• Fanfiction Omegaverse • [It...

By EiryCrows

13.4K 880 650

Versione fanfiction del sequel di Miele Selvatico che non avrei mai pensato di fare ma che avete chiesto in t... More

Incinta
Scarpette Rosse
Pop Corn e Cetriolini
Miao
Due. Uno...
... Sette. Tre.
Tea Party
Shopping, pioggia e consigli.
Specchi e Banconote
Illusione
Scacchi
Marshall
Incidente
Dieci
Aura
Vetri rotti
Testa o croce?
Iris

Intermezzo

291 23 3
By EiryCrows

15.5

Gumball socchiusegli occhi all'ennesimo bacio e sbattè le palpebre, trovando il suoAlpha a guardarlo con amore e un sorrisetto divertito.
- Che...che ore sono? - Sussurrò, guardandosi intorno, cercando di tornarenel mondo reale.

- Quasi le tre. -Rispose Marshall, dandogli un altro piccolo bacio sulla fronte. - Midispiace averti svegliato. - Sospirò. - Avrei preferito non doverlofare, ma con un braccio solo non me la sento di prenderti in braccio,non avresti la stabilità necessaria. -
L'Omega si guardòconfusamente intorno e si affrettò ad asciugarsi la saliva chesentiva colare dalle labbra.

Il salottino eravuoto e non c'era più nessuno ad occuparlo, fatta eccezione di lorodue e la padrona della stanza.

- Mi dispiace... -Si strofinò gli occhi e scese dal divano, stiracchiandosi poi, comeun gattino.
- Nah, non dispiacerti. - Disse Aura, battendoMarshall sul tempo. - Sono anni che io e lui non chiccheravamo così.-

L'Alpha sospirò escivolò giù dal divano con grazia ineguagliabile. - Niente di che,in realtà. - Allungò la mano verso il suo Omega e aspettò che luila prendesse.
Non attese a lungo.
- Ora, togliamo il disturbo.- Affermò conducendolo verso la porta. - Pensa a ciò che ti hodetto. -

Kayla fece un enormesorriso, quasi a trentadue denti. - Fammi sapere il periodo etroveremo il modo di lasciare spazio per voi due. - Rispose. -Troverò sicuramente come fare. -
Marshall annuì. - Appena avròaltre informazioni te le girerò. -

Aura li sorpassò eaprì la porta per loro.
- Ci conto. - Disse soltanto, poi i suoiocchi scuri si soffermarono sull'Omega. - È stato un immenso piacerenonché un onore fare la tua conoscenza. -
Gumball aggrottò lafronte ancora intrappolato nelle nebbie della sonnolenza. - Èreciproco... - Rispose schiarendosi poi la gola.

- Bhè. - Ridacchiòlei. - Buon giorno. -
Marshall condusse il suo Omega ancorapalesemente disorientato fuori dalla camera. - Buona notte anche ate, Kayla. - Intrecciò le dita con quelle del compagno e lo portòtra i corridoi e fuori dall'edificio.

Questa volta,rispettarono le regole e uscirono dal portone principale e per tuttoil tragitto, non si scambiarono neanche una parola, mantenendo unsilenzio quasi assordante.
Era troppo tardi per fare diversamente.

Una volta fuori,l'aria estiva li travolse in pieno, facendo rabbrividire l'Omega.
Gliultimi strascichi del sonno svanirono e Gumball si sentì di nuovoestremamente attento e vigile.

- Ti dispiace secamminiamo un po' ? - Domandò Marshall all'improvviso con una voceche sembrava provenire da lontano.
L'Omega scosse la testa elasciò che il suo Alpha lo guidasse per la via.

La strade eranodesertiche. Così vuote da fargli salire il cuore fino alla gola.

In un contestonormale, avrebbe avuto paura a camminare da solo per vie cosìsolitarie, anche se ben illuminate.
Però sentiva che quello nonera un contesto normale.
C'era qualcosa di strano nel suo Alpha,una sensazione che raramente aveva sentito provenire da lui.

Il suo meraviglioso,amato, Alpha era troppo silenzioso.

Lo guardò dinascosto, ringraziando l'aria frizzantina che gli aveva permesso dischiarire la sua mente ancora assonnata.

C'era una stranaatmosfera intorno a lui.
Sembrava... tristezza. O forse, la suaera solo, un misto di malinconia e nostalgia.
In fondo erano mesiche non si godeva un po' di relax con i suoi amici.

- Mi dispiace nonaver salutato gli altri. - Sussurrò, infrangendo il pesantesilenzio.
L'Alpha annuì distrattamente. - Mmh mmh. - Risposesenza suono.

Gumball si morse lelabbra, non trovando altri modi per continuare la conversazione. Dirado Marshall mostrava questo lato mesto e meditabondo.
Sembravadistante anni luce.

Ad un tratto, però,lui si fermò, spingendolo a fare altrettanto, e sollevò gli occhial cielo, soffermandosi a guardare la moltitudine di piccoli astriscintillanti, come se stesse cercando una risposta o di rimettere inordine i suoi pensieri.

Quando riabbassò losguardo, Gumball dovette frenarsi dall'impulso di annullare ognidistanza, abbracciarlo e riempirlo di baci.

- Ti devo chiederescusa. - Esordì l'Alpha, adagiando gli occhi nei suoi. - Tuttoquello che Aura ha detto è vero. Ho commesso degli sbagli atroci dagiovane. Non vado fiero di ciò che ho fatto. -

L'Omega non risposesubito e quando lo fece, la sua voce tremò leggermente. - Perché lohai fatto? - Mormorò.

Conosceva il suoAlpha, sapeva che c'erano stati dei momenti infelici e si rifiutavadi credere che lui avesse fatto tutte quelle cose solo per il gustodi farle. O meglio, sperava ardentemente che ci fosse un motivodietro ad averlo spinto a farle.

- Era comunque ilmetodo più veloce per scaricare l'eccesso di testosterone di noiAlpha ma... - Marshall sospirò. - Credevo... credevo fosse il modopiù veloce per far incazzare Hana. -

La risposta sorpreseGumball così tanto che le sue sopracciglia si sollevarono di scatto,come se si fossero spaventate e la sua bocca si spalancò, in un nerobuco.

- A quei tempi -continuò lui - il nostro era un rapporto difficile e complicato,era... sterile. Era difficile vivere con lei. Non la odiavo ma...era... soffocante. Aveva delle aspettative, aveva dei progetti; nonera facile essere sempre... al cento per cento. E io facevo di tuttoper andarle contro, liberarmi da quella che avvertivo come unaprigionia. Se non fosse stato per mio padre, sarei impazzito. Solocon il tempo ho capito che lei non era concentrata sul quell'attimoma che aveva un quadro in mente ben più ampio. La conosci anche tu,sai a cosa mi riferisco. -

Gumball si ripresedallo shock iniziale e annuì, preferendo comunque continuare atacere.

- Il giorno primache io partissi per il college - riprese Marshall - mi tirò da partee mi disse: " Non mi importa ciò che farai per offendermi. Matuo padre ci tiene molto alla tua educazione. Evita di coinvolgerloin questa faida inutile. Non importa ciò che farai, ma non farscendere mai i tuoi voti oltre il limite. " - Sospirò. - Eracome se mi avesse lanciato una sfida. Fin dove avrei potutospingermi? Cosa l'avrebbe fatta vacillare? Fin dove avrei potutoportare la sua pazienza? Il sesso era solo uno dei modi con cuidisonoravo il mio cognome. Sapevo che la gente parlava di me. Erosicuro che lei sapesse. Ma... non ha mai battuto ciglio. - Scosse latesta. - Ad un certo punto, non sapevo neanche io perché lo stessifacendo. - Si fermò qualche istante. - Le relazioni erano undiscorso a parte. Non è che non ci abbia provato sul serio.Desideravo avere qualcuno accanto a me. Ma sentivo subito che era...sbagliato. C'era qualcosa dentro di me... una sorta di... vuoto?Chiamiamolo così se proprio è necessario dargli un nome. Se ilsesso rappresentava uno sfogo per l'Alpha che alberga in me, lerelazioni avrebbero dovuto calmare la mia inquietudine. - Disse. -Ma... per quanto mi sforzassi non ottenevo nessun risultato in nessuncampo. Poi... -
Si interruppe di nuovo e questa volta il silenziodurò molto più a lungo.
- So che Aura te lo ha detto. - Ripresepoi. - Ho smesso di provare. -

Gumball lo guardòintensamente.

L'aria gliscompigliava i capelli, rendendoli indomiti e selvaggi.
I suoiocchi erano colmi di stelle ma sembravano persi, alla deriva di unqualcosa più grande di loro.

Il suo Alpha non eramai stato così bello e così fragile.

- Kayla mi ha dettoche l'ultimo anno sei stato parecchio assente e che quando seitornato sembrava quasi fossi un'altra persona. - Raccontò.

Un sorriso amarocomparve sul volto del suo compagno. - Quell'anno... - Iniziò convoce incolore. - Quell'anno mio padre ha avuto una delle peggioricrisi della sua vita. Temevo... ah. Temevo che il nostro tempo fossefinito. Temevo che lo avrei perso per sempre. La situazione era...critica. - Tacque.
- E una sera... non potrò dimenticarlo mai,esattamente come la volta prima, Hana mi prese in disparte e midisse: " Smettila. Sono stanca dei tuoi giochetti. Smettila difar preoccupare tuo padre con la tua condotta lunatica e incostante.Non lo vedi che gli stai facendo del male? " -

L'Omega strabuzzògli occhi così tanto che rischiarono di uscirgli fuori dalle orbite.

- Dopo quellavolta... smisi. Nel mio folle tentativo di ribellarmi non mi ero maireso conto che stavo uccidendo mio padre. Nulla aveva piùimportanza. - Concluse lui.

Nel silenzio cheseguì alle sue parole, Gumball distinse il rumore del suo cuore chesi frantumava in mille pezzettini.
Sentiva il caos che il suocompagno aveva dentro, sentiva la sua tensione da come gli stringevala mano.
Sentiva il tormento, il peso che lo aveva trascinatogiù.
Sentiva una ferita che ancora aperta, pulsava dolorosamente.

Anche questa voltaritenne superfluo parlare.
Si sciolse dalla sua presa solo peravvolgerlo in un abbraccio.
Lo strinse con forza a sé, il piùpossibile per non fargli male.
- Il passato è passato. - Mormoròdeciso al suo orecchio prima di lasciargli una scia di baci umidi sututto il viso. - Non ha importanza con chi sei andato a letto. Haimportanza con chi ci vai ora. - Sorrise lieve.

Sul suo volto sidipinse del sollievo.
Fu solo un attimo, ma Gumball era certo diaverlo intravisto.

- Oh? - AncheMarshall si lasciò sfuggire un sorriso. - Stai ballando con il mioscheletro nell'armadio? Potrei esserne geloso. -
L'Omega gli diedeun altro piccolo bacio sulle labbra. - Non posso? - Risposeimpertinente.
Marshall ridacchiò e si portò la mano del compagnoalle labbra, baciandola piano e con devozione. - È tardi, amore mio,per questi discorsi e tu hai bisogno di dormire. Se ti ho dettoqueste cose non era per giustificarmi, sentivo la necessità discusarmi con te. -

Gumball guardò ilsuo compagno per qualche minuto. Nonostante avesse nascosto dietrouno scherzo i suoi sentimenti, nei suoi occhi splendeva lagratitudine.

Sorrise lieve. -Torniamo a casa, mio Alpha. Abbiamo ancora un po' di fame. -









Angolino angolò.

SORPRESA!!!
Macosa è accaduto! Ben due, dicasi due aggiornamenti in duegiorni!!
Sono forse impazzita?
No, ovvio che no!

Inizialmente questopezzo sarebbe dovuto essere il finale del capitolo precedente cheperò è stato chiuso in modo diverso perché... perché sì.
Andiamo,era troppo bella quella frase come chiusura.
E dunque mi sonoritrovata con questa scena che andava necessariamente inserita daqualche parte perché tratta di temi importanti ed è necessaria percapire.... cose.
Quindi che fare? Non poteva essere inserita all'inizio dell'altro capitolo perché... vabbè non poteva e basta,capirete.

Parlandone con lamia Fionna personale però ho raggiunto la conclusione che avreipotuto staccarlo e regalarvelo come capitolo extra e così ho fatto.

Baci e baciuzzipiccoli corvetti.
E a presto (?)

EiryCrows.

Continue Reading

You'll Also Like

43.7K 2.1K 57
Due semplici ragazzi, tormentati da ciò che hanno dentro. Entrambi pieni di paura, ansia e panico. Entrambi presi a schiaffi in faccia dall'amore. TW...
16.1K 652 27
"Fuoco e benzina" parla del legame intenso tra due individui che hanno affrontato difficoltà, fatto sacrifici e che sono stati l'uno per l'altro una...
29.2K 691 72
therealgue ha iniziato a seguirti
34.5K 1.2K 41
˙✧˖°📷 ༘ ⋆。° •tema instagram• "@lamineyamal ha commentato il tuo post" Xoxo 🪐✨ ~inizio= 17/07/2024 ~fine= ⚠️pro...