Beyond Pride - Mattheo Riddle

By callmecarrieriddle

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[IN CORSO] La storia parla di Nora Nott, sorella di Theodore Nott, che appartiene alla casata di Serpeverde... More

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By callmecarrieriddle

"È la nostra luce,
non la nostra ombra,
quella che ci spaventa di più."
(Nelson Mandela)

NORA MERYL NOTT

Aprii gli occhi, in un primo momento vidi tutto nero, poi stropicciai gli occhi e misi a fuoco il luogo in cui mi trovavo. Non ero ad Hogwarts, ma inizialmente non capii dov'ero. Ero stordita, avevo un forte mal di testa, come se un martello mi stesse colpendo ininterrottamente.

Ero in un seminterrato, questo era certo. Non c'era neanche una finestra. C'era un piccolo spiraglio di luce che proveniva dal piano di sopra. C'era un violento temporale, sentivo il rumore della pioggia che cadeva incessantemente per terra, il fruscio del vento che probabilmente stava facendo volare di tutto per quanto era intenso, e il suono dei tuoni che rimbombava nella stanza.

Mi guardai meglio intorno e solo dopo realizzai dove mi trovavo. Ero a villa Malfoy. Cosa diavolo ci faccio qui? Chi mi ci ha portata?

Tutto era così confuso nella mia mente.
Qualcuno mi aveva rapita, ma chi? Chi mi avrebbe rapita per portarmi a villa Malfoy?

Le mie domande trovarono risposta quando udii il cigolio di una porta che si apriva, il tacchettio delle scarpe di qualcuno che stava scendendo le scale e mi ritrovai davanti un ombra, l'ombra di Tom Riddle.

« Vedo che ti sei svegliata bambolina » si avvicinò a me con una lanterna in mano.

« Che cosa mi hai fatto? Perché sono qui? Cosa vuoi da me Tom? » gli feci una serie di domande.

« Questo è quello che succede alle ragazzine disobbedienti che non seguono i miei ordini. » ghignò.

« Non capisco.. »

« Non capisci? Io avevo avvisato Mattheo di starti alla larga, e anche tu sapevi bene che dovevi farlo ma.. non mi avete ascoltato, e queste sono le conseguenze » la sua risata sarcastica mi fece rabbrividire.

« Io e Mattheo.. noi.. ci siamo allontanati.. noi ci siamo allontanati come volevi tu.. » balbettai.

« Bugiarda. Credi che non vi abbia visti in biblioteca? »

« Noi stavamo soltanto studiando.. il professor Lumacorno mi ha detto di aiutarlo.. »
dissi con voce tremolante.

« Credi che io non sappia che vi vedete di nascosto? Credi che io non abbia capito che in Sala Grande parlate attraverso la mente e vi scambiate bigliettini passandovi il cibo? Mi credi forse stupido Nora? Stai forse insinuando che io sia stupido? » si avvicinò di più al mio viso e tremai sempre di più.

« No.. non sto insinuando niente.. tu.. tu hai ragione.. mi dispiace.. » confessai.

Non aveva senso mentire a qualcosa che lui già sapeva. Lo avrebbe soltanto fatto arrabbiare di più.

« Beh dovevi pensarci prima tesoro, adesso prenditi la responsabilità delle tue azioni e subisci le conseguenze che ti spettano, così capisci chi è che comanda e vediamo se la prossima volta avrai il coraggio di disobbedirmi ancora.. »

« Tom.. cosa vuoi farmi.. » tremai dalla paura.

« Io? Tesoro io non ti farò niente, ho cose più importanti da fare, Bellatrix ti punirà come si deve. »

« No.. Tom ti prego.. non lei.. Tom ti prego.. non farmi questo per favore.. ti giuro che non ricapiterà più, farò quello che vuoi. Ti supplico. Abbi pietà di me per favore. Tom! Ti prego! » urlai in lacrime ma fu tutto inutile perché lui se ne andò senza ascoltarmi.

Non lei, non Bellatrix, chissà cosa mi farà..

La porta venne aperta di nuovo dopo poco, era lei.

« Finalmente ho l'onore di torturare anche te, ricordo che era stato molto divertente con tua madre e sono sicura che con te lo sarà ancora di più, stupida ragazzina mocciosa »

« Non nominarla! Lei almeno è morta per proteggere i suoi principi, tu invece sei soltanto la leccapiedi di Voldemort e morirai tale! » le urlai contro.

Mi ero già pentita di averle risposto a tono, ma se si parlava dei miei genitori in questo modo andavo di matto.

« Non osare parlarmi così! » strillò tirandomi per i capelli e sbattendomi contro la parete.

« Forse ancora non ti è chiaro con chi stai parlando ragazzina e per questo la pagherai » era ad un palmo dal mio viso e stavo tremando.

« No! Tom! Tom ti prego aiutami! » urlai il più forte possibile in preda allo spavento.

« Credi che lui possa sentirti? La stanza è insonorizzata tesoro. E poi credi che anche se ti sentisse verrebbe a salvare la principessina in pericolo? No non lo farebbe.. e non lo farà nessuno. Non ci sarà nessuno a salvarti oggi.. né la mia cara sorellina Narcissa, né il tuo fratellino, né mio nipote e né il tuo tanto amato Mattheo. » la sua risata isterica mi entrò nelle orecchie.

Le lacrime erano ormai incontrollate.

« Tuo zio ha proprio ragione, sei una ragazzina viziata che sa solo frignare dalla mattina alla sera » mi tirò uno schiaffo in pieno volto.

« Adesso arriva il bello, ancora non ti ho fatto niente.. ora ti darò un vero motivo per piangere » ghignò.

Uscii dalla tasca un coltellino e lo avvicinò alla mia faccia. Sussultai, rimasi con il fiato sospeso e il terrore che si faceva sempre di più.

La lama scalfì la mia guancia e il sangue iniziò a fuoriuscire.

Strillai dal dolore, le urla echeggiarono in tutta la stanza accompagnate dai forti singhiozzi.

« Ti prego.. » singhiozzai.

« Sta zitta. Crucio! » un dolore straziante invase tutto il mio corpo con rapidità. Era come se mi fossero stati infilzato mille coltelli nella pelle. Bruciava da morire.

Caddi per terra. Attorno a me avevo una pozza di sangue, mi sentivo sprofondare nel vuoto, non mi sentivo più le mani, le gambe, le braccia, non sentivo niente, solo dolore.

Il dolore aveva preso possesso di me. Urlavo, mi dimenavo, piangevo, singhiozzavo, fino a perdere le forze perfino di fare questo..

Avevo perso la voce a via delle troppe urla, il respiro mi iniziava a mancare. Mi sentivo in bilico tra la vita e la morte. In quel momento avrei preferito morire piuttosto che sopportare ancora questo strazio.

Ma non potevo, non dovevo chiudere gli occhi, dovevo restare sveglia, dovevo farlo per Theodore, per Mattheo, per Draco, per Pansy, per i miei amici, per rivendicare i miei genitori e uccidere coloro che nella mia vita avevano portato soltanto sofferenza.

Provai ad alzarmi ma fallì ricadendo per terra. Bellatrix se ne stava andando divertita, la sua risata da psicopatica echeggiava nella stanza.

Mi appoggiai con la testa sulla parete e premetti con la mano sulla pancia, in cui il sangue stava scorrendo maggiormente.

Mi guardai attorno alla ricerca di qualcosa.

Vidi una scatola in lontananza e cercai di avvicinarmici strisciando per terra.

Faceva troppo male, il mio corpo era a pezzi, dovevo trovare qualcosa per rimettermi in sesto.

Respiravo a fatica, sentivo di non farcela ancora a lungo, dovevo darmi forza.

Finalmente fui vicina al baule, l'unico che c'era.

Lo aprì con facilità e ci trovai dentro un paio di boccette. Le presi una ad una e le poggiai sul pavimento. In quel momento caddi.

Tenni a forza gli occhi spalancanti che minacciavano di chiudersi. Volevo mettere fine a tutto il tormento, ero così stanca. Volevo solo silenzio, pace. Pace che avrei trovato solo con la morte. Ma come potevo?

C'erano delle persone che avevano bisogno di me,
non potevo lasciarle andare, dovevo pensare a loro.

Le immagini delle mie persone preferite si fecero spazio nella mia testa.

Non potevo lasciare solo mio fratello, non c'è l'avrebbe fatta, glielo avevo promesso, gli sarei rimasta accanto, sempre.

Non potevo lasciare sola Pansy, soprattutto adesso che era diventata una mangiamorte ed era spaventata da morire.

Non potevo lasciare solo Draco, stava così male e avrei preferito soffrire insieme a lui, piuttosto che vederlo soffrire da solo, senza poter fare nulla.

Non potevo lasciare solo Mattheo, non potevo lasciarlo da solo con i suoi demoni, li avremmo combattuti insieme, non potevo lasciarlo.

Non potevo smettere di vederlo sorridere, di sentire la sua risata, di perdermi nei suoi occhi, di assaporare le sue labbra, di sentire il suo profumo, di stargli accanto.

Non potevo e non volevo.

Guardai le boccette, le esaminai ad una ad una velocemente. Avevano tutte un cartellino con su scritto l'utilità di ognuna. Erano troppe, ma non poteva essercene una che mi avrebbe aiutato, non sarebbero stati così stupidi da lasciarla qui, credo.

Continuai a cercare tra le mille fiale. Stavo perdendo le speranze, le forze stavano finendo, il mio corpo chiedeva pietà.

Devi lottare. Lotta, sei forte Nora, lotta.

Puoi farcela. Sei la figlia di Klaus Mikaelson ricordi? Sei una Nott, una Mikaelson, una Serpeverde, sei più forte di quanto immagini.

Non mollare, fallo per loro. Resisti.

Mattheo ti prego vienimi a cercare, ti prego trovami. Soltanto tu riesci a portare luce in tutto questo buio.

Per favore vienimi a prendere e dimmi che va tutto bene. Per favore non lasciarmi sola. Ti prego.

Pensando a lui notai finalmente due bottigliette con l'etichetta Pozione Cura Ferite.

Non potevo crederci. L'avevo trovata.

Ero sicura però che una delle due fosse la pozione sbagliata perché erano diverse tra loro, dovevo stare attenta.

Singhiozzai con il respiro affannato, avevo paura da morire. E se avessi preso la fiala sbagliata? Sarei morta? Sarei morta senza aver sentito la voce di mio fratello per l'ultima volta? Sarei morta senza aver sentito la risata di Pansy? Sarei morta senza aver sentito le battute di Draco? Sarei morta senza aver visto Mattheo sorridere per l'ultima volta? Sarei morta senza rivendicare i miei genitori? Sarei morta senza aver trovato il resto della mia famiglia? Sarei morta senza aver visto l'America? Sarei morta senza finire Hogwarts? Sarei morta in questo modo?

Il liquido all'interno delle ampolle era differente. Una era di colore verde, aprì il tappo e ne annusai l'aroma, era molto dolce, quasi ingannevole. L'altro era di colore viola e l'odore molto acre.

Che dovevo fare? Se non ne prendevo neanche una morivo comunque, valeva la pena provare no?

Rischiamo. Prendo quella viola, l'apparenza inganna, molto spesso, e quell'odore dolce della pozione verde non mi convince affatto.

Esitai un attimo e poi la bevvi fino all'ultimo sorso.

Sentì la mia pelle bruciare e vidi del fumo fuoriuscire da essa. Che stava succedendo? Avevo sbagliato?

Le mie perplessità scomparvero quando le mie ferite iniziarono a rimarginarsi lentamente e il sangue a prosciugarsi. Mi sentii meglio anche se avevo ancora le ossa indolenzite. Ero sfinita, ma stavo meglio.

Non ci credo, c'è l'ho fatta davvero?

Neanche il tempo di gioire che la porta si aprì di nuovo rivelando, nuovamente, Bellatrix.

« Oh vedo che c'è l'hai fatta ragazzina.. peccato.. fosse per me saresti già morta » il suo ghigno da pazza mi fece tremare.

« Sarebbe stato molto divertente vederti morire attraverso le telecamere, per mano mia.. »

Pure le telecamere.

« Si tesoro, anche le telecamere. Ti stanno guardando tutti, perfino adesso » lesse la mia mente.

« Tutti? Che significa tutti? »

« Significa tutti, Il Signore Oscuro, il tuo futuro marito, il tuo fratellino, quella puttanella della tua amichetta, il mio caro nipotino, la mia dolce sorellina e persino il ragazzo che tanto ami.. » fece una finta faccia dispiaciuta.

No, non è vero. Non può essere.

« Non ti credo » dissi convinta.

« Beh non credermi. Intanto come vedi nessuno è venuto ancora a salvarti, chissà perché » sghignazzò.

« Fatemi uscire ti prego, quello che ho fatto è stato un errore.. » non volevo rischiare di morire un altra volta.

« Devi ringraziare Tom e il Signore Oscuro se sei viva, io ti avrei già fatta fuori »

« Perché loro dovrebbero volermi viva? »

« Questi non sono affari tuoi, non fare domande » rispose rabbiosa.

« Stiamo parlando della mia vita, sono affari miei »

« Ti piace giocare col fuoco eh? Hai intenzione di morire dal dolore come prima o credi sia meglio se ti cuci quella boccaccia? » mi strinse forte i capelli.

Rimasi in silenzio. Mattheo ti prego non lasciarmi qui.

MATTHEO MARVOLO RIDDLE

Stavamo cercando tutti Nora ormai da ore e non era da nessuna parte ad Hogwarts. Stavo cercando di convincermi che non avessimo cercato abbastanza bene e che era qui da qualche parte, ma in realtà sapevo che la mia famiglia l'aveva rapita, era l'unica opzione più probabile, però non volevo ammetterlo a me stesso, non volevo ammettere che per colpa mia le fosse accaduto qualcosa.

« So dov'è. Sono sicuro che sia a casa mia, Tom avrà scoperto che ho fatto di testa mia e non l'ho ascoltato e così ha deciso di punirmi, tipico dei Riddle .. Devo andarci, subito »

« Veniamo con te » rispose Pansy.

« No. Vi metterete in pericolo. Vado da solo » controbattei.

« Mattheo stiamo parlando di mia sorella, non starò qui con le mani in mano a non fare niente »
Theodore si oppose.

« Restate qui e basta. » alzai la voce.

« Mattheo- » provò a dire qualcosa Blaise.

« No! Basta, smettetela, non posso permettere che vi facciate tutti male a causa mia, già ho fatto abbastanza danni.. »

« Non è colpa tua Mattheo »
Draco cercò di confortarmi.

Lo guardai per un paio di secondi e poi uscì dalla sala comune, per andare a cercare Nora.

È colpa mia.

Uscì di fretta dal castello e mi materializzai davanti villa Riddle. Il cancello era semiaperto, perciò entrai senza problemi.

Corsi verso la porta e neanche il tempo di arrivare che essa venne aperta da un elfo domestico.

« Signore » si inchinò a me.

« Se cerca suo padre.. o suo fratello, non sono in casa, e quest'ultimo le ha lasciato una lettera » mi informò passandomi la busta.

La strappai e lessi subito cosa c'era scritto.

Troppo tardi Mattheo, la tua Nora è già stata torturata e adesso sta andando a commettere il suo primo crimine, così che diventerà parte della famiglia a tutti gli effetti, e la sua purezza d'animo verrà spazzata via per sempre.

No.. cazzo. Sono arrivato troppo tardi, dovevo capirlo prima. Era una trappola, sapevano che sarei corso qui e adesso loro sono ad Hogwarts, e Nora sta per uccidere Silente.

Merda. E se non arrivassi in tempo?

Mi smaterializzai fuori il cancello di Hogwarts e subito notai, sospeso nel buio sopra la scuola, il vivido teschio verde con la lingua di serpe, il marchio lasciato dai Mangiamorte tutte le volte che entravano in un edificio e uccidevano. Porca Puttana.

Il Marchio Nero scintillava proprio sopra la Torre di Astronomia, così corsi il più velocemente possibile per il castello, o sarebbe stato troppo tardi, se già non era troppo tardi.

C'erano un paio di insegnanti che combattevano contro qualche Mangiamorte ma io ignorai la situazione e corsi verso le scale per arrivare alla torre.

Improvvisamente mi sentii prendere per il braccio, mi voltai e vidi Pansy, Theodore e Blaise.

« Mattheo dove cazzo è Nora »

« Sulla torre, sta per uccidere Silente, se non l'ha già fatto » risposi di fretta a suo fratello.

« Veniamo pure noi » affermò Pansy.

« No. Tu nasconditi insieme a Blaise, è troppo rischioso. Non voglio che ti accada niente. »

« Theodore è anche la mia migliore amica! Non posso stare qui con le mani in mano » urlò lei a Theodore.

« Ascolta. Io non posso permettere che ti accada qualcosa, potrebbero metterti in mezzo e minacciare di ucciderti, come fanno sempre, io non lo posso permettere, non anche a te. Nasconditi, i Mangiamorte non dovrebbero farti niente visto che sei anche tu una di loro, però nascondetevi, ti prego » le accarezzò il viso dolcemente.

« Fate presto » lei gli diede un bacio.

« Theodore corri. Ma dove cazzo è Draco? » dissi mentre salivo un infinità di scale.

« È con i Mangiamorte. Doveva farli entrare a Hogwarts, siamo ancora in tempo » rispose.

__________________________
Spazio Autrice:
Capitolo abbastanza corto e un po' di passaggio, scusatemi tanto ma in questo periodo ho avuto veramente poco tempo, cercherò di pubblicare più spesso adesso. Prossimo capitolo caos totale. Come pensate finirà? Chi ucciderà Silente? Fatemi sapere che ne pensate, lasciate un commento e una stellina se vi va, al prossimo capitolo! <3

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