Beyond Pride - Mattheo Riddle

By callmecarrieriddle

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[IN CORSO] La storia parla di Nora Nott, sorella di Theodore Nott, che appartiene alla casata di Serpeverde... More

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By callmecarrieriddle

"Il peggior modo di sentire la mancanza
di qualcuno è esserci seduto accanto e
sapere che non l'avrai mai."
(Gabriel García Márquez)
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NORA MERYL NOTT

Erano le nove di sera, stavamo ancora facendo tutti la ricerca. Ero stremata, non ne potevo più.

Non avevamo nemmeno mangiato, la mia pancia mi stava pregando di mangiare qualcosa, ma finché non finiremo non potremmo uscire di qui.

Non facevo altro che pensare alla conversazione di quel pomeriggio con Mattheo,
cosa gliene importava se ero con Regulus?

Lui era seduto davanti a me con gli occhi puntati su un libro ma con la testa visibilmente da un altra parte.

Chissà a cosa starà pensando.. e se pensasse a me?
Non mi pensa, perché dovrebbe pensarmi?

Vidi i suoi occhi staccarsi dalle pagine consumate di quel vecchio libro e incollarsi ai miei.

Mi stava fissando intensamente.

I suoi occhi color nocciola che scrutavano i miei color ghiaccio. Sembravano essere perfetti insieme.

Eppure io e lui insieme di perfetto non avevamo niente, eravamo un completo disastro.

I suoi occhi erano così profondi che ti ci perdevi.

Avrei passato ore a guardarli.

Avrei speso tutti i minuti possibili a fissare i suoi meravigliosi occhi perché sapevo che da un momento all'altro non avrei più potuto guardarli.

I suoi occhi erano persi nel vuoto, un po' come la mia anima, ma brillavano comunque, spruzzavano luce da tutti i pori. Erano dei semplici occhi marroni ma io mi incantavo vedendoli.

"Oh, darling, all of the city lights
Never shine as bright as your eyes"

Passarono minuti intensi e i nostri occhi non avevano intenzione di staccarsi, come se dopo non potessero più incontrarsi, come se fossero inseparabili, come se avessero bisogno l'uno dell'altro fino a consumarsi.

Non volevo smettere di guardarlo perché avevo paura che potesse sparire da un momento all'altro.

Avevo paura di non avere più occasione di guardarlo, avevo paura che questo fosse l'ultimo momento, avevo paura di poterlo perdere per sempre all'improvviso.

« Continuerai a fissarmi? » la sua voce mi fece risvegliare dai miei pensieri.

Se potessi ti fisserei in eterno Mattheo Riddle.

Non risposi e tornai con la testa tra i libri.

Ripresi a scrivere e mi sentì osservata.

Sentivo i suoi occhi addosso.

Lo ignorai e continuai a leggere cosa scrivere.

La prima a occuparsi delle cucine di Hogwarts fu Tosca Tassorosso che assunse un buon numero di Elfi Domestici e mise a disposizione della scuola le sue abilità di cuoca. Ancora oggi molte delle ricette usate nella cucina di Hogwarts sono sue. Lessi dal libro.

Ti prego Tosca fammi la grazia di portarmi un po' di cibo perché penso che potrei svenire dalla fame.

Che tu sia benedetta per aver dotato Hogwarts di una splendida cucina con del buonissimo cibo.

La bibliotecaria Irma Prince era stata costretta da Piton a controllare che non uscissimo di lì se non avessimo finito di scrivere la ricerca.

Avrei voluto sgattaiolare nella cucina di Hogwarts a farmi dare qualcosa da mangiare da Winky, un'elfa domestica, ma non avevo via di scampo.

Inoltre la mia gola si stava facendo secca a causa della sete e probabilmente mi stava venendo il mal di gola anche a causa della finestra aperta da cui entrava un po' d'aria fredda.

Avevo inoltre un forte mal di testa dovuto alla troppa stanchezza e sentivo che le mestruazioni mi sarebbero arrivate a breve.

Che giornata di merda.

...

Era passata all'incirca una mezz'ora o poco più e non avevamo ancora finito. Eravamo tutti silenziosi perché non ne potevamo più di stare lì dentro e volevamo sbrigarci e andarcene.

Improvvisamente sentì la porta della biblioteca aprirsi lentamente che rivelò Draco con un vassoio pieno di cibo in mano. I miei occhi si illuminarono e corsi a prendere da mangiare.

« Draco mi hai salvata! »
dissi sfilandogli dalle mani il vassoio.

« Signor Malfoy! Non dovrebbe essere qui lo sa! Da Prefetto non può proprio lei infrangere le regole! »

« Lo so, lo so, ha ragione ma questa è un eccezione, loro non hanno mangiato niente, a cosa serve Hogwarts se non si mangia? Se non dice nulla al professor Piton le do qualcosa da mangiare anche a lei » rispose Draco facendomi scoppiare a ridere.

La signora Prince sorrise e accettò la richiesta di Draco prendendo. in cambio di tacere, qualcosa da mangiare.

Tutti si alzarono a prendere qualcosa e fummo tutti grati a Draco per questo.

Poco dopo lui se ne andò per non farsi scoprire.

Io continuai a mangiucchiare mentre finivo di scrivere.

« Signorina Nott ma quanto mangia? Ha preso la maggior parte delle cose che il signor Malfoy ha portato, non crede di dover lasciare qualcosa anche ai suoi amici? Si sta facendo un po' più grassa rispetto all'inizio dell'anno » era la bibliotecaria a parlare.

Rimasi di sasso, non sapevo cosa dire, mi sentivo dannatamente in colpa e sapevo bene che quello che lei aveva detto era vero.

Non avevo affatto un buon rapporto con il cibo.

Non mi piacevano molte cose che invece a tutti piacevano, però quando mi piaceva qualcosa davvero tanto la mangiavo in quantità esagerate delle volte, soprattutto i dolci e il senso di colpa mi divorava.

Quando invece assaggiavo ciò che non mi piaceva lo sputavo e delle altre volte addirittura sentivo un senso di rigetto mangiando quel determinato cibo.

Questa cosa mi faceva sentire fuori posto, diversa.

Mattheo si alzò di scatto.

« Signora Prince si è guardata allo specchio prima di aprire quella fogna che ha al posto della bocca? Se fossi in lei penserei bene a quello che ha detto e mi scuserei immediatamente perché altrimenti le conseguenze potrebbero non piacerle, non sia invidiosa soltanto perché lei è grassa e il corpo di Nora può solo sognarlo » pronunciò l'ultima frase sussurrando con tono freddo e minaccioso verso la bibliotecaria.

Non sorridere Nora, non sorridere, Nora non ti azzardare a sorridere per quello che Mattheo ha detto. Non ci provare nemmeno.

"You know, I never found love until I looked into your eyes. First time blushin', I ain't even gon' lie"

Nora ricordati quello che ti ha fatto, smettila di cercare del buono in lui.

Ma hai sentito quello che ha detto almeno?

Questo non toglie che ti ha dato della puttana.

Ma mi ha difesa.

Nora ha detto che non prova niente per te, basta.

La mia coscienza aveva ragione ma non riuscivo a reprimere il sorriso che mi era spuntato.

« Io- non avevo intenzione di offendere la signorina Nott.. » disse spaventata la signora.

« Le chieda perdono »

« Mi perdoni mia signora » disse tremando lei.

« Non c'è nè bisogno » risposi soltanto, per quanto fosse stata sgarbata alla fine aveva ragione e non volevo comunque che venisse torturata.

Vidi Theodore e Pansy guardarmi sorridendo.

"Smettetela di guardarmi così" sussurrai.

Poi c'era Regulus che era concentrato a scrivere e ignorava la nostra esistenza e in effetti faceva bene.

Una volta che Mattheo si risedette gli sorrisi nuovamente come una cazzo di sottona.

Che sto facendo? Una cazzata.
Grazie coscienza, sei molto utile devo dire.

PANSY PARKINSON

Dopo una quindicina di minuti avevamo finalmente finito, ero stanca, non avevo mai scritto così tanto in vita mia, e soprattutto non avevo mai fatto i compiti sul serio, la maggior parte delle volte li copiavo da Nora o da Blaise che a sua volta li copiava da Draco.

Il resto delle volte o prendevo un voto basso o avevo stranamente ascoltato in classe e ricordavo qualcosa.

Secondo me non serviva a niente la teoria, per diventare una brava strega serviva la pratica, quindi se si trattava di scrivere o leggere io neanche ci provavo.

Le materie in cui vado meglio credo siano Incantesimi e Trasfigurazione, per il resto o copiavo o facevo nettamente schifo nelle altre materie.

Forse solo stavolta Piton mi avrebbe presa sul serio.

Mentre tutti uscivamo dalla biblioteca diretti verso le nostre camere una mano mi trascinò in un piccolo corridoio buio. Era Theodore.

« Mi hai fatta spaventare! »

« Abbassa la voce, se ci sente Gazza possiamo dire addio alla Coppa delle Case quest'anno » bisbigliò.

« Perché siamo qui »

« Perché non riesco a starti lontano »
sussurrò al mio orecchio.

Un brivido attraversò tutto il mio corpo.

« Theodore io non posso. Sto con Blaise » riuscì a dire.

« Vuoi stare con lui? » chiese.

Non risposi, non volevo farlo.

« Rispondimi. Se vuoi stare con lui non ti darò mai più fastidio, mi farò da parte »

Non voglio che questo accada, io ho bisogno sempre di te accanto, non voglio che tu te ne vada.

« Non posso fargli questo » risposi.

« Non era questa la mia domanda,
la domanda è, vuoi stare con lui? lo ami? »

« Theodore io provo ancora qualcosa per lui e non posso fargli questo.. non possiamo, tu sei uno dei suoi più cari amici e i-io sono la sua ragazza e.. lui è Blaise io non posso fargli del male, io non voglio.. »
dissi con voce rotta.

« Bene » rispose freddo.

« Io non voglio che tu ti allontani da me »

« Abituati ad avermi lontano allora »
rispose con tono gelido.

« Ma possiamo rimanere amic- » provai a dire.

« Noi non siamo amici e non lo saremo mai,
mettitelo in testa Pansy » mi urlò contro e se ne andò.

Mi sedetti per terra e iniziai a piangere silenziosamente. Io non voglio ferire Blaise ma non voglio perdere Theodore, perché non riesce a capirlo?

Cosa avrei dovuto fare?
Dire la verità a Blaise e perderlo?

Avevo creato un cazzo di casino.

Io ero sempre quella che aiutava tutti con i loro problemi, non ero mai stata quella che aveva bisogno di aiuto ma adesso non sapevo davvero cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato.

Ma non mi piaceva chiedere aiuto, soprattutto a Nora con tutte le cose che ha già a cui pensare, per di più Theodore è suo fratello.

Con chi altro avrei potuto parlarne? Non avevo altre amiche, non mi piacevano le ragazze, la maggior parte erano delle troie a cui piaceva farsi il tuo ragazzo.

Non mi piacevano le Corvonero, le Tassorosso ne tantomeno le Grifondoro, e tutte le altre Serpeverde sapevano solo ciucciare cazzi ai primi che vedevano.

Decisi di asciugare le lacrime e andare a parlarne con Draco, lui è amico di entrambi, potrebbe darmi un buon consiglio forse? Ok è pur sempre Draco ma suppongo che qualche discorso serio lo sappia fare.

Lentamente, cercando di non farmi scoprire dal custode, camminai fino ad arrivare alla mia sala comune. Andai nel dormitorio maschile e bussai in camera di Draco.

Non mi apriva, forse non era in camera?

Bussai un altra volta un po' più forte,
magari non mi aveva sentita.

Poco dopo mi aprì. Era strano, sembrava come ansioso o peggio ancora imbarazzato, che ne avete fatto di Draco Malfoy?

« Ciao Pansy, come mai sei qui? »
disse appoggiato all'anta della porta.

« Vorrei parlarti, posso entrare? » chiesi.

« In realtà stavo per andare a fare la doccia, non è che puoi passare domani? » ma che aveva?

« È urgente Draco »

« Oh va bene entra » sembrava in panico.

Mi fece entrare e mi accomodai nel letto.

« Quindi di cosa devi parlarmi? » rimase alzato appoggiandosi con la schiena sull'armadio.

« Draco ma che hai? » chiesi ridendo.

« Io? Niente, che dovrei avere »

« Mi stai nascondendo qualcosa? » domandai confusa.

« No, perché dovrei? » mi sta palesemente nascondendo qualcosa.

« Per Salazar Draco. Dimmi cosa ti succede »
mi spazientì.

Di colpo sentì un rumore provenire dall'armadio.

« Cos'era? » chiesi stranita.

« Cosa? » si vede che è biondo.

« C'è qualcuno dentro l'armadio Draco? »

« No, ma che stai dicendo! Sarà che ho messo qualcosa fuori posto ed è caduto » disse agitato.

« E allora apri l'armadio » lo incitai.

« Perché dovrei? Forza dimmi perché sei qui »

« Draco apri l'armadio » lo obbligai.

« Pansy esci di qui »
mi prese per le spalle provando a trascinarmi fuori.

« Mi hai costretta tu, Alohomora » pronunciai l'incantesimo aprendo l'armadio chiuso a chiave.

Da lì dentro uscì fuori Hermione Granger,
l'amica di Harry Potter.

Non ci posso credere!

« Oddio! Ti vedi con la Granger?! » urlai stupita.

« Non urlare » disse zittendomi.

« È meglio che io vada. »
disse in imbarazzo la Grifondoro e uscì dalla camera.

Questo era lo scoop dell'anno, il gossip di cui avevo bisogno, non succedeva niente di troppo interessante in questa scuola da un po' di tempo.

Non mi piacevano le Grifondoro e mai mi sarei aspettata di vedere Draco con lei, dopo anni passati a chiamarla mezzosangue e disprezzarla.

Ma d'altronde non la conoscevo e non potevo giudicarla, volevo capire di più di questa storia.

« Adesso voglio sapere tutto » dissi curiosa.

« Pansy non c'è niente da sapere, la stavo aiutando in Difesa Contro le Arti Oscure » rispose mentendo.

« Mi hai presa per scema? Ma se tu manco studi e lei è la più secchiona della scuola! Questa scusa rifilala a qualcun'altro Malfoy »

« Volevo dire che è lei che mi stava aiutando »

« Ma se non l'hai mai sopportata » ridacchiai.

« Ho capito, non vuoi parlarne, ma sappi che non finisce qui, voglio sapere di più » lo avvertì.

« Non dirlo a nessuno »

« Non l'hai detto neanche a Blaise? » rimasi scioccata.

« No, quindi fammi il piacere di stare zitta »

« Non posso promettermi nulla! » esclamai e scappai.

Lo sentì imprecare e risi tornando nella mia stanza.

« Non puoi capire cos'è successo Nora! » dissi sedendomi accanto a lei sul letto.

« Raccontami tutto » chiese lei impaziente.

« Preparati, non te lo aspetteresti mai »

...

NORA MERYL NOTT


Era il pomeriggio del giorno seguente. Pansy mi aveva raccontato che aveva visto Hermione Granger e Draco insieme in camera di quest'ultimo la notte prima.

Ero alquanto sconvolta, lui la detestava, non mi aspettavo che tutt'un tratto ci fosse qualcosa ma se lui era felice io ero più che contenta per lui, Hermione era una brava ragazza.

Le lezioni erano finite e Piton per fortuna aveva apprezzato le nostre ricerche, o almeno aveva detto che erano accettabili.

Avrà deciso di non levare punti alla nostra casa soltanto perché lui ne era il capo.

Le ore scolastiche erano passate tranquillamente, Blaise non stava più male mentre io avevo il raffreddore e il mal di gola, in più il ciclo mi era arrivato. Stavo una merda ma oggi visto che Piton doveva controllare le ricerche non potevo mancare.

Pansy e Blaise erano seduti uno affianco all'altro e Theodore sembrava tirargli occhiatacce per tutto il tempo. Mi sembrava strano, credevo che Pansy avrebbe parlato con Blaise.

Forse c'era qualcosa che non mi aveva raccontato.

Mattheo non mi aveva calcolata minimamente, ma d'altronde cosa mi aspettavo?

Dovrei essere solo io quella arrabbiata con lui.

Eppure non riesci ad esserlo del tutto.

Nonostante quello che mi ha detto, nonostante ciò che mi ha fatto io continuo ad avere solo il suo nome in testa, nonostante tutto continuo ad amarlo e amare persino i suoi peggiori difetti.

Era sbagliato ma non potevo farci nulla, più provavo a dimenticarlo più la sua mancanza si sentiva.

Decisi di non pensarci troppo e per non impazzire uscì dal castello per farmi una passeggiata all'aria aperta dato che la giornata di oggi sembrava soleggiata, il cielo era sereno e privo di nuvole.

Ovviamente uscì con la sciarpa dei Serpeverde per evitare di prendere la febbre.

Inizialmente mi stavo dirigendo verso la Capanna di Hagrid ma alla fine decisi di passarci dopo, volevo stare un po' da sola a scrivere sul mio diario che avevo portato con me.

Camminando sul prato ad un certo punto vidi un ragazzo seduto che disegnava il panorama tranquillo.

Capì subito che era Mattheo.

Decisi di sedermi accanto a lui che subito si accorse della mia presenza ma non si girò a guardarmi e continuò a disegnare sul suo quaderno.

« Mattheo- » provai a parlare ma lui mi fermò.

« Sono venuto qui per stare da solo, non per parlare, quindi se hai intenzione di dire qualcosa vattene »
disse in tono freddo e distaccato.

« Ti prego fammi parlare » lo supplicai.

Lui prese un respiro come per mantenere la calma e mi fece segno di parlare ed essere veloce nel farlo.

« Io non lo so perché non riesco a starti lontano ma è più forte di me, sento costantemente il bisogno di starti vicino. E non riesco a smettere di amarti nonostante tutto, voglio che tra noi le cose vadano bene » dissi tutto d'un fiato in preda all'imbarazzo.

« E allora se mi ami così tanto come dici perché ti sei scopata mio fratello? È questo tutto il tuo amore per me Nora? Ti è bastato così poco per cadere nelle braccia di Tom? »

« Ero ubriaca fracida, non sapevo nemmeno cosa stessi facendo! Tu mi hai detto che non provavi niente! Mi hai trattata come se per te io non contassi niente! Ma io sono innamorata di te Mattheo e voglio stare con te, non mi importa di Tom, di tuo padre e dei rischi che potrei correre, io voglio te! »

« Noi non possiamo stare insieme ficcatelo in testa! Noi due siamo gli opposti, siamo come il fuoco e l'acqua, come il cielo e la terra, come il mare e la montagna, come il buio e la luce, siamo troppo diversi, troppo incasinati, troppo complicati e non c'è mondo, non c'è universo in cui stiamo insieme perché io e te non abbiamo un futuro. Io ho un padre di merda che ha ucciso mia madre davanti ai miei occhi, io ho ucciso tuo padre, mio padre vuole usarti per chissà cosa e Tom deve sposarsi con te. Capisci che noi non siamo destinati? Mi puoi amare quanto vuoi ma non basta, perché amandomi ci rimetterai la vita e io questo non lo posso permettere. Quindi se amarmi significa questo tu non devi più starmi vicino perché ti farai soltanto del male. »

Le sue parole mi trafissero il cuore. Mi promisi di non piangere perché mi faceva sentire stupida e repressi le lacrime che pretendevano di uscire.

« Questo cosa significa? » chiesi con voce spezzata.

« Significa che devi andare avanti Nora » disse e poi se ne andò, tornando dentro il castello.

Io rimasi lì a fissare il vuoto, a metabolizzare che era davvero finito tutto. Tra me e Mattheo tutto era finito.

Dovevo lasciarlo andare, perché noi due insieme eravamo una bomba esplosiva, che se esplodeva finiva con noi due morti e non potevo nè abbandonare Theodore nè permettere che Mattheo morisse a causa mia. Dovevo accettare che non c'era destino per noi.

Era scritto nelle stelle che io e lui non siamo destinati.

E quindi ti lascio andare perché quando si ama una persona, se è necessario, si impara anche a lasciarla andare. Quando ami una persona le auguri di essere felice anche se tu non fai parte della sua felicità.

___________________________________
Spazio Autrice: Mi sa che in questo capitolo gli unici felici sono Draco e Hermione. Ve li aspettavate quei due assieme? Pensate che Pansy abbia fatto la scelta giusta e vi è piaciuto il suo punto di vista?
Come credete che che andranno le cose tra Nora e Mattheo nei prossimi capitoli? Comunque se non l'aveste capito le frasi che cito tra le virgolette sono parti di alcune canzoni. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ci vediamo alla prossima parte xoxo <3

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