No Fury [Italian translation]

By enedirectioner

804K 47.2K 9.7K

Il principe nacque nella lussuosa camera della madre tre giorni prima che io emergessi sul pavimento squallid... More

Prologo
Passato: Uno
Presente: Due
Passato: Tre
Presente: Quattro
Passato: Cinque
Presente: Sei
Passato: Sette
Presente: Otto
Passato: Nove
Presente: Dieci
Presente: Undici
Presente: Dodici
Presente: Tredici
Presente: Quattordici
Presente: Quindici
Passato: Sedici
Presente: Diciassette
Presente: Diciotto
Presente: Diciannove
Passato: Venti
Presente: Ventuno
Presente: Ventidue
Presente: Ventitré
Presente: Ventiquattro
Passato: Venticinque
Presente: Ventisei
Presente: Ventisette
Presente: Ventotto
Presente: Ventinove
Presente: Trenta
Presente: Trentadue
Presente: Trentatré
Presente: Trentaquattro
Presente: Trentacinque
Presente: Trentasei
Presente: Trentasette
Presente: Trentotto
Presente: Trentanove
Presente: Quaranta
Presente: Quarantuno
Presente: Quarantadue
Presente: Quarantatré
Presente: Quarantaquattro
Presente: Quarantacinque
Presente: Quarantasei
Presente: Quarantasette
Presente: Quarantotto
Presente: Quarantanove
Presente: Cinquanta
Passato: Cinquantuno
Presente: Cinquantadue
Presente: Cinquantatré
Presente: Cinquantaquattro
Presente: Cinquantacinque
Presente: Cinquantasei
Presente: Cinquantasette
Presente: Cinquantotto
Presente: Cinquantanove
Presente: Sessanta
Presente: Sessantuno
Presente: Sessantadue
Presente: Sessantatré
Presente: Sessantaquattro
Presente: Sessantacinque
Presente: Sessantasei
Presente: Sessantasette
Presente: Sessantotto
Presente: Sessantanove
Presente: Settanta
Presente: Settantuno
Presente: Settantadue
Presente: Settantatré
Presente: Settantaquattro
Passato: Epilogo

Presente: Trentuno

12.1K 692 117
By enedirectioner

Dopo aver bussato una volta soltanto, feci un passo indietro per lo spavento quando venne spalancata e mi trovai davanti un uomo alto e muscoloso, che indossava una tunica marrone sopra i pantaloni pesanti.

I suoi occhi cercarono il mio sguardo prima che mi riconoscesse. "Cathryn?"

D'istinto, feci un piccolo inchino.
"Vostra Altezza..."

La sua mano avvolse il mio gomito, tirandomi su. "Oh, cara." Ridendo, posò l'altra mano sulla mia guancia, indossando un sorriso enorme. "Io non sono un reale. Entra. Per tutti questi anni ho aspettato di conoscerti." Guardando dietro di me, chiese, "Harry non c'è?"

"Doveva prepararsi per il festival."

James fece un'espressione che mi fece capire che anche lui trovava tutto questo strano, e per un attimo mi chiesi se Harry fosse preoccupato per la reazione di James una volta saputo del nostro bambino, ma se fosse stato così, perché mi avrebbe mai lasciata lì, da sola, a sopportare la cosa?

Il cottage era più grande di quel che sembrava dall'esterno, costruita sul lato di una collina. All'entrata c'era un ampio soggiorno decorato con mobili di lusso e bellissimi tappeti lavorati a mano. Una piccola cucina era visibile verso il retro. Un corridoio buio portava a quelle che immaginavo fossero le zone notte.

Finii di scrutare la stanza e lo guardai negli occhi. Aveva passato il tempo a studiarmi e il suo sorriso sembrava essersi addolcito, diventando più affettuoso. "Bene, allora. Io sono James."

La sua presentazione superflua fu resa più dolce dal luccichio familiare nei suoi occhi.

"Salve, James."

Fece un piccolo inchino formale e poi si piegò, baciandomi la guancia.

"Prima di tutto, partiamo dall'inizio." James si mosse verso la stufa a legna, sistemandoci sopra una teiera d'acciaio. "Tè?"

"Sì, per favore, vostro Onore."

Emise una risata roca e scosse la testa, mormorando. "Dovrò farti togliere questa abitudine."

"Scusa," dissi, avanzando nella stanza e guardandomi intorno con fare impotente. La sensazione surreale mi colpì velocemente e iniziò a girarmi la testa. "Non so veramente come comportarmi qui."

Non sapeva neanche perché ero lì.

Mi avrebbe mandata via?

Si sarebbe arrabbiato, pensando che avessi cercato di ingannare il principe?

"Beh, potresti dirmi a cosa devo l'onore della tua visita?" Mi guardò con la coda dell'occhio, aggiungendo con un sopracciglio alzato, "Però ammetto che mi aspettavo di vederti con Harry al nostro primo incontro."

"Temo che Harry non avesse pianificato di portarmi da voi neanche oggi."

"Ah?" Chiese, piegandosi per attizzare il fuoco.

La mia pelle bruciava dal petto fino alle guance.

"Mi ha lasciata davanti alla vostra porta, ma è dovuto tornare," farfugliai. "Vedete, ha appena saputo e siamo entrambi un po'... sorpresi. Voleva che voi deste un'occhiata..."

James si girò verso di me, aggrottando le sopracciglia e poi, nel mio silenzio prolungato, l'espressione che fece e gli occhi che si illuminarono mi dissero che aveva capito. "Ah."

"Già," mormorai.

"Sei incinta."

"Sì, signore. Non voleva che vedessi la levatrice senza prima parlarvi."

Il cuore mi scivolò lungo il petto: non mi sarei mai aspettata il sorriso che nacque sul suo viso. E non mi sarei mai aspettata che assomigliasse così tanto al mio principe quando quel sorriso apparve: con le fossette e caldo.

Caldo come il sole.

Dopo qualche secondo in cui ci limitammo a guardarci scioccati, si girò quando la teiera fischiò.

"A quanto pensi di essere?" Domandò. Mi chiedevo se mi fossi immaginata il modo in cui la sua mano si sollevò sul suo viso, passandosi il dito sotto l'occhio.

"Non lo so, vostro Ono-signore," mi corressi velocemente.

"Beh, ah," disse diventando rosso sulle guance, "vediamo, allora. Harry mi ha detto che prima... era lui stesso a farti portare nella sua stanza, ah, beh, ormai sono passate diverse settimane..."

Spostai lo sguardo. "Sì, signore."

Mi sentivo debole.

Versando il tè in due tazze, James fece un cenno verso la chaise longue sull'angolo. "Vieni, cara. Lascia che ti dia un'occhiata."

Lo seguii verso il lato opposto della stanza, stendendomi attentamente e fissando il soffitto. Mi stavo soffocando con la mia stessa umiliazione.

"Shh," sussurrò, sedendosi sul bordo accanto a me e prendendomi la mano. "Non devi vergognarti. Ammetto di essere... felice per lui."

Strofinò il retro della mia mano con il suo pollice, dicendo silenziosamente, "Harry è un bravo ragazzo." Sbatté le palpebre. "È diventato un brav'uomo."

"Sembra che sia successo tutto all'improvviso e allo stesso tempo da una vita," sussurrai. "Una volta eravamo amici e poi non più. E poi, eravamo amanti ma all'inizio non mi parlava."

James annuì, stringendomi la mano. "Il re non ha sempre mostrato a Harry la cosa migliore da fare. Io ci provo, ma la mia influenza viene da lontano."

Annuii. Qualcosa di lui era rassicurante. "Ci siamo appena ritrovati e ora lui si sta per sposare e io mi sto per sposare. E porto in grembo il bambino di Harry? Che follia è questa?"

Chiusi gli occhi e pensai che con James potevo parlare. Con lui era facile sfogarsi: potevo dirgli di come fossi terrorizzata dal futuro, di come non sapessi come avrei fatto a gestire la cosa. Gli dissi della mia vita: della mia generosa sorella, della birreria che mia madre gestiva, del mio amorevole e tenacemente protettivo padre, anche se avevo la sensazione che lui sapesse già tutto. Gli dissi di come Douglas mi aveva trascinata quella prima notte fatale. Gli dissi che amavo Harry da quando ero una bambina.

Era bello parlarne.

"Me ne pento a malapena," ammisi, "anche se una parte di me sa che questo bambino è stato fatto quella prima notte, quando si è rifiutato di guardarmi o di parlarmi. E ho paura di quello che ne sarà della vita del nostro bambino se non mi sposerò presto. Harry non lascerà la corona."

"Non penso che lo farebbe..." James concordò e la sua voce si affievolì. "Anche se anche il mio Harry ti ama da tutta la vita." Ridendo, aggiunse, "Probabilmente avrei dovuto sapere che questo giorno sarebbe arrivato, anche da prima che nascesse."

Lo guardai con confusione e fui distratta dalle sue guance arrossate e dalla barbetta bionda e mi chiesi come facesse a essere il fratello della madre di Harry con quel colorito. Harry, che assomigliava a lei, aveva i capelli scuri, la pelle perfetta e gli occhi verdi e luminosi. Quest'uomo era alto, sì, ma aveva il viso rotondo e le guance arrossate mentre Harry non aveva imperfezioni. Solo i sorrisi erano simili.

"Posso dare un'occhiata allora?"

Quando annuii, James mi abbassò leggermente la gonna, le sue mani premettero delicatamente sulla mia pancia, muovendosi abilmente.

"Ti fa male?"

Scossi la testa. "No, signore."

Lui sorrise, sistemando le mani sulla stessa area in basso che io e Harry avevamo trovato prima. "Ah," disse. "Sei decisamente incinta."

Il mio cuore sembrò diventare più grande sentendo semplicemente la conferma.

Con le sue mani calde posate su di me, James sussurrò, "Cathryn?"

"Sì?"

"Tu ti sei confidata con me," disse. "E io farò altrettanto."

Il mio cuore smise di battere quando incontrai il suo sguardo nervoso.

Era in quel momento che mi avrebbe detto qualcosa di terribile.

Ma invece, facendo un cenno, ammise, "Qui dentro c'è mio nipote."

Mi immobilizzai, gli arti mi si intorpidirono. "Vostro nipote?"

James mantenne il contatto visivo, volendo che capissi.

Le lacrime mi pizzicarono gli occhi. "Voi non siete il fratello della Regina Anne."

"No." Afferrò la mia mano, massaggiandomi il braccio come se sapesse esattamente dove mi facesse male. "Mio padre gestiva la sua casa. Siamo cresciuti insieme. Quindi, quando ho detto che mi sarei dovuto aspettare che questo giorno sarebbe arrivato, avrai capito che intendevo che la storia si sarebbe ripetuta."

"Voi eravate un cittadino comune e lei era una dama." La mia mente barcollò, sforzandosi a capire. "Perché non avete trovato un modo per sposarla prima che diventasse regina?"

"La madre di Harry era nata per il castello, ma viveva una vita semplice. Era bellissima, oh." Raddrizzò la schiena, chiudendo gli occhi. "Con un cuore di zucchero e una volontà di ferro. Una volta entrata nella società, il re volle Lady Anne tutta per sé; non gli importava se il suo sangue non era reale. L'avrebbe avuta, ad ogni costo."

"Oh, il costo di avere una vita così, suppongo," dissi.

Lui sorrise. "E ora è per questo che i ribelli là fuori pensano di avere il diritto di rivendicare il territorio. Dato che sua madre non era di sangue reale, i ribelli considerano Harry un re debole. Non sanno che lui non è per niente un re."

"Il re lo sa?" Chiesi.

"Harry assomiglia a sua madre, ora lo puoi vedere anche tu stessa. Il re non lo saprà mai. Crede di essere il padre biologico di Harry."

"Non capisco," sussurrai. "Com'è possibile?" La realtà della sua vita gravò su di me: dover guardare suo figlio crescere sotto lo stesso tetto del re, sapere della morte della sua amata durante la nascita del loro bambino. Non essere mai stato in grado di dirle addio. Non essere in grado di essere presente per Harry ogni giorno. "Come avete fatto a vivere?"

"Lo ammetto, non è sempre stato facile. Ma mi sono trovato abbastanza a mio agio qui, vendendo prodotti al mercato, vendendo merci che ho imparato a fare durante gli anni. Posso stargli vicino. Lui è tutto quello che ho. E ora ha di nuovo te, è sempre stato bene," mi sorrise ancora. "Starà bene."

A quanto pare, era possibile essere troppo scioccati per piangere. "Harry l'ha sempre saputo?"

"No. Gliel'ho detto quando è tornato dalla Spagna. Aveva... beh, vediamo..."

"Sedici anni," sussurrai.

"Sì." Annuì. "Sedici anni. Fu allora che venne a sapere, anni fa, che si sarebbe dovuto sposare con Maria e al ritorno si sentiva abbandonato, pregandomi di aiutarlo a trovare un modo per sposare te. Non avevo mai pianificato di dirglielo, ma sembrava veramente che fosse destinato a innamorarsi di una cittadina comune. Non potevo più dirgli di starti lontano o mi sarei costretto a smettere di respirare."

Mi portai le mani sul viso, facendo fatica a respirare.

"Harry ha ereditato il temperamento da sua madre, ma è stato cresciuto dal re," disse James. "Ha una sensibilità nel cuore che protegge con l'arguzia datogli dal suo potere."

Spinse la mia gonna al suo posto.

"Anche da me ha ereditato qualcosa." James annuì, massaggiandomi poi i polpacci, facendo in modo che il mio sangue tornasse a scorrere. "Preferirà la morte all'infedeltà. Amerà, ma solo una persona." Deglutì, evitando il mio sguardo. "La gelosia lo brucerà."

"Brucerà anche me."

James fece spallucce come se questa verità fosse a malapena importante. "Ma lui non può proteggerti. Una donna non capisce cosa questo faccia a un uomo; è una tortura. Liam è la scelta migliore per te e Harry arriverà a fidarsi di lui." Sorridendo, disse, "È un po' come dare un uovo di porcellana a un orso. Non hai idea di come riuscirà a tenerlo senza farlo cadere, ma devi solo fidarti."

"Il re trattava bene la regina?"

Non rispose. Invece, mi aiutò a sedermi e incontrò i miei occhi. "Avrai questo bambino quando la neve si scioglierà nell'anno nuovo."

Cercai di trovare le parole per la mia seguente domanda, ma James posò una mano sulla mia guancia. "Dovrai stenderti con un uomo nel giro di due settimane, in modo che tutti credano che la tua pancia sia cresciuta presto e che questo bambino sia semplicemente arrivato prima."

Chiusi gli occhi, sentendo una lacrima scivolare lungo la mia guancia, arrivando al suo pollice. "Non voglio stendermi con un altro."

"Neanche Harry. Ma come gli ho detto, certe cose sono più grandi dei desideri del corpo e del cuore." Continuò a guardarmi. "Temo l'arrivo di una battaglia, Cathryn. Nonostante questo matrimonio che ci unirà alla Spagna, ho paura che ci colpirà. Prenditi cura del bambino. Prenditi cura di Harry, in qualunque modo tu riesca. Devo fare anch'io la mia parte."

Mi alzai, sistemandomi la gonna. "Grazie, James."

"E cara? Vieni da me ogni volta che hai bisogno." Si avvicinò, posando le mani sulle mie spalle. "Ogni volta che hai bisogno."

______________________

Finalmente. È da giorni che vengo interrogata a gogo ad ogni materia, scusate il piccolo ritardo.

Domanda:

Spagnolo o francese?

Nonostante sia più brava a spagnolo, come lingua preferisco il francese. Trovo il suo accento molto elegante e affascinante.

Continue Reading

You'll Also Like

353K 15K 45
Un incidente inaspettato porterà due mondi opposti a conoscersi e scontrarsi. Harry: cantante famoso, amato e ammirato da tutti; Elene: ragazza qualu...
4.7K 327 20
Sei una fan di Tom Hiddleston, sei una ragazza giovane e hai un età tra i 16-18 anni, ad un evento conosci Tom, con cui fai foto, succederà qualcosa...
193K 7.2K 67
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
9.4K 403 18
Aidan e imma si conoscono da sempre...sono migliori amici e forse qualcosa in più.Aidan parte per fare l'attore e i due si separano.Si rincontreremo...