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By errychGoya

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Trama Melissa,27 anni spirito ribelle e indomito ,nel pieno dalla sua seconda laurea in economia e gestione a... More

premesse e personaggi
1. il principe azzurro
2. risse a non finire
3. ora mi dai del lei?
4. Luna 🌙
5. discussione evitata
6. ti fai aiutare?
7. lacrime,non mi piacciono i medici!
8. una notte nella tana del lupo
9. little kótik....
10. pizza,Shrek e fuga
11. mezza giornata con sólntse
12. fraintendimenti e chiaramenti,ti riporto a casa
13. domenica con la febbre
14. cure che non mi piacciono!
15. pianti,cena e tutti a nanna
16. scuse,punizione e colazione
18. Due settimane dopo
19. punizione,non sei piu sola
20. un nuovo mondo
21. informarsi,da internet e sul campo
22. Samuel e....
23. colazione al primo piano
24. regole,punizioni e safeword
25. primi giorni da little...
26 confidenza in più
27. dubbi e prime prove
28. lo Space
29. Sorprese e traguardi
30. Prime volte

17. pranzo impegnativo e pomeriggio di relax

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By errychGoya

Pov Luna

Di solito ero sempre puntale e mattiniera,quel giorno però, dopo la notte stancante ,non ero riuscita a resistere alla tentazione delle coperte calde.
Prima ancora di aprire gli occhi mi accorsi della luce che irrompeva nella stanza e del fatto di essere sola nel letto.
Probabilmente Melissa mi aveva preceduto nello svegliarmi,ma troppo assorta nel regno di Morfeo, non me ne ero nemmeno resa conto.

....Melissa...già...quella ragazza dagli occhi cioccolato e ....cuor di panna?
È piombata nella mia vita in modo strano e forse meraviglioso, o meglio....rettifico....io sono piombata nella sua di vita.
Sono sempre stata una ragazza che cerca di astenersi dai giudizi, ma che ogni tanto,è vittima di quelle sensazioni viscerali....quelle antipatie o simpatie "a pelle".
Con lei è stato così.

Troppo silenzioso.
Dovrei alzarmi per controllare la situazione?
O posso prendermi il tempo che voglio?

Infondo c'è Dimitri.

Sospirai.
Dopo poco il mio senso da mamma chioccia prese il sopravvento ,convincendomi a lasciare il confortevole giaciglio.
Appena i miei piedi,avvolti solo da semplici calzini,rigorosamente neri, toccarono terra rabbrividì.

Mi ci volle qualche istante per abituarmici.
Presi il cellulare che la sera precedente avevo lasciato sul comodino,lo accessi,le dieci e tre.

Certo che ho dormito proprio tanto .

Sospirai ancora una volta e poi presi a camminare verso una direzione ignota.

Cucina.....niente.
Soggiorno.....niente.

Bagno?

Scossi appena il capo quando dei rumori provenienti dall'appartamento accanto attirarono la mia attenzione.
Con passi incerti,mossi dalla curiosità,seguì quei suoni e la scena che mi si paró davanti fu davvero dolce.

Dimitri che lavorava al computer,e fin qui tutto normale ma accanto a sé poi un fagottino dai capelli scuri ,Melissa,sorrisi e mi avvicinai con passi cauti.

<<ei>>

<<ciao piccola sólntse, ben svegliata>>
Sorrisi appena finché uno sbadiglio non sfuggì alle mie labbra.

<<grazie>>

<<dormito bene?>>

Annuì col capo stiracchiandomi.

<<tu?>>
Gli chiesi di rimando restando in piedi accanto a sé,per paura di superare il limite,essere troppo invadente.

<<bene dai>>
Ammise chiudendo definitivamente il computer.

<<forza vieni,qui qualcuno deve riscattare le sue coccole di ieri sera>>

Non me lo feci ripetere due volte che mi fiondai tra le sue braccia,sempre con attenzione,per non svegliare la minore,lui mi coprì con la coperta.

Con delicatezza mi strinse a se e posò una mano fra miei capelli,prima dietro e poi muovendosi più su.
Mi fu spontaneo mugolare di piacere,adoravo quando qualcuno mi toccava i capelli si ,ma diamine Dimitri! Lui si che sapeva come fare.

<<grazie per avermi aiutato sólntse>>
Mormorò con la sua voce roca appena più sopra del mio orecchio,tale che il suo fiato caldo mi solletticó la pelle.

<<figurati,Melissa è una brava ragazza>>

<<anche tu lo sei,sei bravissima piccola.>>
E accompagnò le parole con un bacio sulla fronte.

<<mi dispiace che la nostra serata/pomeriggio film sia annullata>>

Scossì il capo.

<<non è colpa tua,e poi potremmo vederlo anche a casa>>

Lui sorrise ed accennò col capo un cenno d'assenso.

<<per non svegliarla potremmo vederlo qui>>

Questa volta fu il mio turno di annuire.

Accesse la televisione e subito ci si presentò davanti la schermata di Netflix sulla categoria "bambini e famiglie".
Inarcaì un sopracciglio.
La mia teoria su Melissa si stava rivelando sempre più plausibile.

Chissà....

Scelto un film,più precisamente barbie-la principessa e popstar,mi sistemai meglio e prendemmo a guardarlo.

Ammetto che commentai la maggior parte delle scene e Dimitri mi ascoltò accondiscendente e gentile,come al solito,sorrisi.

A metà dei titoli di coda non feci nemmeno in tempo a chiedere di vedere un altro film che il muoversi e il mugolare di una ragazzina catturó sia la mia attenzione che quella dell'uomo accanto a me.

Melissa si stiracchiò ancora un po,prima di sollevare le palpebre e rivelare al mondo i suoi bellissimi occhioni color smeraldo.

Quando ci vide arrossì.
<<b-buongiorno>>

<<ma ciao Mel>>
La salutai col sorriso mentre lei si tirava su dal corpo marmoreo di Dimitri ,mettendosi a sedere.

<<ciao kótik,come ti senti?>>

<<b-bene...credo solo un po il naso chiuso>>
Ammisse sincera mentre io ne prendevo nota mentalmente.

Notai Dimitri dare una veloce occhiata all'orologio da parete,le undici e mezza.

<<faccimao così....ora vado a cucinare qualcosa .....vi lascio da sole,potete vedere due episodi di una serie o qualsiasi cartone animato che volete ma dovete fare le brave.....va bene?>>

Io e Melissa lo ascoltammò in silenzio e poi annuimmo.
Credo nessuna delle due volesse risultare troppo capricciosa o infantile davanti all'altra vista la poca confidenza.

Dimitri tolse il film e lasciò sulla schermata con la categoria con i cartoni animati e poi si alzò.

<<ecco il telecomando,cercate di non distruggere niente mh? E per qualsiasi cosa chiamatemi>>
Continuó col suo solito tono dolce e apprensivo ,velato ,in quel caso,da una sottile ironia.
Ancora una volta io e l'altra ragazza muovemmo il capo,quasi all'unisono.

Dimitri ci sorrise e ,con una mano per una,ci accarezzò fra i capelli.

Quando se ne fu andato guardai Melissa.

<<Beh cosa vogliamo vedere?>>

L'altra fece spallucce timidamente, aveva ancora le guance rosse.
Ridacchia appena.

<<non ti mangio mica,lo prometto......comunque, se per te va bene potremmo vedere le winx>>

Le proposi cercando di metterla a suo agio.
Gli occhi le si illuminarono e quindi ebbi la mia risposta.
Feci partire il cartone,convinta non ci saremmo dette nient'altro ma poi udì una voce,dolce e sottile.

<<s-scusami ....per il calcio intendo ....e.....grazie di tutto>>

<<tranquilla,sono abituata.
Sai ,sono una pediatra ....ho a che fare ogni giorno con questi tipi di comportamenti,eri solo spaventata.....ora è acqua passata.>>

A quelle parole sentì lasciarla andare un respiro di sollievo.

<<posso chiederti quanti anni hai?>>
Chiese poi dopo un po di silenzio.

<<ma certo, ne ho trentuno,e tu?>>

<<Oh io ventisette>>
La osservai curiosa per qualche secondo, e lei fece lo stesso con me.

<<sembri più piccola>>
Affermammo in contemporanea per poi ridacchiare.

<<sì,in effetti me lo dicono abbastanza spesso....e.....Dimitri?>>

<<Oh lui ne ha trentaquattro>>

<<se hai altre domande fai pure>>
Aggiunsi notandola aprire bocca e richiuderla subito dopo.

<<Beh...se posso ....magari per conoscerci meglio....nella vita hai detto che fai la pediatra giusto?>>

Annuì col capo.

<<esatto.
Tu invece?>>

<<studio>> Mi rispose atona.

<<ho visto la tua camera ,a proposito mi spiace essermi introdotta così in casa tua ma ti serviva un cambio....>>
Ripresi notando non avesse molta voglia di continuare con la precedente domanda.

<<Oh...figurati .....grazie ancora di tutto >>

Le sorrisi solo e poi continuai.
<<comunque volevo dirti che ho visto i tuoi peluche, sono molto carini ......ti piacciono i cartoni animati?>>
Provai a intavolare una conversazione e a metterla a sua agio.

<<Oh...beh....ecco....a-abbastanza>>
Rispose mentre le sue guance si coloravano di rosso.

<<anche a me piacciono molto.
Saró scontata ma tra i miei preferiti c'è sicuramente Barbie....tu?>>

<<scooby-doo ovviamente! E topolino>>

<<ottime scelte.....i flintstones?>>

<<certo....i barbapapa?>>

E andammo avanti così per un po ,citando i più svariati cartoni animati,da quelli più recenti ,a quelli degli anni settanta-ottanta e così via,finché non fummo interrotte da Dimitri che ci urlò qualcosa dalla cucina.

<<forza,a lavare le mani e poi a mangiare.>>

<<Vieni,ti faccio vedere dov'è il bagno>>

<<grazie ma.....non ce ne bisogno,è tardi e ho un impegno.....per piacere dillo tu a Dimitri.
Ci vediamo dopo>>

E prima che potesse rispondere tornai nel mio appartamento, presi la mia solita borsa in tela con libro e quaderno ,il giubbotto ed ero pronta per andare,peró appena posai la mano sulla maniglia fui bloccata da qualcuno che mi trattenne dal polso,non ebbi nemmeno bisogno di girarmi per sapere chi fosse.

<<dove credi di andare тигренок?>>

Sospirai e feci spallucce ,cercando di fingermi calma.

<<con te non si può proprio scappare eh?>>

<<direi proprio di no>>
Controbbattè voltandomi delicatamente verso di se,in modo da essere faccia a faccia.

<<piccola parlami ....dimmi cosa non va>>
Richiamò la mia attenzione lasciandomi una carezza sulla guancia.

Scossi piano il capo.

<<niente>>

Due dita sotto il mento mi costrinsero a sollevare di nuovo la testa.

Sospirai ancora una volta.

<<m-mi vergogno...>>
Ammissi con un filo di voce.

<<Oh piccola tranquilla>>
Mi strinse a lui in un abbraccio permettendomi di nascondere il viso contro il suo petto.

<<sono sicuro che Melissa non ti giudicherebbe e,ad ogni modo,ho preparato carne e patate al forno ,quindi non preoccuparti>>

A quelle parole leggermente mi calmai,aiutata anche dalle sue mani che disegnavano cerchi concentrici sulla mia schiena.

Dimitri pazientemente aspettó i miei tempi,poi mi sorrise e mano nella mano tornammo in soggiorno.

<<vatti a lavare le mani su>>
Mi incitò per poi guardare Melissa già seduta a tavola.

Presi la padella e la portò a tavola.

<<spero vi piaccia>>

Finita di lavarmi le mani mi girai e mi sedetti a tavola.
Dimitri a capo e noi due ai lati.
Mise per ognuna una una fettina di carne e delle patate al forno,in altri due piatti vi era poi l'insalata.

<<Lu a te è condita ,mentre a te no,non sapendo cosa ti piacesse>>

Continuò poi rivolto verso Melissa.

<<mangio tutto,grazie!>>

<<Beh allora pesti buon appetito>>

E dopo che anche io e la castana ricambiammo iniziammo tutti a mangiare in silenzio.

Melissa tagliava la carne ,litigando un po con le posate,in pezzi grossi e subito la mangiava,Dimitri in porzioni più piccole e perfettame misurate ,mentre io preferivo prima tagliarla tutta in pezzettini per poi mischiarla con l'insalata e mangiare tutto insieme.....c'era solo un piccolo problema,odiavo le posate.
Assurdo vero?
Eppure era così, nonostante non fossi mancina ,come avevo notato essere Melissa,ne avessi alcun tipo di problematica fisica era semplicemente qualcosa che non mi piaceva fare,infatti solitamente utilizzavo delle comodissime forbici da cucina.

Senza che potessi controllarlo uno sbuffo uscì dalle mie labbra, che dopo poco si schiusero in un sorriso,quando Dimitri mise la carne che stava tagliando nel piatto con l'insalata accanto a me e prese il mio.

<<non me ne sono scordato>>

<<grazie>>
Gli sorrisi sincera prendendo a mangiare più o meno con gusto,del resto vivendo da sola era da tanto che non avevo un trattamento del genere,da principessa.

Notai poi Dimitri avvicinare una mano al piatto di Melissa.
<<posso?>>
E quando lei annuì lo prese e tagliò anche a lei la carne.

<<la metto anche a te nell'insalata?>>

<<sì....la voglio anche io così>>

E così fece il maggiore.

<<ora però la tua carne sarà fredda>>
Espressi,senza farlo apposta, il mio pensiero ad alta voce.

Dimitri mi sorrise dolcemente e riprese il proprio piatto in mano andando verso la padella dove vi svuotò dentro il contenuto.

<<ora la riscaldo,tranquilla....voi iniziate pure a mangiare>>

Io e Melissa lo fissammo incerte.

<<forza,se no si raffredda anche a voi e non abbiamo concluso niente>>

E così fummo convinte.
Prese le forchetta continuanmo a mangiare in silenzio finché Dimitri non tornò a tavola e ,poco dopo, a Melissa cadde una foglia di insalata sulla maglietta.

<<cazzo>>
Bofonchiò Melissa cercando di pulirsi la maglietta con un tovagliolo,alche Dimitri glielo tolse dalle mani con gentilezza e poi ne prese un altro,lo aprì e glielo mise nel coletto della maglietta,a mo di bavetta.

Io cercai di non guardare troppo,notando le gote di Melissa arrossarsi finché Dimitri non fece lo stesso con me.
Inarcai un sopracciglio,confusa.

<<prevenire è meglio che curare>>

Provare a ribattere sarebbe stato totalmente inutile quindi semplicemente alzai gli occhi al cielo e continuai a mangiare.

A fine pranzo, facendo i conti,mi costò ammetterlo ma lo stratagemma di Dimitri fu utile,più a Melissa che a me,a cui schizzó solo una volta dell'aceto,ma questi sono piccoli particolari.

<<Piccola lo so che stai meglio ma dovresti comunque prendere la medicina ,per evitare ricadute.>>
Sentì Dimitri uscirsene all'improvviso e Melissa sbiancare.

<<però facciamo così, visto che riesci ad inghiottire questa volta potresti prendere la medicina per via orale,come compressa>>
Vidi ,sempre con la coda dell'occhio, la ragazza riprendersi lentamente.

<<se vuoi visitarla, nel mio appartamento c'è un piccolo studio per le emergenza.
Seconda porta a destra>>
Proposi a Dimitri che in risposta annuì.

<<sì grazie,preferisco fare un altro controllo prima di darle qualunque cosa>>

<<Beh andate,io rimango qui a sparecchiare,così potrete avere un po di privacy>>

Ed in quel momento vidi nello sguardo di Mleissa qualcosa ....gratitudine forse.

Le sorrisi di rimando.

Pov Dimitri

Tenendo per mano Melissa la portai con me nell'appartamento di Luna.
Fu facile trovare lo studio, dotato di una scrivania ,con relativa sedia girevole dietro ed altre due davanti,un lettino bianco ,una libreria e due mobiletti,di cui uno coi vetri che permettevano di vedere all'interno.

Subito Melissa alla vista di quell'ambiente si irrigidì.

<<dai,vatti a sedere lì>>
Le ordinai velatamente volendo rendere quella situazione, per lei così stressante ,il più veloce possibile.
Dal mobiletto presi dei guanti ,stetoscopio e quant'altro ma con la coda dell'occhio continuai a tenere sotto controllo la minore che goffamente si era arrampicata dove le avevo detto,riuscendo infine a sedersi.

Ad ogni mio passo verso di lei la vedevo tremare.

Mi fermai a pochi centimetri da lei e delicatamente presi la sue piccole mani tra le mie.

<<non devi agitarti.
Prometto di cercare di non farti male e prima di fare qualsiasi cosa te lo dirò....va bene?>>
Cercai di tranquillizzarla, mi si stringeva il cuore a vederla così,con quegli occhi già lucidi,il labbro all'infuori e l'espressione innocente.
Stessi "sintomi" che di solito,in un'altra qualsivoglia situazione avrei trovato fastidiosi,particolarmente irritanti.
Per questo non mi ero dato alla pediatria,e per questo cercavo di evitare come meglio potevo le little o le babygirl.

Per carità, certamente non odiavo i bambini e cercavo sempre di comportarmi correttamente con loro ,eppure ,temevo di non riuscire a sopportarli per più di un tot di tempo .....di non essere mai un buon padre.

Sospirai ,riuscuotendomi dai miei pensieri quando Melissa mi tirò leggermente dal polso,reclamano la mia attenzione.

<<dimmi piccola>>

<<ecco....d-dopo....puoi rimanere con me?>>

Sorrisi intenerito le accarezzai una guancia.

<<certo piccolo kótik,su cerchiamo di fare in fretta>>

Mi annuì solamente in risposta

<<con questa misuriamo un attimo la temperatura.....37 e 2,buono>>

Presi lo stetoscopio.

<<ora con questo devo sentire come vanno le cose dentro di te,il respiro e così via>>

E quando lei mi diede un cenno positivo mi permisi di iniziare il mio lavoro.
Al contatto del metallo freddo sulla pelle nuda rabbrividì ma nulla più.

<<bravissima!
Ora con questo devo controllare le tue orecchie.>>
Le spiegai ancora una volta.

<<ti sto facendo male?>>

<<n-no....scusami....m-mi fa impressione>>

<<tranquilla però....no no...se ti muovi così non riesco a controllare...>>
Cercai di calmarla visto che appena le posavo lo strumento sulla pelle lei si allontanava.

<<m-mi dispiace.....davvero .....non lo faccio apposta>>

<<non preoccuparti Kótik.....facciamo così... posso tenerti io ferma la testa?>>
Le proposi con calma,qualunque risposta mi avrebbe dato avrei fatto il possibile per rispettare i suoi tempi.

La vidi tirarsi il labbro inferiore fra i denti,quasi fino a farlo sanguinare.
Non era la prima volta che notavo lo facesse,quella era sicuramente una pessima abitudine, come quella di mangiucchiarsi le pellicine attorno alle unghie.

Appena mi diede il permesso attuai il mio piano e in letteralmente cinque minuti di orologio avevamo già finito.

<<ora manca l'ultima parte.....devo premere qui...fra le sopracciglia e da lì vicino,per controllare i muchi dove sono arrivati>>

Ma appena la sfiorai lanció un urlo.

Cambiai zona e il risultato fu lo stesso,urla,lamenti e lei che cercava di allontanarsi e svincolarsi.

<<ho quasi finito>>
L'avvertì,prima di iniziare a tastare l'ultima zona.

<<ok ok,sei libera....finito.
Sei stata davvero coraggiosa e bravissima>>
La lodai vedendola subito arrossire mentre mi toglievo i guanti,per poi prenderle le mani ed abbracciarla.

<<abbiamo finito finito?>>

<<devi solo prendere la medicina>>

La sentì sospirare col viso ancora premuto contro il mio petto.

<<dai che siamo sulla via della guarigione, eh piccola fuggiasca irresponsabile?>>

Prima che potesse rispondere seriamente al mio sfottò le misi un braccio dietro la schiena e uno sotto le cosce e la sollevai.

<<i passeggeri si tengano forte ,il volo sta per decollare!>>
Affermai cercando di camuffare la voce facendole poi fare qualche giravolta qua e là e cullandola mentre tornavamo in cucina ,dove trovammo Luna intenta al telefono e tutto in ordine.

Le baciai una guancia.

<<grazie sólntse>>

<<figurati, come sta questa principessa?>>

Chiese facendo diventare le gote di Melissa bordò.

Certo che questa ragazzina arrossisce veramente per poco

<<la febbre sembra essere passata,i muchi no. >>
Spiegai passandole una compressa effervescente di Fluimucil mucolitico che lei mise in un bicchiere, con un po d'acqua ,per farla sciogliere.

<<ecco fatto,pronta kótik?>>
Le chiesi porgendole il bicchiere,alche Melissa scosse il capo.

Inarcai un sopracciglio, confuso,non sembrava pronta ai suoi soliti capricci.

<<li ,nel mobile in basso c'è la mia scorta di cioccolato....potreste...?>>

Luna non se lo fecero ripetere due volte e seguendo le indicazioni dalla castana aprì un pensile rivelando quasi una decina di barre di ciccolato da cento o anche duecento grammi ,di vario genere,da quella classica al latte a quella al caffè,da quella bianca a quella al pistacchio o ancora al rum ,e così via.

<<quale vuoi?>>
Le chiese gentilmente Luna.

<<quella normale al latte!
.....ovviamente se volete prendete>>
Esordì esuberante la ragazzina fra le mie braccia.

<<grazie piccola ma a me non va molto>>
Rispose l'altra.

<<io ,se c'è gradirei quella fondente>>

<<c'è c'è >>
Subito mi rassicurò Melissa.

<<50% o 99% ....99 giusto?>>
Si rispose da sola Luna prima di passarmi due barrette di ciccolato e chiudere,con un po troppa forza e velocità,quel pensile.

<<Oh...scusate...comunque i-io dovrei andare......torno pomeriggio, per qualunque cosa chiamatemi ok?>>

<<sólntse tranquilla,più che altro sei tu a dover chiamare per qualsiasi cosa...fammi sapere quando torni>>
Le accarezzai la guancia con una mano libera,mentre con l'altro braccio sostenevo ancora l'altra ragazza.

Quando se ne fu andata mi sedetti su uno sgabello posizionato attorno all'isola con lei in braccio.

<<allora piccolo kótik pronto per la medicina?>>
Le chiesi mentre già stavo scartando la sua cioccolata al latte.

Storse il naso ma poi annuì.

<<prima iniziamo ,prima finiamo>>

In men che non si dica reclinò il capo all'indietro buttando giù il liquido tutto d'un fiato.

Per un attimo mi ricordò tremendamente la "donna" del locale,quella che faceva gare di shottini,risse a più non posso e frecciatine sparse.
Quella era solo una maschera.

Ne avevo avuto da subito l'impressione,eppure, in quel momento, avendola lì, innocente e indifesa ,ne avevo sempre più pa certezza.

Le passai due pezzetti di cioccolato, e ne mangia un po anche io, di quella fondente.

<<bene,adesso cosa vuoi fare?>>

Ci pensó su per un po ma poi fece spallucce.

<<Cosa fai di solito?>>

<<studio o ....lavoro,cazzo,dovevo mandare il resconto stamattina>>

E prima ancora che potessi commentare le sue parole corse via.
La ritrovai in bagno ,quello del suo appartamento, al telefono.

<<sì...si....scusami davvero pa....ho avuto un po di febbre...no mamma ,non ce bisogno torniate da Parigi.....si pa.....scusami davvero....rimedio subito.....no ,mamma tranquilla papà ha ragione.....lo avevo già preparato.....lo invio e torno a letto>>

Ascoltai in silenzio ,osservandola appoggiato placidamente allo stipite della porta.

Chiusa la chiamata ,sospiró guardando il proprio riflesso allo specchio.

<<tutto bene?>>
Le chiesi cauto,probabilmente non abbastanza poiché al sentire le mie parole sobbalzò,spaventata.

<<Oh si si,scusami....dovevo inviare un progetto di lavoro>>
Mi spiegò ,dirigendosi verso una stanza a me ignota.
Appena entrati vi trovai una scrivania,tre sedie ed una libreria, tutto molto semplice.
Uno studio minimal.
Si sedette dietro la scrivania ed aprì il portatile,le sue dita sottili digitarono velocemente qualcosa.
Io rimasi ancora una volta vicino la porta ,volendo lasciarle il suo spazio,solo quando richiuse il computer mi avvicinai.
Allontanai la sedia a rotelle e mi appoggiai alla tavola in legno,in modo da essere uno di fronte all'altro.

<<finito?>>

Annuì col capo lasciandosi andare mogia sulla sua seduta.

<<che ne dici di disegnare qualcosa mh?>>
Proposi,volendo si svagasse.

Inaspettatamente annuì e fece un altro gesto che mi sorprese parecchio,sporse le braccia verso di me.

Non me lo feci ripetere due volte che la sollevai con facilità, riprendendola in braccio.

<<Sei andiamo in soggiorno ho tutto il necessario!>>
Continuó pimpante ,alche non potè non obbedirle.

Una volta arrivati la lasciai davanti al divano sul tappeto per non farle prendere freddo,essendo scalza.

Con passettini veloci e fugaci arrivó davanti a un mobile,sopra aperto e sotto chiuso e da lì ne fece uscire dei semplici fogli bianchi di risma e una valigetta in legno.
Si sedette in ginocchio per terra e posizionò il tutto sul tappeto e una volta aperta ,la valigetta rivelò al suo interno un'infinità di colori tra quelli a spirito,a tempera e matita.

Mi passò un foglio guardandomi coi suoi grandi occhioni dal basso.
Mi fece uno strano effetto.
Ero abituato a vedere ragazze in quella posizione e, di solito, ciò che ne seguiva non era qualcosa che le regole del pudore e del galateo permettevano di dire tranquillamente ad alta voce,eppure quella volta la sensazione fu diversa.

Forse perché diversa è la persona,il "tipo" di persona.

Non una donna con "intimo" striminzito e sguardo basso o lussurioso.

Bensì una ragazza, sensuale più di tutte le altre che abbia mai visto in passato.
Sensuale col suo fottuto pigiamino rosa di Hello Kitty e quegli occhioni grandi,profondi, che ti rubano l'anima peggio di un buco nero e ti fissano con un'innocenza talmente intesa che non riesci a credere possa esistere in un mondo così sporco e corrotto.

Mi riscossi dopo pochi istanti,che per me sembrarono infinite unità di tempo,e afferrai il foglio,ringraziandola e sedendomi ,a gambe incrociate,accanto a lei.

<<nel mentre accendo la tv così metto un po di musica .....ti va bene?>>

<<certo ,little kótik >>

E nel mentre che la osservavo smanettare col telecomando mi accorsi che c'era dell'altro......non si trattava solo di attrazione fisica.

Quella fatina suscitava in me anche una primordiale voglia di stringerla fra le mie braccia e proteggerla da tutto il male del mondo.

Scossi il capo.

Devo aver sbattuto la testa.
Si ,sicuramente è così.
Ho sbattuto la testa e me lo sono dimenticato.

Oppure mi hanno drogato,non so.

Ma sicuramente ci sarà una spiegazione a tutto ciò.

<<c'è qualcosa che vorresti ascoltare in particolare?>>

<<no,tranquilla...scegli pure tu>>
Le risposi così,con una mezza verità.
L'altra parte è che volevo sapere di più su di lei,per studiarla ovviamente, in modo da capire perché mi facesse quello strano effetto.

Io seduto sul tappeto, col foglio sul tavolino basso,lei completamente stesa lì, a pancia in giù, e le dolci melodie di canzoni "vintage" passammo gran parte del pomeriggio.

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Ciao splendori!
Scusate per il ritardo nella pubblicazione , in questi giorni non ho avuto molto tempo per scrivere,inoltre ,nonostante abbia certe idee per alcuni episodi, per dare un filo logico alla storia devo anche inserire parti più "noiose" , pur sempre indispensabili per capire l'evolversi della situazione e dei personaggi.

Lo so che non vedete l'ora di scene più "romantiche"( e soprattutto spicy 🫢🫢😳 ) di cui io non vedo l'ora di scrivere;
Ma ,appunto ,(e lo so che l'ho gia detto ,eppure si tratta di una questione che ci tengo a sottolineare) non vorrei che fossero parti "campate in aria" e quindi sto cercando di lavorare sull'evoluzione psicologica .

Fatemi pure sapere la vostra opinione e cosa pensate potrebbe accadere nel prossimo capitolo 🩷🩷🩷

P.s. per chi non lo sapesse le parti scritte in corsivo sono i pensieri dei personaggi (oppure ,piu raramente ,frasi o azioni importanti )

Ci vediamo nel prossimo capitolo!
Nel mentre se vi va lasciate una stellina ⭐️🌟 e un commento e seguitemi su ig (errych.goya) e tik Tok (errych.goya) !
🩷🩷

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