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By la_pazza_di_fantasy

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Dante e Izac sono gemelli e frequentano la Royal Academy, accademia di formazione per figli di famiglie ricc... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Epilogo

Capitolo 30

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By la_pazza_di_fantasy

-ehi- disse Izac notando Niko entrare in camera loro mentre sospirava.

-ehi- gli rispose con lo stesso tono il ragazzo buttandosi a peso morto sul letto chiudendo un momento gli occhi.

-il tizio misterioso di ieri ti ha marchiato- ridacchiò Izac notando il succhiotto sul collo dell'amico.

-uh- fu la sua risposta atona anche se fu costretto ad aprire gli occhi visto che aveva sentito qualcun altro entrare in camera e sorrise leggermente a Pascal che aveva portato delle buste nella quali c'era di sicuro cibo.

-visto che Izac sembrava uno zombie ho ordinato dei panini- spiegò loro per poi guardare verso Niko -hai finito di fare comunella con quelli?-

-con chi eri?- domandò confuso Izac.

-con i poliziotti che stanno indagando sul laboratorio- rispose sinceramente il rosso facendo spazio a Pascal sul suo letto.

-ah-

-e tra loro indovina chi c'è?- ridacchiò Pascal.

-chi?-

-la tua bella di ieri-

-Merida?- Izac guardò sorpreso Pascal, sapeva certo che Merida facesse parte della polizia ma non se l'era aspettata li, non quando gli aveva detto che la sua centrale era lontana.

-esatto e questo coglione l'ha messa a disagio chiedendole di te- sbuffò Niko.

-non è vero-

-certo che si! Si vedeva lontano un miglio che voleva solo scappare da quel tavolo dove si trovavano i suoi amici che di sicuro adesso la staranno riempiendo di domande- continuò Nikodemus osservando il suo cellulare per vedere se Daniel avesse notato il suo messaggio ma il moro non gli aveva ancora risposto e non aveva nemmeno visualizzato.

-maledizione. Dov'è adesso?- domandò Izac che aveva una voglia matta di andare a parare con la castana per spiegarle che non era realmente stato lui a fare quel disastro.

-a controllare il laboratorio insieme al loro capo e a Daniel- sussurrò Niko.

-Daniel sarebbe?-

-il moro che era seduto accanto a me-

-ah quello...a proposito lo conosci? Sembravi molto confidente con lui-

-è il ragazzo di ieri- si decise a dire Nikodemus mordendosi il labbro inferiore.

-quello al quale non avevi nemmeno chiesto il nome? Lui? Sei serio?- domandò a raffica Pascal e Niko annuì.

-adesso ci stiamo frequentando- aggiunse poi il rosso al quale la cosa non sembrava ancora vera.

-wow...aspetta un attimo è uno degli amici di Merida no?- e Niko annuì -allora è quello che ieri aveva puntato qualcuno che a questo punto dovresti essere tu- ragionò il moro per poi sorridere -ci siamo trovati due poliziotti ottimo anche se credo che Merida adesso mi odi-

-solo a voi due poteva succedere una cosa del genere- ridacchiò Pascal anche se doveva ammettere di essere felice di vedere finalmente Niko tranquillo, solitamente infatti il rosso era sempre un concentrato di ansia quando iniziava a frequentarsi con qualcuno mentre con quel moro sembrava non esistere -sei tranquillo con lui- disse ad alta voce i suoi pensieri.

-perché sa- sussurrò Niko -Gabriel lo ha beccato di nuovo oggi e visto che non gli è andata giù che ieri lo ha allontanato da me è partito all'attacco chiamandomi puttana. Daniel mi ha difeso e poi mi ha chiesto la verità dicendomi anche che se non avessi parlato avrebbe fatto ricerche per conto suo e io gli ho detto tutto-

-okay tiene a te- Izac annuì con la testa per rimarcare le sue parole.

-siete impossibili tutti e due rimarcò il concetto- borbottò Pascal prima di guardare verso la porta confuso visto che qualcuno aveva appena bussato.

-apro io- disse Izac alzandosi dal suo letto per aprire la porta e guardare prima confuso un ragazzo moro dagli occhi azzurri leggermente più alto di lui e dietro al quale c'erano un uomo e quella che a tutti gli effetti era Merida -si?- domandò confuso.

-siamo qui per delle domande- disse l'uomo entrando per primo nella stanza per poi guardare gli altri due ragazzi presenti -possibilmente solo a te-

-noi andiamo via subito- disse Pascal prendendo per un braccio Niko per farlo alzare e il rosso riuscì a scambiare un sorriso con Daniel prima di uscire dalla sua camera.

-sono pronto a rispondere- disse Izac.

-sei Izac Monstant?-

-si sono io-

-eri nei pressi del laboratorio quando è esploso?-

-no, stavo andando in mensa-

-quindi affermi di non essere stato tu-

-no, ho sentito l'esplosione ma non sono stato io a provocarla-

-c'è qualcuno che può confermare e che era con te quel giorno-

-no, ero solo mentre mi dirigevo in mesa-

-lo sai vero che sei in una posizione scomoda visto che dicono di averti visto entrare nel laboratorio poco prima che questo esplodesse e non ci sono telecamere per verificare?-

-lo so...io...avete interrogato chi dice di avermi visto?- domandò poi Izac guardando soprattutto verso Merida che divenne leggermente rossa e poi distolse lo sguardo mentre a Dante veniva da ridere a quella reazione da parte dell'amica.

-non ancora ma non appena la preside ci fornirà il nome procederemo- rispose Dante al gemello, gemello al quale non assomigliava più tanto. Forse con lo stesso taglio di capelli e i vestiti identici qualcuno poteva ancora scambiarli ma erano cambiati molto in quegli anni.

-grazie, l'unica cosa che posso fare è giurare che non sono stato io- Merida osservò preoccupata il moro, vedeva chiaramente quanto fosse teso e quasi si spaventò quando avvertì il telefono vibrare nella tasca dei jeans che indossava. Si allontanò con cautela prima di rispondere a Felip.

-ehi, dimmi-

-Dante ha già ringhiato contro al gemello perché ci hai fatto sesso?- domandò il castano ridacchiando mentre osservava insieme a Yamato l'analisi che avevano appena fatto.

-no, si sta comportando come se non lo conoscesse e io devo assolutamente parlare con lui se solo Ryan ci lasciasse da soli. Per cosa mi avete chiamato voi due?-

-il liquido che ci avete fatto analizzare e che era sulla scena- disse prontamente Felip -aveva ragione Dante è vernice fluorescente che è caduta. Probabilmente la persona che ha messo l'olio leggero infiammabile nel laboratorio ha fatto cadere distrattamente quella vernice e quindi...-

-dovrebbe avere ancora le mani sporche visto che è successo da pochi giorni- continuò per lui Merida con un leggero sorriso -procediamo con il controllo allora-


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