The Moonlight Secrets

By ellebag

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Il sogno di Alice di ricevere una borsa di studio e diventare esperta di letteratura e storia, sta per avvera... More

Introduzione
1 - Un nuovo inizio
2 - Sotto la pelle
3 - Nelle vene
5 - Ferita

4 - Confusa

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By ellebag

Nelle settimane successive all'incidente nel cortile, Alice si trovò a lottare con una miscela di emozioni contrastanti. La pace fatta con Zachary aveva portato con sé una speranza fugace, ma la sua repentina partenza il giorno successivo e la successiva settimana di lontananza la lasciarono frustrata e triste.

Durante quei giorni di assenza, Alice si ritrovò a ripensare continuamente al loro breve contatto e alla promessa di risolvere le tensioni tra di loro. Tuttavia, la sua assenza prolungata e il suo distacco successivo le diedero solo un senso di vuoto e tanta confusione.

Quando Zachary finalmente tornò, Alice sperò in un ripristino della connessione che avevano condiviso brevemente, ma rimase delusa quando si rese conto che lui sembrava aver perso ogni interesse nei suoi confronti. Non la guardava nemmeno più, evitava accuratamente il contatto visivo e ignorava la sua presenza come se non fosse mai esistita.

Questa repentina freddezza e distanza da parte di Zachary le spezzò il cuore. Si era promessa di non farsi prendere in giro, di non lanciarsi in avventure che l'avrebbero fatta soffrire, ma era stato tutto più forte di lei e delle sue convinzioni.
Si sentiva confusa e tradita, si domandava continuamente cosa fosse cambiato e cosa poteva aver portato a quell'improvvisa trasformazione del loro rapporto.

Avrebbe voluto urlare, ma ignorare i suoi sentimenti e dedicarsi ad altre attività le riusciva meglio.
Era assorta nella lettura di un romanzo, quando Sarah entrò nella stanza.

"Hey, Baby, sembri un po' giù di morale. Tutto ok?"

"Beh, sai, è... è Zachary. È successo qualcosa di strano tra di noi e non riesco a capire perché."

"Cosa intendi? Cosa è successo?"

"Dopo quel momento nel cortile e la nostra piccola pace, Zachary si è comportato in modo strano. È partito il giorno dopo ed è stato via per una settimana. Ma da quando è tornato, sembra che abbia perso completamente interesse per me."

"Oh. Mi dispiace sentirlo, Alice. Ma sei sicura che non stia solo passando attraverso qualcosa di personale?"

"Non lo so, Sarah. Potrebbe essere, ma mi fa male il modo in cui mi ignora. Non mi guarda nemmeno più, come se non fossi mai esistita."

"Capisco. È difficile quando qualcuno che ti interessa si comporta in quel modo. Quello stronzo, mi sentirà!"

"No, no, per favore. Lasciamo perdere. Non m'importa, è solo che vorrei capire il perché, ma ormai non mi guarda neanche. Sta sempre con quell'oca giuliva di Vanessa, probabilmente ha raggiunto il suo scopo. Va bene così."

"Non ci credo, secondo me non hanno fatto nulla. Lei si vede che è disperata ma lui sta al gioco e basta, non mi sembra interessato. E comunque, io lo becco ancora a guardarti, forse non vuole farsi scoprire da te. Sono sicura che rinsavirà, fidati di me."

Alzò le spalle in segno di rassegnazione, sospirò e sorrise debolmente all'amica, accettando il conforto del suo abbraccio. Si sentiva protetta e compresa, almeno per quel breve istante.

Con un senso di stanchezza che le pervase il corpo e l'anima, Alice decise di concedersi un po' di riposo.
Il caldo abbraccio del sonno la avvolse dolcemente, portandola via dal caos emotivo che la circondava. Mancavano ancora due ore alla cena, ma Alice sapeva di aver bisogno di quel tempo per ricaricare le energie e ritrovare un minimo di serenità interiore.

Con un ultimo sospiro di sollievo, si abbandonò al sonno, sperando che al suo risveglio le cose potessero sembrare un po' più chiare e meno dolorose.

Alice si risvegliò diverse ore dopo, con una sensazione di confusione e disorientamento e guardando lo schermo dell'orologio, si rese conto che erano passate le undici di sera e che quindi, aveva saltato la cena. Ma la sua preoccupazione maggiore era il fatto che Sarah non fosse nella camera con lei. Non ricordava di aver sentito Sarah parlare di piani per uscire, quindi istintivamente, si preoccupò per lei.

Senza indugiare troppo, Alice si infilò le scarpe e uscì dalla camera, determinata a trovare la sua amica. Le opzioni più probabili erano la sala comune o la biblioteca, luoghi dove entrambe trascorrevano spesso il loro tempo libero.

Con passo deciso, Alice si incamminò verso la sala comune, sperando di trovare Sarah lì. La sua mente era piena di pensieri e preoccupazioni mentre attraversava i corridoi del castello, ma si aggrappava alla speranza di trovarla al sicuro e sana. Non sapeva spiegarselo, ma sentiva uno strano nodo alla bocca dello stomaco e non era la fame.

Arrivata alla sala comune, Alice cercò Sarah, ma non la vide da nessuna parte. La preoccupazione iniziò così a crescere dentro di lei.

Decisa a non arrendersi, Alice andò a controllare anche la biblioteca, sperando che Sarah fosse lì per leggere o per studiare. Con il cuore che batteva all'impazzata, si avviò verso la biblioteca.

Il cuore di Alice si riempì di sollievo quando vide Sarah di spalle, intenta a parlare con qualcuno. Con passo incerto, si avvicinò lentamente, cercando di non disturbare ma allo stesso tempo desiderosa di capire chi fosse l'interlocutore di Sarah. Mentre si avvicinava sempre di più, l'immagine diventava più chiara e Alice si rese conto con un brivido di sorpresa e dolore che la persona con cui stava parlando Sarah era proprio Zachary.

Un'ondata di emozioni contrastanti la travolse mentre osserva la scena da lontano. Si sentì tradita e ferita nel vedere Sarah, la sua amica, parlare con Zachary, l'uomo che le aveva causato così tanta confusione e per il quale, suo malgrado, provava forti emozioni. Ma allo stesso tempo, sentiva anche una punta di curiosità e di desiderio di capire di cosa stessero discutendo.

Decise di avvicinarsi ancora di più, cercando di non essere notata. Con l'adrenalina data dall'ansia di essere scoperta, si avvicinò di soppiatto per ascoltare la conversazione tra i due.

"Non posso fare questo, Sarah. Non posso stare con lei. Non è giusto condannarla."

"Ma non dipende da te, Zach. È la Dea Luna che ha deciso, che l'ha messa sul tuo cammino. Tu non puoi opporre resistenza alle volontà degli dei."

"Ma chi se ne importa della Dea Luna? Non posso e non voglio condannare nessuno con la mia presenza. Non puoi chiedermi di fare questo."

"Zachary, devi capire che lei ce l'ha nel sangue ed è scritto nel suo destino. Se non sarà per mano tua, prima o poi qualcuno la troverà, e sarà comunque condannata."

"Non posso farlo, Sarah. Non posso nemmeno immaginare di infliggerle del male. Sai quanto soffrirà!"

"Ma dovresti chiedere a lei cosa vuole, non decidere per entrambi. È una questione di rispetto, per la sua volontà e per il suo destino."

"Ma cosa posso fare? Non posso accettare che il suo destino sia segnato da me."

"Forse non si tratta di accettazione, ma di comprensione. Il suo destino è già scritto, e noi siamo parte di esso."

"Non so se riesco a farlo. Non so se riesco ad accettare di essere solo una pedina di un destino già scritto."

"Forse non devi accettarlo. Forse devi solo rispettarlo. La Dea Luna ha i suoi piani, Zachary, e noi dobbiamo solo trovare il modo migliore per seguirli."

"Forse hai ragione, Sarah. Forse è il momento di smettere di lottare contro il destino e accettare il nostro ruolo in esso. Ma è dannatamente difficile!"

"Esattamente, Zach. È solo questione di tempo prima che tutto si risolva."

Il ragazzo sospirò pesantemente e appoggiò una mano sulla spalla di Sarah.
"Aiutami a dormire meglio, perfavore. Sono giorni che non riesco a farlo."

I due amici si abbracciarono, Sarah avvolse Zachary con affetto e gli sorrise dolcemente mentre con gesti delicati gli sfiorava la tempia e intonava una melodia sommessa.

Alice, da lontano, osservava la scena senza capire appieno cosa stesse accadendo. La magia nell'aria era palpabile, ma la sua mente era confusa e tormentata da pensieri e emozioni contrastanti. Non riusciva a dare una spiegazione razionale a ciò che stava accadendo.

Mentre Sarah continuava il suo incantesimo, un senso di meraviglia e inquietudine si insinuò nel cuore di Alice. Non riusciva a comprendere appieno la profondità della connessione tra Sarah e Zachary, né il significato delle loro azioni o delle loro parole. Stavano parlando di lei? O di qualcun'altro? Perché avevano nascosto di essere amici? O forse erano qualcosa di più?
Si sentiva sempre più isolata e confusa, come se fosse stata esclusa da un mondo segreto di cui non faceva parte.

Con il cuore pesante e la mente confusa, decise di andarsene, sentendosi sempre più fuori posto in quella situazione. Tuttavia, mentre si avvicinò alla porta per lasciare la biblioteca, il fato sembrò intervenire, facendole urtare accidentalmente uno scaffale pieno di libri.

Il rumore dei libri che cadevano echeggiò nella tranquilla atmosfera della biblioteca, attirando l'attenzione di Sarah e Zachary. Si girarono entrambi verso il rumore, sorpresi e sconvolti per essere stati beccati. Non erano ancora pronti per parlarne con lei, ma a quanto sembrava, aveva già sentito tutto e forse, la Dea Luna ci aveva messo il suo zampino.

Alice si sentì improvvisamente esposta e imbarazzata mentre i loro sguardi si posarono su di lei. Sentì il calore delle guance arrossate mentre cercava di raccogliere i libri caduti, sperando di poter scomparire nell'ombra o che si aprisse una voragine nel pavimento e la inghiottisse, tutto pur di non dover alzare lo sguardo e affrontare Zachary e Sarah.

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