ho bisogno di una spiegazione- piango tirando pugni sul suo petto, lo sento irrigidirsi a ogni botta. La sua maglietta è zuppa delle mie lacrime. Mi blocca i polsi in modo delicato e mi guarda.
-L'unico modo Alice è essere mia per sempre, per tutta la vita- dice sicuro.
Scuoto la testa perché non riesco a capire.
- Sposami -
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Oh mio Dioooo!! Asher ha chiesto ad Alice di sposarlo!! Quale sarà la sua risposta?
E adesso!?
Lo scoprirete solo leggendo😉
Un bacio dalle vostre scrittrici 😘
Nothing more💞