Sweet Hell

Από eenJoyyy

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Kyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta... Περισσότερα

it's just the beginning
so, you are Kyla?
A little secret.
What the hell is going on?
I'm surrounded by lies
Blaze.
It's a party, have fun.
Truth or Dare? pt.1
Truth or Dare? pt.2
Don't play, Kyla.
Kyla: 1 Alexander: 0.
Why?
I can't.
Emma.
I still have your shirt.
Girls night pt.1
Girls night pt.2
No love.
Marisa.
The eyes...they never lie.
Alexander.
This isn't your first try.
Privacy.
Feelings.
Are you okay?
Last race.
So it's a secret?
College.
Noah.
James, what the fuck?
My first College party.
Insecurity.
Study with me.
Welcome back Marisa
Where are we?
It's Always my fault.
The Wood.
If you want, i'm here.
Don't you dare.
I'm obsessed with you.
We missed you.
You saved me.
Please, don't leave me.
Finally you came back.
I wanna see that dress on the floor.
We're six people in one house.
I'll always love you.
Why does everyboy knows him here?
Finally we can go out all togheter.
I'm not cheating on you.
Happy Birthday, Alex. pt.1
Happy Birthday, Alex. pt.2
Let's spend some time togheter.
Go away.
I can do to you everything you read.
Don't you dare.
Don't fight.
Love.
My sweet hell.

You're an asshole

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Από eenJoyyy

Sono in soggezione da quando Alexander è entrato in questa stanza, onestamente penso anche che si noti.

«Allora, Kyla...sei contenta di essere qui?.» quasi mi strozzo quando Eva mi fa questa domanda, portando gli occhi di tutti i presenti su di me.

«Oh ehm...si credo di si. Al momento devo ancora metabolizzare.»

«A proposito, perché sei qui?.» mi chiede Alexander come se gli dessi fastidio,spiazzandomi completamente.

«Alexander.» lo richiama suo padre in tono risoluto.

«No, va bene. Onestamente non lo so neppure io, non credevo di trovarmi in una situazione del genere, se ti do fastidio però me ne vado. Oh che peccato, non posso.» sono sarcastica e anche troppo nervosa per fare una conversazione da persona matura.

«Si, in effetti mi dai fastidio.» ah ecco, il carattere difficile.

«Tu sei quello simpatico della famiglia immagino.» lo prendo in giro mentre continuo a massacrare il pollo che ho nel piatto con la forchetta.

«Hai indovinato, sono quello meno amichevole.» Aiden ride.

«Scusate.» dice, continuando a mangiare soffocando le risate.

«Kyla, scusa mio figlio per il suo comportamento.» io. faccio un gesto con la mano, minimizzando l'accaduto.

«Non si preoccupi.» continuo a mangiare sotto i sussurri fastidiosi di Alexander.

Tutti continuano a conversare tranquillamente mentre io devo tenere a bada i miei istinti omicidi.

Poi incrocio lo sguardo di James, che con le labbra mi mima: "tutto okay?", io annuisco in risposta.

«Io però,a differenza tua fratello, penso che una ventata di aria fresca ci faccia bene.» dice James facendo l'occhiolino.

Sua madre e suo padre concordano, mia madre non potrebbe che esserne più felice.

«Si hai ragione James, ci farà sicuramente bene.» un lampo strano passa dagli occhi di Aiden che guarda Noah.

Mi sento dentro la vasca degli squali.

«Ragazzi...» Eva cerca di farli tornare su un altro argomento, che però non sembra attirare la loro attenzione.

«Voi dite? perché l'aria fresca a volte può diventare aria contaminata.» Alexander ribatte, appoggiando la schiena sulla sedia.

Stanno parlando in un modo incomprensibile.

«Adesso basta.» Eva li fa zittire, scusandosi per l'ennesima volta.

***

Quando -finalmente- la cena finisce, io esco mentre mia madre parla con i signori Wood.

«Tutta sola nella tana del lupo? non è molto saggio.» James si siede accanto a me e io mi sposto.

«Oh oh, vestito giallo è arrabbiata.»

«Cos'è tutta questa cazzata? mi prendete in giro per tutta la cena, vi sto antipatica senza un apparente motivo. Cosa sta succedendo?.»

«Succede che non ci piace la gente nuova.» Noah esce da un lato che prima era del tutto oscurato.

«Sappiamo essere alquanto...stronzi, giusto?.» dice stavolta Aiden, uscendo da un altro lato che prima era al buio.

«Penso che stronzi sia troppo riduttivo...» a concludere tutto questo è Alexander, che mi porta a indietreggiare.

«Sono finita in un covo di pazzi?.» chiedo poi fermandomi di colpo.

«Vuoi davvero saperlo?.» io fronteggio Alexander.

«La risposta non mi spaventa se è questo che vuoi insinuare.» avanzo poco a poco.

Lui si stampa un ghigno sul volto, fissandomi.

«Mi spiace deludervi ma non state giocando con una qualsiasi. Se voglio, vi comando come pedine.» lui alza un sopracciglio sotto gli "ohh" dei fratelli.

«E sentiamo, come vorresti comandarci?.» adesso è lui ad avanzare ma anche stavolta sto ferma

Anche se sento il suo respiro addosso.

«Questo lo vedrai solo giocando.» adesso i suoi occhi sono incollati sui miei.

«Okay grazie. Kyla andiamo.» mia madre esce da quella casa, accompagnata dai Wood, nello stesso istante io e Alexander ci stacchiamo, io finisco nelle braccia di Aiden.

«Lasciami.» gli ordino a denti stretti, dandogli un gomitata per nulla forte sullo stomaco.

«Come vuoi tu.»

«Tornado ci sarà sicuramente da divertirsi.» Alexander si riferisce a me con quella parola e mi saluta con un cenno del capo.

James mi manda un bacio invisibile ed entra in casa, seguito dai fratelli che mi salutano con un gesto della mano.

Che cazzo è appena successo?

***

Sono quasi sicura di essermi addormentata subito dopo aver poggiato la testa sul cuscino.

Questo letto è supero comodo a differenza di ciò che pensavo.

Mia madre non c'è, è a "lavoro".

Onestamente non so cosa faccia, non me lo vuole dire, io pensavo facesse tipo la segretaria...ma evidentemente non è così, c'è qualcosa di più.

«Signorina Verity, la colazione è pronta se la desidera.»

«Grazie Albert!.» urlo attraverso la porta chiusa sperando che Albert mi senta.

Metto un vestito viola abbastanza leggero perché oggi fa troppo caldo, e metto un costume sotto, sperando di poter fare un bagno.

Posso fare come se fossi a casa mia,no? allora sarà così.

Esco dalla casa e mi piazzo sulla sdraio a prendere il sole.

Mi imbarazza un po' stare qui e approfittare di tutta questa bellissima roba, ma...me lo merito.

«Vedo che cominci ad ambientarti, mi fa piacere cara.» Eva si sdraia accanto a me, nell'altra sedia.

«Spero di non disturbare.»

«Non scherzare. Non disturbi affatto, siamo molto felici di averti qui con noi.»

«Non credo che i tuoi figli la pensino alla stessa maniera» annuncio cercando di non farmi sentire.

«Si abitueranno. Sono poco socievoli, amano stare sempre con le stesse fidate persone, ti chiedo un po' di comprensione, non si fidano di nessuno se non di loro stessi» annuisco cercando di capire a pieno ciò che mi ha chiesto di fare.

«Capisco perfettamente.» lei sorride e quando mia madre la chiama lei scatta sull'attenti e mi lascia lì.

«Di nuovo da sola?.» Noah si sdraia accanto a me.

«Siete tutto fumo e niente arrosto, saprò gestirvi.» ancora con gli occhiali da sola addosso neppure lo guardo.

Però sento che lui sta fissando me.

«Vuoi fare una foto?.» gli chiedo, lui ride.

«Come ci riesci?.» mi chiede.

«A fare cosa.» chiedo togliendo gli occhiali da sole.

«Ad essere tranquilla. Dopo ieri sera io non sarei tanto sereno.» alzo le spalle.

«Come ho detto: saprò gestire ogni vostra cazzata. Sono tranquilla, non stupida.» lui guarda dietro le mie spalle, perciò mi alzo e mi butto in piscina.

Sapevo che l'avrei visto.

Alexander era pronto a trascinarmi con tutta la sedia in piscina.

«Come ho già detto: sono tranquilla, non stupida. E tu Alexander, sei uno stronzo.»

Lui sorride facendo un piccolo inchino e facendo il giro della piscina.

«Deve andare via.» sento dire ad Alexander al fratello, ma faccio finta di nulla.

«Zitto che ti sente» gli dice Aiden che è arrivato senza che neppure me ne accorgessi.

«Secondo me è simpatica.» dice James che si è infilato nel discorso con la voce impastata dal sonno.

«Vabbè, sei tutto coglione.» Alexander gli dà uno schiaffo dietro la testa.

Io esco dalla piscina e mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo

«Invece è l'unico intelligente tra le vostre tre teste di cazzo.» Alexander allarga le narici, stringe la sedia con le mani tanto da far diventare le nocche bianche, palesemente innervosito, e questo mi causa un fremito alla pancia.

Una sensazione molto piacevole.

«Se James le da una possibilità non posso che farlo anche io.» Noah si mette accanto a me.

Io guardo male Alexander e lui ricambia.

«Quindi io e Alexander siamo gli unici con un minimo di cervello?.»

«Dubitate di una persona senza neppure conoscerla. Direi che siete gli unici senza cervello.» James ride e mi stampa un bacio sulla testa.

«Già la amo.» io faccio un ghigno di vittoria contro Alexander.

Sono sicura che tutto quel giochetto di ieri sera l'ha creato lui apposta.

Per questo l'ho solo con lui.

Ad Aiden passerà.

«Aiden disintossicati da quest'essere.» dico indicando Alexander.

Lo vedo ridere ma quando Alexander lo guarda lui smette di colpo

«Che c'è Alex?.» lui scatta quando lo chiamo Alex.

«Hai qualche problema col pronunciare il mio nome? se vuoi te lo dico piano piano.» io alzo il medio.

«Tornado non ti conviene iniziare una guerra contro di me. Chiunque l'ha fatto non è mai neppure arrivato a metà.» Alexander adesso sta provando a torreggiare su di me.

«Questo perché non hai mai iniziato una guerra con me, Alex.» lui si passa la lingua davanti ai denti ma quando prova a ribattere, James e Noah ci spingono entrambi in piscina.

«Pezzi di merda.» diciamo all'unisono io e Alexander.

«Stavate andando a fuoco!.» urla James, facendomi scuotete la testa contrariata.

Alex esce dall'acqua e mi porge la mano.

«È vero che non ti sopporto ma l'educazione è le buone maniere me le hanno insegnate.»

Mentre esco dalla piscina, con le mie di mani dico:

«Ah davvero? visto quello che hai fatto ieri sera non si direbbe.» lui mormora un qualcosa che somiglia a un: "che stronza di merda" ma io lascio correre e torno in quella che ormai devo definire casa mia.

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