Let Me Love You

By Stellalav

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Dalla prima volta che la vide, volle solo amarla e proteggerla. Dopo che la rivide dopo anni, voleva solo sci... More

1. Erina Stevenson
2. Ma perchè cazzo sei così violenta?!
3. Una bambina diventata donna troppo velocemente
4. Sushi
5. Stupida pallina gialla
6. Un grasso ragazzo di 120kg
7. Ti trasferirai
8. Lo stomaco in subbuglio
9. Ricordi
10. Volevo venirti a parlare, sai?
11. Cinquantatre euro e quarantatre centesimi
12. Ma mi devi dare tutta la pizza
13. Un buon dottore
14. Quella mi ha fottuto anche l'anima
15. Mi hai fatto preoccupare
16. Un restyling completo
17. Finiamola qua
18. Ho avuto paura
19. No, mi piaci tu
21. Questa è guerra!
22. Non mi si caga mai nessuno
23. Febbre e confessioni
24. Fare chiarezza
25. Era decisamente arrivato il momento
26. Sei uno stronzo
27. Buon Compleanno!
28. Mi sono innamorata di te
29. Sasha e Peter
30. Mi farai impazzire prima o poi
31. Ti amo

20. Voleva Alex lontano da Taylor

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By Stellalav

Ian camminò arrabbiato con le mani incrociate al petto e un grande broncio.

Al suo ennesimo sbuffo, Erina alzò gli occhi al cielo, mentre Luke rise sotto i baffi, facendo scattare il moro.

"Diamine ti ridi?! Tu non dovresti essere qui, era un appuntamento tra me e Riri!" Quello tirò su le mani come per difesa "È Erina che mi ha invitato, solo tu ti sei fatto film sul vostro appuntamento inesistente"

Ian ringhiò, era davvero incazzato.

"Riri!- chiamò lui, ma nessuno gli rispose, quando si girò non c'era nessuno -Ma dov..." Non finì di parlare che anche il biondo se ne andò raggiungendo la ragazza qualche metro più in avanti ed avvicinandosi fin troppo alla sua spalla.

Immediatamente corse per spostarli, ma accidentalmente scivolò e cadde a terra con la faccia in avanti.

"Ahia" piagnucolò lui cercando conforto in Erina, ma quella era passata avanti con il biondo.

Subito si rialzò e, evitando di correre, li raggiunse e con una forte spinta fece spostare Luke e prese il suo posto alla destra della bionda, che lo guardò male.

"Hai finito di comportarti da bambino?" Chiese questa prendendo una confenzione di carne bovina con lo sconto del 20%.

Ian non rispose, si limitò solo a sfilare la confezione dalle mani della bionda e rimetterla al suo posto per poi prendere un'altra confezione che costava...Erina allargò gli occhi davanti al prezzo e lo rimise subito apposto, riprendendo la confezione con lo sconto, ma Ian glielo riprese e le rimise tra le mani quello che per lei non era più carne bovina, ma oro puro.

"Questa carne è la migliore in circolazione, è buonissima" Erina lo guardò male "Non hai visto il prezzo?" Chiese lei facendo scrollare le spalle ad Ian "E allora? Merita".

Erina alzò gli occhi al cielo e rimise la confezione al suo posto, con cura. Non ci teneva a romperlo ed essere poi costretta a comprarlo. Ian non capì.

"Ma perché..." non finì di parlare che venne interrotto da Luke che chiamò la bionda. "Rina, qui c'è lo sconto del 50%!" Erina corse immediatamente da Luke e prese tutte le quattro confezioni che erano rimaste. Ian si indispettì non poco, aveva preferito la carne di Luke alla sua!

"Riri, perché hai scelto la carne di questa lampada?! Prendi la mia!!!" Si lagnò Ian buttando fuori dal carrello le confezioni che Erina aveva appena preso.

"Smettila!- Tuonò questa -Se non ti va di fare la spesa, tornatene a casa!" "E lasciarti da sola con questa lampada? No! Assolutamente no!" "Allora taci e smettila di fare il bambino!"

Ian sbuffò.

"Riri, Riri, questo!" Disse Ian mettendo nel carrello un piccolo pacchetto di cioccolatini che costavano più di quindici euro.

Erina allargò gli occhi, lo guardó male e prese in considerazione i cioccolatini economici che le stava mostrando Luke.

Ian sbuffò.

"Riri, Riri, questi!" Esclamò mostrandole una confezione di torta ma questa si limitò ad ignorarlo e a dare la sua attenzione a Luke.

Ian sbuffò.

"Riri, ma perché non prendiamo l'estathè?" Domandò lui tirando leggermente la maglietta della bionda.

"Perché ce l'abbiamo già a casa" "Ma io voglio berla adesso!" "Allora vai a casa" il tono non era alterato, era semplicemente fredda. Luke trattenne un sorriso, facendo arrabbiare il moro.

"Ma perché mi tratti così di merda?!" Sbottò Ian attirando finalmente l'interesse della ragazza.

"Non ti sto trattando male" si difese lei. Non capiva cosa volesse il moro da lei, quando si era semplicemente comportata come sempre.

"Nooo, hai solo invitato la lampada, ignorandomi per tutto il giorno!" Disse lui offeso, però Erina non capì lo stesso.

"Non ti ho ignorato, semplicemente ho rifiutato le tue offerte e accettato quelle di Luke" "Perché hai accettato le sue offerte e non le mie!?" "Erano migliori" Ian divenne rosso dalla rabbia.

"Quindi stai dicendo che lui è migliore di me?!" Erina alzò gli occhi al cielo.

"Non ho mai detto questo, lo hai detto tu adesso" "Sì che lo hai detto!" "No" "Sì!" "No" "Sì!" "Ian, smettila!- il moro si zittì -Ho accettato le offerte di Luke perché erano più economiche!"

"Ma dove?! Ti proponeva le stesse cose che ti proponevo io!" "Tu mi proponevi carne bovina di venti euro ad etto, lui carne scontata del 50%. Non la capisci la differenza?" Erina era calma e questa sua calma fece solo innervosire di più Ian.

"Non la vedo! So solo che oggi hai invitato lui a mia insaputa e che preferisci lui a me!" Affermò il moro facendo sospirare la bionda.

"Basta, mi sono stufata di parlare con te" "Vorresti che me ne vada per lasciarvi finalmente da soli, vero?" Erina non rispose. Era stanca del suo modo di fare da bambino. Ian aspettò una risposta dalla ragazza, ma vedendo che quella non aveva nessuna intenzione di rivolgergli la parola, se ne andò.

Per un attimo Rin si sentì male. Non voleva che se ne andasse, non sapeva neanche come ci era finita dentro a quella discussione senza senso.

Non capiva il perché, ma nonostante Ian avesse completamente sbagliato, sentiva il bisogno di spiegarsi meglio e di inseguirlo.

"Rina- la richiamò Luke appena la vide lasciare il carrello della spesa -Dove vai?" "Da quel bambinone. Per favore, fai la fila per noi, ti apetteremo di fuori e ti ridarò i soldi" Senza aggiungere altro se ne andó. 

Luke strinse il manico del carrello. Sorrise amaro, ormai la sua Rina non era più sua.

***

"Ian!- urlò la ragazza appena lo vide sdraiato su una panchina. Quello non rispose, rimase sdraiato con l' avambraccio che gli nascondeva gli occhi -Su, andiamo, che Luke ci starà già aspettando davanti al supermercato" Ian non dava segni di voler rispondere, facendo sbuffare la bionda.

Erina non disse più nulla, si limitò solo ad essere in piedi davanti a quella panchina fissando il moro. Il suo petto si abbassava e si alzava lentamente, sembrava quasi stesse dormendo.

Tutto d'un tratto, la ragazza si sentì tirare verso il basso, ora aveva il volto di Ian ad un millimetro dal suo.

Le loro labbra si sfioravano e Erina ebbe di nuovo il vergognoso desiderio di volerlo baciare.

Il suo cuore stava battendo all'impazzata, le guance si colorarono di un bel rosso acceso e deglutì con fatica.

Cercò di sposatarsi, ma Ian la tenne stretta tra le proprie braccia "Mi stavo chiedendoquanto tempo ci avresti messo per inseguirmi" senza aggiungere altro annullò la loro piccola distanza.

Stranamente Erina sorrise. Era davvero un bambinone, ma non risuciva più ad  incazzarsi seriamente con lui.

***

Anastasia era sdraiata sul proprio letto, quando il suo cellulare suonò. Era Ian. Lo sapeva con certezza perché i messaggi di Ian avevano un suono diverso da quello degli altri, anche la lucina che lampeggiava era diversa. Era viola.

Per la prima volta in tanti anni non fu emozionata per un suo messaggio privato, adesso voleva solo un messaggio da parte di Alex.

Si stupì di se stessa per averlo pensato. Le piaceva Ian, ma sinceramente ora le importava più del suo migliore amico che non faceva altro che ignorarla.

I messaggi continuarono ad arrivare uno dietro l'altro, tutti dallo stesso mittente. Sopprimendo un urlo di frustrazione, sbloccò il telefono.

10.45 -Ian: Pranzo a casa mia, non puoi mancare😊

10.45 -Ian: Hola, rispondi!!!

10.45 -Ian: So che hai ricevuto i messaggi, rispondi!!!😑😡

10.46 -Ian: Ana, rispondi immediatamente!! Mi sto incazzandooooo😬😬😠😠

10.46 -Ian: gsgdgid

10.46 -Ian: jdjddi

10.47 -Ian: hsudi

Anastasia alzò gli occhi al cielo, non se lo ricordava così infantile. Appena però si rese conto di quello che ebbe pensato, si stupì nuovamente di se stessa. Fino a poco fa, Ian era perfetto, non aveva difetti, mentre ora lo trovava quasi stressante.

10.48 -Ana: Non ho voglia di venirci

10.48 -Ian: E invece ci vieni😡

10.49 -Ana: Non rompere

Ian, dall'altra parte, si stupì per la risposta della ragazza, non gli aveva mai risposto così male. Anastasia invece si era proprio rotta, voleva solo un fottuto messaggio da Alex. Fece un grande sospiro.

10.51 -Ian: Non costringermi a venirti a prendere a casa😈

Anastasia alzò gli occhi al cielo. La stava irritando, e anche tanto.

10.52 -Ana: Sono seria, Ian, voglio dormire la domenica

10.53 -Ian: Anche io sono serio😇

10.54 -Ian: Viene anche Alex

Anastasia si mise subito seduta. Se andava avrebbe potuto parlargli e forse chiarire...ma poi si ricordò di Taylor Hudson e tutto il suo entusiasmo iniziale sparì.

10.56 -Ana: Non mi interessa

10. 56 -Ian: Invece ti interessa, la sua fidanzatina non ci sarà

La ragazza si sentì un attimo sollevata, ma poi si ricordò che lui ce l'aveva con lei e che molto probabilmente avrebbe disdito se fosse venuto a sapere che anche lei sarebbe stata a casa di Ian.

10.59 -Ana: Se sa che ci sono anche io, non penso verrà😩

11.00 -Ian: Tranquilla, lascia tutto a me, tu vieni e basta😉

11.01- Ana: Va bene...

11.02 -Ian:👍

***

Erano arrivati tutti, mancava solo Alex e Anastasia pensò che molto probabilmente aveva deciso di non venire. Poi un suono al citofono le fece andare a mille il cuore.

Erina andò ad aprire, rivelando Alex...e Taylor.

In due secondi Alex era svenuto a terra e il portone di casa chiuso senza la Hudson in giro.

"Riri, lo hai appena steso a terra?" Chiese incredulo Ian, cercando di non scoppiare a ridere.

"Oddio, Nana, sei una cazzo di genio! Cazzo, amore, hai visto che veloce che è stata?! Ha fatto wa-ta, steso il riccio e chiuso Taylor fuori!" Sasha a stento conteneva il proprio entusiasmo, mentre Peter, John e Luke guardavano allibiti la bionda che era tranquilla come se nulla fosse successo, mentre trascinava il corpo del riccio per un piede.

Poi si rivolse ad una Anastasia ancora scioccata "Seguimi". Senza aggiungere altro si coricò Alex sulle spalle e questo spaventò un po' tutti. Come faceva ad avere tutta quella forza?

La rossa la seguì e appena entrarono in camera, la bionda buttò con poca grazia il riccio sul proprio letto, svegliandolo. "Ma che cazz...Ana...c'entri qualcosa?!" Alex era visibilmente alterato "Non c'entro niente" rispose un po' offesa la ragazza. Come poteva pensare che lei c'entrasse qualcosa con questa storia assurda?

"È ora che vi parlate e vi chiarite, altrimenti resterete chiusi qua dentro, senza cibo. Vediamo se è più importante il vostro orgoglio o la vostra vita" Erina chiuse la porta a chiave, facendo sussultare i due.

Alex guardò Anastasia, poi si sdraiò sul grande letto della bionda e chiuse gli occhi.

Lei ormai lo odiava, non aveva più senso parlare.

Quando aprì gli occhi per vedere cosa stesse facendo la rossa, arrossì immediatamente.

Anastasia non sapeva se ringraziare o detestare Erina. A fin dei conti era andata a quel pranzo solo per poter chiarire con il riccio ora sdraiato, ma non riusciva ad aprire la bocca. 

Aveva paura. Ora lui non la voleva più...

Però Anastasia non voleva questo, voleva stargli vicina, voleva Alex con lei a guardare un film, Alex che le faceva i popcorn, Alex che le dava il bacio della buonanotte, Alex che le accarezzava la testa, Alex che le stava vicino in ogni momento, Alex lontano da Tay...

Non lo voleva vedere con la rossa mentre si baciavano. 

Senza neanche rendersi conto di ciò che stava per fare, la ragazza si alzò dalla sua posizione rannicchiata e si diresse verso il riccio.

I suoi riccioli castani erano sparsi per il letto, la maglietta, leggermente tirata su, lasciava intravedere un poco dei suoi addominali e i pantaloni bassi facevano spazio all'elastico dei boxer firmati Calvin Klein e Anastasia pensò che non era mai stato così sexy come in quel momento.

Era vicinissima al suo volto, era vicinissima alle sue labbra e non potè più trattenere le lacrime, era quasi da un mese che non lo vedeva da così vicino.

Alex in quel momento aprì gli occhi e li sgranò, arrossendo leggermente per l'improvvisa vicinanza.

"Ma che..." "Non voglio più stare lontana da te, non voglio più vederti con Taylor, voglio..." 'voglio essere io la tua ragazza' Avrebbe voluto dire la rossa e si stupì per quel suo pensiero. 

Erano anni che correva dietro a Ian, perché ora aveva la testa solo per Alex? Da quanto tempo provava quei sentimenti?

"Capirai di amare veramente un ragazzo quando lo bacerai e sentirai mille farfalle svolazzarti nel pancino"

"Un bacino sulla guancia?" Chiese la bambina stringendo a sé l'orsetto di peluche. La donna rise per un momento.

"No, un bacio sulle labbra, proprio qui" la donna appoggiò il proprio indice sulle labbra della bambina, che arrossì.

Senza pensare ad altro se non alle parole della madre, Anastasia baciò Alex.

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