L'amore in 365 fogli di carta...

By _SFeMM_

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Lei, Alice Green, classica ragazza studiosa, precisa, dolce e con ottimi voti. Forse un po' troppo emotiva. I... More

Protagonisti
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 38
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
CAPITOLO 41
CAPITOLO 42
CAPITOLO 43
CAPITOLO 44
CAPITOLO 45
CAPITOLO 46
CAPITOLO 47
CAPITOLO 48
CAPITOLO 49
CAPITOLO 50
CAPITOLO 51
CAPITOLO 52
CAPITOLO 53
CAPITOLO 54
CAPITOLO 55
CAPITOLO 55 ( parte 2 )
CAPITOLO 56
CAPITOLO 57
CAPITOLO 58
CAPITOLO 59
CAPITOLO 60
CAPITOLO 61
CAPITOLO 62
CAPITOLO 63
CAPITOLO 64
CAPITOLO 65
CAPITOLO 66
CAPITOLO 67
CAPITOLO 68
CAPITOLO 69
CAPITOLO 70
CAPITOLO 71
Avviso importantissimo
CAPITOLO 72
CAPITOLO 73
CAPITOLO 74
CAPITOLO 75
CAPITOLO 76
CAPITOLO 77
CAPITOLO 78
CAPITOLO 79
CAPITOLO 80
RINGRAZIAMENTI❤
SEQUEL
IMPORTANTE
GRAZIE DI CUORE

CAPITOLO 18

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By _SFeMM_

- ALICE -

Oggi finalmente è Natale! Dopo essermi stiracchiata sul letto corro a svegliare Emily e Abby. - Buongiorno dormiglione!!- strillo gattonando sul letto. - ancora ... Due, tre , quattro.... Un' Oretta...- biascica Em con la faccia immersa nel cuscino azzurro. - ma è Natale! Ho deciso di andare a fare colazione al bar e magari dopo festeggiamo alla confraternita... Che ne dite? - ipotizzo sdragliandomi sulle loro gambe. - mh, mh - annuisce Ab sbadigliando. Vado in bagno e faccio una doccia nel mentre loro si alzano. Infilo un maglione con le renne bianche e mi trucco leggermente mentre aspetto le altre. Quando torno in camera noto sul letto un grosso orso marroncino con un altrettanto enorme fiocco al collo e un bigliettino al suo fianco. Con mano tremante lo leggo

" Buon compleanno piccola, anche se un po in ritardo.
Asher "

Sorrido come un ebete davanti a quel pezzo di carta ma poi comincio a saltellare fino al mio nuovo peluche e gli salto addosso. - È venuto qui vero? E voi lo sapevate?- chiedo vedendo i sorrisetto complici sui loro volti - no, veramente abbiamo aperto la porta e quel coso enorme è andato verso il tuo letto - ironizza Emily facendo le spallucce. Roteo gli occhi ma scoppiano in una fragorosa risata.

Sono al settimo cielo! Davvero non me lo aspettavo. Adoro questo suo modo di essere anche se non si comporta così quasi mai...

Indossiamo i giacchetti e appena apro la porta ai miei piedi trovo un pacchetto anch'esso con un bigliettino rosso al suo fianco

" Buon Natale piccola
Asher "

Apro la scatola nera di velluto trovando un braccialetto con tanti piccoli cuori d' argento. Rimango a bocca aperta rigirandolo tra le mani fin quando Abby non mi aiuta a metterlo.

Okay, ammetti che che comincia a piacerti questa situazione

Si , ma perché a un tratto fa così? Perché un giorno prima mi offende e l'altro mi fa dei regali a dir poco stupendi?

Entriamo nella solita caffetteria e ci sediamo al nostro solito posto con tutti questi dubbi che mi frullano in testa.
Dopo aver ordinato tre caffè, la cameriera torna con un vassoio enorme: due caffè per le mie amiche e poi si rivolege a me con un sorrisetto da schiaffi porgendomi il resto - Ehm... scusi ma io volevo solamente un caffè. Non sono stata io ad avere ordinato tutte queste cose - dico imbarazzata guardando il mio vassoio. - infatti non sei stata te... - dice prima di darmi le spalle e andarsene. Ma cosa?
- beh adesso mangia, no?- dice Emily sorridendo. Sul vassoio c'è una tazza fumante di latte macchiato,il mio preferito, un cornetto con la cioccolata e il solito biglietto rosso. Appena lo vedo un sorriso si fa spazio tra le mie labbra e quando lo leggo mi si illuminano gli occhi

" Piccola, buona colazione.
Ah, mi raccomando fatti trovare pronta domani sera alle 20. Passo a prenderti.
Asher "

Questo ragazzo non lo capirò mai...
Ab mi strappa il foglio dalle mani e appena legge chiede - e quindi? Come ti vestirai?- - non... Non lo so- ammetto ancora balbettando per l'emozione - e non so neanche se mi presenterò- aggiungo. - e perche non dovrrsti?- chiede Emily prendendomi una mano. - perché io non so il vero motivo del suo comportamento. E se mi vuole solamente usare come un oggetto? Hai visto come tratta Dyana? Sta con lei solo per .... Per fare l'amore, ecco. E io non voglio essere una puttana! Quindi voglio mettere le cose in chiaro: non sono il suo burattino.- dico fissando negli occhi la ragazza che ho davanti. - non hai provato a prendere in considerazione che forse gli piaci? Che forse prova qualche interesse nei tuoi confronti? Andiamo sei una fica pazzesca! Lui si comporta diversamente quando è con te, anche se molte volte neanche ti guarda. È diverso e credimi se te lo dico io che sono sua sorella!- mi dichiara. - e questo lo posso affermare anche io!- conclude Abby - quindi domani si va a fare shopping!- strilla Emily attirando l'attenzione di alcuni ragazzi - e adesso mangia tutto quel ben di dio!- si lecca poi i baffi

***

Siamo andate alla confraternita siccome hanno il computer e oggi volevo chiamare i miei genitori via Skipe. Quanto mi mancano! Sono in Camera di Cameron, sono corsa subito qui.
- mamma! Papà!- urlo facendo scivolare le lacrime sulle guance. -amore mio come stai?- chiede mio padre - benissimo- rispondo non del tutto sincera - quindi ti trovi bene li? Dimmelo perché potrei trovati un tra camera!- chiede tutto d'un fiato - mi trovo benissimo! E poi ho trovato degli amici fantastici!- ed è vero. Oltre Abby che conosco ormai da 10 anni, Emily è molto importante per me - amiche o amici?- chiede mamma severa - mamma! Ho conosciuto Emily che è la mia nuova compagna di stanza, il suo ragazzo Jhonatan e un loro amico, Christian... - rivelo guardando da un altra parte per non aver nominato tutti - oh ecco che arriva Cameron!- esulto vedendolo entrare ridendo insieme a Ab. - ciao tesoro!- urla la mamma salutando con la mano. Cameron corre davanti allo schermo con la sua ragazza poi papà continua - oh ciao cara, come state?- Cam abbassa lo sguardo grattandosi la nuca e Ab arrossisce imbarazzata -è successo qualcosa di brutto? Ci dobbiamo preoccupare? Non stai bene , ti dobbiamo portare all'ospedale?- eccola che comincia - mamma! Noo- dico sgranando gli occhi. - ecco vedete..- balbetta mio fratello - io e Abby stiamo insieme- i miei rimangono in silenzio per qualche secondo ma poi le loro labbra si curvano in un sorriso a trentadue denti - oh quanto sono felice! Io l'ho sempre saputo che mio figlio aveva una cotta per te!- dice indicando Abby.

La chiacchierata continua per circa 30 minuti poi ci salutiamo a malincuore e ci auguriamo un buon Natale.

Scendiamo a cena, è arrivato anche Asher ma per tutto il tempo mi ignora, come se non avesse fatto niente. È proprio di fronte a me: ride e scherza ma non mi ha guardata nemmeno una volta - vado a prendere i dolci che ho preparato!- annuncia Abby - uuh si! Che cosa c'è?- domanda Em con una faccia buffissima - crostata al cioccolato e alla marmellata- risponde fiera Ab dalla cucina. Dopo aver finito di mangiare ci scambiano i regali. Questa mattina sono andata a comprare un regalo anche per Asher, ma non mi va di darglielo davanti a tutti.... Glielo poggerò sul suo comodino più tardi. Dopo aver visto un bellissimo film natalizio andiamo a dormire per la troppa stanchezza. Ma ovviamente con la scusa di andare in bagno mi dirigono silenziosamente in camera sua e poggio la scatolina sul comò accanto al letto. La stanza profuma di menta, i vestiti sono sparsi sul pavimento ma è normale per lui.

Decido di sistemare un po raccogliendoli e posandoli sulla sedia di legno. Inspiro per un ultima volta quel profumo così buono ed esco.

- ASHER -

<< - Papà! - cerco di richiamare la sua attenzione - figliolo aspetta un momento, mi stanno chiamando- risponde facendomi un sorriso tirato. - non puoi parlare al telefono mentre guidi - mi da fastidio questa cosa, perfino quando è a casa con me e mamma ha sempre quel cellulare tra le mani. Dice che è per il lavoro e non può farne a meno ma è più forte di me. Certe volte sembra lui il figlio e io suo padre e anche adesso che stiamo andando al mare non la smette di usarlo. Mamma è rimasta a casa perché non sta bene - senta, a me non frega niente... No no no non mi interessa - sbraita alquanto arrabbiato - senta non mi chiami più. Ho una famiglia adesso e ho chiuso con voi - si, da un po di tempo a questa parte, questa gente lo chiama spesso anche se non so il motivo. Ha dei problemi con il lavoro e rischia anche di essere licenziato, ma io non ne capisco molto. All'improvviso termina la chiamata lanciando il telefono a terra. - attento papà c'è una curva!- lo avverto indicandola. - si figliolo, scusami.- dice rallentando - scusami se non trascorro più tanto tempo con te, ma ti prometto che rimedierò, ok? Stiamo andando al mare! - adoro mio padre. Riesce a cambiare umore in poco tempo con me, mi fa stare bene. Ma la sua faccia sbianca di colpo. - cosa c'è papà?- chiedo guardandolo serio. - Asher non vanno i freni!- strilla con quella voce profonda.

Succede tutto troppo in fretta.

La macchina va fuori strada.

Rotola fino in fondo alla discesa.

La testa mi fa male, il vetro si frantuma colpendomi le mani e graffiandomele.

Cerco di afferrare la mano di mio padre, anch'essa sanguinante.

Riesco a vederlo quando la macchina si ferma.
Immobile con la testa poggiata sul volante. La mano ancora intrecciata alla mia e il viso pallido. - Papà... - sussurro. Lui con fatica alza la testa. La fronte sanguina e il labbro è spaccato - ascoltami... Di alla mamma che.. che... Che la amo tanto e la amerò sempre e ricordati che ti voglio bene, capito? - annuisco piano con le lacrime tra la pelle, il cuore in mille pezzi e la mano ancora sulla sua. - non ti ho sentito - dice sorridendo - ti voglio tanto bene papà- sorrido anche io.

E piano piano i suoi occhi si chiudono.

- papààà! - urlo singhiozzando. -Papà non mi lasciare - >>

- ALICE -

- papà frena c'è una curva!- sento gridare dalla camera accanto. Mi tappo le orecchie con il cuscino. - papàà!- sento urlare di nuovo. Mi stropiccio gli occhi e mi metto a sedere: è la voce di Asher.

Salto giù dal letto e corro da lui. Spalanco la porta e grido - Ash! - è tutto sudato e si dimena tra le lenzuola. Vado a cavalcioni su di lui e lo abbraccio per calmarlo - calmati, è solo un brutto sogno, ci sono qua io - sussurro al suo orecchio. Sbarra gli occhi e si mette a sedere. Appena mi vede si ributta sul letto inspirando ed e espirando pesantemente poi porta le mani al viso e piano piano il respiro si regolarizza. - scusa se ti ho svegliata- sussurra guardandomi da capo a piedi. Quando realizzo che sono ancora sopra di lui mi sbrigo a scendere ma mi blocca per i fianchi. Abbasso lo sguardo e arrossisco violentemente e vedo al suo polso il braccialetto in cuoio che gli ho regalato . Sembra leggermi nel pensiero perché sussurra un -grazie- un po scombussolato. Istintivamente sorrido ma senza rispondergli. Mi porta accanto a lui e mi culla tra le sue braccia, i miei piedi sono intrecciati ai suoi, la sua mano è posata poco sopra il mio sedere. Mi addormento così, tra il suo profumo pungente e le sue braccia.

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