La cosa giusta da fare

By AliceinAbyss

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"E' come se la mia vita dopo 35 anni non fosse ancora cominciata" "E' come se la mia vita in soli 16 anni fos... More

1) L'inizio secondo Mason
2) L'inizio secondo Claire
3) La prima mattina
4) Il mio vuoto
6) Sogno di una notte di mezzo autunno
7) Dubbi
8) Amici
9) Verità nascoste
10) John Lyonell
11) Tutta la verità
12) Perdono
13) Svolta
Indipendenza

5) Ora ci siamo solo noi

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By AliceinAbyss

Ecco è finita.
Ora esce, richiude la porta e ciao.
Non vorrà più saperne di me. L'ho spaventato, o peggio, disgustato. Probabilmente avrà pensato che sono solo una ragazzina dagli ormoni impazziti.

La scuola.
Con mia madre che sta bene non ho più scusanti e gli insegnanti rompono anche solo per un giorno di assenza. Quindi passerò la giornata a sorbirmi i miei compagni con i loro "Come sta tua madre?" "Deve essere stata dura." "Poverina, avrei voluto chiamarti ma ho una scusa del cazzo per il quale non ho potuto farlo."
Sempre la stessa storia, ma ormai ci sono abituata.
Quello a cui dovrò abituarmi è lo stare senza di lui. Per me ormai non sentire la sua voce, il suo profumo, non guardare i suoi occhi è come una tortura. Come una droga, una volta provata non puoi più smettere.

Torno a casa, faccio i compiti, computer, vado a dormire, mi alzo, scuola, torno a casa, faccio i compiti.......tutto torna alla sua routine. E piano piano spero che passerà quest'astinenza. Dovrei solo trovare qualcosa che mi aiuti ad uscirne.

-Claire vai a comprare le patate che sono finite-
Normalmente le avrei urlato di andare a comprarsele da sola le patate, ma è stata ricoverata quindi mi cucio la bocca e vado.

-Ciao, tu sei Claire giusto? Scusa non sono bravo con le convenzionalità quindi non ho mai saputo come rivolgerti la parola. Io sono Ben, frequentiamo biologia insieme.-
Seccature ecco cosa si incontra in giro. E questa era una bellissima seccatura bionda con la pelle color oliva, il volto ricoperto da una leggera barbetta bionda, due occhi blu oceano e muscoli che incrinavano la maglietta d'ogni dove.
-So chi sei. Sei il belloccio della scuola. Quello che stava con Jennifer Docmell.-
-Wow che bella reputazione che ho. Tu invece sei quella che ignora tutti perchè o non li sente all'altezza o magari non si sente all'altezza.-
Già mi da sui nervi questa conversazione.
-Si bhe, buona serata.-
-Aspetta aspetta- mi afferra la mano con ostinazione mentre provo ad allontanarmi -non volevo offenderti. In realtà mi piace questo tuo caratterino.-
-Grazie, anche a me.-   -Magari dovremmo conoscerci meglio.-
"O magari potrei venire a casa tua e farmi scopare come le altre tue troiette" sto per rispondere. Ma ci penso un attimo. Potrebbe essere lui la cura per la mia astinenza. Forse potrei dimenticare quegli occhi corallini semplicemente trovando delle distrazioni. Ben Ford non era proprio quello che intendevo, ma potrebbe andare bene.
-D'accordo. Mi passi a prendere stasera e mi porti ad un bar. Io poi valuterò la serata e deciderò se è il caso di "conoscerti meglio"-

Stranamente è una serata divertente. Lui è dolce ma non troppo, serio ma non troppo, divertente ma non troppo. E' tutto senza eccedere in nulla. E' perfetto, sempre se ti piace il genere.
Di certo è molto meglio di una persona scorbutica, seria, altezzosa, noiosa, fissata con l'età come qualcuno di mia conoscenza. Sono sicura che Ben sarebbe molto più adatto a me. Alla fine ha le mie stesse idee, i miei stessi gusti, la mia stessa età!
Sì sono certa che lui vada bene. Anzi mi sono già dimenticata di quell'uomo.
Ormai non penso più ai suoi capelli mossi e incrinati come il grano al vento, agli occhi castano chiaro leggermente allungati sulle tempie, alle sue braccia robuste dalla carnagione bianco porcellana, al suo ventre scolpito e decorato da meravigliosi boccoletti scuri, e al suo...........ok no, non riesco a dimenticare.

E come potrei? La sua figura si è inficcata all'interno delle mie vene. E' come morfina, l'unica cosa che riesce a gioviare questa noia che provo nella mia vita.

Il giorno dopo passo l'ora di biologia accanto a questo mio nuovo "amico". Sembra piacevole.

La sera mi invita di nuovo a uscire. Beviamo qualcosa, facciamo un giro e finiamo nel Millennium Park. Tra tanti posti proprio lì.
Riconosco dove si trovava Mason la prima volta che l'ho visto. Accanto a quell'albero di ciliegie, ormai spoglio. Mi avvicino ma uno strattone mi tira verso Ben che mi abbraccia e inizia a baciarmi il collo.
-Dai smettila. Ci conosciamo da appena due giorni.-  Come se la cosa facesse differenza: stavo per fare cose inimmaginabili con un uomo che avevo appena incontrato.
- E quindi? Da quando ti ho vista la prima volta ho subito pensato che fosse destino.-
Ah e Jennifer? Era destino anche con lei? O è una delle sue frasi fatte? Ovviamente non mi aspettavo altro da uno come lui. Ma in fondo a chi importa, mi serve solo per il mio scopo.

I suoi baci sono veloci, freddi, o perlomeno così sembrano a me. Non provo assolutamente nulla.

Poi piano piano dal collo risale, va dietro il mio orecchio, me lo morde, mi guarda negli occhi e lentamente avvicina le sue labbra alle mie. Ecco che si sfiorano quando...-NO!-

Mi scanso con tutta la forza che ho. Non è che non voglia. Qualcosa mi ha distratta.

C'è qualcuno laggiù. Sotto il ciliegio c'è un uomo. Ha una sigaretta in mano e fissa il vuoto.
Ma i suoi occhi non sono vuoti. Sono lucidi, brillano alla luce dei lampioni e pensano, esplorano probabilmente un mondo lontano, attendono come una risposta che dia loro un motivo per tornare a guardare ciò che effettivamente li circonda.

No, a me non serve Ben per dimenticare, semplicemente perchè non voglio farlo!
Io voglio lui. Non importa quanto dovrò aspettare, non importa cosa dovrò fare. Lui è l'unica persona che posso ammettere al mio fianco.

Così ho aspettato, aspettato e aspettato. I giorni sono passati, le settimane. Ho continuato a sognare un giorno che pensavo non sarebbe mai arrivato.

-Claire devi andare a scuola!-
No oggi non vado. Oggi no. Sono passati due mesi e non ho più rivisto Mason. I miei occhi hanno dimenticato i colori. Il mio cuore batte solo per mantenermi in vita, non ha più sussulti, variazioni, nulla. Non provo più nulla. Oggi sto a casa.
-Adesso o ti alzi o ti porto a scuola per le orecchie!-

Ma perchè mia madre non mi lascia in pace? Perchè non capisce?

Oggi biologia la faccio da sola. Dopo aver rifiutato Ben ogni suo conoscente ha iniziato ad evitarmi spudoratamente. E conosce tutta la scuola!
Meglio, è quello che volevo no? Un po di pace!

Campanella. Finalmente è finita! Mi alzo e mi sistemo il mio vestito rosa, che non metto praticamente mai ma che oggi volevo mettere così da magari avere una spinta maggiore per affrontare la giornata, e mi incammino con il mio libro verso l'uscita.

Il Sole non mi riscalda, c'è un leggero venticello soffia sulle mie guance. Continuo a scendere pensando a come questa giornata stia andando esattamente come quella prima e quella prima ancora e come tutte le giornate di questi ultimi due mesi. E' come se stessi vivendo in un film in bianco e nero. Anzi, proprio in un manga, ma questa volta senza lieto fine.

Poi un colore cattura la mia attenzione. Un altro colore ed un altro ed un altro. Il mondo inizia a riacquisire lucentezza, vivacità.

E dritto davanti a me c'è il motivo di questo cambiamento.
Il mio cuore si risveglia e il battito accellera e accellera, sembra quasi scoppiare.
La testa inizia a girare e l'unico punto fermo in quel momento è una figura al di fuori del cancello.

Un uomo che con fare affannatto guarda dritto davanti a sè. Guarda me.

-Devo parlarti- dice. Va bene qualsiasi cosa. Possiamo anche stare ore ed ore solo ad ascoltare i nostri respiri, senza guardarci. Io sarei felice lo stesso.

Ma il suo volto è serio. Vuole rifiutarmi. Il terrore mi assale ed inizio a dire cose senza senso come che so di essere troppo piccola, che non possiamo, tutte queste stupide cagate.

Ma lui mi zittisce e in quel momento il tempo si ferma. La mia testa smette di girare ed il cuore di battere.
Le sue labbra toccano le mie. Sono calde, dolci, affettuose. Sono umide e lentamente si portano sul mio collo. Un brivido mi attraversa la schiena. Il cuore ricomincia a battere come, altro che tamburo, come una batteria durante un concerto dei Led Zeppelin. Il mio stomaco si contorce, divento umida lì sotto.
Mi scende la manica e sento la sua lingua farsi strada verso la mia spalla. Poi risale, e di nuovo sulla mia bocca.
Ora la sua lingua tocca la mia. La assapora, la cerca. Le nostre labbra si uniscono in un intimo abbraccio.

-Mi sono innamorato di te Claire.-

Non capisco cosa ha detto. La mia testa non riesce a ricollegare le parole al loro significato. E' tutto confuso. Sento qualcosa riempire cuore, fegato, stomaco, testa, tutto!
Mi sento.....felice.  Si è questo quello che sento. Felicità.
Voglio dirglielo. Devo dirgli che anche io lo amo. Che l'ho amato dal primo momento. E non come Ben ha amato tutte quelle sue donnicciole. Solo lui! Ho sempre e solo amato lui.
Ma non riesco a parlare, balbetto, le parole mi sfuggono e il cuore batte così forte con non riesco a sentire quello che dico.

Allora mi ribacia.

Avete presente il bacio finale delle fiabe quando il principe e la principessa suggellano definitivamente il loro amore con il bacio più dolce che uno possa immaginare?
Bhe ecco questo è di più.
E' come se tutto quello che io provo e quello che lui prova si mescolasse e diventasse un unico grande sentimento che unito dal bacio provoca una luce così intensa da eliminare ogni traccia di vita intorno.
Ora ci siamo solo noi.

E siamo solo noi anche in questa stanza. Non so come ci siamo arrivati, non capisco neanche dove siamo esattamente.

So solo di essere nuda.

E lui è nudo.

E la mia vita sta acquisendo senso solo ora.

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