Tutto Il Coraggio Del Mondo

By freakieber

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Wendy Casey trascorre gli ultimi anni della sua vita insieme ai suoi figli e nipoti nella casa che l'ha vista... More

Prologo
Prima parte - Scommessa indecente
Tormento
Primo appuntamento
Una seconda possibilità
Regali
Cena alternativa
Amici
Un solo sguardo
Sogni
Chicago
Paura di perdersi
Rivelazioni
Seconda parte - Ricordi
Di nuovo lui
Restare
Verità
Destinati ad amarsi
Un'altra volta - Parte prima
L'altra faccia del successo
Casa Bieber
Migliore amica
Conti con il passato- Parte prima
Conti con il passato - Parte seconda
Un nuovo inizio
Epilogo
Ringraziamenti

Un'altra volta - Parte seconda

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By freakieber

ATTENZIONE: scena di natura sessuale.


Wendy e Justin irruppero nella camera all'albergo di quest'ultimo l'uno avvinghiato all'altra, senza distaccarsi di alcun centimetro. Lui la baciava con foga, dando sfogo alla irrefrenabile voglia di poter assaporare di nuovo quelle rosee labbra che tanto gli erano mancate e d'altro canto, la giovane seguiva i movimenti disconnessi di Justin, volendone sempre di più. Bieber chiuse velocemente la porta con un piede e fece scontrare la schiena di Wendy contro di essa, facendo sussultare la mora che si lasciò sfuggire un gemito, soffocato successivamente dall'impresso bacio del giovane. Si staccarono solo per riprendere fiato e continuarono per ancora interi minuti, lei stringendo le ciocche di capelli di lui mentre quest'ultimo accarezzandole i fianchi e le guance di tanto in tanto.

Senza che Wendy se ne rendesse conto, le sue gambe erano già avvinghiate al bacino di Justin che premette deciso contro l'intimità della giovane gemendo; si costrinse a staccarsi e le baciò il collo delicatamente, la mora intanto socchiuse gli occhi invasa dal piacere. Mordeva, leccava, baciava lo stesso lembo di pelle facendo letteralmente andare fuori di testa Wendy che si aggrappò saldamente alle spalle di Justin per sorreggersi, mordendosi il labbro inferiore per reprimere i lamenti di piacere.

Quando Justin alzò finalmente il capo per incastrare il suo sguardo in quello di lei, sorrisero entrambi; la giovane gli accarezzò una guancia mentre lui poggiò la fronte su quella di Wendy, cercando di riprendere fiato: stavano andando veloce, desiderosi di aversi. 

"L'ho desiderato per troppo tempo" sussurrò Justin, baciando a stampo l'angolo della bocca di Wendy per poi passare alla mandibola e la giovane fu costretta a tirare indietro il capo, facendolo aderire perfettamente alla porta.

Bieber, sorreggendola e tenendola stretta al suo petto, indietreggiò facendo attenzione a non inciampare e una volta finalmente raggiunta la meta prefissa, si lasciò cadere indietro sul comodo materasso facendo ridere di cuore Wendy che rimase a cavalcioni sulla figura del giovane, anch'egli sorridente. La mora si abbassò per baciare a stampo le carnose labbra di Justin e poco dopo passò alla mandibola come lui aveva fatto pochi secondi prima, facendolo sussultare. Sorrise, facendo scontrare i denti con la calda pelle di Justin che non potette far a meno che gemere dal piacere. Wendy gli accarezzò il petto, la maglietta aderita perfettamente su di esso a causa della pioggia mentre decine di goccioline ricadevano dai capelli di Wendy sul corpo tremante di Justin.

"Rilassati" bisbigliò la mora, passando a baciare il petto di Justin, il quale alzò istintivamente la testa per godersi al meglio la scena. La giovane continuava a baciare il petto, passando per gli addominali definiti e soffermandosi sull'ombelico, risalendo sopra e poi ancora una volta scendendo con dolci e caldi baci. 

Se la rideva sotto i baffi vedendolo così inerme sotto il suo tocco, così incapace di muovere muscolo a causa del piacere; teneva le palpebre chiuse, stringendo le mani in due pugni talmente possenti da poter intravedere le nocche bianche. Wendy si distaccò, alzandosi con il busto e quando Justin aprì gli occhi -probabilmente per reclamare- si ritrovò davanti un seno prosperoso coperto da un reggiseno nero. Sgranò gli occhi notando la giovane intenta a sfilare via la maglietta e a gettarla in un qualche angolo della stanza dove non avrebbe dato fastidio a nessuno.

Wendy gli afferrò entrambe le mani e Justin non potette far a meno che seguire i suoi movimenti, ancora incantato; mani che finirono dritte sul seno della mora, facendola squittire. Bieber massaggiò il petto di Wendy da sopra il reggiseno, volendolo sfilare via con tutto sé stesso. La giovane tirò indietro il capo godendosi il momento di lussuria, mordendo come suo solito il labbro e quando per Justin fu abbastanza, egli si alzò di scatto spaventando la mora che sgranò gli occhi, cacciando un urlo debole. Il biondo accarezzò con mani fredde la schiena di Wendy facendola rabbrividire e la pelle d'oca presto si manifestò su tutto il suo esile corpo. Le baciò il collo afferrando i gancetto del reggiseno, deciso a gettare via anche quell'ingombrante indumento nero e in un batter d'occhio il seno di Wendy venne liberato, ma non del tutto: Bieber abbassò delicatamente entrambe le spalline, fissandola negli occhi e lei facendo altrettanto. Le tolse il reggiseno e finalmente potette fiondarsi sui seni di lei, accarezzandogli tanto lentamente da far impazzire Wendy che non potette trattenere un gemito molto più potente.

Baciò lo spacco tra i due seni e si fiondò su uno di loro, baciandolo, mordendo la pelle superiore e poi passò all'altro senza mai preoccuparsi di stuzzicare i capezzoli turgidi. Voleva farla andare fuori di testa, voleva farle provare piacere e poi strapparglielo dalle labbra fiero di sé. Wendy ne ebbe abbastanza e senza dare conto a Justin, afferrò decisa dei lembi bagnati della maglietta bianca e la strappò via dal corpo del giovane, buttandola ai piedi del letto. Accarezzò prima gli addominali e poi i pettorali e con un dito disegnò circonferenze immaginarie su di essi. Justin le afferrò i fianchi, chiedendo di più e fu accontentato dalla voglia matta di Wendy di potergli procurare piacere, solo lei e nessun'altra. Baciò i muscolosi pettorali di Bieber mentre quest'ultimo continuava ad accarezzarle i seni, quasi ne fosse dipendente. 

Erano come ubriachi l'uno dell'altra, incapaci di fermarsi; Wendy riuscì poco a poco a prendere dimestichezza con quel corpo che aveva tanto desiderato fare suo e i gemiti di lui, a volte strozzati ed altre invece vere e proprie suppliche, erano musica per le sue orecchie. Il sangue scorreva nelle vene di lei, sentendolo arrivare al cervello quando le labbra di Justin sfioravano i suoi capezzoli ma niente, alla fine si distaccava compiaciuto senza avergli concesso alcun tipo di piacere a trecentosessanta gradi. Perché tanta tortura? 

Un piacevole formicolio si fece spazio nel basso ventre di lei, desiderando molto di più di stupidi baci e carezze; si mosse d'istinto sul bacino di Justin e quando quest'ultimo si fermò di colpo, sussultando, ella capì di averlo in pugno: mosse ulteriormente il bacino in cerchio e Bieber le bloccò entrambi i fianchi con le mani, pregandola di smetterla ma non ascoltò le sue suppliche. Erano ormai intenti a procurarsi piacere con movimenti circolari per quanto riguardava lei e leggere spinte per lui, gemendo all'unisco e costringendosi a baciare per reprimere piccoli urli di piacere che Wendy proprio non riusciva a trattenere. Justin con uno scatto felino ribaltò la situazione, trovandosi ora lui sopra il corpo desideroso di Wendy. 

Si bloccò con le spinte riprendendo fiato, posando la sua fronte sudata su quella di lei e deglutendo rumorosamente: Wendy ispirò a pieni polmoni quel dolce profumo che avrebbe riconosciuto tra un milione, una fragranza che neanche con il passare del tempo sarebbe mutata. Quel meraviglioso intruglio di menta, pioggia, tabacco, un qualcosa di assolutamente indescrivibile. Justin la baciò a stampo accarezzandole la guancia, soprattutto di fianco l'ombelico, un punto davvero molto delicato. Wendy inarcò la schiena di scattò, facendo scontrare ancora un'altra volta le loro intimità ma soprattutto, facendo arrivare Justin ad un punto di non ritorno. 

Stanco del semplice stuzzicarsi, afferrò i pantaloni di Wendy che sfilò via velocemente, bruscamente, tanto era la voglia di aversi e con l'aiuto della mora che alzò di poco il bacino. L'indumento si bloccò giù, sulle caviglie della giovane e a quel punto sfilò via le scarpe, i calzini e finalmente i pantaloni, lasciandola con un solo lembo di stoffa addosso. Wendy sganciò con mani tremanti la cintura che teneva fin troppo stretti i neri pantaloni di Justin e poi prese tra due dita la zip del capo, tirandola giù, facendo socchiudere le palpebre di Justin. 

Sfilò di poco i pantaloni per quel che le era possibile stando sotto il peso del giovane e poi risalì con le carezze, passando per la schiena scoperta e aggrappandosi alle spalle, graffiandole quando Justin tornò a baciarle dolcemente il collo.

"Dio, quanto ti voglio" disse Justin in preda al piacere.

La cosa era più che reciproca: Wendy lo voleva, lo desiderava, ne aveva bisogno. Dei baci, delle carezze, dei gemiti, delle parole sussurrate, del piacere assoluto. Percepiva il formicolio crescere immenso in lei, nella sua femminilità, la morsa nello stomaco, le famose farfalle che solo stando in sua presenza era capace di sentire. Era un continuo vibrare sotto l'abile tocco di Justin, a causa della fredda pelle di lui al contatto con la sua calda, a causa di quelle dita tanto esperte e i baci dolci, mai volgari, saturi di amore. Baci voluti, baci necessitati, baci che mai nessuno avrebbe potuto darle. Emozioni che solo il biondo sarebbe riuscito ad estrapolarle, brividi che solo Justin sarebbe stato in grado di farle provare. Ripensò alle parole dette interi minuti prima sotto la pioggia e non potette far a meno che sorridere, afferrando delle ciocche di lui e stringendole, troppo presa dal momento: lo amava, da morire.

Bieber smise di baciarle il collo e si alzò di poco, sfilando via anche i suoi pantaloni insieme alle scarpe, restando soltanto in intimo. Tornò a concentrarsi sul copro di Wendy che per qualche secondo aveva percepito la mancanza calorosa di quello di Justin: accarezzò ogni parte di quella figura perfetta, marchiò ogni singolo lembo di pelle, facendolo suo con carezze o baci. Dal seno alle gambe, dal collo al ventre mentre Wendy continuava a tremare. Lei apparteneva a lui.

"Rilassati piccola" disse, bloccandosi per qualche attimo. 

Le accarezzò una guancia dolcemente, incastrando le sue iridi caramellate in quelle di lei e Justin potette percepire la paura, il terrore di non essere abbastanza, la voglia di andare avanti e proseguire ma anche il blocco emotivo e fisico che la costringeva a tremare e a mordersi il labbro. Nervosa com'era, Wendy sentiva, oltre al formicolio, anche le migliaia di paranoie che le assalivano il cervello: e se non fosse stata all'altezza? Se non fosse stata in grado di reggere la situazione? Dio, quanto lo voleva, ma  la paura era tanta quanto il desiderio. Due pesi e due misure e questo le stavano mandando il cervello in tilt. D'istinto si voltò verso destra, fissando il comodino e la bottiglietta di acqua naturale poggiata su di esso; si concentrò su una stramba bustina di plastica e corrugò la fronte, cercando di capire di cosa si trattasse ma ogni suo pensiero venne interrotto dalla roca voce di lui.

"Guardami, Wendy" le ordinò, spostandole il viso con due dita, costringendola a guardarlo. Rimasero in silenzio qualche secondo e la giovane non potette far a meno che maledirsi mentalmente: aveva rovinato tutto, ancora una volta.

Non erano mai stati tanto vicini dal legarsi l'uno all'altra in quel modo, neanche dieci anni prima: tanto ingenua a piccola com'era, ma i tempi erano passati e in quel momento, in quella camera d'albergo c'erano la Wendy ventottenne e il Justin trentunenne: perché tanta paura? Eppure non era la prima volta -purtroppo aggiungerei. Il terrore di soffrire fisicamente c'entrava poco a niente, e quindi quali erano le cause di tanta esitazione? Lo capì solo dopo qualche attimo, quando per l'ennesima volta Justin richiamò la sua attenzione.

"Ti amo" le disse, sinceramente.

Era questo allora, proprio queste due paroline dal significato immenso: voleva sentirsele dire da lui, voleva che fuoriuscissero dalle sue morbide labbra, voleva certezze: di non dover soffrire di nuovo, di non dover essere ancora una volta abbandonata, certezze di un amore che nonostante tutto sarebbe durato nel tempo. Quelle certezze che le erano mancate per troppo tempo con Mark, anche nei rapporti più intimi. 

"Anche io" disse lei, sorridendo.

Justin ricambiò con un sorriso a trentadue denti e le baciò l'angolo della bocca, finalmente sicuro al cento per cento di poter proseguire. Nonostante Wendy si fosse mostrata del tutto incompetente, egli non si era permesso neanche per un attimo di deriderla o ancor peggio, rinunciare. Le era rimasta affianco, cercando di capire il perché di tanta paura e ci era riuscito.

Le accarezzò con una mano una gamba, sorreggendosi su un gomito con l'altro braccio per non schiacciare con il suo peso superiore la figura di Wendy: accarezzò il ginocchio e poi passò alla coscia, aprendo la gamba lentamente e solleticando la pelle della coscia interna, facendo rabbrividire ancora una volta la giovane. Senza limitarsi accarezzò la sua femminilità da sopra il tessuto dell'intimo e Wendy inarcò la schiena sentendo il piacere espandersi a macchia d'olio: quando sgranò gli occhi per incontrare lo sguardo rassicurante di lui, si rese conto che lo stesso piacere era impresso nelle pupille dilatate di Bieber. Non c'era via di scampo per nessuno dei due.

Accarezzò lo stesso punto più volte e Wendy non potette far a meno che lasciarsi andare, iniziando a dimenarsi, stringendo tra le mani l'orlo delle bianche lenzuola e respirando a fatica; si lasciò talmente andare da percepire le pareti della sua femminilità inumidirsi, poco a poco bagnando anche l'intimo nero e facendo ridere di gusto Justin che prese tra due dita l'estremità dell'ultimo indumento presente sul corpo di Wendy, sfilandolo via, fracido com'era. 

Wendy d'istinto chiuse le gambe, arrossendo vergognosamente: Justin non l'aveva mai vista così, era la prima volta per entrambi e quanto imbarazzo c'era tra i due. La tensione si percepiva tra le quattro mura eppure Justin non si fece scrupoli ad afferrare le cosce di Wendy per riportarle nella posizione precedente, mostrando del tutto la femminilità della mora che portò entrambe le mani sul volto per non dover assistere alla scena. 

"Sei bellissima" sussurrò divertito, cerando di calmarla. 

Le afferrò delicatamente i magri polsi e si posizionò per bene seduto sulla sua femminilità così da non poter vedere niente, magari si sarebbe lasciata andare una volta per tutte: portò le mani di Wendy sui suoi addominali.

"Toccami" quasi le ordinò. 

La mora esitò in un primo momento, sentendo risuonare la voce roca e sensuale di Justin nella sua testa e cominciò poco dopo ad accarezzare i suoi addominali, sfiorando di tanto in tanto l'elastico dei boxer e facendo tirare indietro la testa al giovane, il che incrementò la voglia di Wendy che si mosse sotto il peso di lui, provando molto più piacere adesso che era praticamente nuda. Non riuscendo a resistere, la giovane afferrò i boxer e gli abbassò, rivelando per metà l'erezione di Bieber che, preso alla sprovvista, sgranò gli occhi e poi scoppiò a ridere, facendo arrossire nuovamente Wendy.

Sfilò via anche i boxer e finalmente, dopo tanto stuzzicarsi e procurarsi il minimo del piacere, erano entrambi nudi e pronti. Justin accarezzò nuovamente l'interno coscia della ragazza che socchiuse gli occhi, pronta a riceverlo. Sentì l'erezione di Justin pulsarle sul ventre e questo la eccitò ancora di più, come mai le era successo prima.

"Justin, ti prego" si ritrovò a dire.

Bieber morse il labbro inferiore cercando di trattenersi, volendo a tutti i costi godersi il momento nel migliore dei modi. Le vezzeggiava le cosce, sentendo la pelle d'oca sempre più evidente; si posizionò per bene tra di esse e strinse le mani di Wendy, incastrando perfettamente le dita l'uno con l'altra, quasi fossero state create per stare sempre insieme. Tutte e quattro le mani erano ai lati del capo di Wendy e si stringevano talmente forte che Wendy quasi non percepì più la loro presenza.

Stuzzicò la sua femminilità per quel poco e Wendy chiuse le palpebre, sentendo il respiro di lui picchiare sulle sue labbra. Si immerse lentamente, catturando tra i denti il labbro inferiore di lei una volta che arrivò al limite, corrugando la fronte a causa del piacere. Wendy strizzò gli occhi e si lasciò andare completamente, aggrappandosi alle spalle di lui, graffiando la sua schiena subito dopo la prima e debole spinta.

"Guardarmi" disse lui con voce tremante.

Wendy aprì gli occhi lentamente, quasi avesse paura di star dormendo e sognando ogni cosa, ogni brivido e parola detta. Quando però le sue palpebre di spalancarono del tutto si rese conto che i sogni c'entravano poco e niente: Justin era lì, intento a respirare faticosamente, intento ad amarla come mai era accaduto prima d'ora, intenti entrambi a scrivere un altro, nuovo ed importante capitolo delle loro vite. Si guardarono per interi secondi e Wendy non potette fare a meno che perdersi in quelle pozze caramellate così lucide: gli occhi gli brillavano, ma non solo di lussuria, di passione, di voglia; anche di amore, di paura di poterla ferire in un qualche modo. La vergogna e l'imbarazzo scemarono dopo ogni piccola spinta, il giusto per adattarsi.

Wendy per tanto, dopo qualche minuto, si lasciò andare tra le sue braccia che la accolsero a dovere: Justin le strinse entrambi i lati del volto con le mani e la baciò spingendo ulteriormente, reprimendo il gemito di entrambi e da quel momento in poi le spinte divennero sempre più sicure e possenti. I gemiti di entrambi invasero lo spazio circostante, risuonando come droga per entrambi. Bieber accarezzava i suoi seni, stringeva finalmente i capezzoli, le cosce, il ventre, il volto, tutto ciò che era possibile palpare e spingeva sempre più a fondo mentre Wendy fu costretta ad apostrofare il ragazzo ancora e ancora.

"Non smettere mai di guardarmi" le disse, affondando in lei tanto velocemente da farle sgranare gli occhi. "Non smettere mai di sussurrare il mio nome" continuò con voce spezzata dal piacere. 

Posò la sua fronte sudata su quella di lei e respirarono a fatica l'uno nella bocca dell'altro, sfiorando le labbra di poco: la mora continuava a sussurrare il nome di lui, graffiandogli la schiena dopo ogni spinta di bacino e aprendo il più possible le gambe. Ella accarezzò la schiena nuda del biondo e passò persino sui glutei, incrementando le spinte e facendo sussultare Justin. Era affamata di lui in tutto e per tutto. Inarcò la schiena per ricevere più piacere, il che funzionò: la erezione di Bieber affondò sempre più velocemente nella femminilità di Wendy colpendo il punto più sensibile e facendola tremare, costringendola a sorreggersi con tutte le sue forse alle spalle di lui. Urlò il nome del giovane talmente forte che chiunque dovesse trovarsi nei paraggi li avrebbe potuti udire, ma non le importava.

Più esclamava a pieni polmoni di volerne ancora, più Justin aumentava il ritmo e il famoso formicolio divenne sempre più pressante, facendola gemere di continuo, senza mai riuscirsi a fermare. Accarezzò una guancia di Justin catturando le sue labbra in un bacio che egli non riuscì a ricambiare a fondo, troppo preso dai movimenti di bacino; gli scompigliò i capelli bagnati e gli baciò il collo, soprattutto la vena evidente e pulsante che aveva su un lato. Questa volta invece fu Justin a socchiudere gli occhi, a strizzargli il più possibile, non riuscendo a trattenersi dopo tanto piacere procurato anche dai lenti e sensuali baci di Wendy.

Il biondo tirò indietro il capo, sorreggendosi con i gomiti sul materasso e sussurrò il nome della mora più volte, dovendo rallentare le spinte perché non ce la stava davvero facendo più. Wendy affondò il suo viso nell'incavo del collo di lui, ispirando a pieni polmoni e le spinte ripresero ad essere tanto decise che bastarono altri pochi movimenti di bacino per far sgranare gli occhi ad entrambi che esplosero in un violento orgasmo all'unisco, facendoli urlare l'uno il nome dell'altra e dimenarsi in preda agli spasmi che il piacere procurava, infondendo le radici su ogni parte del corpo.

Justin si lasciò andare di peso sulla figura di Wendy: rimasero in silenzio, cercando di riprendere fiato e ci vollero interi minuti per far si che ciò accadesse. Bieber ascoltò a fondo il ritmo del cuore che rischiava di esplodere dal petto di Wendy, la quale continuò ad accarezzare qualche ciocca di capelli del biondo, scrutando un punto fisso sul soffitto bianco. Nessuno dei due riuscì a proferire parola o a muovere muscolo: mentre Wendy accarezzava dolcemente il capo di lui, egli si divertiva a solleticarle il nudo bacino, facendola sorridere. 

Quando finalmente il biondo si alzò e fece scontrare le sue labbra con quelle si lei, uscì lentamente dalla sua femminilità, facendola sussultare nella sua bocca. Le loro lingue si trovarono ancora per molto, nonostante fossero ormai divisi: Wendy percepì una strana sensazione di vuoto, sarebbe voluta scoppiare a piangere. Aveva amato quel momento dal primo secondo e cosa molto più importante, non se ne sarebbe mai pentita.

Si staccarono per riprendere fiato, fissandosi negli occhi, lui riflesso negli occhi di lei e viceversa. Pelle grondante di sudore, capelli scompigliati, guance rosse: Justin era tanto buffo quanto attraente e questo la fece sorridere tanto di cuore che Bieber non potette far a meno che ricambiare con uno dei suoi soliti e contagiosi sorrisi a trentadue denti.

Il destino, quel giorno, regalò loro un'altra possibilità: per amarsi, per aversi, per desiderarsi. Per tutte quelle volte che si erano pensati e che non si erano potuti trovare, per tutte le volte che avrebbero voluto baciarsi ma che erano stati troppo distanti. Un'altra volta per innamorarsi, un'altra volta per perdersi l'uno nello sguardo dell'altra, un'altra volte per prendersi e non lasciarsi mai più andare. 


***

Oddio questo capitolo cosa non è! Ho cercato di renderlo il meno volgare possibile, spero davvero di esserci riuscita. Voi dovete assolutamente dirmi cosa ne pensate, anche perché non ho mai dedicato una scena del genere per un intero capitolo. 

4000 e passa parole di puro Wendy e Justin e questo lo adoro troppo, è qualcosa di bellissimo. Non vi ringrazierò mai abbastanza per tutti i complimenti che mi fate, siamo arrivati quasi a 3.000 letture e più di 300 voti ed ogni giorno aumentiamo: sappiate che per me è un traguardo immenso.

Non vedo giù l'ora di postare il prossimo capitolo, spero di non avervi deluso anche questa volta!

Un bacio.

Giulia

p.s: ho iniziato a scrivere una nuova storia su Justin che si intitola My Addiction, magari se vi va andate a farci un giro e ditemi cosa ne pensate, ve ne sarei davvero grata.

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