When The Wolves Come Out - La...

By IceQueenJ

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Louis è un omega ed è figlio dell'uomo più ricco d'Inghilterra, promesso sposo ad un alpha. Harry, un alpha... More

DISCLAIMER
Chapter 2: Your Eyes Keep Pulling Me In
Chapter 3: Just Bringing My Demons Out
Chapter 4: Ain't Going Down Without A Fight
Chapter 5: We Can Run And Hide
Chapter 6: Gotta Make It Through
Chapter 7: Here Comes Trouble
Chapter 8: All The Things Lost
Chapter 9: If I Ever See You Again, My Love

Chapter 1: In The Middle Of The Night

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By IceQueenJ

Capitolo 1: Nel Mezzo Della Notte

Louis è un omega figlio dell'uomo più ricco d'Inghilterra e Harry è l'alpha innamorato dell'adorabile omega.

Gli anni '20 potrebbero essere descritti come l'era dello sviluppo economico e sociale, l'era dove i più ricchi dovevano essere a capo del gioco. Lord Withmore aveva qualcosa che gli Smith non avevano, o i Jones avevano un'autovettura, mentre i Wagner avevano ancora una carrozza trainata da cavalli. Nessuno, però, era come i Tomlinson che erano sempre i migliori, che avevano tutto ciò che gli altri potevano solo desiderare.

Erano conosciuti per essere una delle famiglie più ricche d'Inghilterra, ricchi quasi quanto la famiglia reale con la quale prendevano il tè il pomeriggio. La loro famiglia era formata dal patriarca Damon Tomlinson, la sua adorabile moglie Jay Tomlinson e i loro tre bambini. Il più grande era un bellissimo omega maschio che si chiamava Louis e le sue due adorabili sorelle Charlotte e Felicité, due beta che non condividevano lo status con i loro genitori e ancora di meno con il loro fratello maggiore.

Damon Tomlinson era l'alpha più forte d'Europa, e a causa del suo status ci si aspettava che avrebbe sposato un omega proveniente da una delle famiglie più ricche. Tutti rimasero sorpresi quando sposò e legò a sé un omega appartenente alla classe media di nome Jay che era troppo impertinente e chiacchierona. Si aspettavano che concepisse e desse alla luce un alpha, ma partorì un adorabile omega maschio che era cresciuto come il più bell'omega della terra e l'orgoglio e la gioia di suo padre.

Louis William Tomlinson era il suo nome, il perfetto omega invidiato per il suo status e voluto da molti alpha non accoppiati. Era un adone agli occhi di molti e tanti volevano la possibilità di incontrare l'adorabile ragazzo, che per loro sfortuna, era già promesso sposo al principe Henry II da quando erano bambini.

I due erano cresciuti insieme fino a quando Louis compì dieci anni e fu mandato in un collegio in campagna solo per gli omega. Durante i suoi anni lì, gli fu stato insegnato come comportarsi da vero omega e guidare la famiglia, tutto ciò che doveva sapere inclusa la sua formazione che sua madre aveva insistito fosse come quella di un alpha. Il suo alpha, ovviamente, non poteva negarle nulla dopo che le aveva dato il suo tesoro più prezioso.

Il giorno in cui Louis compì diciotto anni, fu autorizzato finalmente a tornare a casa, dove avrebbe vissuto per un anno, prima del suo matrimonio con il principe Henry. Louis era orgoglioso di se stesso e del fatto che non era un reale, ma che il re e la regina l'avevano accettato come loro futuro genero. Avevano visto in lui qualcuno che era degno abbastanza di sposarlo e più importante di tutti, qualcuno che fosse degno di Henry abbastanza da farli accoppiare e da avere dei figli.

E come la famiglia reale che erano, si aspettavano che il primogenito di Henry fosse un alpha.

Da quando era tornato un anno e mezzo prima, era sempre il più chiacchierato della città ogni volta che usciva e metteva in mostra i suoi vestiti e i suoi lussuriosi gioielli. Aveva sempre un paio di guardie del corpo che lo proteggevano, perché era troppo prezioso per suo padre e per la famiglia reale. Chiunque avrebbe potuto rapirlo per un riscatto o legarlo a sé. E una volta legato era finita e anche contro la volontà di un omega, non c'era modo di tornare indietro a meno che la morte non avrebbe fatto la sua parte.

Avevano una delle magioni più lussuose nella periferia di Londra che era nulla comparata a Buckingham Palace, ma che valeva ancora milioni. Louis amava il giardino di sua madre e stava prendendo anche simpatia con il giardinaggio aiutando sua madre con i fiori, quando non era impegnato a partecipare ad altre questioni importanti.

Amava anche passare del tempo con le sue sorelle di quattordici e dodici anni che erano troppo cattive, ma Louis si era sempre divertito con un buon scherzo e altri imbrogli che li mettevano sempre nei guai. Le avrebbe sempre tirate fuori dai guai con labbra imbronciate e grandi occhi blu pieni di innocenza che riuscivano sempre a convincere suo padre che si stavano solo divertendo.

Un sabato pomeriggio Louis stava bevendo del tè nel giardino di sua madre con uno dei suoi servi a un paio di piedi di distanza. Continuò a pensare a lui che sorrideva tutto le volte che ricordava le cose che avevano fatto insieme, fino a quando sentì una voce, la voce del suo futuro marito.

"Bel pomeriggio", commentò Henry mentre arrivava dove era seduto Louis. I suoi brillanti occhi blu e non un capello biondo fuori posto.

"Bello ... non è la parola che avrei usato. Nessuno e niente è bello come me", rispose sfacciatamente Louis, guadagnandosi il sorriso di Henry che era superficiale come una piscina per bambini.

"Devo dire, sei il più bello, mio caro Louis". Henry baciò la sua mano poi prese posto accanto a Louis mentre schioccava le dita.

Il servo fu veloce ad avvicinarsi e a servirgli del tè, mentre Louis si focalizzava sulla sua tazza quando il servo glie ne offrì altro. Non alzò mai lo sguardo dal liquido scuro fino a quando Henry riprese bruscamente il servo mandandolo via. Quando se ne andò, Louis alzò lo sguardo per guardare Henry con occhi socchiusi.

"Non dovevi essere così brusco, Harry stava solo facendo il suo lavoro", disse Louis prima di bere un sorso del suo tè e poi posarlo sul tavolo.

"Non so perché tuo padre abbia così tanti alpha intorno a te. Non ha paura che ti accada qualcosa di brutto? Sei un omega dopo tutto", disse Henry facendo ribollire di rabbia il sangue di Louis.

Sua madre gli aveva insegnato di non lasciare che nessun alpha lo sminuisse a causa del suo status, e il suo futuro marito lo stava facendo senza nemmeno pensarci. Era un alpha dopo tutto, uno di quelli cresciuto pensando che erano superiori agli omega. Era per questo che suo padre gli aveva insegnato a difendersi, Damon Tomlinson voleva il meglio per i suoi figli.

"Sono innocui e affidabili, Henry. E non sono un omega debole, sono più di questo", gli disse Louis con orgoglio. "Posso prendermi cura di me stesso".

"Giusto", lo derise Henry, "quando saremo sposati non ce ne sarà nessuno. Nessun alpha si avvicinerà al mio omega a meno che io non approvi".

"Oh vedremo", esclamò Louis chiamando Harry e una volta che il ragazzo ventunenne arrivò, Louis si alzò il più veloce che poté. "Perché non mi hai ricordato che è il momento della mia lezione di lavoro a maglia?".

"Io ...", Harry gli fece un'occhiata confusa. "Mi dispiace?".

"Mi dispiace Henry, ma devo andare! Mary mi starà aspettando e sai quanto sia importante per me la lezione di lavoro a maglia. Come sarò in grado di fare babbucce di lana per i nostri futuri bambini se mi perdo le lezioni?", disse in fretta Louis lasciando che Henry si alzasse e prendesse la sua mano per baciarla.

"Ti vedrò più tardi?", chiese. "Passerò il resto del giorno con tuo padre".

"Ovviamente! Ci vediamo più tardi". Louis gli fece un sorriso abbagliante e poi entrò nella magione di suo padre lasciando entrambi gli uomini all'esterno.

Andò dritto nella sua stanza da letto e una volta dentro iniziò a togliersi i vestiti volendo sentirsi libero e con i vestiti che indossava, era impossibile. Una volta che indossati una semplice maglietta e pantaloni più comodi, andò verso il suo letto cadendo di faccia e rilasciando un rumoroso sospiro. Perse la cognizione del tempo fino a quando Zayn, uno dei suoi servi e suo amico omega, andò a chiamarlo per cena.

"Come fai a trattare con un irragionevole alpha tutto il giorno, ogni giorno della tua vita?", grugnì Louis mentre Zayn era in piedi accanto al suo letto.

"Quale irragionevole alpha? Non ne conosco nessuno", disse Zayn mentre tirava via le coperte e provava a farlo alzare.

"Liam", la risposta di Louis giunse smorzata.

"Liam non è irragionevole, è il mio alpha che mi ama e mi rispetta", disse Zayn sognante. "E' tutto ciò che ho sempre voluto".

"Fortunato te". Louis alla fine si alzò sentendo la mano di Zayn tra i suoi capelli che stava provando ad aggiustare il disastro che erano diventati.

"Sono sicuro che sua maestà il principe sia un adorabile alpha, lo sposerai tra meno di sei mesi. Avrai la tua prima volta con lui e ti legherai a lui". Zayn gli lanciò un sorriso d'intesa. Un sorriso che gli diceva di sapere cose che non avrebbe dovuto sapere.

"Sta zitto", ridacchiò Louis mentre arrossiva profondamente.

"Faresti meglio a non dimenticare di prendere i tuoi soppressori, non vogliamo un disastro prima del matrimonio", lo avvertì Zayn. "Ucciderà tua madre!".

"Sei tu quello che me li porta ogni notte, quindi non dimenticarli. Oh, e non dimenticare le altre cose". Louis alzò le sopracciglia, poi ghignò quando Zayn roteò gli occhi.

"Tutto ciò che vuoi". Zayn scrollò le spalle. "La cena è pronta e loro stanno aspettando".

Con quello, Zayn se ne andò lasciando Louis a indossare vestiti più appropriati solo per cenare con la sua famiglia e il suo fidanzato. Quando fu pronto, Zayn era in piedi accanto a Harry mentre lo aspettavano e, appena arrivò, Henry si alzò per aiutarlo a sedersi. Vide sua madre fare un cenno ad Alice e, dopo quello, iniziarono a servire il cibo che, secondo l'opinione di Louis, era delizioso.

"Il cibo è delizioso, signora Tomlinson", commentò Henry mentre Louis poteva sentire qualcuno guardarlo, ma lui rifiutò di alzare lo sguardo e vedere chi fosse. Sapeva bene chi era.

"Grazie, Henry. Mi assicurerò di farlo sapere ad Anne", sorrise Jay. "E' una sua ricetta dopo tutto".

"Deve essere una delle migliori cuoche del paese, se sa cucinare così", disse Henry mentre tagliava il pollo.

"Una delle migliori, in effetti", sogghignò Jay, poi afferrò il suo bicchiere guardando Harry e facendogli un sorriso prima di iniziare a bere.

"Quindi ... come vanno i preparativi per il matrimonio? Qualcosa di nuovo?", chiese Damon guardando Jay e Louis, "sono sicuro avete tutto sotto controllo".

"Vanno alla grande, padre. Non c'è molto da pianificare, quindi stiamo rivedendo tutto per assicurarci di non esserci fatti sfuggire nulla", disse Louis facendogli un sorriso che fece sentire suo padre orgoglioso di lui.

Gli omega erano molto amati in casa Tomlinson rispetto agli omega delle altre famiglie e, per Damon, quella era una vergogna. Gli omega erano le matriarche, le nutrici e dovevano essere trattate con rispetto, non importava cosa. Uno degli obiettivi di Damon era quello di far sposare suo figlio con qualcuno degno di lui, che lo avrebbe protetto e amato, non importava cosa. Qualcuno che avrebbe messo i suoi bisogni prima dei propri ed era sicuro di averlo trovato in Henry.

"Sarà il matrimonio dell'anno, dopo tutto", commentò Lottie.

"Sarà il matrimonio reale, quindi penso lo sarà". Felicité guardò la sua sorella maggiore e si guadagnò un sorrisetto.

"Ragazze", disse Jay con tono di disapprovazione.

"Andrà tutto bene e in tempo", disse Jay alla fine, guadagnandosi un amorevole sorriso da Damon, mentre Louis li guardava.

Continuarono con il loro pasto fino a quando ebbero finito e furono autorizzati a socializzare, prima di doversi ritirare a letto per la notte e, nel caso di Henry, tornare a casa dopo una lunga giornata. Louis si ritrovò a camminare nel giardino con Henry accanto a lui e Harry che li seguiva un paio di passi indietro.

"Ci sposeremo tra meno di sei mesi e tu ancora non mi lasci tenerti la mano in pubblico", commentò Henry. "A questo punto dovresti lasciarmelo fare e, forse, dovrei poter baciare la tua guancia".

"Beh ... non sei uno audace", ridacchiò Louis. "Devo restare puro fino alla prima notte di nozze".

"Stringerti la mano non ti porterà via la purezza, rimarrai puro per quel giorno a meno che non ...", affievolì Henry.

"A meno che cosa?", chiese Louis facendo lentamente un paio di passi indietro, il suo sorriso si ingrandì quando Henry capì ciò che stava facendo.

"A  meno che tu non voglia più aspettare", ghignò Henry facendo un paio di passi. "Nessuno lo saprà mai, mio adorabile Lou".

"Solamente se mi prendi", ammiccò Louis prima di iniziare a correre verso casa.

Corse più veloce quando sentì Henry correre dietro di lui e quando perso l'equilibrio provando a superarlo, pensò che sarebbe caduto faccia a terra. Chiuse gli occhi aspettando la caduta, ma tutto ciò che sentì furono forti braccia che lo stringevano e che lo rimisero in piedi. Quando aprì gli occhi, si trovò davanti dei luminosi occhi verdi, realizzando fosse Harry, fin quando fu strappato alla sua presa.

"Giù le mani da lui, sporco servo", ringhiò Henry.

"Mi stava solo aiutando. Avrei potuto farmi molto male e lui non l'ha permesso", lo difese Louis, disapprovando il modo in cui Henry trattava gli impiegati di suo padre. Anche loro erano persone e necessitavano rispetto dopo tutto quello che facevano per la sua famiglia.

"Non ha ragioni di toccarti più del necessario". Henry spinse Louis dietro di lui e poi guardò Harry negli occhi. "Non farti strane idee in quella testa malata, non sei nulla se non un servo".

"Lo stavo solo aiutando e mi stavo prendendo cura di lui, è ciò che mi è stato detto di fare", rispose Harry sentendo lo sguardo di Louis su di lui.

"Bene l'hai fatto, adesso vattene, servo". Henry guardò Harry andare via con un'occhiata truce fin quando fu solo con Louis.

"Sembra che ti abbia raggiunto prima che voi rientraste", disse con tono più allegro del solito. Louis avrebbe voluto roteare gli occhi.

"Vorrei l'avessi fatto". Louis si alzò sulle punte dei piedi per baciargli una guancia, poi si tirò indietro guardando la finestra della sua stanza, poi di nuovo Henry prima di fargli l'occhiolino e iniziare a correre di nuovo senza mai fermarsi fino a che non fu nella sua stanza da letto in attesa di andare lì. In attesa del tempo in cui sarebbero stati finalmente insieme.

≈≈≈

Poco dopo mezzanotte, quando tutti erano addormentati ignari di cosa stava accadendo, fu il momento in cui furono finalmente insieme. La piccola stanza da letto era calda e l'aria non profumava di altro se non di sudore e sesso, mentre Louis rimbalzava sul suo cazzo, le sue mani premute contro il suo petto sudato che provavano a far leva, sentendo la sua stretta presa sui suoi fianchi. Smise di roteare il suo bacino poi ricominciò a rimbalzare su e giù, sentendo la punta della sua lunghezza strofinarsi contro la sua prostata ogni volta che lo faceva.

Non era mai stato così bagnato come in quel momento, sentendo il suo seme fuoriuscire da lui e bagnare le sue cosce e il bacino del suo amante, mentre lo colpiva dall'interno. Non era mai stato scopato così forte come in quel momento, ma gli aveva dato ragione dopo la bravata in cui l'aveva cacciato quel giorno. Riusciva a sentire il suo nodo iniziare a espandersi alla base del suo cazzo facendolo bruciare in modo buono ogni volta che lo colpiva sulla sua apertura e sentiva le sue mani sul suo sedere per aiutarlo a rimbalzare più veloce.

Ansimò quando fu spinto sul suo fondoschiena, gemendo quando lui mise le sue labbra intorno al suo capezzolo sinistro, poi salirono lentamente fino a quando non baciarono il suo collo, poi pressò le sue labbra con una tale forza da formare dei lividi. Le sue spinte iniziarono a essere più forti e veloci, mentre lui lo circondò con le sue gambe, stanco di averle divaricate, scegliendo di chiuderle intorno a lui. Gli lasciò fare qualunque cosa volesse con il suo corpo, sapendo che gli avrebbe dato solamente piacere.

"Ti piace questo, huh?", chiese andando più veloce, notando il modo in cui Louis si muoveva su e giù sul materasso, fin quando lui stesso gli strinse i fianchi per impedirgli di muovergli.

"S – sì, per favore ... voglio il tuo nodo. Per piacere", lo pregò Louis sorridendo un po' quando lo sentì diventare più grande dentro di lui.

Il suo amante spinse un'ultima volta, nascondendo il suo viso nell'incavo del collo di Louis, mentre infilava profondamente il suo nodo dentro di lui. Si assicurò di entrare il più profondamente possibile per essere più vicino al suo omega, mentre gli metteva una mano davanti alla bocca per soffocare i suoi gemiti. Si assicurò di premere le sue labbra in una linea sottile non volendo legarlo accidentalmente a lui, il che era tutto ciò che voleva nella vita, già troppo innamorato del piccolo omega sotto di lui.

Louis era ancora ansante sotto di lui mentre l'uomo sopra di lui provava a trovare una posizione comoda per entrambi senza fargli male. Lui finì sulla schiena con Louis sopra di lui che poggiò la testa sul suo petto, mentre lui passava le mani tra i suoi capelli sudati, poi giù sulla pelle sudata del suo sedere. Sorrise quando Louis gli diede un bacio sul petto come faceva sempre dalla prima volta in cui Louis lo aveva convinto ad andare a letto con lui.

"Che cosa direbbe se sapesse che questo sporco servo ha rubato la tua verginità, mio bellissimo Lou", mormorò Harry abbassandosi per baciare Louis in testa, "e che fa l'amore con te quasi ogni notte, mentre lui ottiene raramente un bacio sulla guancia?".

"Non l'hai rubata, te l'ho regalata io", replicò Louis, poi si mise seduto con un forte lamento alla sensazione del nodo di Harry. "E tu non sei uno sporco servo, sei più di quello", gli assicurò mentre gli baciava le labbra.

"Un servo?", chiese Harry ridacchiando quando Louis lo picchiò sul petto.

"Sei il mio alpha", disse Louis ostinatamente come faceva sempre.

"Lou ...", borbottò Harry afferrando i suoi fianchi in una presa stretta, "sai che non è possibile".

"Tutto ciò che dobbiamo fare, è spiegarlo a mio padre e lui ...".

"E lui avrà la mia testa", disse Harry lentamente, "io sono nessuno".

"Allora scapperemo insieme", insisté Louis.

"E dove vivremo e di che cosa? Non sei come me, Louis, guarda dove sei cresciuto. Tutte le cose che fai di solito, non sarò mai in grado di dartele. In meno di sei mesi lo sposerai e noi ... lì non ci sarà più un noi", gli disse Harry anche se era addolorato e aveva passato le mani su e giù lungo le curve di Louis.

"Ma io non amo lui, amo te". Louis sentì i suoi occhi pungere, "E il suo respiro puzza, come posso vivere con quello", disse rilasciando una risata involontaria che fece sorridere Harry.

"Forse se gli farai masticare alcune foglie di menta, funzioneranno a meraviglia". Harry gli diede un sorriso sfrontato.

"Per favore, dovrebbe masticare l'intera giardino di tua madre e ancora non l'aiuterebbe", Louis roteò gli occhi e poi si appoggiò indietro per avere le coperte intorno a loro a protezione dall'aria fredda di settembre.

"Sarà in grado di darti tutto ciò che io non posso darti. Ti amo e voglio solo il meglio per te", gli occhi di Harry si riempirono di lacrime proprio come quelli di Louis.

Se avesse potuto, l'avrebbe già marchiato e l'avrebbe portato via da lì. Louis sarebbe già pieno dei suoi cuccioli, dandone alla luce uno dopo l'altro perché amava l'immagine di Louis con la pancia gonfia. Avrebbero vissuto in campagna in un piccolo cottage dove avrebbe lavorato duro per provvedere a lui e ai loro bambini. Ma era qualcosa che non avrebbero mai avuto. Louis era figlio di un uomo ricco e lui era solo un servo che non aveva nemmeno una formazione, anche se le lezioni di Louis avevano aiutato.

"Non sa amarmi come fai tu". Louis poggiò la testa contro di lui, già stanco.

"Ma ti darà ciò che io non posso darti. Con lui non sarai mai infreddolito o affamato", insisté Harry.

"Non è abbastanza", sbadigliò Louis prima di addormentarsi con ancora Harry dentro di lui.

Harry svegliò Louis appena il suo nodo si sgonfiò e anche se voleva che restasse per l'intera notte, Louis doveva tornare nella sua stanza. La stanza di Harry tendeva a essere fredda sul tardi e non voleva che lui prendesse freddo e ancora meno se lo avessero scoperto a letto con lui. Avrebbe rovinato la reputazione di Louis e lui sarebbe stato cacciato via e non avrebbe mai più visto Louis. Era un semplice servo, ma almeno riusciva a vedere Louis ogni giorno, anche quando Henry era lì e Harry lo odiava e doveva controllare la sua rabbia ogni volta che toccava il suo Louis.

Harry rimproverò se stesso per averlo pensato. Louis non era suo e non lo sarebbe mai stato, era qualcosa che aveva accettato molto tempo fa, da quando avevano dormito insieme per la prima volta.

"E' tempo di tornare per te. Andiamo, ti guiderò io". Harry si alzò e mise i suoi pantaloni quando si accorse che Louis lo stava osservando.

"Voglio restare qui con te". Louis insisteva di essere comodo, anche se le lenzuola era sporche di chiazze di sperma ed erano ruvide e davano prurito.

"Devi tornare indietro. Se ci scoprono ...", Harry si interruppe guardando Louis alzarsi e indossare i suoi vestiti.

Una volta che Louis ebbe finito, si voltò per lanciare uno sguardo a Harry. Fissò i suoi capelli lunghi fino alla spalla, i suoi luminosi occhi verdi e le sue gonfie labbra color ciliegia dopo che si erano baciati quasi tutta la notte. Si morse un labbro mentre fece un passo verso di lui, poi si alzò sulle punte per baciarlo.

"Ti amo", mormorò contro di esse. Avevano iniziato a dirselo due settimane prima, ma significava già tanto per loro.

"Io ti amo di più. Adesso vai", gli disse Harry e appena Louis fece per aprire la porta, si avvicinò a lui e lo fermò, baciandolo di nuovo. "Quando lo sposerai e noi non ci vedremo ancora, promettimi che mi ricorderai sempre come il tuo primo". Harry morse il suo labbro inferiore.

"Sei stato il mio primo bacio, la mia prima volta ... il mio primo tutto e se posso aiutare, sarai anche l'unico", gli disse Louis baciandolo un'altra volta prima di andarsene, chiudendo la porta e lasciando Harry solo nella sua piccola e già fredda stanza senza Louis lì.

Questa consisteva solo di un letto singolo, un comodino e un armadio, ma conteneva tutto ciò che Harry aveva nella vita, perfino la sua relazione segreta con Louis. E mentre Louis tornava nella sua stanza attraverso il passaggio segreto che conosceva come il palmo della sua mano, Harry si chiedeva come erano finiti così legati l'uno all'altro. Ma quella era una storia per un altro giorno. Tornò nel suo letto ignorando quanto fossero sporche le lenzuola perché profumavano di Louis e già sentiva la mancanza del piccolo insolente omega.

Quando Louis tornò nel suo letto, si sorprese quando vide qualcuno seduto sul suo letto che scoprì essere Zayn. Zayn si alzò e camminò verso il bagno dove iniziò a preparare un bagno, mettendoci dentro le cose necessarie per mascherare l'odore di Harry che era su tutto il corpo di Louis dopo la loro sessione di sesso.

"Puzzi di Harry", Zayn arricciò il naso, "e i tuoi inibitori sono sul tuo comodino, non dimenticare di prenderli".

"Pensavo dormissi già", commentò Louis mentre iniziava a spogliarsi.

"No, Liam è uscito con Niall e ancora non sono tornati. Sono maledettamente preoccupato riguardo – Gesù cristo ... guardati!", gridò Zayn guardando il petto di Louis decorato con dei piccoli segni rossi. "Harry è un dannato vampiro o cosa?".

"Gli piace decorare la mia pelle", sorrise Louis togliendosi i pantaloni e appena fu nudo entrò nella vasca sospirando felice.

"Uno di questi giorni vi scopriranno e quella sarà la fine di Harry. Tuo padre gli darà la caccia e poi la sua testa sarà appesa al muro nel suo studio", sospirò Zayn facendo indietreggiare Louis.

"Non saremo scoperti a meno che tu non apra la tua grande bocca", Louis lanciò un'occhiataccia al suo amico, "poi ti darò la caccia e appenderò la tua testa su quel muro" e indicò uno dei muri del bagno.

"Aw, non voglio il posto in cima alla tua testiera", si imbronciò Zayn ridendo quando Louis lo schizzò con l'acqua calda.

"Non ce n'è bisogno", scherzò Louis tornando serio quando Zayn smise di ridere e gli lanciò uno sguardo preoccupato.

"Io voglio che nessuno di voi due si faccia male, siete entrambi miei amici e vi conosco da quando eravamo bambini. Sto solo provando a proteggere entrambi per quando accadrà l'inevitabile. Tu sposerai Henry tra un paio di mesi e Harry probabilmente troverà un omega che non ama e lo legherà a sé per dimenticarti". Zayn afferrò la mano di Louis provando a farlo comprendere.

"Io sono il suo omega e lui è il mio alpha", disse Louis ostinatamente non stancandosi mai di dirlo.

"Tu la pensi in quel modo e forse anche Harry, ma non i tuoi genitori e non accetteranno mai. Noi non siamo nulla se non persone della classe bassa che lavorano per tuo padre, non abbiamo letteralmente niente", disse Zayn e poi sospirò quando Louis tirò via la sua mano.

"Tu e Liam siete felici, lo saremo anch'io e Harry". Gli occhi di Louis iniziarono a riempirsi di lacrime. "Scapperemo lontano da qui e saremo felici con i nostri cuccioli che somiglieranno a lui".

"Diciamo che lo farete e che sarete felici come dici, presto entrambi dovrete trovarvi un lavoro e continuare a scappare perché sai che tuo padre non si fermerà fin quando tu non tornerai qui e Harry marcirà in prigione per averti rapito".

"Quello non ac –".

"E se non vi troverà, tu dovrai trovarti un lavoro come servo probabilmente e presto le tue morbide mani saranno piene di calli", lo interruppe Zayn.

"Le tue mani sono morbide, non mentire su quello", Louis gli lanciò un'occhiataccia.

"Sono tutte quelle costose creme che mi dai tu e una volta che te ne sarai andato non saprò come procurarmele. Non riuscirai nemmeno a comprare degli inibitori e presto resterai incinto e dovrai continuare a lavorare e non importerà quanto ti faranno male la schiena o i piedi o quanto gonfie saranno le tue caviglie. Chiedilo a mia madre o a quella di Harry", disse Zayn alzando il sopracciglio perfetto. "Poi avrai ulteriori spese con tutti i bambini che avrai".

"Smettila di spaventarmi, Zayn", lo fulminò Louis. "Non importa ciò che dici, non cambierò idea. Sto iniziando a pensare che Harry ti abbia detto di dirmelo, ma digli che può ficcarsele su per il culo".

"Non mi ha detto nulla. Sto solo provando a darti un po' di buon senso, vogliamo solo il meglio per te", disse Zayn dolcemente.

"Sto iniziando a pensare che Harry è quello che non vuole stare con me, forse non sono buono abbastanza", tirò su col naso Louis.

"Quell'uomo ti ama con tutto il suo cuore, per questo lo sta facendo. Vuole il meglio per te e vuole che tu possa avere tutto ed essere felice anche se non sarà con lui", gli assicurò Zayn.

"Tutto quello che voglio è lui. Tu dovresti capire", insisté Louis e seppe di aver vinto quando Zayn sospirò rumorosamente e gli fece un sorriso.

"Allora combatti per lui. Non arrenderti". Zayn si alzò e afferrò un asciugamano per lui.

Louis lo prese e si alzò, coprendosi mentre Zayn faceva scolare la vasca, poi andò verso la stanza da letto per cambiarsi nei vestiti che il suo amico aveva già preparato per lui. Zayn attese che prendesse i suoi inibitori e che si mettesse comodo nel suo letto, prima di dargli la buona notte e lasciarlo solo, assicurandosi di spegnere la luce e chiudere la porta dopo di lui.

Louis passò il resto della notte provando a pensare a un modo per convincere Harry a fuggire insieme. Sapeva che era solo una questione di tempo, proprio come quando avevano dormito insieme per la prima volta. Non dimenticherà mai la notte in cui perse la sua verginità con Harry che era destinata a Henry e quando Harry entrò, per la prima volta, con il suo nodo dentro di lui, Louis può giurare di aver visto le stelle per quanto si era sentito bene.

Gli avevano insegnato che prendere il nodo che non era di tuo marito, era estremamente doloroso e anche quando l'alpha avrebbe rilasciato il suo seme dentro di lui. Louis aveva pensato che fosse tutta una stronzata per tenere gli omega lontani dal sesso prima del matrimonio e adesso, dopo quasi un anno e mezzo in cui Harry l'aveva scopato quasi ogni notte, ne aveva avuto la conferma.

Se gliel'aveste chiesto, vi avrebbe detto che amava essere scopato da lui. Amava prendere il suo nodo e, quando avevano tempo, amava fargli un pompino e ingoiare il suo sperma. Amava quando lo mangiava quasi e lo accarezzava con le dita allo stesso tempo. Amava Harry in generale, non c'era nulla di meglio che quello e ancora di più era sicuro del fatto che Harry lo amasse allo stesso modo.

Molti avrebbero pensato che non avevano possibilità e che il loro amore era condannato perché Louis era destinato a sposare qualcuno che non amava. Louis voleva dimostrare loro che si sbagliavano e se avrebbe dovuto passare il resto della sua vita a farlo, l'avrebbe fatto. Harry era il suo alpha e lui il suo omega. Apparteneva a Harry come Harry apparteneva a lui. Il cuore della notte era il miglior tempo per pianificare, molte cose sarebbero potute andare male, come sarebbero potute andare bene.

NOTE
Ecco finalmente la nuova storia che vi avevo promesso. Finalmente ci sono riuscita. Spero vi piaccia!

Fatevi sentire! A presto con un nuovo capitolo di High School Musical!

All the love, Jo ❤️❤️❤️

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