La principessa aveva quattro fratelli maggiori e nessuna speranza di succedere al trono. Il nostro sovrano voleva la pace tra le nazioni e la protezione contro la Francia invasiva.
Con l'aumento di pettegolezzi su una guerra verso sud, con il fabbro a lavoro giorno e notte per fabbricare spade e armature, e con la realtà che Harry dovesse continuare la discendenza reale, mi accorsi che quell'accordo aveva senso.
Già. Lei aveva bisogno di una corona. Noi avevamo bisogno della Spagna dalla nostra parte.
Ma il mio cuore era un disastro di schegge.
Faceva male uscire e vederlo salire sul suo cavallo.
Faceva male sentire la sua voce mentre passava attraverso la porta principale.
Faceva male ogni volta che vedevo un viso amichevole congratularsi con tutti noi per il matrimonio imminente del nostro principe.
Non volevo vederlo.
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Bugia. Volevo vederlo più di ogni altra cosa. Forse, dopo mi sarei spenta completamente. Vederlo e sapere che era stato deciso tutto, avrebbe ucciso la nostalgia dentro di me. Avrebbe ucciso tutto dentro di me.
Mia madre mi diede una cassa, spingendomi fuori dalla porta. "È per il banchetto."
"Può consegnarlo Mary," insistetti.
"Mary è alla vasca di macerazione. Vai." Alzò il mento, congedandomi.
Attraversai il cortile ed entrai nel grande corridoio. Sentii il rumore di zoccoli contro la pietra del sentiero dietro di me e vidi la carrozza del re fermarsi fuori. I servi si bloccarono, dissolvendosi nelle ombre. Mi appoggiai al muro, tenendo le bottiglie di birra che stavo consegnando.
Il principe apparve dietro suo padre, i suoi portatori lo seguirono, portando un baule pieno di abiti sfarzosi. Mi si bloccò il respiro; gli erano state rasate le chiome. Non del tutto, ma intorno agli occhi e alle orecchie. Sotto i suoi occhi vi erano degli anelli scuri. Sembrava che fosse morto anche lui.
Incontrarono il mio sguardo proprio nel momento in cui una lacrima rigò la mia guancia.
~~
Douglas mi fece uscire dalla cucina solo qualche minuto dopo, stringendomi con forza il braccio. Mi trascinò, facendomi quasi inciampare sulle scale, lasciandomi un livido e gettandomi oltre le porte, per farmi entrare nella camera da letto.
Non ero ancora entrata interamente nella stanza del principe quando fui tirata più in profondità, finché sentii una porta sbattere dietro di me.
La sua bocca era veloce contro la mia mascella e il mio collo: denti, lingua e morsi. Le sue mani tremavano mentre cercavano faticosamente di non strapparmi il vestito di dosso. Il principe mi prese violentemente, mentre ero piegata sulla sua toletta.
La sua lunghezza mi trafisse, le sue dita mi toccarono per rendermi scivolosa, pregandomi con le parole di godermelo.
Sii bagnata. Sii bagnata per me, Cath.
E quando lo fui, raccolse i miei liquidi con le punte delle dita e li tracciò sul mio collo prima di succhiare lì, facendosi sfuggire un grido disperato.
Lottò contro il suo piacere, evitandolo, rallentando, accelerando, gemendo in agonia e sollievo per la sensazione.
Oh, la sensazione.
Le sue cosce diventarono scivolose contro di me per il sudore.
Mi spinse sul pavimento, rimanendo appoggiato a me, intrappolandomi. Mi prese come una bestia, sulle mani e sulle ginocchia. Il pavimento freddo morse la mia pelle, il suo palmo incontrò la mia schiena e le mie cosce.
"Ogni parte di te," disse contro la mia schiena, mordendomi. "Ogni piccola parte."
Lo pregai. Gli dissi che lo volevo.
L'altra sua mano circondò i miei fianchi per arrivare in mezzo alle mie gambe, trovando la piccola parte di carne che poteva accarezzare e compiacere e che faceva in modo che stringessi il suo corpo dentro il mio, che mi faceva andare contro di lui in modo selvaggio.
Mi aspettavo il suo seme dentro di me, ma dopo che gridai, le sue mani mi misero in piedi ed io quasi inciampai, stabilizzandomi con mani tremanti sulle sue spalle vestite.
Mi fissò con occhi selvaggi. "Mi ami? Devo saperlo."
La carne solida dentro di me si fratturò, facendo irradiare frammenti innumerevoli. Il dolore era impareggiabile.
Mi pulii le lacrime dalle guance. "Sì. Certo che sì. Da sempre."
"Come io amo te. Come ho sempre amato solo te."
Si alzò davanti a me, sembrando perplesso. Potevo vedere il panico dietro i suoi occhi.
Mi abbassai e il mio cuore fece un salto al suono del suo sussulto sorpreso. La sua lunghezza era dritta, gonfia e rigida, ancora bagnata per me, bagnata dal piacere che usciva dalla punta. Una goccia densa scivolò lungo la sua mano; lui la trascinò lungo il mio labbro.
"Tesoro mio?" Il suo pugno tremò tra i miei capelli, i suoi occhi verdi pregarono per ogni piccola parte di me e non osai farglielo chiedere.
Il suo sapore sulla mia lingua era forte come l'erba, mischiata alla terra del mio corpo.
Come potevo sentirmi degradata quando mi guardava con così tanta intensità?
Come potevo temere le festività di quella sera quando lui sussurrava,
Cath
Il piacere
Il piacere che sto provando
Il mio cuore
Non posso rinunciare a te
Non possono farmi rinunciare a te
Come potevo pensare che fosse peccaminoso e perverso prenderlo nel mio corpo in quel modo, quando si piegava letteralmente in due per guardarmi da vicino, mentre tremava e si liberava sulle mie labbra e sul mio collo?
Il nostro primo bacio fu la sua bocca sulla mia, disperata, la sua lingua in profondità, esplorando. Assaporai il suo dolore urlante, il suo desiderio. Assaporai i suoi anni pieni di un bisogno rinchiuso.
Gli stavo dando ogni piccola parte di me prima di morire dentro.
~~
Harry mi prese in braccio, avvolgendo le braccia intorno a me e portandomi sul suo letto.
La mia voce uscì silenziosa contro la sua spalla. "Perché non mi hai detto del matrimonio? Mi aspettavo che sarebbe successo presto, desideravo semplicemente sentirlo da te quella notte, l'ultima insieme."
Ci fece stendere e mi tirò vicina. Eravamo faccia a faccia, petto contro petto e portò il palmo sul mio viso, accarezzandomi la guancia con il pollice.
"Credevo che nel momento in cui mio padre lo ha annunciato - o forse anche ora, in questo preciso istante - avrei trovato una via d'uscita."
Mi ritrassi, guardandolo negli occhi. Oh, era un tragico sognatore. "Harry, è tutto concluso. Tutto il regno è preparato. Mancano solo pochi giorni, tesoro. Ora sei tu a doverti preparare a prenderle le mani all'altare e agire come un futuro re per tutto il mondo."
Lui annuì, deglutendo. I suoi occhi cercarono i miei, facendo avanti e indietro, con il bisogno di essere rassicurato. "Ho paura di non potercela fare."
"Devi farcela." Feci scorrere le dita sotto i suoi occhi, tracciando i cerchi pesanti. "Hai un aspetto miserabile."
"Anche tu." Le sue fossette scavarono nelle sue guance e i suoi occhi mostrarono un raggio di sole per la prima volta in tanti giorni.
Risi. "Io sono guardata da meno persone."
Mi guardò. "Ti fidi del mio amore per te?"
Invece di rispondere verbalmente, presi il suo viso tra le mani, sporgendomi per baciarlo. Baciai le sue labbra morbide, assaporai i suoi suoni silenziosi. La sua lingua sembrava seta sulla mia. Quando rotolò su di me, le mie dita scivolarono sul suo viso, memorizzandolo. Avrei potuto baciarlo per tutta la vita, senza mai stancarmi.
Mi sarei goduta quel momento, proprio lì, sentendo la sua bocca aprirsi e chiudersi contro la mia. Gli avrei dato forza attraverso il mio bacio. Non avrei permesso che quello mi rovinasse. Non avrei permesso che quello lo rovinasse.
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Non ci posso credere, ieri sera mi sono addormentata mentre rileggevo hahaha. Mi dispiaceee, non volevo lasciarvi con un capitolo corto come quello precedente.
Domanda:
Quanto riuscite a sopportare il dolore da 0 a 10?
3. Mi metto a delirare se non prendo degli antidolorifici almeno due volte al giorno.