Dark Eyes ➳ h.s.

بواسطة vivodinjall

177K 8K 940

Lei: una ragazza che voleva solo lasciarsi il passato alle spalle. Lui: un demone spietato e malvagio, ma ch... المزيد

.
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
AVVISO
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
AVVISO
Capitolo 37
Capitolo 38
AVVISO
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 42
AVVISO
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Eiii

Capitolo 41

2K 108 3
بواسطة vivodinjall

Quando mi svegliai era buio, molto probabilmente era notte fonda. Guardai al mio fianco e vidi che Harry stava dormendo beatamente. Era così tranquillo e sereno. Il suo viso era completamente rilassato e non c'era niente che potesse portare alla sua forma demoniaca. Sembrava quasi un ragazzo normale.

Gli accarezzai i capelli dolcemente affondando le dita nei suoi morbidi ricci. Iniziai man mano ad avere caldo e a sudare e non ci misi molto ad alzarmi e ad aprire la finestra. E subito mi ritornarono molto di quei ricordi legati a quella finestra.

La mia fronte iniziò a sudare e la situazione non migliorò affatto e seguito da attacchi di nausea, corsi in bagno e mi inginocchiai davanti alla tazza e vomitai. Ormai era di routine.

Mi sciacquai prima di tornare a letto, ma non riuscii più ad addormentarmi. La voglia di stare il più possibile con Harry era forte, ma non volevo svegliarlo in qualche modo visto che poteva concedersi solo poche rare ore di sonno.

Decisi quindi di scendere al piano di sotto e la prima cosa che mi venne in mente di fare fu del tè.

Versai il contenuto in una tazza e uscii fuori nella veranda. Un'aria gelida mi colpì il corpo facendomi rabbrividire, contrastando il caldo che produceva la bevanda calda sulle mie mani.

Mi appoggiai su un fianco su una trave di legno e osservai il paesaggio che si trovava di fronte a me. Mi piaceva quando la piccola città era così tranquilla, senza tutto quel trambusto che il giorno portava con sé. Gli unici rumori che sentivo erano delle sirene in lontananza, ma quel suono così distante e sfocato rendeva tutto così magico.

Passai all'incirca mezz'ora a osservare tutto quello che accadeva intorno a me sorseggiando il mio tè caldo, e quando decisi che era meglio ritornare indietro, ritirai la mia tazza e rientrai nella mia camera.

Harry era ancora piacevolmente disteso, con le braccia che avvolgevano un cuscino e la bocca leggermente socchiusa.

Mi avvicinai cautamente e ritornai nella mia vecchia posizione avvolgendo le mie braccia attorno al suo corpo.

***

Mi svegliai a causa della suoneria del mio cellulare. Harry non c'era, ma la cosa non mi sorprese più di tanto. Vidi che c'erano 16 chiamate perse di Sam e iniziai a preoccuparmi visto che erano solo le 6 del mattino.

"Sam che succede?" Gli chiesi preoccupata, ma dall'altro capo della linea sentii solo singhiozzi.

"Dio che succede?!" Quasi urlai volendo capire la causa del suo pianto, ma come risposta ricevetti ancora singhiozzi.

"È-è una cosa terribile..." La sua voce tremava tantissimo, non riusciva quasi a parlare.

"Lou...Lou non c'è più."

"Cosa vuoi dire?" Le dissi subito volendo avere informazioni precise.

"Me l'hanno portato via." Sembrava quasi sotto shock, le sue parole uscivano velocemente e in modo confuso.

"Louis è morto, non c'è più." Il mio cuore perse un battito e per un attimo smisi quasi di respirare.

Era come se con quelle semplici parole il mio intero sistema si fosse fermato. Cercavo di elaborare quella frase, il mio cervello cercava di capire se quella era veramente la realtà o solo un sogno.

Da parte di Sam ci furono solo singhiozzi, ma io non sapevo davvero cosa dire. Mi ero dimenticata di come si parlava.

"C-cosa?" Dopo minuti sembrati un'eternità filamenti riuscii a tirare fuori una parola che uscì come un sospiro.

Sam iniziò a parlarmi, ma io non diedi molta retta alla conversazione. Rimasi ferma lì immobile. Respiravo a fatica e il mio viso era inondato dalle lacrime e una stretta nel petto mi fece singhiozzare, incredula a quello che stavo sentendo. Sentii solo il nome di un posto e la prima cosa che feci fu quella di prendere la macchina di mia madre e andare lì.

Non riuscivo nemmeno a vedere la strada perché le lacrime mi offuscavano la vista. Battevo le mani contro il volante e urlavo dalla disperazione perché quel dolore nel petto non se ne voleva andare. Raggiunsi il posto è vidi macchine della polizia ovunque e un ambulanza. Ovviamente c'erano delle barriere che mi sepravano da lui.

Quando vidi Sam le andai incontro e l'abbracciai. Le nostre lacrime si mischiarono e tutte le parole che volevamo dire erano racchiuse in quei singhiozzi.

Poi mi staccai da lei e cercai di vedere il corpo di Louis. Dovevo vederlo, ne avevo bosogno. Come se vedere il suo corpo senza vita avrebbe fatto sparire quel pugnale sul petto.

"Voglio vederlo!" Urlai agli agenti che però mi tenevano  ferma. E io piangevo. In quel momento non sapevo fare altro. Non riuscivo a mettere insieme i pezzi. Cosa gli avevano fatto?

Quando vidi delle persone che portavano una barella con una specie di sacco sopra contenete il corpo senza di vita di Louis caddi a terra. Perché sapevo che quello che stava succedendo era reale. In qualche modo fino a due secondi prima non riuscivo a crederci, non avevo delle prove concrete.

Mi sentivo morta anche io, il mio cuore aveva smesso di battere e il mio respiro mi aveva abbandonato.

"Vi prego ditemi almeno che cosa è successo." Dissi con gli occhi puntati fissi sul'ambulanza che stava per partire.

L'agente mi guardò con compassione.

"Non si sa precisamente. Non sono state riportate delle ferite tanto gravi. Tra un po' svolgeranno l'autopsia."

A me non mi bastava. Non mi aveva detto niente. Volevo delle spiegazioni.

Girai la testa quando vidi Luke catapultarsi sull'ambulanza. Deviò due agenti che stavano per fermarlo. L'ambulamza era chiusa, ma Luke iniziò a battere i pugni contro i vetri della vettura.

"Louis! Louis! Cosa cazzo ti hanno fatto. Avevi detto che non mi avresti abbandonato pure tu! Me l'avevi promesso! Dio santo, Louis!" Colpì l'ambulanza gridando e piangendo. Era disperato, come noi infondo.

Gli agenti però lo presero e lo allontanarono. Lui cercava disperatamente di raggiungere il suo amico. Voleva stare con lui, voleva essergli vicino. Ma lui non c'era più.

Io e Sam raggiungemmo Luke e ci abbracciammo tutti e tre. Piangemmo insieme scambiandoci delle frasi per rassicurarci ma che nessuno pensava veramente, perché nessuno poteva riempire quel vuoto che aveva provocato Louis.

"Passerà tutto." Cercai di dire io, ma quella piccola bugia mi portò di nuovo al pianto e la mia intenzione di migliorare la situazione non funzionò.

"Capiremo chi è stato." Disse Sam.

"Ammazzerò quello stronzo." Continuò Luke cercando di assumere un'espressione arrabbiata, ma gli occhi gonfi e le lacrime che tentavano di uscire dai suoi occhi mostravano la sua vera disperazione.

Ma poi capii, capii che l'assassino non sarebbe stato difficile da trovare, perché sapevo che era più vicino di quanto pensassi. Il mio cuore si fermò di nuovo perché ero quasi certa del fatto che fosse stato Harry.

"Se ti vedo insieme a lui un'altra volta lo faccio fuori e non sto scherzando. Sai che posso farlo."

Subito le sue parole mi colpirono e sentivo pian piano il mio cuore squarciarsi lentamente.

Sai che posso farlo, aveva detto, il punto era che io prima non gli credevo, non credevo a tutto questo perché speravo che fosse cambiato.

Mi guardai intorno e vidi una donna messa proprio come noi. Sarà stata la madre di Louis. Avevo rovinato la sua vita. Avevo ucciso suo figlio. Era anche stata colpa mia, avevo detto ad Harry che non l'avrei più rivisto e invece l'avevo fatto. Anzi era solo mia. Harry mi aveva avvisato.

Guardai l'auto da cui era uscita poco prima la madre di Louis e vidi che anche un uomo stava per uscire, molto probabilmente il padre.

Vedevo i loro volti disperati e mi dissi le peggio cose nella mia testa perché se non fosse stato per me non avrei fatto accadere tutto questo.

All'interno della macchina vidi delle piccole manine che sbattevano contro il vetro e solo lì mi ricordai della sua sorellina. Sarebbe cresciuta senza il fratello, senza il suo punto di riferimento, senza la persona che l'avrebbe accompagnata in tutta la vita.

Avevo rovinato tutto. Avevo ucciso Louis, avevo distrutto una famiglia, avevo fatto del male ai miei amici e anche a me.

Non sentii più nulla, vedevo tutta la scena a rallentatore. Vedevo i soccorritori e gli agenti che andavano avanti e indietro e le facce disperate di vari conoscenti.

Era tutta colpa mia. Era questa l'unica cosa che pensavo. Mi sentivo persa.

I miei pensieri poi ritornarono ad Harry. Forse era proprio lì, che mi stava osservando da lontano nascondendosi nell'ombra, oppure era semplicemente scappato.

Non credevo al fatto che ero innamorata di lui, come potevo provare qualcosa per un mostro? Perché quello era veramente. La persona che aveva ucciso Louis non era l'Harry che mi diceva 'ti amo' o l'Harry che era pronto a qualsiasi cosa per avere una vita felice con sua figlia, che era pronto per restare.

Quella era la sua parte malsana, la parte che pensavo di aver liberato, la parte che stavo cercando di cambiare, ma vedendo quella scena scorrermi velocemente davanti agli occhi capii una cosa: era già difficile cambiare le persone, quella della vita vera, cambiare i demoni era qualcosa di impossibile. Non potevo cambiare la sua vera natura, lui era e sarebbe sempre stato un demone.

Spazio autrice

Spero veramente che vi piaccia, ci ho messo davvero tanto per scriverlo❤️

واصل القراءة

ستعجبك أيضاً

290K 10.1K 74
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
31.1K 2.4K 52
Pietro e Beatrice hanno sempre avuto un rapporto complicato. Lo avevano quando si erano appena conosciuti e, due anni e mezzo dopo, la situazione non...
20.6K 605 12
Tara è una normalissima ragazza di 20 anni. Qualcosa nella sua vita cambierà quando sua madre morirà e le lascerà una lettera
769K 28.4K 44
Zayn e Valerie. Il buio e la luce. Sono apparentemente diversi, ma meno di quanto pensino. Hanno bisogno d'amore e l'hanno trovato l'uno nell'altro. ...