𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥...

By -_Sahara_-

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★ Sherly Adams e Blake Parker sono due semplici liceali americani, sono l'uno il passatempo dell'altro e la f... More

Cast
Capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
Capitolo 4
capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
Capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 19
Capitolo 20
capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34 pt.1
Capitolo 34 pt.2
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Epilogo
𝐋𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢...❤️

Capitolo 18

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By -_Sahara_-


non mi ero mai sentita così energica da anni.

quel giorno avevo avuto uno dei primi esami da quando ero entrata in università, ed era andato a meraviglia.

ancora non avevo ricevuto i risultati, ma me lo sentivo. lo sentivo che era andata bene.
i professori si erano complimentati con me dopo la prova orale, ero alle stelle.

raggiunsi il corridoio sorridendo, e i miei occhi rimbalzarono su Conan Hills.
era uno dei pochi studenti del liceo che mi avevano seguito nello stesso campus, ci conoscevamo da tanto.

mi avvicinai a lui, che era di schiena, buttandogli le mani sulle spalle.
era un morettino alto dagli occhi scuri, indossava sempre una giacca di pelle schiarita dagli anni e dei jeans neri e larghi. le Vans completavano sempre il suo stile da Skater.
egocentrico ma sensibile, era da una vita stato un buon conoscente. amico, anzi.

-Indovina!- esclamai posizionandomi davanti a lui, che abbassò lo sguardo su di me sorridendo.

-Esame andato alla perfezione?- rispose.
i suoi tratti decisamente inglesi erano delicati, quasi leggermente femminili.

-Hai indovinato, complimenti- gli sorrido cominciando a camminare verso la caffetteria,
lui mi seguì, salutando le ragazze che passavano nel corridoio, con gli occhi a cuore.
non si può dire fosse un ragazzo che passa
inosservato.

-Da te ci si può aspettare sempre il meglio, del resto. questi ultimi mesi non sei neanche uscita, per studiare a questo esame-

affermò guardando davanti a se. io alzai la testa verso di lui, sorridendo. Ci sapeva fare con le parole, questo era certo.

entrammo in caffetteria sedendoci ad un tavolo. ordinai un bubble tea alla fragola, a cui Conan si offrì di pagare, usando la scusa del
"premio post-esame".

parlammo del più e del meno, gli raccontai di come avevo studiato nell'ultimo mese, e lui sembrò interessato a ciò che avevo da dire.

ci alzammo dal tavolo pronti a uscire, quando i miei occhi si illuminarono. La mia vecchia migliore amica, Ivy, apparì oltrepassando la porta. il campanellino suonò, e si voltò poi verso di me, dove mi trovò subito con lo sguardo.

Ivy era cresciuta tanto. se anni prima, al liceo, era la classica ragazza popolare, preferiva fare festa al posto di studiare, e dava più importanza all'aspetto che all'istruzione, adesso era passata da un lato all'altro.

stava studiando per diventare psicologa.
i suoi capelli castani chiari sempre lisciati si erano scuriti molto, e ora li teneva in una crocchia disordinata, ma a lei stava bene. gli occhiali quadrati e di misura più grande di come dovrebbero essere gli davano un aria sapiente.

era appena tornata da un viaggio-studio. me ne ero scordata dovesse tornare oggi.
corremmo l'una verso l'altra e ci abbracciammo, per poco non cademmo per terra.

-mi sei mancata, rossa!-
esultò prendendomi per mano.

-dobbiamo aggiornarci su tante cose io e te, non è vero?- continuò sorridendo, dopo
aver visto Conan alle mie spalle.
mi ero quasi dimenticata di lui.

-assolutamente!- le dissi, prima di presentarle il mio amico.
-Conan, lei è Ivy. Ivy, Conan- sorrisi.

lei mi lanciò uno sguardo incuriosito. aveva capito male, come sempre d'altronde.

lei sosteneva che amicizia tra maschio e femmina non potesse esistere.

si strinsero la mano e li guardai soddisfatta.
-Sherly ha appena fatto un ottimo esame. io direi che si merita un po' di divertimento. stasera usciamo?- propose il ragazzo, comprendendo anche la mia migliore amica.

accettammo e ci organizzammo per andare ad un locale tranquillo. quando mamma mi chiamò, uscii dal bar e le risposi.

-dimmi, mamma-
-come è andato l'esame, tesoro?-

il suo tono caldo mi addolcì. sorrisi.
-bene, mamma, sono sicura sia andato bene-

-sono contenta. ti aspetto per cenare stasera.-

chiusi la telefonata, ma una bassa voce maschile mi fece sussultare.

-Ho un dejavù. lo sai?-

mi voltai sapendo già a chi apparteneva.

-Blake, che ci fai qua?-
non capivo a cosa si riferiva.

i capelli erano più ordinati del solito, tirati all'indietro con qualche ciuffo ribelle sulla fronte. indossava una tuta grigia sportiva e un maglioncino nero con le maniche alzate, scoprendo gli avambracci delineati da vene violette.

-sono venuto a trovarti. l'esame?-
non sorrideva. era serio, si capiva che stava cercando di trattenere del fastidìo.

ma non sarà mica...

mi avvinai a lui.
-bene-

-Bene.- ripetè. dopodiché infilò le mani in tasca, tirando fuori le chiavi di una Mercedes, e cominciò a giocarcì con l'indice.

-allora posso andare. Ciao-
si girò verso i parcheggi.

-no, no, no... oh-oh. dove credi di andare così facilmente?-
lo seguì e lo bloccai mettendomi davanti a lui.
mi guardò confuso.

-da quando sei qua?- gli domandai.

-abbastanza da vedere come ti sbrani con gli occhi il tuo inglesino dai lineamenti raffinati-

...geloso?

sgranai gli occhi.
-come, prego? non ho sentito bene.-

affilò lo sguardo sfidandomi. ma perché era così irascibile?

-hai sentito benissimo, ora fammi pass...-

lo interruppì alzando il tono.
-scusa, ma per caso pensi di venire qua dopo anni e rimarcare sul territorio come un leone?-

-ho detto per caso che voglio rimarcare il territorio?-

rimasi senza parole. feci una risatina nervosa.

-E poi,Sherly...sei proprio ingenua. dovresti sapere che il leone, una volta che è stato suo, il territorio lo vedrà sempre come proprio. anche se un altro branco lo ha infestato.-

il mio cuore perse un battito, e mi dimenticai persino come respirare.
ci fissammo per qualche minuto, mentre sopra di noi il vento si alzò e la pioggia ci intinse i capelli.

persone correvano verso la macchina, professori entravano nella caffetteria per non bagnarsi, gruppi di ragazzi ridevano e si infilavano sotto i tetti.

noi restammo così, persi l'uno negli occhi dell'altra, senza frasi che potessero competere con quel silenzio fatto di parole taciute.

un fulmine squarciò il cielo, e allo stesso tempo anche i suoi occhi. le iridi di Blake diventarono per un attimo fugace del colore violaceo della saetta, e dentro quella sfumatura proibita io ci lessi dentro tutto ciò che fin dall'inizio dei nostri tempi non abbiamo avuto il coraggio di confessarci.

il rumore del tuono seguente ci risvegliò entrambi.

-Sherly! Sherly cosa ci fai laggiù?- sentii la voce di Ivy che mi raggiungeva.

rabbrividii tutto d'un tratto. Blake mi superò senza voltarsi. raggiunse la macchina e lo sentii accenderla.

-Sherly, che cosa...-
la mia amica rivolse lo sguardo alle mie spalle, e mi sembrò sentirla imprecare.

-forse... mi devi dire molto più di ciò che pensavo...-

aveva capito chi c'era dentro a quella macchina.

le sorrisi timidamente, quasi mi sentivo in colpa, senza sapere il perché.

-ritorniamo dentro, su-
bofonchiò passandomi un ombrello.
a Conan gli spiegammo che saremmo dovute tornare a casa per prepararci alla serata.
la invitai da me.

***

-quindi, ricapitolando... te e Blake siete in pratica fratellastri... vi siete rivisti qualche giorno fa dopo tre anni e ti ha fatto capire che è geloso del tuo amico?-

-proprio così.- le confermai, mentre passavo un po' di ombretto del medesimo colore dei miei capelli davanti allo specchio.

lei mi guardò per qualche secondo e dal riflesso lo ricambiai.

-è ancora innamorato. Palese.-

feci una risatina.
-Ivy...non andare così di fretta.-

lei aprì la bocca in un espressione sconvolta, ironica. -spero tu stia scherzando-

-perché dovrei? sono serissima invece.-
ribattei.

-meglio che lasciamo perdere... piuttosto, dobbiamo andare, il tuo inglese ci starà già aspettando.-

presi la borsa e uscimmo da casa, dirette verso al Palace Nightclub, che Conan ha giurato essere molto tranquillo.

- e non lo chiamare così, grazie-
ridacchiai quando dopo essere scese dal taxi ebbi la vista del pub. era carino, dall'esterno.
una scritta a led fucsia circondava la porta ad arco, delle luci bianche delineavano la facciata della struttura e delle finestre oscurate, che lasciavano all'immaginazione cosa si svolgeva  all'interno.

quando entrammo, io e Ivy fummo accecate dall'eccessiva oscurità di quel locale. i lampadari di cristallo emettevano luce soffusa, molto intima.

avvistai subito Conan.
spalle larghe, capelli scuri e altezza imponente. doveva sicuramente essere lui.

insieme a Ivy aggirai il bancone. lei si unì subito alle danze lente di quel locale, mentre io ordinai da bere.

stavo per raggiungere il britannico, quando mi accorsi che le luci vivide mi avevano ingannato: mi spaventai alla vista degli occhi azzurro mare, che non erano di Conan.

poi ripetei:
spalle larghe, capelli scuri, altezza imponente... e occhi azzurri.

lo riconobbi. stava parlando vivacemente con una ragazza dagli occhi da cerbiatta.  le ciglia finte dall'effetto tutto'altro che naturale sembravano essere due pavoni artificiali.

mi schifai a quello spettacolo. Blake si avvicinò a quella donna e la prese per la vita. afferrò un drink che aveva lasciato su un tavolino di fianco a lui e lo portò alla bocca  carnosa di lei, che ne beve un sorso.

poco dopo, lui sostituì il bicchiere con le sue labbra. piegò il collo e vidi le loro lingue scontrarsi.

poi, le sue iridi celesti si scontrarono con le mie. non ebbe bisogno cercarmi. già lo sapeva, già mi aveva predata.

sorrise maliziosamente sulla sua bocca e prese le redini del bacio: si portò la ragazza attaccata al bacino stringendole i glutei con una mano, mentre con l'altra dettava il ritmo tenendola sul suo collo.

tutto questo mentre guardava me.

-Eccoti, ho trovato anche la seconda!-
esclamò qualcuno alle mie spalle.

nonostante lo schifo che mi aveva provocato, quella scena aveva acceso in me qualcosa che non conoscevo da anni. nel ventre sentivo un calore che si propagò poi per tutto il corpo.

mi girai di scatto sperando di deviare quella sensazione, e trovai Ivy e Conan che si avvicinavano a me.

il ragazzo si lasciò sfuggire un occhiata lungo il mio corpo. vestivo con un abito nero e aderente, lungo fino alle caviglie, con uno strappo che arrivava alle cosce.

sorrise e mi guardò in volto, dove io ricambiai con una risatina confusa.

-Ciao Conan-

-Sherly- pronunciò il mio nome con un accento inglese che mi piacque da morire.
scoppiai in una risata e mi avvicinai ai miei amici.

-lo sai, mi piace molto il tuo...-

-Ehi! attento, cazzo!- esultò lui, interrompendomi.

aveva appena ricevuto una spinta, e per poco non mi era arrivato addosso.
mi spostai ed ebbi quasi un attacco di nervi quando mi accorsi che il ragazzo dagli occhi azzurri era il colpevole.

Blake si voltò sorridendo, come se avesse sperato di accendere una discussione tra lui e il britannico.

-puoi ripeterlo?- sussurrò Blake. quasi non si sentì, dal tono basso che aveva usato.

-che cosa?-

-no scusa... sai, è che mi piace molto il tuo accento.-
fece un sorriso falso e mi guardò per un attimo. mi aveva rubato le parole.
ricambiai il suo sguardo in cagnesco.

-questo qua è matto, andiamo ragazze.-
si voltò verso di noi e mi rivolse un ghigno dolce, prima di venir spinto una seconda volta.

la forza che Blake usò per girarlo e portarselo a un centimetro dal viso portò Conan ad irrigidirsi.

-Amico stai calmo, ti ho solamente detto di stare attento- provò a scherzare lui.

Blake allentò la presa sul suo colletto e gli sorrise.
-oh no, inglesino... tu hai fatto molto di più...-

portò i suoi occhi celesti su di me, mi scrutò il volto e il corpo, leccandosi le labbra.
poi, potei sentirlo sussurrare:

-tu hai invaso il mio territorio-



ciaooo ragazzi!!🫶🏻
per questo capitolo vi ho fatto aspettare un po' di più, ed è anche piu lungo del solito.

sinceramente, penso che questo sia il mio capitolo preferito di tutta la storia, per adesso.

se volete avere un immagine più precisa del nuovo personaggio, ho aggiornato il capitolo "prestavolti" con una sua immagine, di come più o meno io l'ho immaginato.

e niente, spero vi sia piaciuto il capitolo
⏳⏳

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